Francia, rimpasto nel governo Sarkò
Esteri a Alliot-Marie, difesa a Juppé
Restano i fedelissimi, via socialisti, centristi e rappresentanti minoranze. Opposizione: virata a Destra
Rimpasto di governo, in Francia, dove il presidente Nicolas Sarkozy ha scelto di mantenere al loro posto la gran parte degli uomini-chiave, ma ha spostato l'esecutivo più a Destra. Alla guida del Quai d'Orsay, Bernard Kouchner, ex socialista, è stato sostituito da una donna Michelle Alliot-Marie (gollista). L'ex premier Alain Juppé tornato al governo al dicastero della Difesa. Confermato il premier Francois Fillon.
Sono rimasti al loro posto il ministro delle Finanze, Christine Lagarde e quello dell'Interno, Brice Hortfeux. Il ministro dell'Ambiente, Jean-Louis Borloo - centrista 'numero due' del governo uscente e fino a qualche giorno fa lanciatissimo verso la poltrona di primo ministro - ha fatto un passo indietro, sostituito da Nathalie Kosciusko-Morizet. Insieme a Kouchner, escono dal governo anche l'ex titolare della Difesa, Herve Morin, e anche figure molto note rappresentanti delle minoranze etniche, come il ministro delle città, Fadela Amara, di origine maghrebina, e il ministro dello Sport, Rama Yade, di origine senegalese.
Christine Lagarde ha vinto dunque la sua battaglia. Il ministero dell'Economia, nell'anno cruciale della presidenza francese del G8 e del G20, resta saldamente nelle sue mani, e non passa in quelle, a lei poco gradite, di Francois Baroin, confermato al Bilancio.
Kouchner invece lascia. Nel 2007 era stato il simbolo dell'apertura a sinistra del neo-presidente Nicolas Sarkozy, e della voglia della Francia di tornare ad essere 'il Paese dei diritti dell'uomo'. Tre anni dopo, l'ex 'french doctor' delle ong umanitarie lascia mestamente il ministero degli Esteri, dopo mesi di velate critiche all'operato dei colleghi in tema di immigrazione e sicurezza e di indiscrezioni mediatiche sul deterioramento dei suoi rapporti con l'Eliseo.
Agenzie
carlomartello