Egizi
Assiri
Persiani
Spartani
Ateniesi
Macedoni
celti (galli-galati-britanni)
germani
sanniti
romani
parti
cartaginesi
iberi-celtiberi
daci
altri
i romani, nel periodo repubblicano.
quelli che dichiaravano guerra a chi osava toccare un concittadino.
quelli che hanno sconfitto pirro e i cartaginesi, che nonostante le sconfitte, non mollavano mai.
poi ovviamente gli spartani, ma anche gli ittiti.
I migliori fra I popoli guerrieri sono sempre stati quelli con una nobiltà dominante avente una più forte componente razziale nordica, non a caso gli Indogermani sono ovunque stati conquistatori e signori: gli antichi Indo-Iranici, gli Ittiti, gli Elleni Achei e Dori, i Macedoni i Romani, i Celti, i Germani (a loro volta divisi in una miriade di tribù diverse, una più forte e vigorosa delle altre).
Tutti popoli la cui élite aristocratica era prevalentemente nordica – ossia formata da uomini mediamente alti e slanciati, dolicocefali, con la pelle bianco-rosea, i capelli biondo-rossicci, gli occhi chiari azzurri, verdi o grigi e il naso stretto a radice alta - ed imbattibile o quasi sui campi di battaglia, dato che era all’avanguardia per l’epoca nelle conoscenze dell’arte militare ma soprattutto aveva un carattere indomabile ed una inestinguibile volontà di potenza.
Infatti, una volta tramontata quelle élites, l'intera civiltà di quei popoli è declinata e diventata debole da un punto di vista politico-militare e non solo.
I migliori popoli guerrieri sono quindi stati in generale tutti gli antichi Indogermani o Indoeuropei od Ariani (a seconda di come preferite chiamarli, la sostanza non cambia), a partire dal popolo Kurgan (progenitore degli Iranici).
Non ha senso stabilire se ad es. erano meglio i Persiani, i Romani, gli Spartani o i Macedoni, perché lo erano un po’ tutti; certamente, a giudicare dal’estensione dei territori conquistati i migliori dovevano essere Persiani, Romani e Macedoni, mentre gli Spartani (per scelta e scarsità di uomini, costituendo loro solo una esigua élite guerriera, quella degli Spartiati) non andarono mai oltre l’egemonia sulla Grecia e qualche rara colonia altrove (come a Taranto…ma gli antichi Dori, in precedenza, erano già giunti in Sicilia e Calabria).
Però ad es. le varie aristocrazie germaniche o persone di origine germanica hanno conquistato davvero il mondo intero, dominando l’Europa dall’Islanda alla Sicilia nel Medioevo e giungendo successivamente nelle Americhe, in Asia, in Oceania ed in Africa scoprendo e colonizzando questi altri continenti.
Da questo punto di vista, i Germani sono stati perfino più grandi dominatori e colonizzatori di Persiani e Romani (anch’essi di ceppo nordico, come detto…basta vedere le rappresentazioni degli Achemenidi e dei Patrizi).
Le crociate in Terrasanta furono opera dei Franchi e di altri Germani, i quali hanno pure lasciato traccia di sé nei popoli libanesi, siriani e palestinesi che infatti appaiono mediamente più chiari ed europei degli altri medio-orientali; si vedono ancora alcuni Libanesi, Siriani e Palestinesi con occhi e capelli chiari, di statura medio-alta e dai lineamenti più belli e si tratta appunto dei lontani discendenti dei Germani medievali o di altre stirpi nordiche dell’antichità come i Filistei, gli Ittiti, i Cassiti, i Mitanni, ecc.
Anche in epoca moderna ad es. i popoli di lingua neo-latina come gli Italiani, i Francesi, gli Spagnoli ed i Portoghesi sono stati forti militarmente, colonizzatori e dominatori solo fino a quando hanno avuto una classe dominante nordica di origine germanica (dopo che le antiche aristocrazie indoeuropee precedenti si erano estinte per perdite in guerra, denatalità e mescolanza con le masse assoggettate che poi le assorbirono).
I nobili conquistadores spagnoli del Sud America non erano forse, assai spesso, di origine visigota e sveva?
E non erano forse di origine germanica, asssai spesso, pure i grandi navigatori e colonizzatori portoghesi?
E l’intera nobiltà guerriera italiana del medioevo e della prima età moderna, dalla Lombardia alla Sicilia, non era anch’essa quasi interamente germanica (fosse essa ostrogota, longobarda, franca, sveva o normanna)?
Secondo voi infatti come si spiega altrimenti che l’Italia non è più una grande potenza dominante da 2000 anni circa, cioè dai tempi dell’Impero Romano e che è riuscita ad esserlo per un certo periodo nei secoli medievali solo grazie ad imperatori e popoli germanici (Ostrogoti, Longobardi, Franchi, Svevi e Normanni)?
Anche ai tempi di Petrarca, che inveiva appunto contro i vari signori che facevano massiccio uso di soldati mercenari stranieri (senza rendersi conto che non poteva essere altrimenti, non avendo la maggior parte degli italiani un’indole bellicosa, scomparsa con la levantinizzazione dell’impero romano), i guerrieri mercenari erano soprattutto di origine germanica…
La stessa Svizzera, pur prevalentemente alpina e dinarica nella sua popolazione, ha fornito per secoli un gran numero di mercenari nordici ad altri paesi europei, a conferma dello spirito di avventura e dell’amore per la lotta tipici del nordico; le stesse guardie svizzere del Papa (un corpo elitario di soldati scelti fondato dal pontefice Giulio II della Rovere il 22 gennaio 1506) erano/sono formate da tipi nordici alti a volte anche più di 2 metri…
Anche l’Inghilterra (che ha perso il suo grande impero coloniale, creato dall’aristocrazia e dall’alta-media borghesia anglosassone) e la Germania stessa sono militarmente declinate a causa della progressiva denordizzazione, già iniziata secoli fa ma aggravatasi molto in seguito alle 2 guerre mondiali fratricide del ‘900.
Basta che guardate immagini dei capi militari di tutta Europa fino a pochi decenni fa e noterete la presenza preponderate di tipi nordici, anche in quelli di paesi a larga maggioranza non-nordica come la Francia e l’Italia (gli stessi Savoia sono una dinastia di origine franco-sassone ed ancora adesso i vari rampolli come il principe Aimone hanno palesi tratti somatici nordici, come del resto li aveva il grande combattente e viceré di Etiopia, cioè Amedeo di Savoia-Aosta e Duca delle Puglie, assai alto di statura e dal volto limpido e signorile).
Ecco spiegato perché l’Europa – che fino a pochi decenni fa aveva l’egemonia sul mondo – e gli stessi Usa (che furono creati da bianchi anglosassoni, fiamminghi e scandinavi, più altri europei, ma sono ormai in piena fase di negrizzazione/’ispanizzazione’ demografica) sono oggi in pieno crepuscolo con la loro stessa civiltà che sta tramontando.
Il tipo nordico è - da sempre - il guerriero ed il dominatore per eccellenza, per cui la sua scomparsa per estinzione o massiccio imbastardimento significa più o meno la fine dell’eroismo e della potenza militare di un popolo.
Gli altri tipi bianchi hanno diverse altre capacità anche eccelse, ad es. nelle arti o nella tecnica, ma non lo stesso spirito eroico-marziale del nordico (di quello di un tempo, almeno, anche perché forse non esiste neppure più in forma pura).
14 Words! – Holuxar
Ultima modifica di Holuxar; 21-09-10 alle 21:51
ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
«Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»
SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!
Altri
I Sardi
I Sardi antichi intesi come i guerrieri Shardana sui quali ha scritto vari libri interessanti il ricercatore Leonardo Melis?
La Storia
In effetti i popoli del mare univano vari popoli guerrieri ed anche loro erano di probabile origine nordica, come gli Shardana appunto ed i loro alleati Pheleset (i Filistei Indoeuropei, affini agli Achei/Danai e di stirpe ellenica, che giunsero da conquistatori da Creta fino in Medio-Oriente dove diedere il nome alla Palestina).
Le raffigurazioni di sicuro ce li mostrano con tratti somatici – sia pure stilizzati - del tutto simili a quelli dei tipi nordici (testa stretta ed allungata, fronte spazioso, naso lungo e dritto con radice alta).
Si conferma appunto quel che dicevo già nel post precedente: tutti i più grandi popoli di conquistatori, anche quelli di lingua non-indoeuropea, erano composti da élites nordiche o proto-nordiche.
Gli stessi antichi Egizi, che erano un popolo composto in maggioranza da bianchi mediterranei prima di decadere in seguito all’imbastardimento massiccio con i negri della Nubia e del Sudan, avevano faraoni e condottieri indomabili come Ramesse II e Thutmosis III che mostravano caratteristiche nordiche (Ramesse, di origine berbera come gran parte degli antichi nord-africani, aveva i capelli rossi naturali e risulta che fosse alto circa 1 metro ed 80…in quell’epoca, del resto, erano famosi anche i “biondi Libici”). Non a caso, il periodo più eroico e bellicoso della storia antico-egizia fu quello in cui regnavano faraoni nordici o proto-nordici come loro.
Ancora adesso, nell'Egitto meridionale verso il Sudan, c’è un cippo di confine risalente al XIX secolo a.C. che vieta l'accesso ai negri ed afferma:
"Frontiera sud. Questo confine e' stato posto nell'anno VIII del Regno di Sesostris III, Re dell'Alto e Basso Egitto, che vive da sempre e per l'eternita'. L'attraversamento di questa frontiera via terra o via fiume, in barca o con mandrie, e' proibita a qualsiasi negro, con la sola eccezione di coloro che desiderano oltrepassarla per vendere o acquistare in qualche magazzino".
In pratica, l’apartheid razziale l’hanno inventato gli antichi Egizi bianchi insieme agli antichi Arii dell’India!
Sui tipi nordici nel Nord Africa antico v. pure qui dove si vedono le monete berbere e punico-fenicie (lo stesso grande condottiero cartaginese Annibale Barca aveva un volto indistinguibile da quello di un condottiero romano):
JUBA II
Anche diversi fra gli stessi capi mongoli del medievo avevano in realtà sangue nordico nelle vene, dovuto ai popoli iranici delle steppe (Sciti, Alani, Osseti, ecc.) e ai popoli germanici (Ostrogoti soprattutto…Attila stesso è un nome germanico), così come del resto molti capi di religione islamica e di stirpe berbera e persiana che conquistarono la Spagna, la Sicilia e i Balcani.
Anche fra i sultani dell’impero ottomano c’erano diversi tipi nordici: avevano infatti volti assai poco mongolici, i nasi erano quasi tutti lunghi, stretti e a radice alta oltre al fatto che erano abbastanza diffuse le barbe bionde e rossicce ed i capelli chiari; basta che si vedano le loro raffigurazioni per notarlo (ancora adesso una minoranza di turchi, soprattutto nelle classi medio-alte, tradisce chiari influssi europei dovuti agli antichi popoli dell’Anatolia):
Ottoman Sultans
Insomma anche fra i dominatori turchi - così come fra i dominatori Persiani e Berberi che islamizzarono Spagna, Sicilia e Balcani - erano diffusi uomini prevalentemente nordici.
Sulla presenza di genti nordiche nei popoli di religione islamica ha scritto qualcosa anche Claudio Mutti, così come il tradizionalista spagnolo Antonio Medrano in “Islam ed Europa”, solo che andrebbe indagato ed approfondito meglio questo argomento.
La stessa dinastia cinese degli Shang doveva essere parzialmente indoeuropea - come ipotizzato da Coon, Wissmann e Spengler fra gli altri - probabilmente aveva fra le sue fila capi Tocari, Saci e di altre tribù affini di stirpe nordica.
In generale, sulla presenza di tipi nordici anche nelle aristocrazie di vari popoli geograficamente extraeuropei (come gli Egizi, i Turchi, gli Arabi, ecc.) si leggano questi validi articoli di Karl Earlson:
Karl Earlson's Research
Ed il libro di Arthur Kemp “March of the Titans”:
March of the Titans
E sulla storia antica delle migrazioni della razza nordica in tutta l’Eurasia v. qui Hans F.K. Günther:
HFK Guenther's The Racial Elements of European History
Ecco quindi che appare chiaro il ruolo essenziale che i nordici hanno rivestito sin dalla preistoria in Europa, Nord Africa e Vicino-Medio Oriente (se non pure oltre, fino all’Oceania, dove la nobiltà maori si definiva “arya” come quella degli Indiani vedici): furono loro i più grandi invasori e conquistatori della storia antica e moderna quindi...
I grandi popoli guerrieri erano, come ho documentato, quasi tutti guidati da classi dirigenti nordiche…
14 Words! – Holuxar
Ultima modifica di Holuxar; 22-09-10 alle 20:35
ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
«Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»
SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!
Vero. Gia ai tempi di Augusto i romani doc si stavano estinguendo nella loro città per denatalità e venivano sopraffatti numericamente dalla forte immigrazione dei provinciali.
Da Traiano in poi gli imperatori cominciarono ad essere anche non Romani e non Italiani.
Alla fine del III° secolo con Diocleziano (un provinciale non italiano) Roma perse lo status di capitale e non lo recuperò mai più.
La cultura stessa di Roma e dell'impero virò sempre di più in senso levantino (greco e orientale) prima e germanico poi.
Oggi probabilmente non vi sono più tracce genetiche dei romani originali: cancellati dalla loro stessa creatura, l'Impero.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Holuxar se tu hai ragione, allora oggi gli ultimi nordici rimasti, ovvero gli scandinavi, dovrebbero dominare l'Europa ma mi risulta che siano dei mollaccioni (soprattutto gli svedesi) ultrapacifisti e progressisti.
Riguardo alla nordicità di molti grandi condottieri, Cesare non mi sembra granchè nordico perchè aveva la fronte bassa ed anche Napoleone il nano non lo definierei un nordico. Idem per Scipione.
Ultima modifica di Italiano; 22-09-10 alle 21:51
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
oddio Cesare in certi ritratti l'aspetto levantino non l'aveva di certo.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.