Continuiamo con le interviste,come ci era stato richiesto abbiamo contattato i leaders delle formazioni della Rosa Bianca (cristiano-sociali) e del Pcv (marxisti),il primo a rispondere all'appello è stato proprio Popolare che ringraziamo calorosamente,un politico di grosso calibro,un politico sincero,sicuramente non un conta-chiacchiere.
1) Caro segretario Popolare,ci spieghi bene i motivi politici che l'hanno portata ad uscire dal Partito cristiano delle famiglie e quindi a lanciare la Rosa Bianca ?
Intanto buongiorno e grazie a Stediessino e all'Unità per questo spazio che mi concede. La mia fuoriuscita dal Pcf è stata dettata non tanto da polemiche o problemi nei rapporti coi miei ex compagni, ma piuttosto con la scelta di identificarsi con la destra di Pir, e non tanto la destra laica, moderata e conservatrice, ma con quella identitaria; accetto questa decisione ma non posso prendere parte a questo spostamento perchè contrario alla mia storia e alle mie radici culturali e politiche. Ho cercato così di dare vita a uno schieramento cristiano-democratico, perciò laico in cui tutti potessero riconoscersi, di centro ma tendente a sinistra, mettendo fine di fatto all'unità politica dei cattolici di Pir.
2) Ci spieghi perchè non è andata in porto la fusione tra la nascente Rosa Bianca e il Pir dei Valori-Il Veliero auspicata da Monsieur,inizialmente suo partner politico in questo progetto ?
Per quanto riguarda Monsieur penso non abbia agito in cattiva fede anzi, penso piuttosto ci sia stato un difetto di comunicazione tra noi. Lui mi aveva data per certa la fusione di Pdv con con questo nuovo soggetto, peccato che non ne avesse parlato con gli iscritti. Credo fermamente nella possibilità e della vitale necessità di un ritorno forte della cultura cattolico-democratica per restituire sale, idee, proposte e nuovi linguaggli alla politica, sia per pol che per l'Italia.
3) Sciogliamo subito un nodo che è stato intrecciato da un suo ex-compagno di partito,la coalizione di cui fa parte che vede co-protagonista anche il Partito Comunista Virtuale,a sua detta reggerà le prove parlamentari o soffre di eterogeneità come rimproverano in molti ?
se nascondessi la mia perplessità di avere come alleato il pcv sarei semplicemente un'ipocrita. Tuttavia l'impegno mio, di Garat, Manfr e di Tuxar sarà tale perchè possiamo raggiungere una sintesi sui temi sociali. Dò la mia massima disponibilità a partire da ora fedelmente alla coalizione di cui faccio parte.
4) Ci dia una suo opinione sullo scontro in atto tra Partito Liberale o meglio tra Chris Redfield e i vertici dell'alleanza PDL-PCF ?
Chris tira l'acqua al mulino della coalizione liberal-futurista-cazzara, anch'essa di centro ma tendente a destra. Stò solo a sottolineare quanto questa destra sia lacerata dai personalismi. La coalizione pcf+pdl che esprime un unico candidato in contrapposizione netta ad Ugo sia l'espressione autentica di una destra (almeno questa parte) in ginocchio e sconfitta in partenza. Infine non posso che essere rattristato nel vedere in che condizioni è caduto il Pcf, succube degli identitari e allo stesso tempo primo partito di Pir; avrebbero dovuto loro essere la forza preponderante della coalizione. C'è qualcosa che non torna.
5) Entrando un minimo nello specifico sulla questione del programma comune del centrosinistra UPP-PCV,il Segretario Garat ha già spiegato la questione delle "mani libere" sulla bioetica che arriverebbero solo come extrema ratio in caso di mancato accordo di sintesi,è d'accordo ?
Io credo fortemente in una sintesi anche nei temi eticamente sensibili. L'extrema ratio verrebbe applicata appunto nel caso in cui non ci sarebbe la possibiltà di un incontro, cosa che spero non succeda mai.
6) Ci dia un suo giudizio sul governo Berlusconi IV (e se ci può fare un piccolo passaggio sulla sua recente frase sugli omosessuali) e sull'operato dell'opposizione di centrosinistra in questi 2 anni e rotti
E' necessario che la sinistra si riunisca, lasci alle spalle il comunismo portato ancora fieramente da molte sigle partitiche che non hanno motivo di vivere nel 2010. Serve una sinistra più "cristiana", capace di farsi carico dei bisogni delle persone a partire dai lavoratori, dai giovani, dai pensionati. Costruire un nuovo modello sociale che non sia quello di Sacconi, che scambia la sussidiarietà, un concetto nobile, per una politica "scaricabarile" di stampo liberalista che abolisce di fatto lo stato sociale e costringe i bisognosi ad arrangiarsi! Che credibilità può avere un governo che crea un federalismo fiscale allargando le competenze degli enti locali e poi allo tempo sottrae risorse agli stessi?? Per la scuola parlano di merito ed efficenza quando: fanno classi con 30 alunni e mi chiedo come un insegnante possa seguirli tutti e soprattutto quale efficienza se domina una (il)logica di presunti tagli agli sprechi senza un rifinanziamento per le manutenzioni delle strutture (tanto per fare un esempio)? Sulla "riforma" se così si vuol chiamare, delle scuole superiori aspetterei a dare un giudizio definitivo, ma come ci ha ricordato Galan, "non ci sono soldi". Si gloriano di essere un governo sensibili ai principi cristiani, citano a pappagallo la caritas in veritate e poi lasciano nell'indifferenza più totale i lavoratori, i giovani e le famiglie. Calpestano non tanto i diritti dei gay, ma il loro essere Persona con frasi deliranti, fuori da ogni logica di umanità. Dobbiamo orgogliosamente rivendicare il lavoro come principio non negoziabile nella nostra società!
7) Il partito e il politico reali che più la rappresentano ?
Bersani, Renzi, Vendola penso siano i migliori. Mi sento più rappresentato dal Pd anche se con le mie personali sfumature; ad esempio noto gravi difetti di comunicazione quando parliamo di argomenti concreti. Serve sintesi, chiarezza e quel pizzico di appeal capace di scaldare i cuori. Diamo loro tutto il tempo e la nostra fiducia lavorando al loro fianco per costruire la valida alternativa di Governo di cui il Paese ha bisogno.
8) La questione familiare è centrale per la vostra formazione politica cattolico-democratica,ci dica quale tipo di legislazione a favore della famiglia porterà avanti La Rosa Bianca in sede parlamentare
Le nostre proposte sono risapute:
- introduce una ”no tax area familiare” determinata dai costi di mantenimento ed accrescimento dei singoli componenti del nucleo familiare; più persone sono presenti nel nucleo, maggiore sarà il reddito non sottoposto a tassazione;
- La No tax area si calcola moltiplicando il costo di mantenimento del dichiarante per un coefficiente dedotto da una scala di equivalenza definita dal numero dei componenti e dalle problematiche del nucleo familiare;
- criterio della quota fissa: la quota di reddito sarà esente dalla tassazione dell’aliquota più bassa (oggi il 23%). Punto trattabile viste le varie proposte in campo
- criteri oggettivi e aggiornabili anno per anno per misurare la no tax area: in particolare adotta la soglia di povertà misurata dall’Istat annualmente (circa 7.000 euro per persona sola, oggi);
- “coefficiente familiare” progressivo rispetto al numero di figli: in altre parole il peso dei figli viene adeguatamente riconosciuto.
- il reddito familiare a livello nazionale, in modo universalistico, e offre al federalismo fiscale una misura della ricchezza familiare che assicura parità di trattamento a livello nazionale e possibilità di intervento differenziato tra Regioni e negli enti locali.
- taglio del costo dei libri per famiglie numerose e disagiate in tutto l'iter educativo (scuola primaria, secondaria e via dicendo)
- costruzione di case popolari con particolare attenzione alle città universitarie di maggior richiamo (milano, roma, pisa, firenze, napoli...) con basso costo d'affito per gli studenti.
- riforma degli affidi che non penalizzi ulteriormente i padri separati, parte dei quali, secondo i dati della caritas) sono caduti sotto la soglia di povertà.
- tribunale per la tutela della famiglia, divorzi più difficili nei casi di mancanza di violenza domestica e tradimento. Maggiore tutela del diritto dei figli di ricevere pari educazione dal padre e dalla madre
9) Sotto il profilo economico-sociale abbiamo letto con attenzione la sua mozione al congresso della Rosa,è molto molto simile alle posizioni della sinistra interna pidiessina,si può dire che è proprio l'economia e le vostre idee su lavoro,scuola,redditi,salari,diritti che vi hanno spinto a collocarvi nel centrosinistra ?
Penso non ci siano molte ricette per uscire dal disfacimento del welfare e dei diritti dei lavoratori. Serve un nuovo modello sociale forte, chiaro e deciso, che tenda a riunire i sindacati e restituisca lavoro e speranza ai giovani e ai molti uomini e donne che lo hanno perduto. E' necessaria una nuova riforma del fisco che gravi maggiormente sui redditi alti in modo da ridistribuire la ricchezza. Come ho ripetuto e sempre ripeterò, questo è Vangelo, non marxismo; la crisi non può abbattersi sulla cultura, l'educazione e soprattutto sulle classi più deboli, ma deve cercare risorse dagli stipendi d'oro, dalle pensioni d'oro e dai vitalizi dei politici con più di un incarico istituzionale.
Il nostro modello sociale è in crisi culturale e politica, sta a noi trasformarlo. E' l'ora che i cattolici si sveglino, escano dai soliti discorsi dei principi non negoziabili e si indignino piuttosto per coloro che muoiono sul lavoro, lo perdono, non arrivano a fine mese; si indignino per gli omosessuali e gli immigrati pestati a sangue solo perchè considerati "diversi". Con ciò non intendo separare la questione dell'etica da quelle sociali, ma piuttosto unirle in un Tutto su cui noi cattolici dobbiamo avere la massima attenzione e sensibilità
10) In tempi di decadenza morale ed etica ritiene che la Chiesa debba tornare protagonista della vita pubblica e politica o al contrario che debba limitarsi a giudicare e osservare come forza "esterna" ?
Nella vita reale sto facendo di tutto perchè la Chiesa torni a formare, magari attraverso l'azione cattolica, una nuova generazione di politici cattolici in grado veramente di dare speranza, idee, proposte e un linguaggio nuovo per la politica. Purtroppo c'è molto da lavorare, anche perchè vorrei sapere quanti qui dentro sono a conoscenza delle settimane sociali di Reggio Calabria del mese scorso, in cui i cattolici italiani si sono dati un metodo per analizzare ed operare nella società italiana. Questa marginalizzazione è da ritrovarsi nella fine della Dc. Da quel momento in poi pensarono che bastessero i partiti, ma non fu così, anche perchè non esistono più le scuole di partito, mentre in molti ambienti ecclesiastici, oggi, si pensa che parlando del pre-politico, affrontando temi sociali, economici e politici all'interno delle parrocchie, si dia una concezione filantropica della Chiesa e non trascendentale, spirituale. Bisogna fuggire da questo "buonismo" e gridare che la Chiesa non finisce in questo mondo, ma fa parte di questo mondo e perciò non può esservi indifferente salvo per enunciare certi "principi non negoziabili". Protagonisti dunque, non spettatori! E' necessario alzare il capo ed indignarsi per la situazione culturale e politica in cui versa il paese. E' compito nostro restituire dignità alla politica.
11) Ci dia una sua opinione sul conflitto in Afghanistan,ritiene che sia giusto mettere da parte l'uso della forza e intraprendere altre vie o al contrario che sia giusto continuare ad essere li soprattutto come forza militare ?
I nostri militari finché staranno là è necessario che abbiano tutti i mezzi logistici di difesa possibili. Per noi non è una guerra, ma per il popolo afghano si. Nel frattempo sarebbe doveroso studiare una exit strategy con l'affidamento delle nostre mansioni ai militari locali. Detto questo, spero finisca presto.
12) In un ipotetico (anche qui grattiamoci ovunque) ballottaggio Cabra-Occidentale,per chi esprimerebbe la sua preferenza e non crede che sia opportuno che ogni formazione politica del centrosinistra (Pds,La Rosa,Pns,Pcv) esprima ufficialmente la sua posizione o linea comune ?
su questo scenario è bene essere prudenti e pronunciarsi in maniera chiara al momento opportuno.
13) Lei oltre che leader della Rosa Bianca è anche Coordinatore del Forum Riforme per la Fondazione "A sinistra",come giudica il lavoro svolto dai Forum,e questo lavoro ha aiutato o no la formazione del programma comune tra Upp e Pcv ?
Assolutamente si, le riforme che abbiamo proposto sono presenti nel programma. Al momento delle votazioni in sede di Fondazione, qualcuno si è espresso contrariamente ma c'è tutta la volontà di trovare ampie convergenze, anche con le forze avverse. Così come io ho avuto da ridire sulla politica estera, sarà un dibattito interno molto interessante e così sarà anche in sede parlamentare.
14) Dinanzi a tre Esse grosse come una casa come Sud,Sviluppo e Sanità con quale approccio affronterebbe le tre macro-questioni che sono oggettivamente problemi made in italy ?
Questa è una domandona! Seguendo gli scenari economici internazionali come quello della Germania, proporrei uno sviluppo sul modello tedesco, che ha si tagliato come il governo italiano, ma non ha mai mancato di sostenere lo sviluppo economico e l'educazione. Non separato da questo tema è un piano di investimenti per il sud: tappezzare il territorio di pannelli solari, impianti eolici e raccolta differenziata obbligatoria credo sia una scommessa vincente per l'Italia intera, in ritardo anche sullo sfruttamento di una fonte di energia pulita e gratis come il sole e il vento. Dovremmo avere come obiettivo quello di diventare il primo produttore del settore in Europa, senza contare le migliaia di posti di lavoro e nuove piccole-medie imprese che andrebbero a formarsi. Sulla sanità ho un pensiero non troppo di sinistra per quanto riguarda il sud. Il taglio dei fondi FAS era doveroso, li davvero il pubblico và rasato al suolo dimuinuendo nettamente (anche se un termine più altisonante renderebbe più l'idea) il personale, distruggendo la casta dei medici locali, smascherando i falsi invalidi e portare i costi che gravano sulle casse dello stato a livelli pari della Lombardia o della Toscana, che assicura le cure essenziali a tutti e termina il bilancio in pareggio
15) Come giudica 1)le frasi di Marchionne a Che tempo che fa 2) l'accordo di Pomigliano 3) la vicenda di Melfi e 4) la condotta tenuta dei sindacati
Su Marchionne dico che se pensa di fare a meno dell'Italia, l'Italia si adeguerà a fare a meno di Marchionne. Lui vuol fare il metalmeccanico? Si metta la tuta blu e guadagni 400 volte meno! Con la vicenda di Melfi e Pomigliano risalta la debolezza dei sindacati: non è l'intransigenza della CGIL, non è l'accondiscendenza di CISL e UIL a portare delle soluzioni accettabili per tutti i lavoratori. Il governo ha provato a dividerli e ci è riuscito, infatti i diritti dei lavoratori, anzichè la normalità, sono considerati un lusso. Questa debolezza sta portando Sacconi ad arrivare al contratto individuale, una cosa inaudita se legata al fatto noi giovani ci troveremo con una pensione dimezzata rispetto ad ora. Quale futuro, quale speranza possiamo avere con questo stupratore di diritti, lavoro e welfare che per giustifcare la sua azione ha addirittura il coraggio di citare la Caritas in Veritate? Che tristezza.