... in greco "Europa".
In questo modo, o anche "terra della notte", venivano anticamente denominati i territori a nord del Mediterraneo, mentre quelli a sud erano la "terra della luce" o "terra del giorno".
Nella bandiera, inventata per il Consiglio d'Europa (organismo che non ha nulla a che vedere con l'UE) e in seguito adottata dalla Comunità Europea, le stelle rappresentano l'unità del popolo europeo mentre lo sfondo blu simboleggia il crepuscolo, quell'oscurità richiamata dal nome.
Il concetto di unificazione europea è cosa antica: se ne parla sporadicamente in certe opere letterarie fin dal XIII secolo, pur rimanendo nel campo dei sogni da filosofi visionari e nella vaga linea di massima. Nel "De vulgari eloquentia" di Dante, ad esempio, si parla di Monarchia europea con capitale Roma, concetto poi sviluppato nella famosa "Monarchia Universale". Ma quello era un principio idealista che non aveva ancora una base concreta su cui poggiare.
Questa base è stata la stessa storia a fornirla: come sappiamo quella del continente europeo è una storia fatta di conflitti e guerre continue per motivi d'interessi economici, dinastici, politici e religiosi di ogni genere. A lungo andare c'è chi si è stufato ampiamente di questa situazione e ha capito che l'unico modo per avere un minimo di stabilità e non solo brevi intermezzi di pace in mezzo a cataclismi continui è una forma di unità politica europea.
E' nel XIX secolo che il vago europeismo di principio diventa qualcosa di più concreto: famosi intellettuali o politici dell'epoca come Claude Henri De Saint-Simon, Mazzini, Carlo Cattaneo, Victor Hugo e John Robert Seely non sono solo "europeisti" ma sono i primi veri e propri federalisti europei. Loro però non riescono a concretizzare nulla delle idee che hanno e dichiarano apertamente, quindi le cose continuano ad andare come sempre.
Dopo la prima Guerra Mondiale comincia la decadenza del continente europeo. Molti capiscono subito che nonostante gli orrori di questa guerra nulla sarebbe cambiato: negli anni '20 viene fondato il primo movimento europeista organizzato, l'Unione Paneuropea di Richard Koudenove-Kalergi. Niente di concreto si raggiunge anche con questo e tutto procede come al solito.
La seconda Guerra Mondiale è in svolgimento, l'Europa è in via di distruzione quasi totale. Nel giugno del 1940 Jean Monnet, un diplomatico francese che stava a capo del comitato di coordinamento degli alleati, propone a Churcill e al governo francese un trattato d'unione federale tra Francia e Gran Bretagna: il piano viene accettato subito ma non è più attuabile a causa della resa francese ai nazisti, avvenuta subito dopo. Questo è il primo tentativo di unità politica della storia europea: ci si è resi conto della realtà dei fatti quando era troppo tardi.
Il nucleo dell'Europa che abbiamo oggi nasce direttamente dalle macerie della seconda Guerra Mondiale: dalle troppe "bastonate" e la seguente consapevolezza che l'unità europea è l'unico modo realmente possibile per fermare questo disastro.
Il 9 Maggio 1950 al Quai d'Orsai, sede del Ministero degli Esteri francese, viene letta la Dichiarazione Schuman, scritta da Monnet anche se porta il nome del ministro degli esteri francese Robert Schuman, che segna l'inizio del processo d'integrazione europea: partire dalla messa in comune del carbone e l'acciaio (come dire petrolio e gas oggi) di Francia, Germania e altri paesi che vorranno aderire per formare gradualmente un'unione economica europea che faccia da solida base per una futura unione federale.
Cos'è successo nel dopoguerra? Ho saltato alcuni punti su cui è facile trovare informazioni, come le date degli allargamenti, per concentrarmi sull'essenziale e il poco noto:
Nel 1951 quanto previsto inizialmente dalla Dichiarazione Schuman viene attuato: nasce la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio). Ne fanno parte Francia, Germania ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo.
Nel 1952 viene ideata la CED (Comunità Europea di Difesa): prevede l'unificazione delle forze armate di alcuni paesi europei e la convocazione di un'assemblea constituente per l'istituzione di un governo europeo. Il progetto fallisce per l'opposizione del parlamento francese.
In seguito fallirà un altro progetto di massima per l'unificazione graduale degli eserciti europei a partire da una progettata forza nucleare comune franco-tedesco-italiana.
Il 25 MARZO 1957 viene fondato dagli stessi paesi il MEC (Mercato Comune Europeo), il nucleo iniziale dell'attuale Comunità Europea.
Nel 1961 il Comitato Monnet propone di realizzare un'Unione europea delle Riserve monetarie, come primo passo verso una moneta europea.
Nel 1962 viene proposto il Piano Fouchet per una futura unione federale dei paesi del MEC: fallisce per discordie interne.
Nel 1969 con il Piano Werner si progetta l'istituzione di un'unione monetaria europea da realizzare entro il 1980. La confusione provocata dalle ondate inflazionistiche e la crisi energetica del decennio successivo costringono ad accantonare il piano.
Nel 1979 si hanno le prime elezioni dirette del parlamento europeo.
Nel 1985 entra in vigore fra alcuni stati la Convenzione di Schengen per la libera circolazione fra gli stati, poi allargata a quasi tutti gli altri.
Nel 1999 l'Euro diventa valuta europea ufficiale, a tutti gli effetti economici e finanziari: le valute degli stati che aderiscono all'unione monetaria sono legate da cambio fisso e irrevocabile. Nel 2002 le vecchie banconote e monete vengono semplicemente rimpiazzate da quelle europee.