nell'ictus il fumo è una concausa non la causa principale
e cmq rimane il fatto che i fumatori pagano le spese mediche per loro e per gli altri quindi dal punto di vista economico c'è assoluta copertura
su questo non ci piove, ciò non toglie che comunque il proibizionismo sia antiscientifico
secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, nel 2006 le morti causate dall'abuso di droghe illegali nella UE sono state circa 8000 (fonte: EMCDDA) http://www.emcdda.europa.eu/html.cfm/index190EN.html
Ma secondo i dati della Commissione europea, ogni anno in Europa sono oltre 650mila i morti imputabili al tabacco (fonte: Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) http://www.epicentro.iss.it/temi/fumo/fumo.asp
il tabacco -droga inutile, per nulla divertente, dall'effimero effetto placebo, drogante fino alla disperazione e indubbiamente mortale- cattura quasi tutti coloro che lo consumano e una buona parte li uccide
Il Fumo e i Cechi
Racconto-verità di CLAUDIO POROPAT (*) http://www.gea2000.org/poropat.htm
C'era una volta, non tanti anni fa, la repubblica Cecoslovacca, che godeva di una discreta povertà. Per diventare più ricchi i Cechi decisero allora di separarsi dagli Slovacchi, che erano più poveri di loro, e formarono la repubblica Ceca.
Ma le separazioni costano assai e non avevano denaro sufficiente. Pensa che ti ripensa decisero allora di vendere la fabbrica di tabacchi ad un ricchissimo produttore che si chiamava Philip Morris, chiamato dai nipotini zio PM.
Passarono gli anni e tutto sembrava procedere per il meglio. I Cechi fumavano le sigarette di zio PM che diventava sempre più ricco, ma pure la repubblica incassava fior di quattrini con le tasse sul tabacco.
Un bel giorno però il Presidente della repubblica, che era un forte fumatore, si ammalò di un brutto tumore ai polmoni. Il presidente pensò alla sua malattia, al suo dolore, e pure al tanto denaro che serviva alle sue cure e si arrabbiò moltissimo. Vuoi vedere, disse, che noi cechi, con le spese per la cura delle malattie da tabacco, ci mangiamo tutti i nostri guadagni? E magari ci perdiamo dei soldi? Decise allora di chiedere allo zio PM di fare un'inchiesta non solo sui guadagni, ma anche sulle spese da tabacco sostenute dallo stato. Lo zio nicchiò un poco, dicendo che era parte in causa, e per salvare la faccia affidò la ricerca ad una nota compagnia di certificazione, dall'altisonante nome Arthur D. Little International.
In breve il rapporto fu pronto e fu consegnato al Presidente. Doveva restare segreto, ma un impiegato che era una specie di 007, lo rubò e lo consegnò alla stampa, nel lodevole intento di diventare un po' più ricco pure lui.
Ebbene, il rapporto diceva all'incirca così: cari cittadini cechi, voi spendete per fumare 29 miliardi di corone e di questi lo stato incamera con le tasse 20 miliardi mentre 9 miliardi vanno allo zio PM. Sempre lo stato spende 16 miliardi per i costi per malattie, perdite di reddito, incendi, ma risparmia un miliardo di pensioni per i morti prematuri. Il guadagno netto per lo stato è di 5 miliardi.
Tutti contenti allora? Non proprio.
Intanto lo zio PM si arrabbiò moltissimo quando il rapporto fu reso pubblico, perché per la prima volta ammetteva che il suo guadagno si basava alla fin fine sulla morte dei consumatori, e questo non era bello per una compagnia che vendeva anche alimenti, birra ecc. Per evitare di rovinarsi il mercato, lo zio PM cacciò il presidente della compagnia che si chiamava Bible (proprio così, si chiamava “Bibbia”), e cambiò il nome della PM in Altria. I nipotini furono sconcertati, non se la sentivano di chiamare lo zio Altria, ed in generale sorse una tale confusione che nessuno ci capì più nulla, il che in fondo era ciò che zio PM voleva.
Ed i cittadini di questa bella repubblica che dissero? In fin dei conti si sentirono con la coscienza in pace: come fumatori si ammalavano e costavano, ma, sempre come fumatori, facevano guadagnare lo stato.
Cari bambini, c’è una morale in questa favola? Ebbene sì. I conti sono stati fatti sul presupposto che tutti continuino a fumare. Ma perché non esaminare anche lo scenario in cui la gente smette di fumare? Ad esempio, se tutti smettessero, vi pare che i 29 miliardi di corone spesi in tabacco verrebbero messi forse sotto il cuscino? No, verrebbero spesi in pizze, dolcetti, arrosti, patatine fritte, riscaldamento, migliori case, giocattoli e cose utili. Beni che vengono tassati al 20%. E quanto fa il 20% di 29 miliardi? Giusto Pierino, fa esattamente 5,8 miliardi: lo stato, cioè noi, ci guadagna la stessa cifra, ma senza le miserie e sofferenze dovute al fumo.
E questo vale in proporzione anche per il singolo fumatore che smette.
Cosa dici Pierino? Se i Cechi fumano ancora? Questo te lo racconto nella prossima favola.
P.S.: Fatti e personaggi sono assolutamente reali.
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(*) Claudio Poropat è medico, direttore del Centro per la Cura del Tabagismo e delle Dipendenze, di Trieste.
Pubblicato il 28 Dicembre 2006.
29-05-2009, ore 1353
Usa. Responsabile antidroghe ammette che le droghe sono un problema sanitario e non giudiziario
L'ex capo della polizia di Seattle e' stato nominato dall'Amministrazione Obama come nuovo responsabile nazionale antidroghe.
Gil Kerlikowske, nominato recentemente dal presidente Obama, ha dichiaratoche la "guerra alle droghe" e' piu' connessa alla salute pubblica che ai tribunali.
"Saro' lieto se cambiasse la prospettiva sulle droghe. Generalmente si affidano compiti a persone reciclate dal sistema giudiziario, ma c'e' molto piu'", ha dichiarato Kerlikowske prima di lasciare Seattle per Washington.
Nel suo lavoro ha verificato quanto sia diffuso il consumo di droghe e di medicinali irregolarmente assunti. Per combattere questo problema, ha dichiarato che fara' il possibile affinche' ogni Stato adotti un database per controllare la diffusione del consumo dei medicinali, rendendo piu' semplice il controllo alla polizia e ai medici. Senza un sistema di controllo nazionale, "i costi per la societa' sono enormi".
Negli Stati Uniti muoiono piu' persone per il consumo irregolare di medicinali e droghe che per ferite da arma da fuoco.
"Nelle scorse settimane tre persone sono morte per la febbre suina, ma ne sono morte centinaia per overdose. E' un problema di salute pubblica".
Riguardo ai programmi antidroghe alternativi, come l'offerta di siringhe nuove ai tossicodipendenti, ha aggiunto: "Lo scambio delle siringhe puo' essere parte di un piu' grande quadro. La polizia conosce i giudici e i procuratori, ma non penso che lavori a stretto contatto con le comunita' di recupero. Abbiamo ora la possibilita' di lavorare con questi esperti. E le cose miglioreranno perche' ci sara' collaborazione".
Kerlikowske incontrera' presto il ministro della Giustizia Eric Holder.
da sempre sono stato antiproibizionista
ma il mondo non va in quella direzione, principalmente per motivi economici, poi in certe aree si tirano fuori stupidi e ciechi moralismi o religiosismi
nota bene, non sto dicendo che fumare faccia bene, anzi, su me stesso ho sperimentato il contrario. Ma anche mangiare troppo salame o inspirare troppo al ungo fa male, senza che per questo si gridi allo scandalo. Lo stato salutista è uno dei più grossi pericoli per la nostra libertà: non crediamo alle sue fandonie.
Credere che la prima cellula si sia formata per caso è come credere che un tornado, infuriando su un deposito di sfasciacarrozze, abbia messo insieme un boeing.
Credere che la prima cellula si sia formata per caso è come credere che un tornado, infuriando su un deposito di sfasciacarrozze, abbia messo insieme un boeing.
e poi sei sicuro che il mondo non vada nella direzione che entrambi auspichiamo?
non mi sembra che gli stati stiano legalizzando le droghe
la svizzera l'aveva fatto e ha chiuso moltissimi punti vendita, pare che anche in olanda il futuro della legalizzazione è a rischio
la svizzera sta sperimentando altre soluzioni oltre quella ticinese
e lo stesso la california