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Monsieur
La mia mozione è già stata annunciata. Quale candidato questa mozione sosterrà è ancora da decidersi, ma da parte mia non ho niente in contrario all'elezione di Garat. Lo scontro non è e non deve essere tra persone.
A differenza di Garat non ho rtienuto in una mozione di Congresso dover scrivere un programma ritenendo le due cose differenti.
Quando parleremo di programmi integrerò la mia mozione con i programmi e con i pensieri concreti sul futuro del PDS su PIR
1. Costruire Il Veliero
Ho un progetto per rinnovare il centrosinistra, quello di un grande soggetto politico, libero da ogni dogma ideologico, capace di portare su PIR le lotte contro la povertà, per i diritti umani e per un forte senso della moralità. Un soggetto che sappia dirsi figlio della riflessione, dell'intelligenza e delle utopie del cattolicesimo democratico-progressista italiano, che sappia amare i sogni, le speranze, le lotte, le conquiste del Liberalismo americano, preoccupandosi di non far morire mai quel sogno che tante speranze ha suscitato e che riconosca con orgoglio i grandi traguardi di giustizia sociale raggiunti dalle socialdemocrazie europee e, in particolar modo, scandinave. Un soggetto che abbia le sue radici nelle tradizioni ideali che più permeano la nostra quotidianità e sappia fare in modo che si uniscano superando le incomprensioni storiche: il Cristianesimo e l'Illuminismo.
Il nome non è frutto né di una dose di LSD né di una vacanza con D'Alema, ma di una reale necessità di andare avanti, senza mai adagiarsi, sempre sapendo che c'è una meta da raggiungere, una persona da aiutare, una rivendicazione da alimentare, un sogno da coltivare. Aderisco al PDS per trasformarlo nel Veliero. Se perderò il Congresso, uscirò dal partito e fonderò con chi ci sta Il Veliero, in alternativa al PDS.
2. Combattere la furbizia
Ingenuamente ho pensato di annunciare la nascita del Veliero diverso tempo prima della sua effettiva nascita ed ho avvisato con messaggi privati lo stesso fondatore del partito a cui oggi ho aderito.
Diciamo che sono stato bruciato nel tempo, riconosco la cosa, non mi torna ma la riconosco. Resta l'amarezza, ma essendo appunto impulsivo è passato ogni risentimento personale, tanto che spero che lo stesso Garat guardi senza pregiudizi alla mia piattaforma. "Combattere la furbizia" dunque non è rivolto specificatamente a lui, ma è un messaggio sempre valido. Ho fondato dal nulla un partito politico, SLR, che in entrambe le elezioni -su POL e PIR- ha conquistato almeno un seggio in Parlamento.
Ha cominciato la sua storia lottando per una vasta coalizione di centrosinistra dai repubblicani all'allora PDS, coalizione che allora sembrava impossibile e la coalizione si è realizzata, ha vinto le elezioni e SLR ha partecipato alla scrittura del programma di governo. Sono stato il Ministro della Cultura nel governo conseguente e, dopo tanti Ministri della Cultura che non sapevano quale fosse lo scopo della loro poltrona, stavo per far nascere l'Università di POL, se non fosse stato per la morte di Seurosia e la fine di POL, ho poi, su PIR, contrastato la confluenza coatta, decisa dall'alto, di SLR in un nuovo soggetto radicaloide ed ho vinto il Congresso, penso dunque di poter fare ancora qualcosa.
3. Ideare un nuovo centrosinistra
C'è bisogno di un nuovo centrosinistra, che ampli i suoi orizzonti, si liberi dall'ideologia e non si riaggomitoli sulle vecchie certezze. In Europa, a differenza che nel resto del mondo dove il centrosinistra è più ampio e non confinato nella socialdemocrazia, si è mostrata l'incapacità di vincere da soli e spesso di vincere anche con alleanze, tranne rarità. C'è bisogno di un nuovo centrosinistra, libero dalle ideologie, democratico, progressista, riformista, che ritrovi il senso del suo essere e lotti per una scoietà migliore, per un'umanità migliore, per un uomo più nobile e per l'abolizione dei ceti e delle classi, non attraverso il comunismo ma attraverso le pari opportunità, i diritti garantiti e un nuovo welfare universalistico.
Un centrosinistra che, nella concretezza, recuperi la forza dei sogni e delle utopie e si sforzi di costituire un'alternativa a 360° al modello della destra basato sull'egoismo, l'indifferenza, l'arroccamento.
Un centrosinistra che recuperi la sua vocazione alla difesa dei poveri e alla lotta alla povertà.
Un centrosinistra fondato sull'istruzione, sulla scuola e l'università. Che renda obbligatorio l'Erasmus, che combatta il lavoro giovanile e si batta per il progresso in tutti i campi.
Un centrosinistra non relativista, che combatta sempre le violazioni dei diritti umani, non giustificandoli perché frutto di una "tradizione diversa" o di una "cultura diversa".
Un centrosinistra impegnato internazionalmente, che lotti contro la povertà oltre i confini nazionale e promuova attivamente la libertà, la democrazia, i diritti umani e civili, la parità dei generi, il progresso.
Un nuovo centrosinistra, cominciando da qui, da Politica In Rete