:sofico:
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E non è nemmeno membro della Fraternità San Giosafat, l'equipollente in ambito Greco-Cattolico della Fraternità San Pio X (e si rivolgono ai Vescovi della suddetta per le loro ordinazioni).
Anzi a dirla tutta la F.S.G non ha nemmanco un Vescovo proprio.
Mi sa che siamo nell'ambito dei cosiddetti Vescovi vaganti.
Preferisco di no.
Precisazione di don Francesco Ricossa - In merito alla diffusione su questa lista (www.cattolicesimo.eu) del video di condanna di Ratzinger da parte del portavoce del sinodo greco cattolico ucraino è opportuno precisare quanto segue:
- I sette vescovi della "Chiesa Ortodossa Greco.Cattolica ucraina" NON sono vescovi residenziali.
- Da ...quanto risulta dal loro sito si tratta di sacerdoti basiliani ordinati
negli anni '90 che si sono fatti consacrare de vescovo sconosciuto (per cui non vi è neppure certezza della consacrazione) senza mandato romano. Per di più, hanno comunicato questa consacrazione a Benedetto XVI riconoscendolo come Sommo Pontefice. Per cui il loro status (a parte il dubbio sulla stessa consacrazione) è identico ai vescovi una cum e senza giurisdizione della
Fraternità San Pio X.
- Se ne distinguono per la presa di posizione contro la "beatificazione" di Giovanni Paolo II e il nuovo incontro di Assisi.
In questo sono degni di lode, ma la loro teologia non sembra altrettanto
lodevole.
- Non si vede perché Benedetto XVI sia ancora Papa (formaliter) e cesserebbe di esserlo per degli atti che - per quanto gravi - sono già stati compiuti in modo analogo dallo stesso B. e dai suoi predecessori, e non piuttosto per la dottrina del Vaticano II.
- Vi sono altre bizzarrie nel loro insegnamento (ad. es. l'invalidità degli
ordini sacri dei non cattolici ecc.).
Conclusione: l'intervento dei monaci ucraini non cambia, purtroppo, la situazione nella Chiesa.
don Francesco Ricossa