Originariamente Scritto da
carlomartello
Holuxar, noi abbiamo scritto che è un'autore che può essere studiato, ma di cui non condividiamo l'approccio militante.
Non ci riconosciamo nel WPWW ufficiale perché è un'ambiente estremista, demonificato, perché è antisemita e tendente all'antioccidentalismo anziché ad un cambiamento (reazionario) dall'interno dell'occidentalismo (David Duke che passa da Assad ad Ahmadinejad fino a Carter ne è un'esempio), e ha la colpa di aver trasformato il giusto e sano orgoglio naturale dell'Uomo bianco conservatore, segregazionista, tradizionalista, colonialista etc.etc. in un'ideologia wicca che è omologa al neo-nazismo (con cui spesso si interseca e si confonde), al farrakhanismo, al 'male' estremista che spaventa la gente comune, che è ben diverso dalla scorrettezza politica e dai megafoni popolani della Lega Nord.
Anche il discorso di ZOG è delirante, che cosa sarebbe il Zionist Occupation Governament? L'Aipac e la lobby filo-israeliana avversate da Soros e Brzezinski? Gli ebrei liberal-socialisti che secondo uno dei libri di Duke hanno aperto le frontiere all'immigrazione extraeuropea negli USA? E allora cosa c'entra veramente il sionismo? E come si può allora dare spazio a Carter (!) perché critica la segregazione etnica in Israele? E ad Ahmadinejad che prima invita l'Npd a Teheran alla SEDICENTE 'conferenza sull'Olocausto' e che poi in Europa chiede di bloccare pro-Köln?
Quindi una cosa che non condividiamo è questo discorso cospirazionista su Israele, che non lascia porte aperte se non ai Neturei Karta che fanno giusto le marce con gli immigrati mussulmani e l'estrema sinistra, per il resto non esistono, e a qualche intellettuale tipo Shamir. Ma è un discorso affrontato mille volte, noi dobbiamo sostenere il sionismo revisionista di Jabotinsky e il neo-sionismo contro la decadenza ebraica, per una alleanza strategica tra pari con gli stessi interessi a breve e lungo termine, e rifiutare l'accusa strumentale massmediatica dell'antisemitismo che è tipico degli estremisti rossi, neri, verdi e terzomondiali sin dalla nascita di Israele che invece era auspicata perfino dal Ford autore di ''L'ebreo internazionale''. Sicuramente c'è un fondo di verità rispetto ad un certo antisemitismo viscerale che però ha superato ogni limite e che dopo le deportazioni non è più ammissibile in politica.
Facciamo una puntualizzazione su Israele, gli ebrei e il sionismo non perché li abbiamo a cuore più di tanto ma proprio perché nell'ambiente WWPW li mettono dappertutto istericamente, screditandosi. Noi ci opponiamo a Maastricht, alla politica "europeista" delle banche e dell'alta finanza, all'europa senza confini né identità, il discorso antiebraico è inutile se non in chiave deleteria, anche perché con lo sradicamento di molti gentili e il radicamento di molti ebrei in Israele la questione da porre non è più 'ebraica'.
Serve un approccio pragmatico e lucido al discorso sia della questione ebraica che dell'etno-nazionalismo, per questo prediligiamo uno tra i pochi che ha mostrato una grande e notevole lucidità che è stato Guillaume Faye, il quale rispetto a Lane e Duke è anche più pratico della realtà europea che è MOLTO DIVERSA dalla realtà euro-americana.
In Europa un etno-nazionalismo ha ragione di fare leva sulla Storia, sulla Civiltà, nostro patrimonio, sul regionalismo e il localismo, il territorio, i nostri popoli, l'invasione allogena dei nostri quartieri, l'invasione di merci cinesi e dei mercatini abusivi allogeni. Fare un discorso anti-immigrazionista e securitario. Opporsi alle élites in un ottica nazional populista, nel rispetto assoluto della legalità.
Negli USA Amren e Vdare che riescono a legare bene la 'razza bianca' alla 'civiltà europea' senza ideologismi wicca, il reazionario Lawrence Auster che nessuno si sognerebbe di accostare ad Ahmadinejad e ai terroristi palestinesi che festeggiavano per le strade l'11 settembre (e in questo senso lo stesso Buchanan che da tempo gioca a fare il 'rivoluzionario' ha perso molto), sono largamente preferibili come approcci, David Duke un tempo era un populista razzista che però faceva meno questo discorso cospirazionista giudeocentrico, evidentemente quando ha visto che si è trovato davanti molti nemici con cognomi ebraici, ha virato verso l'approccio attuale, ma è sbagliato.
Se la Lega avesse fatto meno discorsi pratici e proposte politiche e più ideologia, non sarebbe arrivata dove è. Quindi bisogna certamente contrastare con ogni mezzo il comunitarismo degli immigerati e l'islamizzazione dell'Europa, così come il cosmopolitismo liberalista e socialista, creare una frattura tra loro e noi per le strade, fermare l'invasione clandestina e diminuire quella legale dal Terzo mondo e approfittando della crisi anche abolirla, ma certi discorsi come pure un razzismo marcatamente biologista e genetico sono anch'essi assai superflui se si supera il raziocinio e si ritorna alla fede e alla passione, alla naturale perpetuazione della stirpe, che potrebbe permettere anche l'assimilazione inevitabile una certa quota allogena (purtroppo sarà inevitabile ma sarebbe il male minore) ma porterebbe alla sostanziale salvezza del substrato etnico-razziale che ha dato vita all'Europa e alla sua civiltà, che ha da andare avanti come soggetto attivo della Storia, soprattutto ora che si creano grandi blocchi, l'idea-forza dell'Eurosiberia è attualissima e per nulla utopica.
E per finire non dimentichiamoci che la Lega è riuscita a mandare un uomo come Maroni agli Interni.
carlomartello