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    Predefinito La comunità ebraica contro le espulsioni

    L'Italia è già multietnica, dice la Cei e il CORRIERE DELLA SERA in prima pagina sintetizza: "Via altri barconi, no dei vescovi". La «pluralità e il multiculturalismo sono un valore», lo afferma monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei. Il giorno prima Berlusconi aveva detto: «l'Italia non sarà multietnica». Interviene anche il rabbino Di Segni: episodi simili sono avvenuti prima della Shoah. Maroni: «I respingimenti continueranno». I servizi a pag 2,3 e 5. Al vaticanista Luigi Accattoli il compito di illustrare i retroscena dello scontro in corso fra governo e Chiesa. «Essendo essa stessa multietnica, la Chiesa non farà mai sua - neanche per convenienza tattica - la deprecazione per la «società multietnica» che viene dalla destra...Sono due i punti di conflitto : il respingimento dei richiedenti asilo e l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di immigrazione clandestina». Nel Pd intanto si apre il caso Fassino che ieri aveva detto che «respingere i barconi non è uno scandalo». In molti nel partito non la pensano come lui. Fra gli altri D'Alema e Livia Turco. Con Fassino invece Colaninno e Parisi. Fiorenza Sarzanini infine da Tripoli firma il reportage "Il nuovo trucco degli scafisti: la base Eni spacciata per l'Italia": «Chi paga per salpare e raggiungere l'Europa sa che il patto lo obbliga e percorrere a nuoto l'ultimo tratto di mare. Ed è questo che consente l'inganno: c'è chi viene scaricato dopo aver percorso appena cento miglia, in prossimità della piattaforma dell'Eni che in mare libico estrae il petrolio e dalla quale partono spesso i rimorchiatori per dare soccorso alle barche in difficoltà». Pagina 5 appaltata alla Lega. Umberto Bossi: «Stiamo facendo proseliti. Le nostre idee camminano perché hanno gambe». Maroni: «Le critiche mi entrano da questa parte e mi escono dall'altra. Siamo stati criticati perché l'accordo con la Libia non funzionava, ora ci accusano di farlo funzionare...Esiste in moltissimi Stati. Anche il Vaticano ha il reato di immigrazione clandestina».

    Grande rilievo, su LA REPUBBLICA al tema immigrati: tre pagine di cronaca più due commenti autorevoli a firma di Stefano Rodotà e Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Il titolo è sulla politica: «Immigrati, Maroni: non ci fermiamo, mentre l'occhiello riporta la critica della Cei: «I vescovi attaccano Berlusconi: l'Italia multietnica è un valore». L'articolo batte molto sulla contrapposizione fra Berlusconi e Cei, sancita dalle parole di monsignor Mariano Crociata: «L'Italia è già multiculturale», ha detto il segretario della Cei, è «un dato di fatto» e - di più - «un valore». Non la pensa così la Lega, riunita nei suoi stati generali, «mandati in visibilio» dalla fermezza di Maroni e dall'appoggio del premier alla sua linea dura (Calderoli vorrebbe dargli la tessera della Lega, perché «veramente si è pontidizzato»). Maroni, dinanzi all'entusiasmo della platea, si lascia andare: «Mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro critiche e accuse mosse da qualche esponente dell'Onu che non è l'Onu o di organizzazioni cattoliche che non sono il Vaticano». Un pezzo di colore racconta l'Italia multietnica attraverso gli odori e i sapori dei ristoranti etnici di Milano, nei dintorni di Corso Buenos Aires. Una pagina invece è dedicata all'attuazione dell'accordo con la Libia: i clandestini respinti sono stati 500 in 5 giorni, riportati nella prigione di Zawia. L'ammiraglio Melone, della Guardia costiera, spiega che per loro, operativamente, non cambierà nulla: «la nostra prima missione è assistere le persone in difficoltà in mare», «con rispetto supremo degli uomini»: in quale porto condurre poi queste persone è solo un'indicazione delle autorità.
    Nei commenti, Stefano Rodotà auspica di vedere a Milano «10, 100, 1000 Rosa Parker», una «pacifica marcia di italiani di pelle bianca e capello liscio che cedano il posto agli immigrati in metropolitana», poichè provocazioni come quella di Salvini legittimano un «perverso senso comune che non è eccessivo chiamare razzismo». Il cardinal Tettamanzi invece rilancia l'urgenza di trattare gli stranieri «non come individui più o meno bisognosi, ma innanzitutto come persone, portatrici di diritti e di doveri».

    "L'Italia è già multietnica". Il titolo di apertura della prima pagina de LA STAMPA riprende il concetto espresso dalla Conferenza episcopale italiana. All'interno le prime tre pagine dell'edizione riportano la cronaca delle posizioni di Pdl e Lega e l'"affondo" della Cei. Dopo la rincorsa fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi su a chi spetti il "merito" del pacchetto sicurezza («L'ha voluto l'intera maggioranza, mica solo la Lega» ha precisato il primo intervenendo a una manifestazione milanese ieri), monsignor Crociata, segretario generale della Cei, ha suggerito al premier di non giocare con parole dense di implicazioni. «L'Italia multietnica e multiculturale è un valore ed esiste già di fatto» poi, certo la costruzione di una società così eterogenea va «inserita in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria per garantire l'integrazione». Un reportage di Guido Ruotolo da Tripoli racconta come stanno già cambiando le rotte dell'immigrazione clandestina verso l'Europa. «Sarà Creta la nuova Lampedusa», sintetizza l'inviato de LA STAMPA. Secondo il capo della polizia investigativa di Tripoli, generale Hammad Issa, una parte del flusso di immigrati «proverà a entrare attraverso l'Egitto fino alla Grecia». Tra l'altro Creta è molto più vicina di Lampedusa. Tra gli ultimi immigrati respinti dall'Italia, quelli sbarcati ieri al porto di Tripoli, ci sono 48 donne, di cui due incinte, e due minori, uno di pochi mesi e l'altro di tre anni. Sempre secondo il generale intervistato da LA STAMPA, i trafficanti sono di diverse nazionalità, anche italiani, somali, nigeriani, egiziani e tunisini e «l'intesa investigativa con gli italiani sta producendo ottimi risultati». I vertici dell'interno libico stimano in due miliardi di dollari l'anno il costo materiale del contrasto dell'immigrazione clandestina.

    IL GIORNALE - «Non ci fermeremo: via tutti i clandestini» questo il titolo del quotidiano milanese che sostiene la linea dura contro l'immigrazione clandestina e da un'immagine della maggioranza unità e compatta per una posizione dura e intransigente. Un Pdl dunque che lavora per mandare a casa tutti gli irregolari ma non contro la multietnicità bensì per la legalità Insomma l'idea di base è simile a quella che è stata indicata dalla Cei: si ad una società multiculturale ma basata sulla legalità. Dunque delinquenti, irregolari e clandestini verranno rimandati indietro, con chi lavora si costruirà la società.

    fonte: http://beta.vita.it/news/view/91789

  2. #2
    Pasdar
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    Meno scemenze, più decenza, è un bell'auspicio, no?
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

    Identità; Comunità; Partecipazione.

  3. #3
    SMF
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    A pagina 2 del Corriere della Sera di oggi leggiamo quanto segue:

    Duro anche il commento del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: "Prima della Shoah c'era una nave piena di ebrei, la Saint Louis, che nessuno aiutò. Oggni navi simili stanno a poche miglia dalle nostre coste".

  4. #4
    Pasdar
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    A pagina 2 del Corriere della Sera di oggi leggiamo quanto segue:

    Duro anche il commento del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: "Prima della Shoah c'era una nave piena di ebrei, la Saint Louis, che nessuno aiutò. Oggni navi simili stanno a poche miglia dalle nostre coste".
    Della serie, il popolino è scemo e gli si deve raccontare la favolaccia del lupo cattivo.
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

    Identità; Comunità; Partecipazione.

  5. #5
    Cacciaguida
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    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    A pagina 2 del Corriere della Sera di oggi leggiamo quanto segue:

    Duro anche il commento del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: "Prima della Shoah c'era una nave piena di ebrei, la Saint Louis, che nessuno aiutò. Oggni navi simili stanno a poche miglia dalle nostre coste".
    Metta una buona parola con Israele.

  6. #6
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    Il problema è che la comunità ebraica almeno nelle sue istituzioni ufficiali pone gli ebrei sullo stesso piano delle cosiddette minoranze tipo i rom e i mussulmani e tende ad allearsi con le nuove lobbies etniche: una politica dissennata che non è cambiata nonostante il ripetersi delle manifestazioni dell'antisemitismo e dell'antisionismo nei progretti multiculturali e immigrazionisti, presso le associazioni islamiche, etc. Complice naturalmente la sedicente estrema destra che si unisce a sinistri e islamici contro Israele.
    E' assurdo però che si scandalizzino solo per gli attacchi che subiscono dall'estrema "destra" facendo passare in secondo piano la marea montante antisemita e antisionista di estrema sinistra e multiculturalisti.
    Sarebbe l'ora che molti ebrei superando l'immedesimazione nello stupratore rom e nell'estremista maomettano che vengono espulsi prendessero con chiarezza le distanze da questa linea politica visto che il grosso dell'antisemitismo viene dagli immigrati e dai loro fiancheggiatori e non dai gruppuscoli di estrema "destra" che non hanno praticamente nessuna importanza nella politica e nella società. Per fortuna Borghezio, Geert Wilders, Filip Dewinter e altri lavorano in questa direzione e così quest'anno con Pro-Colonia hanno partecipato anche degli ebrei alla manifestazione e sono stati tenuti alla larga elementi discutibili e provocatori.

    carlomartello

  7. #7
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    Citazione Originariamente Scritto da carlomartello Visualizza Messaggio
    Il problema è che la comunità ebraica almeno nelle sue istituzioni ufficiali pone gli ebrei sullo stesso piano delle cosiddette minoranze tipo i rom e i mussulmani e tende ad allearsi con le nuove lobbies etniche
    Quindi bisogna farla finita di leccargli il culo e di considerarli i nostri "amici" o "fratelli maggiori". Sono da secoli in Europa e si sentono ancora stranieri. Vadano in Israele.

  8. #8
    SMF
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    Citazione Originariamente Scritto da L'Europeo Visualizza Messaggio
    Quindi bisogna farla finita di leccargli il culo e di considerarli i nostri "amici" o "fratelli maggiori". Sono da secoli in Europa e si sentono ancora stranieri. Vadano in Israele.
    E qui possiamo anche terminare la discussione :sofico:

  9. #9
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    CORO A SENSO UNICO:

    da http://www.ilmessaggero.it/articolo....sez=PRIMOPIANO

    Franceschini: respingimenti orridi e disgustosi. «Questa cosa dei respingimenti dei clandestini - dice il segretario del Pd, Dario Franceschini - viene usata dal governo per far scomparire dalle pagine dei giornali altre vicende, per spostare i riflettori dalle vicende personali di Berlusconi e dalle vicende politiche del governo, a costo di farla pagare a qualche neonato. E io trovo orrendo che si usino i drammi delle persone per cavalcare un argomento popolare. E' un modo abbastanza disgustoso di fare campagna elettorale. Il governo si muove solo nell'ottica dei sondaggi «che segnalano la preoccupazione degli italiani per i reati commessi dai clandestini. Ma a questo problema si dà soluzione con provvedimenti di contrasto della criminalità, con gli accordi bilaterali con i Paesi di origine per assicurare i rimpatri, ma garantendo il diritto di asilo per chi sfugge dalle guerre e dalle violenze. Invece qui da noi si fanno solo operazioni di immagine».

    Sgobio: Berlusconi più razzista della Lega. «Dire no ad un'Italia multietnica significa dichiararsi razzista a tutti gli effetti, oltre che fuori dal mondo e dai tempi». È quanto afferma Pino Sgobio, dell'ufficio politico del PdCI, su quanto affermato ieri da Silvio Berlusconi. «Il premier ha finalmente gettato la maschera e mostrato il suo vero volto autoritario e reazionario: è diventato più 'razzistà dei leghisti! Di questo passo e con questo governo - conclude Sgobio - c'è da chiedersi: a quando il coprifuoco?».

    Di Pietro: non faremo entrare nemmeno Obama. «Di questo passo in Italia non faremo entrare neanche Obama...», è la replica di Antonio Di Pietro che ha aggiunto: «Questa Italia deve dare e chiedere gli stessi diritti e gli stessi doveri a chi non è italiano: pagare le tasse, mettersi in regola con la legge sull'immigrazione, non commettere reati. Quel che deve preoccupare non è il colore della pelle, ma il delinquente; italiano, nostrano o straniero».

    Donadi: anticamera del razzismo. «Forse Berlusconi non se n'è accorto ma l'Italia è già un paese multietnico»: lo afferma il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi. «Milioni di lavoratori stranieri contribuiscono a creare il nostro Pil, pagano le nostre pensioni. Ai cittadini non interessa certo la purezza della razza, ma il rispetto delle regole da parte di tutti, italiani o stranieri. Le parole di Berlusconi sono l'anticamera di un razzismo che va estirpato subito dalla nostra società», conclude.

    Casini: chi guida Paese non faccia demagogia. «Penso che chi guida il nostro Paese non debba fare demagogie o compiacere la Lega, deve risolvere i problemi». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, oggi a Palermo, commentando le politiche dell'esecutivo sull'immigrazione. «Dire no a una società multietnica - ha aggiunto - significa ottenere un risultato: chiudere le nostre fabbriche, non avere collaborazione per i nostri anziani, delineare una società che non esiste».«Chiediamo più serietà a tutti - ha osservato Casini - e poi vorrei porgere una domanda al presidente del Consiglio: gli italiani non fanno più figli, è una grande questione sociale e politica. Cosa fa il governo per la famiglia? il quoziente familiare che era stato promesso in campagna elettorale lo aspettiamo ancora. Ci vuole insomma meno demagogia e più serietà».

    Veltroni: no alla società multietnica è base per razzismo. «Quando sento dire: noi non vogliamo una società multietnica, mi chiedo che cosa voglia dire?». Per l'ex leader del Pd ed ex sindaco di Roma Walter Veltroni «alla base di ciò che è accaduto» con la persecuzione degli ebrei c'era la volontà «di avere un'unica etnia che veniva definita razza. Questo è stato l'inizio della fine». Durante il suo intervento nel corso del primo appuntamento di presentazione di quello che sarà il museo della Shoah di Roma Veltroni ha ricordato che «per evitare che si ripetano eventi come questo bisogna capire come è successo che sotto il balcone di piazza Venezia si inneggiasse all'entrata in guerra dell'Italia, come è potuto accadere che ci fosse indifferenza verso le leggi razziali e come è possibile che in paesi come Italia e Germania ci sia stata una tragedia del genere con il consenso dell'opinione pubblica».

    Di Segni: anche prima della Shoah navi respinte. «Prima della Shoah c'era una nave piena di ebrei, la Saint Louis, partita da Amburgo, che nessuno aiutò. Oggi navi simili non si aggirano più per l'Atlantico ma stanno a poche miglia dalle nostre coste». Questo uno dei passaggi del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni alla presentazione del futuro museo della Shoah di Roma. «La Shoah è unica - ha aggiunto - ma ci sono tanti segmenti di quella storia che si possono ripete e di fronte ai quali non possiamo restare indifferenti».

  10. #10
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    Predefinito Riferimento: La comunità ebraica contro le espulsioni

    Citazione Originariamente Scritto da L'Europeo Visualizza Messaggio
    Quindi bisogna farla finita di leccargli il culo e di considerarli i nostri "amici" o "fratelli maggiori". Sono da secoli in Europa e si sentono ancora stranieri. Vadano in Israele.
    Forse non ti rendi conto bene di quello che dici, una linea del genere oltre ad essere irrealista è anche controproducente per la causa democratica e identitaria dei popoli europei, piuttosto ad un certo punto le voci dalla comunità ebraica di questo tenore vanno semplicemente ignorate e ribattute esattamente come quelle provenienti dall'Ecclesia. Poi obiettivamente va considerato che c'è stato Hitler ad estremizzare i termini della questione ebraica in Europa, è normale che con la vittoria degli Alleati sull'Asse anche gli ebrei abbiano estremizzato i termini in rivalsa.
    I rapporti con gli ebrei in Europa vanno semplicemente normalizzati.

    carlomartello

 

 
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