SICUREZZA:FVG,SEGANTI(LEGA)PRONTI A RESISTERE SU LEGGE REGIONE
(AGI) - Trieste, 29 giu. - 'Sui principi organizzativi e sul presidio del territorio da parte della Polizia locale se necessario, resisteremo davanti alla Corte Costituzionale'. Lo ha affermato l'assessore regionale alla Sicurezza, la leghista Federica Seganti, commentando l'impugnazione da parte del Governo della legge regionale sulla sicurezza. 'La legge continuera' a dispiegare i suoi effetti - ha aggiunto Seganti - e se su alcuni punti sara' sufficiente una pulitura del testo, su altri intendiamo resistere difendendo, se necessario, le scelte compiute'. 'Stupisce pero' - ha concluso - che alcuni rilievi alla legge vengano dal ministero della Difesa, mentre quello degli Interni non ha eccepito nulla'. Sulla bocciatura della legge regionale in materia di sicurezza con ricorso alla Corte costituzionale, i consiglieri regionali di IdV Piero Colussi e Alessandro Corazza hanno affermato che 'tutto avremmo potuto immaginare tranne che un Governo in cui la Lega ha un ruolo determinante bocciasse la legge bandiera dell'assessore regionale leghista Federica Seganti. Il Carroccio ha costruito tutta la campagna elettorale sulla sicurezza, e che ben sei punti vengano impugnati davanti alla Corte e' un risultato veramente pesante'. 'Quello che e' successo era pero' prevedibile' aggiunge Alessandro Corazza. 'Gia' in Aula e ancor prima in Commissione avevo portato all'attenzione dell'assessore l'incostituzionalita' di alcuni punti. E questo e' esattamente quanto e' successo. Se l'assessore ci avesse ascoltato avrebbe evitato questo risultato poco edificante'. 'In qualita' di relatore di minoranza della legge infatti, continua Corazza, avevo proprio segnalato che le figure dei volontari per la sicurezza suscitavano perplessita' tra i giuristi, ma non solo. Avevamo infatti ricordato che poiche' con l'entrata in vigore del decreto legge in materia di sicurezza pubblica il quadro nazionale era in divenire, sarebbe stato opportuno procedere con meno fretta poiche' era sicuramente rischioso andare a normare un contesto giuridico che avrebbe potuto subire delle variazioni a causa di una possibile non fedele conversione in legge del decreto'. 'Ora l'assessore Seganti eviti di esporre la Regione a un contenzioso con il Governo per una legge illegittima costituzionalmente, sospenda l'iter dei regolamenti attuativi e ci ripensi, cosi' come e' stato fatto anche per la legge di tutela della lingua friulana'. (AGI) Cli