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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
    Avamposto
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    Predefinito "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebraica"

    "La crisi finanziaria internazionale è stata ampiamente voluta dalla lobby ebraica"

    Giorgio Vitali nell'intervista rilasciata a Giovanna Canzano

    presso la Federazione Nazionale Stampa Italiana, il 22 luglio 2010





    Link a questa pagina: Giorgio Vitali denuncia lobby ebraica

  2. #2
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    La crisi finanziaria e la lobby ebraica -

    Altre opinioni:


    Gaza, 08/10/2008 – Hamas attribuisce la responsabilità della crisi economica globale “alla lobby ebraica americana”. Fai Barhum, portavoce dell’organizzazione jihadista palestinese, ha dichiarato martedì che “la crisi è stata causata dalla cattiva gestione economica e dal pessimo sistema bancario messo in piedi e controllato dalla lobby ebraica” e ha accusato il presidente Usa Bush di “restare silenzioso” al riguardo. “La lobby ebraica – ha aggiunto Barhum – controlla le elezioni americane e stabilisce la politica estera di ogni nuova amministrazione in modo tale da mantenere il controllo sul governo e sull’economia degli Stati Uniti”. “Le plurisecolari calunnie sugli ebrei e il denaro – ha commentato Abraham Foxman, direttore della Anti-Defamation League in Usa – covano sempre sotto la superficie”.

    (Fonte: Israele.net)



    Hamas attribuisce la responsabilità della crisi economica globale “alla lobby ebraica americana†- Focus On Israel








    14-10-2008
    “Crisi economica mondiale? Colpa degli ebrei”

    Una nuova teoria cospiratoria anti-ebraica si è andata diffondendo negli ultimi giorni via internet: sostiene che alla vigilia della collasso, il mese scorso, della Lehman Brothers, la società avesse trasferito 400 miliardi di dollari in Israele. La teoria, che si presenta sottoforma di un servizio giornalistico, è già approdata su decine di siti web antisemiti e anti-israeliani.
    Secondo la nuova calunnia, alti funzionari ebrei della banca d’investimenti Lehman Brothers avrebbero trasferito il denaro dei loro clienti su tre banche israeliane con l’intenzione poi di fuggire in Israele a godersi il bottino senza temere l’estradizione.
    Sin dal fallimento della Lehman Brothers, fondata nel 1850 negli Stati Uniti da ebrei immigrati dalla Germania, forum e pagine di commento su internet sono stati inondati da testi antisemiti che accusano gli ebrei d’aver causato la crisi economica globale, etichettandoli come i maggiori beneficiari del disastro: affermazioni diffuse soprattutto su siti di nicchia apertamente razzisti, ma che si possono trovare anche su ben più popolari siti frequentati dalla maggioranza.
    L’americana Anti-Defamation League e altri enti internazionali dediti al monitoraggio dell’antisemitismo hanno documentato centinaia di casi di questo tipo solo nelle ultime due settimane. Si sono subito unite al coro un certo numero di organizzazioni islamiste, compresa Hamas che da Gaza ha definito la crisi “la punizione dell’America per le violazioni dei diritti dei popoli di Palestina, Somalia, Iraq, Afghanistan e dei musulmani in tutto il mondo”, accusando l’immancabile lobby ebraica d’essere all’origine della crisi. Fai Barhum, portavoce dell’organizzazione jihadista palestinese, ha dichiarato che “la crisi è stata causata dalla cattiva gestione economica e dal pessimo sistema bancario messo in piedi e controllato dalla lobby ebraica”, accusando il presidente Bush di “restare zitto” al riguardo. “La lobby ebraica – ha aggiunto Barhum – controlla le elezioni americane e stabilisce la politica estera di ogni nuova amministrazione in modo tale da mantenere il controllo sul governo e sull’economia degli Stati Uniti”.
    “Le plurisecolari calunnie sugli ebrei e il denaro – ha commentato Abraham Foxman, direttore della Anti-Defamation League – covano sempre sotto la superficie”.
    Ma l’accusa d’aver trasferito 400 miliardi di dollari dalle casse della Lehman Brothers in Israele appare molto più mirata. Il pezzo che sta facendo il giro del mondo è stato scritto simulando un sevizio giornalistico da Washington, firmato da “Voice of the White House” (Voce della Casa Bianca). Il pezzo nomina tre banche israeliane che avrebbero ricevuto il denaro, si dilunga a spiegare le leggi israeliane sull’estradizione e sul segreto bancario, e accusa le autorità americane di essere perfettamente a conoscenza del trasferimento. Abilmente il pezzo cita brandi da un vero servizio giornalistico apparso sul notiziario finanziario on-line Bloomberg circa la perdite stimate in 400 miliardi di dollari nella divisione brokeraggio della banca d’investimenti.
    Il presunto articolo è apparso per la prima volta una settimana fa sul sito web di Jeff Rense, un ex giornalista noto per aver diffuso numerose teorie cospirative che chiamano in causa ebrei, Israele e amministrazione americana (oltre a UFO, fenomeni paranormali, negazione della Shoà ecc.). Dopo di che il testo è stato ripreso e postato su decine di siti e blog antisemiti. Altri navigatori della rete, che l’hanno letto su quei siti, hanno cercato di copiarlo e riprodurlo su forum e pagine web più rispettabili, come The Huffington Post negli Stati Uniti e The Independent in Gran Bretagna.
    La nuova teoria cospirativa riecheggia da vicino antiche calunnie anti-ebraiche: dal noto falso di epoca zarista “I Protocolli dei savi di Sion” fino alla feroce menzogna circolata negli ultimi anni secondo la quale il Mossad avrebbe saputo in anticipo (o, secondo altre versioni, addirittura organizzato) gli attentati dell’11 settembre a New York, e avrebbe avvertito per tempo tutti gli impiegati ebrei del World Trade Center perché quella mattina non si recassero al lavoro.
    In realtà furono molto numerosi gli ebrei, di varie nazionalità, che morirono negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti. Fra questi, anche cinque cittadini israeliani: oltre a Hagai Shefi, perirono Daniel Lewin (31 anni), Alona Avraham (30 anni), Shai Levinhar (29 anni), Hagai Shefi (34 anni) e Leon Lebor (51 anni).

    (Da: Ha’aretz, israele.net, 12.10.08)



    ISRAELE.net - “Crisi economica mondiale? Colpa degli ebrei”

  3. #3
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    Dal sito dell'Anti-Defamation League:





    Financial Crisis Sparks Wave of Internet Anti-Semitism Blaming the Jews


    Posted: October 2, 2008


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    Overview
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    Blaming the Jews
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    Stereotypes of Jewish Greed
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    Alleging Jewish or Israeli Control of the Government
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    Anti-Semitic 9/11 Conspiracy Theories
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    Extremists Exploit Financial Crisis
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    White Supremacists Demonize Jews
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    Updated: October 24, 2008

    Starting in mid-September 2008 and continuing through October 2008, numerous posts have scapegoated the Jews for causing the economic crisis in the United States and have claimed that Jews purposely cause crises in order to benefit themselves. These posts, as well as videos on YouTube, depict Jews as evil plotters whose only goal is to do harm by lying, cheating, and manipulating others.



    Some examples include:

    In mid-October, La Voz de Aztlan, an anti-Semitic online news service that claims to represent the Hispanic community, posted an article that blamed Goldman Sachs, a company founded by Jews, not only for the financial crisis in the United States but for causing a similar crisis in Mexico. Ernesto Cienfuegos, the author of the article, evoked an anti-Semitic conspiracy theory claiming that Jews in American financial companies sent money to Israeli banks during the crisis by claiming that Goldman Sachs and Israeli banks benefited from the crisis. He wrote: Preliminary findings by the the [sic] Mexican Congress indicate that during the onslaught on the peso on Friday, billions of dollars flowed into the coffers of Goldman Sachs in New York and certain banks in Israel. As a result of the heist on the Banco de Mexico, Mexican families and small businesses are now experiencing great economic distress...."


    In the same article, Cienfuegos claimed that Goldman Sachs "also spends millions of dollars to buy the favors of elected government officials." He added, "The recent $700 billion Wall Street bailout passed the US Senate easily primarily because of the huge contributions Goldman Sachs made to US senators."
    In an earlier article in October, Cienfugos used deliberately vague language implying that the anti-Semitic comments in the article were coming from the American public and not from La Voz de Aztlan itself. The article stated, "The Federal Reserve is a private cartel of banks controlled by international Jewish families say the Americans who are blaming the Jewish lobby and Israel for the financial crisis…These Americans say that the Federal Reserve Act of 1913 was the creation of New York 'banksters' and approved by crooked congressmen in the pockets of the Jews."
    An online group devoted to astronomy, which features hundreds of anti-Semitic posts, started a thread in October 2008 entitled "The Lehman Brothers Were Jews Who Made Their Money off Slavery." Another thread was called "Why bail out Jewish bankers?" On that thread, "Warhol" wrote, "Instead of bleeding ourselves dry paying for Jewish wars in Iraq and Afghanistan, we ought to wage war on World Jewry and the State of Israel, which are waging war on us." "Don Ocean" commented, "Don't be a purveyor of the Talmudic murderous laws."

    In a September 2008 thread on Yahoo! Finance group that blames the Jews for the current financial crisis as well as the financial market's problems after the 9/11 terrorist attacks, "Richlynchjunior" wrote, "Jews are behind the bubbles which started from the creation of all these new speculative hybrid financial instruments…"

    That same month, in another thread on Yahoo!, "Farmerangels" commented, "jews [sic] do not pay for their sins. they [sic] only glorify their sins as they bask in their keen ability to lie, get others to kill and maim for them, and partner with the psychopath gentiles...."

    In September 2008, on AOL Money and Finance pages, "Youngmike11" pitted Jews against the rest of the population by asking, "jews helping jews when do we Amaricans [sic] stand up?

    Also in September, on Raging Bull, a financial blog, "jacknorthernest" commented, "Alas there is nothing we can do. It is the Jews, the Jews I tell you...."

    A September 2008 video on YouTube entitled "The Court Jewsters" displayed articles and pictures of failing banks and companies while repeatedly depicting Federal Reserve Chairman Ben Bernanke, former Federal Reserve Chairman Alan Greenspan, as well as other Jews with the implication that they have led America into this crisis.


    Judicial Inc., a virulently anti-Semitic Website, reposted a mainstream article about the collapse of Lehman Brothers and entitled it "Lehman Brother's Zionist owners laugh all the way to the bank." The September 2008 article alleged Jewish control of the bank and echoed the broader anti-Semitic argument that Jews hold complete power in government and the financial services.



    Financial Crisis Sparks Wave of Internet Anti-Semitism: Blaming the Jews

  4. #4
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    La ADL denuncia: “Ondata di caricature antisemite sulla stampa araba”

    luglio 27, 2008 — Focus on Israel

    La ADL denuncia: “Ondata di caricature con stereotipi antisemiti sulla stampa araba”



    25/07/2008 La Anti-Defamation League (Usa) denuncia l’ondata di caricature comparse in questi giorni sulla stampa araba che rappresentano i due candidati alla Casa Bianca Barack Obama e John McCain come burattini controllati dagli ebrei. “I mass-media arabi da Gaza a Ramallah, dal Bahrain a Damasco, dal Cairo a Riyad – ha detto giovedì il direttore dell’ADL Abe Foxman – ancora una volta non hanno perso l’occasione per diffondere teorie cospirative antisemite secondo cui gli ebrei controllerebbero Washington e il processo democratico”. “Non sorprende che gli stessi mass-media controllati dai regimi arabi che hanno celebrato l’infanticida Samir Kuntar promuovano anche stereotipi antisemiti sulla cospirazione ebraica”, ha detto Kory Bardash, co-presidente dei Repubblicani all’Estero. Joanne Yaron, presidente dei Democratici all’Estero, si è detta “scioccata”, specie trattandosi di “fonti sotto controllo governativo”.

    (Fonte: Israele.net)



    http://focusonisrael.wordpress.com/t...io-antisemita/
    Ultima modifica di Avamposto; 05-08-10 alle 03:33

  5. #5
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    Anche i pakistani qualche dubbio ce l'hanno avuto sul perche' e su chi ha creato le condizioni perche' si scatenasse questa crisi finanziaria:



    Jewish lobby and Israel blamed for World wide economic crisis
    ADL of B’nai B’rith censors YouTube video
    by
    Ernesto Cienfuegos
    La Voz de Aztlan

    Los Angeles, Alta California – October 7, 2008 – (ACN) The New York Times published a statement by the director of the ADL of B’nai B’rith, Abraham Foxman, reporting that many Americans are blaming the Jewish lobby and Israel for the current catastrophic financial crisis affecting the USA and the world.

    Abraham Foxman’s report mentions the now bankrupt Jewish firm Lehman Brothers. CEO Richard Fuld, who is a Jew, was recently punched in the face by an angry American who lost all of his retirement savings when Fuld declared the firm bankrupt. Richard Fuld, however, took home an estimated $450 million dollars in compensation.

    Foxman also mentions two other Jews that have been criticized by Americans for having had a major part in the crisis. They are the present and former Chairmen of the Federal Reserve Board Ben Bernanke and Allan Greenspan.

    The Federal Reserve is a private cartel of banks controlled by international Jewish families say the Americans who are blaming the Jewish lobby and Israel for the financial crisis. The Federal Reserve was given the exclusive right to create and print money by the Federal Reserve Act of 1913. These Americans say that the Federal Reserve Act of 1913 was the creation of New York “banksters” and approved by crooked congressmen in the pockets of the Jews.



    Abraham Foxman quotes one American as saying While pumping hundreds of billions of dollars into a rescue package, US President George W. Bush has remained silent about the Jewish lobby that put the US banking and financial sector into place. The Jewish lobby controls the US elections and defines the foreign policy of any new administration in a manner that allows it to retain control of the American government and economy.

    Many Americans also criticize the Jewish lobby, whose principal tool is the American Israel Public Affairs Committee (AIPAC), for each year ordering the US Congress to approve multi-billion dollar aid packages for Israel. Much of this aid is in the form of military weapons but some is to fund the Orthodox school system, including yeshivas and kollels. Kollels are yeshivas for married rabbis who do not work. American taxpayer monies are used as welfare benefits for these rabbis and their families. Many of these rabbis can be seen every day weaving their heads back and forth in front of the Western Wall in Jerusalem.

    One prominent American who is very critical of the Jewish run Federal Reserve Board is Congressman Ron Paul of Texas. He says the Federal Reserve Board is a big scam and should be abolished. He is continously making efforts to educate the American public on the US monetary system — who controls it and how. He oftens talks about how the Federal Reserve Board creates money out of thin air, on the concept of charging interest on money loaned and on the effects of inflation on savings. Of these, inflation is the most sinister. The $700 billion dollar bailout of Wall Street and banks is going to have a devastating effect on all savings deposits. The Federal Reserve is going to print $700 billion dollars and add that amount to the total money supply in circulation. This means that if you have $10,000 dollars in a savings account today, in a few months it may only be worth $7,000 in terms of the goods you can buy. The $3,000 that disappeared is the essence of the scam.

    Abraham Foxman of the ADL of B’nai B’rith was also instrumental in having YouTube and other Internet services remove a certain video critical of the Jewish lobby from their servers. This attests to the power and influence this organization has in the USA and throughout the world. This is pure censorship of information and ideas. If video recorders were available in the time of Jesus Christ and someone recorded Jesus kicking out the “money lenders” from the Temple, would the ADL censor the video if it was being shown on YouTube?

    taken from: Jewish lobby and Israel blamed for economic crisis








    Jewish lobby and Israel blamed for World wide economic crisis « Save PAKISTAN, save the world!

  6. #6
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    INTERVISTE ANTI SEMITE NELLA SEDE DELLA FNSI A ROMA



    Sembra incredibile ma lo scorso 22 luglio nella gloriosa sede della Fnsi a Roma, quella di Corso Vittorio Emanuele II, 349, si è svolta un’intervista di sapore tipicamente anti semita, a cura della giornalista Giovanna Canzano, all’ “esperto” di economia Giorgio Vitali.

    Questo è il link dove potrete vedere e giudicare con i vostri occhi il tutto: http://video.aol.ca/video-detail/gio...8864198781865-

    Noi possiamo solo riportare quello che abbiamo fatto fatica a credere di avere davvero udito.

    La giornalista Canzano è una militante di questi movimenti della nuova destra, più o meno sociale, ed esordisce così: “siamo con Giorgio Vitali preso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana per una conferenza dal titolo “La crisi economica internazionale ed italiana”..sentiamo Giorgio Vitali cosa ci dice di questa conferenza stampa.”

    Parola all’intervistato: “siccome prevedo di essere ascoltato da persone che già sanno tante cose è inutile che mi dilungo..mi limito soltanto a dire che la crisi internazionale finanziaria che è scoppiata qualche anno fa è stata ampiamente voluta dalle forze della lobby..soprattutto della lobby ebraica che ha in mano la finanza internazionale e che ha utilizzato la crisi per sostenere il progetto di aggressione all’Iraq e all’Afghanistan e probabilmente anche all’Iran..questo è il progetto globale..tuttavia il fatto che questa crisi che è anche legata al fatto che il potere finanziario può stampare la carta moneta che vuole… e vendere, quando noi parliamo di signoraggio, parliamo di vendita della carta moneta ai cittadini.. questa situazione ha allarmato tutti i popoli i quali si sono resi conto da una parte di essere vittime di un’enorme rapina e dall’altra parte hanno cominciato a prendere in considerazione le teorie delle tante persone che già da un secolo e mezzo cercavano di rendere edotta la popolazione mondiale di quanto si tramava alle loro spalle …

    a questo punto devo dire una cosa che colpisce molto ma che mi hanno dato la notizia solo questa mattina: in Francia hanno coniato una moneta metallica da 25 euro.. fatto di grande innovazione perché per convenzione internazionale la moneta metallica è fatta dallo stato nell’interesse del cittadino di proprietà del cittadino..mentre la carta moneta è di proprietà dei banchieri come una cambiale e il cittadino è costretto a comprarla..sempre e comunque pagandoci sopra degli interessi..”

    Il delirio continua un altro minuto con argomenti come quello banalissimo che “la Francia anticipa le rivoluzioni” e che “l’Italia potrebbe seguirne l’esempio”. Tre minutie 45 secondi in tutto, quanti bastano a Vitali per dare elementi di economia che vanno bene per l’uomo di Neanderthal ma inzeppandoci dentro il pregiudizio anti semita secondo cui la crisi è stata “ampiamente voluta” dalla “lobby ebraica”, la quale “detiene il potere finanziario mondiale”. Goebbels forse avrebbe potuto fare di meglio ma sicuramente non l’avrebbe fatto all’interno dei locali della Fnsi, un sindacato considerato di sinistra.

    Non basta: sempre nei locali della Fnsi, qualche giorno dopo, altro giro altra intervista: nel filmato che si può vedere a questo sito http://www.youtube.com/watch?v=--HVXUyhXy8, stavolta a essere intervistato, nell’ambito di una conferenza stampa tititolata “Morire per Maastricht”, il professor Antonio Pantano, sedicente maggiore esperto italiano di Ezra Pound, sempre sulla crisi e sulle previsioni economiche della stessa che erano già presenti nelle profezie del noto poeta. Che aveva l’unico piccolo difetto di essere stato un nazista e di avere dato anche lui la colpa agli stessi soggetti per quel che riguarda il crack del 1929. Insomma un ciclo di interviste del culturame fascistoide e nazistoide che ancora residua in Italia e con la cornice della sede romana della Fnsi che stavolta è anche inquadrata nelle immagini, con il proprio logo che campeggia sullo sfondo di questa intervista. In questo caso, il professore nell’individuare i soggetti responsabili della crisi odierna non nomina esplicitamente gli ebrei ma cita Pound, parlando di “certi personaggi che hanno nelle mani..negli artigli” il potere economico e che sono “sempre gli stessi..” dai tempi di Pound.

    Poi c’è un paragone tra la Morgan Stanley di oggi e la banca Morgan dell’epoca, e insomma chi vuole capire ha capito.

    E tante grazie al sindacato unitario dei giornalisti italiani per l’ospitalità fornita..presumibilmente gratuita.


    Dimitri Buffa


    http://www.fainotizia.it/2010/07/31/...ella-fnsi-roma
    Ultima modifica di Avamposto; 05-08-10 alle 03:30

  7. #7
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    Anche in Libano qualche dubbio l'hanno avuto...


    Il giornalista libanese Fuad Matar ha pubblicato, rispettivamente il 3 ed il 5 ottobre scorso, sui quotidiani Al-Liwa (Libano) e Al-Yawm (Arabia Saudita) un articolo in cui afferma che gli ebrei ed il movimento globale sionista hanno provocato la crisi finanziaria per impedire al presidente Bush di adempiere alla sua promessa di fondare uno stato palestinese prima della scadenza del suo mandato presidenziale. Inoltre, scrive Matar, “è da supporre che i sionisti abbiamo apportato un significativo cambiamento ai loro piani [e deciso] che era venuto il momento di trasferire la base strategica sionista dagli USA in Europa da quando è sorta la possibilità che un nero, Barak Obama, guidi gli Stati Uniti…Tra gli indizi [che sostengono] questa supposizione vi è il fatto che hanno portato al potere il presidente francese Nicolas Sarkozy, che è di origine ebraica e ha in simpatia gli ebrei. [Possono anche creare] un altro Sarkozy per sostituire l’attuale primo ministro britannico, Gordon Brown, che attraversa una seria crisi di leadership…”

    (Fonte: memri.org, 22 Ottobre 2008 )



    Giornalista libanese: crisi economica complotto ebraico-americano - Focus On Israel

  8. #8
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    ADL (Anti-Defamation League): “La crisi dei mutui incentiva espressioni antisemite”

    ottobre 4, 2008 — Focus on Israel




    Gerusalemme, 3 ott – La crisi dei mutui si accompagna a un’impennata di prese di posizione antisemite nei siti internet degli Usa e di altri paesi anglosassoni. La denuncia arriva dall’Anti-Defamation League (Adl) nelle parole del responsabile della sezione israeliana Aryeh O’Sullivan. Negli ultimi giorni, ha spiegato O’Sullivan in un’intervista alla radio militare israeliana, è stato notato un improvviso moltiplicarsi in numerosi siti internet di espressioni di carattere antisemita che imputano agli ebrei la responsabilità della crisi.

    I responsabili di siti come Yahoo e YouTube cancellano questi messaggi. “Spesso – ha detto O’Sullivan – ciò avviene però solo dopo che tali messaggi sono stati visionati da numerose persone e quando il danno è ormai stato fatto”. Secondo O’Sullivan “l’antisemitismo è sempre latente e riemerge nelle crisi: ad esempio dopo l’attacco di al-Qaida alle Torri Gemelle e oggi con il crollo di Wall street”.




    http://focusonisrael.wordpress.com/t...io-antisemita/
    Ultima modifica di Avamposto; 05-08-10 alle 03:34

  9. #9
    Avamposto
    Ospite

    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

    E pure con il "Corriere della Ser(v)a" la lobby non e' tenera:


    31.05.2010 Le comunità ebraiche rispondono alle dichiarazioni di Bernabei sulla presunta lobby finanziaria
    Cronaca e intervista a Renzo Gattegna di Mario Cremonesi

    Testata: Corriere della Sera
    Data: 31 maggio 2010
    Pagina: 23
    Autore: Mario Cremonesi
    Titolo: «Accuse alle lobby anti-Chiesa. Protestano le comunità ebraiche - Gattegna: certe parole ricordano le tesi del secolo scorso»



    Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/05/2010, a pag. 23, l'articolo di Mario Cremonesi dal titolo " Accuse alle lobby anti-Chiesa. Protestano le comunità ebraiche " e la sua intervista a Renzo Gattegna dal titolo " Gattegna: certe parole ricordano le tesi del secolo scorso ".


    Ecco i due articoli:

    " Accuse alle lobby anti-Chiesa. Protestano le comunità ebraiche "


    Riccardo Pacifici, Yasha Reibman

    MILANO — Il più lapidario è Ettore Gotti Tedeschi: «Pur riconoscendo che Bernabei è un uomo di grandissimo prestigio, non sono per niente d’accordo con le sue affermazioni». La sintetica dichiarazione del presidente dello Ior, la banca vaticana, restituisce bene l’opinione diffusa nel mondo cattolico riguardo alle parole di Ettore Bernabei: grande rispetto per il presidente per antonomasia della Rai, che guidò dal 1958 al 1974, ma ferma presa di distanza da quelle opinioni.

    Intervistato da Aldo Cazzullo, Bernabei parla infatti di «attacchi alla Chiesa» da parte della «lobby della finanza globalizzata» e poi accenna alla «finanza protestante ed ebraica» che prese di mira l’Italia negli anni ’60. Affermazioni che ieri hanno spinto l’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche, a riunirsi per mettere a punto una risposta.

    Per il direttore dell’Osservatore Romano, Gian Maria Vian, si può parlare di stupore. «Io — spiega — non sono per nulla d’accordo con queste considerazioni. Per quanto conosco Bernabei, di cui io ho stima, ciò mi sembra in contraddizione con quello che lui pensa e ha fatto negli ultimi anni». Il direttore del quotidiano vaticano si riferisce alla Lux Vide, la società di produzione fondata dallo stesso Bernabei: «Da quando ha lasciato la dirigenza pubblica, con Lux ha realizzato una quantità enorme di film di argomento religioso e quindi anche ebraico. Fin all’ultimo caso, "Sotto il cielo di Roma" su Pio XII, che è in sostanza la storia di una famiglia ebrea. E lui ha sempre tenuto ad avere dei consulenti anche di parte ebraica». Detto questo, Vian non vuole lasciare dubbi: «Ma io certo con quelle dichiarazioni non posso essere d’accordo. Sono stereotipi che non aiutano a comprendere la realtà e anzi potrebbero risultare pericolosi».

    Anche Marco Tarquinio, il direttore di Avvenire, prende le distanze con decisione: «Ha poco senso — riflette — aggettivare religiosamente certa grande finanza, è assurdo parlare di finanza protestante o ebraica». Semmai, secondo Tarquinio, «se del malumore ci può essere in certi ambienti finanziari per le posizioni molto chiare assunte dalla Chiesa cattolica nella Caritas in veritate, certo non sono influenzate da valutazioni di tipo religioso». Conclude il direttore: «Il punto è l’impatto fortissimo del richiamo a una finanza etica».

    Ma la comunità ebraica è costernata. Riccardo Pacifici, il portavoce, spiega: «Siamo indignati da una parte e preoccupati dall’altra. Questa idea di una lobby ebraica sempre pronta ad attaccare la chiesa speravamo davvero avesse fatto il suo tempo, vista anche la recente visita del Pontefice alla sinagoga di Roma». Ma, appunto, non manca l’inquietudine: «Anche in considerazione dei sacrifici economici che tutti dobbiamo sostenere, pensiamo che posizioni di questo genere possano alimentare in alcune fasce meno istruite l’odio verso gli altri e i diversi». Conclude Pacifici: «Ci auguriamo che possano arrivare scuse e chiarimenti, altrimenti dovremo valutare ogni azione possibile».

    Yasha Reibman è l’ex portavoce della comunità ebraica milanese. E sbuffa: «Da un uomo che produce fiction ci saremmo davvero attesi più fantasia che non il solito complotto ebraico. Eppure, quel che preoccupa è proprio che posizioni del genere vengano da una persona che è stata per molti anni al vertice della più grande azienda culturale del paese. Con quel tono di chi dice una verità dura ma che va pur detta. È una cosa terribile. E nell’intervista, fa di tutto per farci credere che sia figlio del suo tempo, dell’Italia dele leggi razziali e della chiesa preconciliare». Aggiunge Reibman: «Io, se fossi in Vaticano, sarei in serio imbarazzo. Perché la chiesa oggi è sicuramente lontanissima da queste posizioni, ma la vicinanza di quest'uomo al Vaticano è un fatto».

    " Gattegna: certe parole ricordano le tesi del secolo scorso "


    Renzo Gattegna

    MILANO— «Bernabei rispolvera, senza portare alcun elemento di novità, né alcuna notizia specifica, stereotipi che hanno caratterizzato un davvero triste passato... ». L’avvocato Renzo Gattegna è amareggiato. Ma da presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane non ha alcuna intenzione di tacere: «Anche perché queste esternazioni non sono casuali e non rappresentano un singolo episodio, ma fanno parte di un quadro ben preciso e ben noto». Quello del «complotto ebraico»? «Sono le posizioni di un cattolicesimo preconciliare ormai superato dagli eventi. E voglio qui ricordare le visite degli ultimi due Papi in sinagoga. Ma ovviamente non possiamo non essere preoccupati». Non sono posizioni personali? «A me sembra comunque assai grave la tesi di Bernabei per cui la crisi della società italiana sia stata determinata dall’attacco della finanza ebraica. Ancora più grave e preoccupante è la riproposizione del mito dell’esistenza di una "finanza ebraica", tesi già diffusa lo scorso secolo con infauste conseguenze». E come mai certe proposizioni vengono riproposte? «Sostenere la tesi dell’esistenza di una organizzazione finanziaria ebraica ha il sapore del diversivo politico e mediatico: serve a spostare l’attenzione dai problemi veri verso soggetti esterni, riversando su questi ogni responsabilità. È questo che fa Bernabei. Purtroppo, sappiamo per esperienza che già in passato, in tempi di crisi economica, tanto in Italia quanto in Europa, si è cercato di trovare dei capri espiatori e di individuare dei diversivi». Ma lei pensa che sia una posizione diffusa? «In questa visione apodittica, si può facilmente arrivare a sostenere di tutto. E infatti c’è chi ha affermato addirittura la tesi per cui dalla finanza protestante ed ebraica sarebbero partiti anche il '68, la mafia e il terrorismo. È un atteggiamento in cui si può riconoscere l’incapacità di affrontare le questioni del nostro tempo con la dovuta serietà ed onestà intellettuali». Eppure, sembravano posizioni superate. «Lei dice? Io temo che ci sia ancora molto da lavorare. Se è vero che la posizione della Chiesa è andata molto avanti, è altrettanto vero che queste conquiste devono essere diffuse tra la popolazione, in tutti i livelli culturali. In caso contrario, alcuni strati della popolazione meno avvertiti potrebbero prenderlo per un ritorno di attualità di vecchi schemi». Dunque, occorre vigilare? «Antisemitismo e razzismo sono tendenze che nella storia dell’umanità sono ricorrenti. Non possiamo mai darle per sconfitte. Se vediamo che si riaffacciano, non possiamo che preoccuparci. La crisi italiana ha radici antiche, ma resta senza risposta il fatto che un uomo colto e di dialogo come Bernabei voglia rilanciare concetti così anacronistici e pericolosi proprio in questo momento».

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    Predefinito Rif: "La crisi finanziaria internazionale e' stata ampiamente voluta dalla lobby ebra

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    La finanza ebraica ha provocato la crisi finanziaria




    Le teorie sull'esistenza di una cricca occulta di banchieri ebrei che controlla il mondo gira da secoli ed è stata usata per giustificare le violenze contro gli ebrei da personaggi di ogni genere, dagli zar russi ai nazisti, fino ad al-Qaeda. Ma la crisi finanziaria globale ha fatto rispuntare fuori queste teorie, stavolta però provenienti da una nuova fonte nuova e inattesa.
    L'ultima versione della teoria del banchiere ebreo viene dalla Cina, dove il consulente informatico e storico dilettante Song Hongbing nel 2007 ha pubblicato un libro intitolato Currency Wars. Hongbing sostiene che un piccolo gruppo di banchieri ebrei controlla i sistemi bancari pubblici e privati di tutto il mondo fin dai tempi di Napoleone, e poi prosegue dicendo che questo gruppo non soltanto è stato all'origine del crollo del 1997, ma che adesso ha preso di mira la Cina, incoraggiando Pechino ad aprire il sistema finanziario nazionale e a comprare sempre più bond occidentali, con la consapevolezza che i prezzi sarebbero continuati a scendere.
    Il libro è diventato a sorpresa un bestseller nell'autunno di quell'anno, con molti cinesi che lo compravano perché lo vedevano come un metodo per fare più soldi sul mercato azionario (e perché offriva una spiegazione di comodo per il crollo del 1997). Ma dopo la crisi finanziaria mondiale dello scorso anno, e col prezzo traballante dei buoni del tesoro Usa, il libro si è conquistato una nuova legittimità in Cina e sembra che sia stato letto perfino da alcuni degli esponenti del Gotha finanziario.

    La verità
    Le cause della crisi finanziaria sono una miriade, dall'esplosione della bolla immobiliare alla proliferazione di gruppi d'interesse sovraindebitati nel settore della finanza. Milioni di ebrei hanno perso denaro come chiunque altro.


    2. La finanza ebraica ha provocato la crisi finanziaria - Il Sole 24 ORE

 

 

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