Pagina 1 di 8 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 76

Discussione: Africa Addio

  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Africa Addio



    da "periodicoitaliano.info":

    Sudafrica: assassinato Terreblanche, storico leader di estrema destra

    Il sudafricano bianco Eugene Terreblanche (69 anni), leader fondatore dell’Afrikaner Weerstandsbeweging (Movimento di Resistenza Afrikaner - AWB in afrikaans) di estrema destra, è stato assassinato sabato nella sua fattoria nella periferia della città agricola di Ventersdorp, 150 km a ovest di Johannesburg (Sudafrica). Due braccianti, uno di 21 anni e l’altro di 15, sono stati arrestati e accusati dell’omicidio. Il movente potrebbe essere stato una lite insorta in seguito al mancato pagamento dei salari dovuti per un lavoro portato a termine. La polizia ha reso noto che il cadavere, adagiato sul letto, riportava ferite alla testa e al viso. Posati accanto c’erano un bastone e un machete.

    Nel ’73, Terreblanche – che significa ‘terra bianca’ in francese – era stato tra i sette fondatori dell’AWB, organizzazione razzista di destra venuta alla ribalta all’inizio degli anni ‘80. Connotata da elementi dell’armamentario neonazista – una specie di svastica come simbolo, torce, aquile nere e canti popolari – era favorevole al mantenimento dell’apartheid e contraria alla politica governativa del presidente sudafricano di allora, John Vorster, considerato “troppo liberale”.

    L’obbiettivo predicato nelle campagne e più raramente in città era la costituzione di un piccolo Stato autonomo ‘afrikaner’ all’interno della Repubblica Sudafricana, riservato a una popolazione interamente bianca, nel quale le persone di colore fossero soltanto ‘ospitate’ se autorizzate per motivi di lavoro.

    Negli anni di segregazione razziale, la milizia paramilitare dell’AWB dall’uniforme color kaki, sostenitrice della supremazia dei bianchi, compì attentati terroristici dinamitardi in contesti urbani, uno dei quali presso l’aeroporto principale di Johannesburg, nel corso di una campagna di terrore pre-elettorale nel 1994, quando Nelson Mandela divenne il primo presidente nero del Sudafrica e si concluse definitivamente il regime di apartheid. Un commando AWB lanciò un mezzo blindato contro le vetrate dell’entrata di un palazzo dove erano in corso dei negoziati costituzionali. Tentarono anche di invadere la Repubblica del Bophuthatswana (riconosciuta soltanto dal Sudafrica), ma i soldati uccisero tre militanti e il gruppo AWB perse ogni speranza di impadronirsi del potere con la forza.

    Terreblanche, soprannominato ‘il leader’ dai seguaci, era sempre affiancato arrivato dai membri della ‘Guardia di Ferro’‘, in divisa nera. Venne incarcerato nel 2001 e condannato ad una pena di tre anni per avere aggredito quasi mortalmente un agente di colore addetto alla sicurezza. Una volta ritornato in libertà, il suo ruolo pubblico si offuscò in quella carriera politica risultata inefficace, nonostante la ripresa dell’organizzazione AWB due anni fa e i recenti tentativi di costituire un fronte unico tra i gruppi bianchi di destra.

    Antonella Gilioli

    Sudafrica: assassinato Terreblanche, storico leader di estrema destra | Periodico Italiano


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 31-07-11 alle 12:26

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Eugène Terre'Blanche

    L'AWB - MOVIMENTO DI RESISTENZA AFRIKANER



    Già prima degli anni settanta appariva evidente che il governo dell’allora Nasionale Party (NP) [in Italiano: Partito Nazionale] stava operando al fine di portare il Sudafrica verso elezioni a suffragio universale. Il precedente ordinamento costituzionale negava ingiustamente al Boerevolk (in Italiano: Popolo-Nazione Boera) il diritto all’autodeterminazione nelle proprie Repubbliche. La precedente costituzione opprimeva quindi il Boerevolk, come succede al dì d’oggi.
    Una fredda notte invernale, il 3 luglio 1973, sette giovani uomini fondarono l’AWB in un garage di Heildeberg, nel Transvaal. I princìpi, la politica e la filosofia dell’AWB furono basate sul credo nella Trinità Cristiana.
    Il fine primario dell’AWB è quello di far si che il Boerevolk possa avere una propria patria. Le richieste territoriali in tal senso hanno fondamenti storici e sono indirizzate alle ex Repubbliche Boere, già riconosciute a livello internazionale: la Zuid Afrikaansche Republiek (Repubblica Sudafricana), l’Oranje-Vrystaat Republiek (Repubblica dello Stato Libero d’Orange) e la Nieuwe Republiek (Nuova Repubblica) - Vryheid e Utrecht, nel Natal. Queste Repubbliche furono riconosciute dalla Gran Bretagna, dall’Olanda, dalla Francia, dalla Germania, dal Belgio e dagli Stati Uniti d’America (USA), come stati sovrani di proprietà del Boerevolk. Il Boerevolk ha quindi diritto, nel rispetto delle leggi internazionali, a reclamare un proprio Stato Boero.
    Dopo la perdita dell’indipendenza nel 1902 (“Pace di Vereeninging”) e la formazione dell’Unione Sudafricana del 1910, il Boerevolk si adoprò in vari tentativi al fine di riconquistare la libertà perduta. Ricordiamo la ribellione del 1914, la delegazione per la libertà in Gran Bretagna nel 1919, svariati sforzi dopo il 1986 al fine di discutere la situazione con il Presidente, petizioni, e la fallita secessione del 1994, tutto affinché il Boerevolk potesse riappropriarsi della propria indipendenza.
    L’AWB riconosce il diritto delle altre nazioni e degli altri popoli ad auto-governarsi e reclama lo stesso diritto per il suo popolo-nazione. L’AWB, comunque, rifiuta ogni ordinamento che neghi ad una nazione il proprio diritto all’autodeterminazione e all’autogoverno, come è oggi quello Sudafricano.

    Fonte: AWB Informazioni - AWB

    IL CAPO DELL'AWB



    I suoi antenati provenivano dalla Francia. Suo nonno, Etienne Terre’Blanche, fu un ribelle della Colonia Britannica del Capo, che combatté al fianco dei propri compatrioti Boeri. Suo padre fu Tenente Colonnello nelle precedenti Forze Armate Sudafricane e Comandante del distretto d’appartenenza.
    Eugène Terre’Blanche fu selezionato fra 20.000 giovani Ufficiali di Polizia come guardia del corpo dell’allora Presidente e Primo Ministro Sudafricano. Le idee liberali del Primo Ministro provocarono una forte delusione in Eugène Terre’Blanche. Nel 1970, con 6 spiriti affini, fondò l’Afrikaner Weerstandsbeweging [in Italiano: Movimento di Resistenza Afrikaner] (AWB).



    L’insieme di questi sette uomini diede vita al simbolo dell’AWB, il “Tre-Sette”, realizzato in opposizione al numero 666 delle forze sataniche.
    Il suo Movimento aumentò dai 7 membri fondatori ad un numero di 70.000 persone, all’interno di un paese con una popolazione Bianca di 3,5 milioni.
    Durante i comizi pubblici riuscì a radunare elevati numeri di ascoltatori, più di qualsiasi altro esponente politico Bianco. Il Governo Bianco rimase freddo ai suoi consigli e avvertimenti, fino alla sua capitolazione all’ANC, il più numeroso partito politico Negro.
    Il nuovo Governo Negro ha costruito scandali e sostenuto false accuse nei tribunali contro Eugène Terre’Blanche, con l’aiuto dei propri agenti e il supporto dei mezzi d’informazione controllati dalla sinistra. L’AWB e il suo stato maggiore, comunque, non si sono fatti influenzare da tali campagne denigratorie e sono rimaste saldamente al suo fianco, riconoscendo in lui l’unico condottiero del nostro popolo. Terre’Blanche impugna la torcia della libertà per la sua nazione ed è riconosciuto come uno dei migliori oratori del mondo.
    Come forse molti di voi già sanno, il capo dell’AWB, Sig. Eugène Terre’Blanche, sta attualmente scontando una sentenza di cinque anni in carcere, per tentato omicidio. Non ci sono prove di questo crimine ed egli è stato incarcerato in quanto ritenuto una minaccia per la “democrazia” in Sudafrica.

    Fonte: Il Capo dell'AWB: Eugène Terre'Blanche - AWB


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 25-05-11 alle 20:02

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche



    Il suo assassinio arriva in un tempo di preoccupazione per la crescente polarizzazione razziale in Sudafrica - dove peraltro questa estate si svolgeranno i Campionati mondiali di calcio -, acutizzata dalle aspre polemiche sul testo di una canzone cantata dal capo del movimento giovanile del partito di governo Anc, le cui parole dicevano "Ammazza il boero". E proprio Terreblanche si era sempre definito un boero. Lui era la voce dell'opposizione più oltranzista contro la fine del governo della minoranza bianca. (...) Aveva fondato il suo movimento Afrikaner Werstandsbeweging, insieme ad altri sei suoi accoliti, nel 1972, con lo scopo di proteggere i diritti dei discendenti dei boeri. Abile oratore, vedeva la fine dell'apartheid come una resa del paese al comunismo (...)

    ilGiornale.it del 03-04-2010

    Più di tremila assassinati in quindici anni nei modi più atroci, quasi tutti senza un colpevole. La strage dei boeri viaggia al ritmo di due delitti alla settimana con la compiacenza del governo. Che ha un obiettivo preciso: l’esproprio delle loro terre (...)

    In Sudafrica uccidere un bianco non è reato - Esteri - ilGiornale del 29-03-2010


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 25-05-10 alle 23:13

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche



    Eugène Terre’Blanche. Il poeta Afrikaner

    di Arba


    Il movimento di estrema destra AWB, l’Afrikaner Weerstandsbeweging, è impegnato da qualche anno in un rilancio politico e in un riassestamento dell’organizzazione, dopo l’ibernazione forzata del suo leader Eugène Terre’Blanche bloccato in carcere fino al 2004.

    Eugène Terre’Blanche ovvero Terra bianca: un cognome che più che una promessa è un destino. Un’anima da poeta, un DVD di poesie, recitate anche in comizi, chiamato Tolbos. Versi malinconici e struggenti sulla meravigliosa terra sudafricana di Transvaal, concessa da Dio (secondo Terre’Blanche) ai coloni bianchi europei: olandesi, francesi e tedeschi ed ormai inglobata e risucchiata nella repubblica del Sudafrica. Poesie zampillate dall’anima lirica del capo del Movimento di Resistenza Afrikaner ma anche versi molto classici di autori come Jan Celliers o Toon van den Heever, poeti della prima generazione della letteratura sudafricana.

    Di fatto, E.T., come Eugène Terre’Blanche viene spesso chiamato, non è tanto conosciuto per il suo contributo alla letteratura quanto per le sue attività nell’Afrikaner Weerstandsbeweging (Movimento di Resistenza Afrikaner): un’organizzazione paramilitare considerata, a seconda delle proprie posizioni politiche, un movimento di resistenza patriottica che rivendica l’autodeterminazione e l’autogoverno di una nazione Boera indipendente o un’associazione a delinquere, pericolosa, pro-nazista che segue l’ideologia della supremazia bianca.

    I suoi antenati provenivano dalla Francia: nonno combattente contro gli inglesi della Colonia Britannica del Capo, padre Tenente Colonnello. Lui stesso era ufficiale di polizia in gioventù. Poi divenne guardia del corpo del Primo Ministro ma deluso dalla politica liberale fondò con spiriti affini il proprio movimento AWB. Un poeta/guida politica o un ammasso di razzismo senza senso?

    Con spregiudicatezza si potrebbe tentare un misterioso link fra Terre’Blanche e Peter Gabriel (ex-Genesis) o con il suo anti-eroe musicale Rael. Ai tempi del capolavoro ”The Lamb lies down on Broadway” (1974) il musicista fece iniziare la canzone ”The Colony of Slippermen” con i versi: «I wandered lonely as a cloud» di William Wordsworth, uno dei fondatori del Romanticismo e naturalismo inglese. Un altro cognome, quello di Wordsworth, che racchiude un mondo, oltre che una promessa. Un universo di parole. Words-worth: degno di parole che meritano di essere usate. Il leader Afrikaner Eugène Terre’Blanche sarà giunto alla stessa conclusione quando nella sua prima conferenza stampa all’uscita di prigione ne fece grato uso. «I wandered lonely as a cloud / vagabondavo solo come una nuvola» non è il destino che spetta ad un vero poeta? E la solitudine non è la sorte di un leader scomodo? Nel 2004, uscendo dal carcere cavalcando uno stallone nero e poi davanti a (pochi) suoi sostenitori accorsi per celebrarlo dopo l’espiazione della pena, su condanna per aggressione e tentato omicidio, recitò una delle poesie più famose di Wordsworth:

    «Vagabondavo solo come una nuvola che fluttua in alto sopra valli e colline, quando ad un tratto vidi una folla, una schiera di dorati narcisi; lungo il lago, sotto gli alberi, svolazzando e danzando nella brezza. / Fitti come le stelle che brillano e sfavillano nella Via Lattea, si stendevano in una linea infinita lungo le rive di una baia: diecimila ne vidi all’improvviso, scuotendo le loro teste in una danza vivace. /Le onde accanto a loro danzavano ma loro sorpassavano le scintillanti onde in allegria; un poeta non poteva che essere felice, in una così felice compagnia. /Ammiravo e ammiravo ma pensai poco al benessere che la scena mi aveva portato: poiché spesso, quando me ne sto disteso con umore vuoto e pensieroso, essi balenano a quell’occhio interiore che è la felicità della solitudine, e allora il mio cuore si riempie di piacere, e danza coi narcisi.» (William Wordsworth)

    Un’estasi ingenua e sensibile nei versi del poeta, padre del Romanticismo inglese. Una dichiarazione politica per Eugène Terre’Blanche, padre del Movimento di Resistenza Afrikaner, al quale interessava rassicurare i suoi ascoltatori che pur considerando l’inglese la lingua più potente del mondo, l’Afrikaans rimaneva la lingua che lo/li rappresentava per eccellenza. Il tutto venne scandito con una voce carismatica, ammaliante e potente da leader: posizione che nessuno gli poteva e può disconoscere. Grato per il suo rilascio, in un discorso su un palco ornato come di abitudine dalle sue bandiere ‘’svasticate’’, reputò necessario sottolineare uno degli aspetti culturali della sua lotta: la lingua Afrikaans in un Sudafrica ormai post-apartheid. Dichiarazioni politiche come il cd: il recupero di grandi nomi della letteratura inglese e sudafricana mischiati alla produzione poetica personale per esprimere la sua ideologia. Versi nazionalisti e sulla natura che testimoniano l’amore, l’unione e congiungimento di terra e popolo. O meglio paese e nazione Boera.

    Il simbolo dell’AWB, rappresentazione molto potente e quasi disturbante, comprende un’aquila biblica, ovvero la protezione divina che si trovava su ogni blasone delle repubbliche Boere. Contiene un segno di tre sette che ricordano nella loro combinazione la svastica e che interpreterebbe la perfezione e la vittoria finale, contrapposta al 666 di un anticristo. Il movimento sembra sia stato fondato in un freddo mese di luglio sudafricano ( mese 7) da sette persone a Heidelberg. Il cerchio nel quale si trovano i 3 sette simbolizza la vita eterna, il rosso il sangue di tutti i martiri cristiani ed il sangue della nazione Boera sparso per la libertà. Il bianco la purezza della fede e il nero il coraggio. Nel suo primo comizio da libero, passando da Mosè per arrivare a Gesù, assicurò di essere pronto ai comandi del suo Creatore. La detenzione aveva perfino fatto rinascere la sua fede cristiana: un ‘’cristiano nato di nuovo’’ che aveva guidato gruppi di preghiera fra i detenuti. Si riproponeva al pubblico come ‘’umile cittadino’’, affermando di non avere rimpianti di nessun tipo o rimorsi. Cosciente dei doveri verso il popolo, il suo popolo bianco, riproponeva la sua immutata disponibilità politica.

    In un raduno nel 2006 fu annunciata ufficialmente la rinascita del suo Afrikaner Weerstandsbeweging, come pure la ripresa della lotta per uno stato Afrikaner, il tutto condito dalle immancabili bandiere, con sostenitori barbuti e armati e con uniformi color kaki, benedizioni calviniste sulla terra promessa boera e sottolineando che i neri cercavano di distruggere i bianchi ed era sensato armarsi proclamando il rifiuto di vivere sotto la guida di neri: ‘’La terra è nostra’’. Quidici anni prima il messaggio era: abbiamo civilizzato il Sudafrica, abbiamo versato il nostro sangue, siamo Boeri, dobbiamo difenderci dal caos e dai comunisti e dagli zulu ecc. L’accenno al comunismo era uno dei punti cardine dei discorsi, quando Eugène Terre’Blanche, definito il Boero di ferro, tratteggiava la lotta come una battaglia fra Dio e il comunismo e si diceva pronto a scatenare la guerra civile.

    Nel 2009 il messaggio non è cambiato di molto ma Terre’Blanche, scortato da guardie del corpo in camicie nere, ha aggiunto alle sue preghiere nei comizi l’implorazione a Dio di restaurare i Boeri nella loro terra, per così permettere la costruzione di chiese dove islamici, con ‘’strani culti”, hanno eretto i loro luoghi ‘’stranieri’’ di adorazione’’. Sottolineando sempre ed ovunque che i Boeri oltre ad aver lottato hanno anche pagato per la loro terra in Natal e Transvaal. Esistono in merito trattati e documenti, diritti: il diritto alla libertà boera.

    Dimagrito e con la barba bianca, Eugène Terre’Blanche continua a tuonare che i veri Afrikaners devono unirsi e lottare fino alla fine perchè il Sudafrica ‘’è guidato da pazzi criminali che assassinano e rubano e rovinano il paese’’. In un comizio nell’ottobre 2009, in un ripasso di storia per gli ascoltatori, ricordò come più di 100 anni prima, nella Seconda Guerra Boera, circa 26.000 Afrikaners morirono nei campi di concentramento costruiti dagli inglesi ma che: «Abbiamo combattuto il British Commonwealth, sopravviveremo anche all’Anc».

    Il suo grande progetto resta quello di unire 23 gruppi di estrema destra sotto la bandiera dell’AWB. La strategia politica è di portare la lotta della liberazione Afrikaner alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, domandando il diritto ad una Repubblica Boera separata dalla Repubblica del Sudafrica.

    Sembrerebbe che adesso scelga le parole per esprimere i concetti che da sempre lo pervadono in maniera più attenta. Con enfasi esprime che il suo movimento ha scelto di arrivare all’indipendenza unicamente con mezzi legittimi e legali e non con la lotta armata. Ma resta un sostenitore del pensiero che per i bianchi, in un Sudafrica alla deriva, l’unica vera difesa è l’autodeterminazione/governo sui territori pagati da antenati coloni europei, la quale proprietà è pur sempre valida e per la quale si vorrebbe un riconoscimento ufficiale basato sulle leggi internazionali esistenti.

    Recentemente Eugène Terre’Blanche è stato denunciato al SAHRC, Commissione per i Diritti Umani del Sudafrica, per aver pronunciato la parola ‘’apie’’, piccola scimmia, indicando la statua di Chief Tshwane a Pretoria. La statua si erige non lontana da quelle di Marthinus Wessel Pretorius, presidente della vecchia Zuid-Afrikaansche Republiek e di suo padre Andries, dal quale la città di Pretoria deriva il suo nome. La statua rappresenta un uomo con le tipiche caratteristiche fisiche di un africano Tswana/Ndebele e vestito con i costumi tradizionali di un capo tribù del XVII o XVIII secolo.

    Anche una statua è una dichiarazione politica alla quale Eugène Terre’Blanche ribatte, non sapendo resistere. Lo fa contrapponendo e posizionando continuamente la sua orgogliosa anima di Afrikaner ad un mondo che ormai è molto meno Afrikaner. In una società in cui almeno 100 ”farmers” bianchi all’anno vengono assassinati, (spesso dopo torture), da giovani neri in una media di 750/800 attacchi all’anno. Un ”genocidio bianco”, come viene definito da gruppi Afrikaners.

    Fondo Magazine|Eugène Terre’Blanche. Il poeta Afrikaner


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 28-05-11 alle 17:29

  5. #5
    SMF
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    134,879
     Likes dati
    20,855
     Like avuti
    32,320
    Mentioned
    1059 Post(s)
    Tagged
    25 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    Onore ad un grande uomo.

  6. #6
    Apolide
    Data Registrazione
    25 Jun 2009
    Messaggi
    914
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    In Sudafrica, da quando hanno preso il potere i neri per la popolazione boera è iniziato l'inferno, leggendo poc'anzi bollettini dei delitti avvenuti in questi ultimi 15 anni, appaiono stragi efferate compiute con violenza e barbarie inaudita. Ragazze violentate da più neri, cadaveri sfregiati e mutilati lo stesso Terreblanche umiliato subito dopo l'assassinio.

    Il tutto nel silenzio assordante di un'Europa talmente assente, vuota, priva di vita da non avere neanche più la minima forza, il minimo scatto d'orgoglio per alzarsi a difesa dei suoi fratelli boeri, o meglio di suoi figli da lungo tempo lontani dalla madre patria ma il cui sangue li lega ancora indissolubilmente a lei.

    Il Transvaal è la frontiera d'Europa, i Boeri sono gli ultimi europei, oggi noi siamo tutti Boeri.

  7. #7
    Forumista senior
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    IPERURANIO INTERIORE
    Messaggi
    4,328
     Likes dati
    63
     Like avuti
    331
    Mentioned
    47 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Lightbulb Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    EUGENE TERRE'BLANCHE (1941-2010): EROE DEL POPOLO BOERO E DELLA RAZZA BIANCA!
    R.I.P. INVICTUS!


    http://img138.imageshack.us/img138/6...he19412010.jpg


    Tribute to Eugene Terre'Blanche
    http://www.youtube.com/watch?v=kwXiw97R-b0


    Eugene Terre’Blanche assassinato in Sudafrica, in Ricordo del leader dell’AWB Boero! - Giovani.it - Forum



    Due validissimi articoli dell’Avvocato Gianni Correggiari sulla questione sudafricana di ieri e di oggi (da leggere e diffondere):




    EUGENE TERREBLANCHE, cavaliere del sogno boero.
    EUROPA NOSTRA: EUGENE TERREBLANCHE, cavaliere del sogno boero.
    "martedì 6 aprile 2010
    L'assassinio di Eugene Terreblanche, storico fondatore e leader dell'AWB (movimento di resistenza afrikaner), rimette al centro dell'interesse, se pur per qualche giorno, la questione sudafricana.
    La maggioranza dei quotidiani, naturalmente, evidenzia l' ideologia razzista, se non filonazista, di Terreblanche e del suo movimento, in questo modo mascherando coll'implicita esecrazione e la conseguente rimozione mediatica il dramma che dalla presa di potere dell'ANC - African National Congress, il partito filocomunista di Nelson Mandela - i bianchi stanno vivendo in quelle terre.
    E' dal 1994, quando De Klerk rimise il proprio mandato nelle mani del partito ANC che é iniziata un'escalation di terrore e di vendetta contro la popolazione d'origine europea.
    Un velo di silenzio, smagliato soltanto da qualche notizia riportata dalla stampa non conformista, é peró calato sulla sorte degli africani bianchi.
    Scriveva Terreblanche "L'uomo bianco prenda coscienza che nell'Africa del Sud la sua salvezza risiede nell'autogoverno nei territori che furono acquistati dai suoi antenati. E' giunto il tempo ora di realizzarlo per una nazione che si vuole separare da uno Stato unitario saturo di crimini, di morti, di assassini, di stupri, di menzogne e di corruzione".
    Meglio non si puó sintetizzare l'odierna situazione sudafricana.
    La riforma agraria ha gettato nella miseria 400.000 afrikaners, giá élite professionale del paese, che ora vivono in condizioni di miseria nelle campagne, vittime d'un razzismo di Stato, rivendicato dal potere esercitato dalla maggioranza negra oggi al governo.
    Ma non solo loro. L'attuale ministro della riforma agraria, Gugile N'Kwinti ha pubblicato un report allarmante secondo cui il 90% dei 60.000 chilometri quadrati delle terre espropriate o (forzosamente) riscattate a prezzo vile ai bianchi e date ai negri (programma non ancora concluso esso prevedendo l'ulteriore espropriazione del 34% delle terre ancora di proprietá afrikaner entro il 2014), non producono piú nulla. Ció che significa la catastrofe per l'economia sudafricana, un tempo granaio del mercato alimentare australe.
    Medesima sorte tocca agli agrumeti del nord del paese, dove s'arrugginiscono al sole le infrastrutture che permettevano un tempo la produzione delle arance "Outspan".
    Questa graduale rapina collettiva s'accompagna ad inaudite violenze che gl'ipocriti cantori dei "diritti dell'uomo" ben si guardano dal denunziare.
    Sono piú di tremila gli agricoltori bianchi assassinati dal 1996, soltanto perché bianchi e proprietari, e altre migliaia gli afrikaners uccisi nelle cittá da una violenza che non cessa di diminuire e che l'attuale autoritá governativa non é in grado di controllare, anche per l'epurazione della presenza bianca dalle forze di polizia.
    L'appello di Eugene Terreblanche alla costituzione d'una enclave nazionale boera nell'oceano nero del Sud Africa ha comunque precise legittimazioni storiche e si fonda sull'esistenza delle repubbliche d'Orange, del Transvaal e del Nord Natal del diciannovesimo secolo, poi disciolte dall'imperialismo inglese nel Sudafrica coloniale dopo una guerra condotta a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.
    E qui sta un punto essenziale per comprendere le ragioni boere non sempre coincidenti con quelle dell'intera popolazione bianca, anzi spesso con queste confliggenti.
    La frattura prende proprio riferimento e ragione dalla guerra anglo-boera che ha trascinato i propri effetti anche nel secolo successivo quando i piú fieri avversari della politica del governo erano i residenti anglofoni ed ebrei che finanziariamente, culturalmente e politicamente sostenevano l'opposizione comunista dell'ANC.
    Anche adesso, significativamente, un forte dissidio si sta manifestando tra la parte boera e quella inglese della popolazione bianca, la prima rappresentata maggioritariamente dal gruppo conservatore PRAAG (Pro-Afrikaans Action Group guidato da Dan Roodt) che ha denunciato non solo le violenze e la corruzione dell'ANC e la sua iniqua e disastrosa politica agraria ma anche l'influenza inglese sullo stessa ANC, e la seconda rappresentata dalla DA - Democratic Alliance - l'unico partito d'opposizione all'ANC nel parlamento, votato da inglesi, afrikaners di sinistra, meticci e musulmani malesi.
    Democratic Alliance é l'erede politico del PRR, Progressive Reforme Party, giá strumento di lotta contro l'apartheid, che era interamente finanziato dal gruppo Oppenheimer, ossia i Rotschilds di Londra.
    Ora la DA é guidata da Helen Zille, sindaco di Capetown (di discendenza ebrea tedesca) e un tempo fiancheggiatrice dello stesso ANC, da diversi anni rappresentante, factotum ed animatrice della sezione sudafricana della Open Society Foundation di Georg Soros.
    E qui si dovrebbe aprire un altro capitolo riguardante la lotta della comunitá ebraica sudafricana contro le ragioni dei boeri e la figura di Hendrik Verwoerd, indiscusso leader della stessa comunitá nel secondo dopoguerra ed assassinato nel 1966.
    Ne parleremo nel prossimo post."



    HENDRIK VERWOERD, profeta dell'identita' boera
    EUROPA NOSTRA: HENDRIK VERWOERD, profeta dell'identita' boera
    "mercoledì 7 aprile 2010
    Dopo lo scioglimento delle repubbliche boere nei territori coloniali inglesi, poi divenuti nel 1910 Unione Sudafricana, le elezioni del 1948 decretarono la sconfitta degli unionisti fedeli alla Corona, battuti dai nazionalisti afrikaners. Tra questi ultimi, due correnti presero allora forma: quella dei vecchi "segregazionisti" che intendevano conservare il potere a profitto dei soli bianchi all'interno dell'insieme sudafricano mantenuto nelle sue frontiere coloniali britanniche e, l'altra, quella ideata e diretta da Hendrik Frensh Verwoerd che invocava uno sviluppo realmente separato, che implicava lo smembramento dello Stato nazione multirazziale lasciato in ereditá da Londra, al fine di consegnare ad ogni popolo il proprio territorio.
    Entrambe raccomandavano l'apartheid ma questo termine non aveva lo stesso significato per l'una e per l'altra corrente. "Aparte ontwikkeling" ripreso sotto la forma di "Soewereinitet in eie Kring" (sovranitá in ciascuna sfera), questa era la parola d'ordine di Verwoerd.
    Prima di lui s'era effettivamente posto il problema della convivenza interrazziale ma s'era rimasti su un piano di rapporto meramente paternalistico, influenzato dalla concezione calvinistica della predestinazione in forza del quale gli afrikaners si sentivano investiti d'un diritto-dovere di dirigere la popolazione negra con essi convivente.
    L'idea "un popolo e una terra" era loro estranea.
    Verwoerd aveva ben presto capito che il principio segregazionista allora applicato negli Stati Uniti non era esportabile in Africa dove il rapporto demografico era assai diverso, il nero non aveva mai subito la schiavitù e, soprattutto, non era uno sradicato.
    Il segregazionismo egli dunque lo considerava una misura provvisoria in attesa della separazione etnica in comunitá nazionali differenti.
    Al tempo stesso aborriva ogni idea di meticciato.
    Etnodifferenzialista e non suprematista, Verwoerd considerava meritevoli di tutela tutte le culture negre e, per lui, la sopravvivenza dei bianchi in Sud Africa passava per la confederazione di stati sovrani, ognuno padrone del proprio destino. L'Africa dei popoli doveva prendere il posto dell'Africa degli stati-nazione, imposta dai colonizzatori (e, successivamente, dai decolonizzatori). E raccomandava che i bianchi nella propria terra fossero autosufficienti, svolgessero essi stessi i lavori che abitualmente venivano affidati ai negri che, coerentemente, egli mai infatti impiegó nelle sue proprietá.
    "Che le culture africane siano trattate con lo stesso rispetto di tutte le altre nel mondo", questa era la preoccupazione di Verwoerd.
    Ció che comportava, quale ineludibile corollario anche il principio dell'educazione separata "Qual é l'utilitá di sottomettere un ragazzo indigeno ad un corso scolare tradizionalmente europeo ? Se gli si insegna ad aspettarsi, nella sua vita d'adulto, una politica d'uguaglianza, si commette un grave errore".
    Durante gli anni del suo mandato Verwoerd, che aveva iniziato col prendere le distanze da Londra, riuscì ad affrancare il suo popolo dalla miseria, costruendo strade, sviluppando l'agricoltura. "Il governo attuale intende dare agli altri ciò che reclama per sé stesso. Crede alla supremazia dell'europeo nella propria sfera ma crede ugualmente alla supremazia del bantu nella sua".
    Una recente biografia d'un giovane professore universitario francese e giá professore al liceo francese di Johannesburg, Pierre-Olivier Sabalot ("Verwoerd, le prophète assassiné", Ed. du Chamas, non ancora pubblicata in lingua italiana), ha ricostruito con obbiettivitá e senza nascondere gli errori del sistema il percorso politico del leader boero.
    Personaggio fuori dal comune, d'una cultura enciclopedica, redattore capo del quotidiano in lingua afrikaans Die Transvaaler - ch'egli portò su una linea antimperialista, antibritannica e filotedesca - Verwoerd si lanciò in politica promuovendo l'idea nazionalista boera ed immediatamente preoccupandosi delle condizioni del piccolo popolo bianco colpito dalla guerra scatenata alla fine del precedente secolo dall'impero britannico e poi dalle successive crisi economiche che avevano finito per stroncarlo.
    Qui nacque la sua avversione contro il colonialismo inglese (di cui i boeri furono vittime) a cui s'accompagnó una pari avversione nei confronti delle comunitá ebraiche.
    Già in uno dei suoi primi editoriali sul "Die Transvaaler" Verwoerd annotó la necessitá d'un "divieto dell'immigrazione ebrea e dell'espulsione di tutti gli ebrei che rifiutavano l'assimiliazione culturale e politica", opinione condivisa dai suoi e che trovava ragione in ció che si era verificato, e si stava verificando, in quelle terre.
    La massiccia immigrazione ebrea, soprattutto baltica, a cavallo fra l'800 ed il '900 dovuta alla corsa all'oro e ai diamanti fu mal percepita dalle popolazioni rurali afrikaners. I nuovi venuti s'installavano nelle cittá organizzando la vendita illecita d'alcool e la prostituzione mentre quelli che s'insediavano all'interno divenivano commercianti vivendo alle spalle della popolazione contadina boera.
    Anche allora si osservó l'enorme sproporzione tra la loro percentuale demografica e l'altissima presenza nei posti di comando nell'industria e nelle miniere di cui essi ben presto s'impadronirono; tra essi va ricordata la famiglia Oppenheimer, agente dei Rotschilds di Londra.
    La stessa sproporzione la si avverte con riguardo alla presenza di ebrei nei gruppi terroristici e non che fiancheggiarono l'azione comunista nella lotta anti-apartheid.
    Dall'accesso al potere dei nazionalisti nel 1948 e poi dalla successiva messa al bando, nel 1950, delle organizzazioni comuniste, si scatenó una vera e propria guerra internazionale contro il governo di Pretoria, dove il ruolo degli ebrei fu preponderante.
    Sarebbe estremamente noioso elencarne i nominativi, maggioritari tra i bianchi imputati nei processi e condannati nelle sentenze emesse per atti terroristici o per appartenenza al partito comunista.
    E' qui sufficiente ricordare che il piú importante e fidato ministro di Mandela fu Joe Slovo, ebreo stalinista, giá colonnello del KGB, animatore dell'ala terroristica dell'ANC (responsabile del massacro di Church Street a Pretoria il 20 maggio 1983) e principale negoziatore con De Klerk degli accordi che portarono alla sottomissione degli afrikaners; del pari, tutti ebrei furono i ministri bianchi del partito comunista "bianco" (o giù di lì) PCSA nelle coalizioni governative con l'ANC.
    * * *
    All'assassinio di Verwoerd, pugnalato in piena assise parlamentare nel 1966 da un mezzosangue d'origine greco-mozambicana, apparentemente psicopatico, seguì il ritorno al potere dell'ala conservatrice afrikaner ed il progetto di rispettosa ed equa etnoseparazione dei popoli morì insieme con lui.
    E' forse un caso che i successivi presidenti, Vorster, Botha - esponenti dell'ala segregazionista, a cui seguí De Klerk, il quale rimise il proprio mandato nelle mani dell'ANC - incominciarono proprio in quegli anni a imbastire strette relazioni politiche col governo israeliano ?
    Che dopo la parentesi Verwoerd, s'intrecció una stretta relazione tra il Sud Africa ed Israele che culminò colla visita di Vorster (giá filo tedesco durante il secondo conflitto mondiale ma accolto entusiasticamente a Tel Aviv) il quale si recó nel 1976 addirittura allo Yad Vashem e continuò con Botha, complice dello stato sionista in esperimenti atomici ?
    E si deve forse dimenticare che Vorster e Botha erano in stretto contatto con Oppenheimer, che pure finanziava ambienti apparentemente a loro ostili (vecchi trucchi...) ?
    In questo Sud Africa liberato al caos, alla corruzione e alla violenza i Boeri - che Verwoerd, nemico dei poteri forti del capitalismo sudafricano, aveva affrancati dalla miseria - rischiano di vedere la propria identitá soffocata in un magma multiculturale e multietnico.
    È per questo che il vostro umilissimo sta idealmente al loro fianco.
    E rende omaggio con emozione al loro sacrificio e alla loro lotta senza quartiere di ieri, per l'indipendenza dall'arroganza britannica e di oggi, per la propria libertá contro il tentativo di sterminio sociale ed etnico.
    E non puó non ricordare i 118.000 boeri (il 18 per cento della popolazione) che negli anni della guerra di resistenza furono internati nei campi di concentramento inglesi, dove in 28.000 (in maggioranza donne e bambini) morirono.
    Nazione Boera, ieri oggi e domani, con te.”





    LE TRE OPZIONI PER LA LIBERTA DELL'AFRIKANER venerdì 24 ottobre 2008
    archiviostorico.info
    "Scritto da Die Afrikaner
    Venerdì 24 Ottobre 2008 01:00
    Dopo la capitolazione di De Klerk nel 1994, all'afrikaner sono rimaste solo tre opzioni politiche. Per coloro che si accontentano di rimanere per sempre sottomessi, c'è l'opzione di essere per sempre una minoranza, il che significherebbe che l'afrikaner non verrebbe a essere mai più un popolo e l'attuale situazione diverrebbe irreversibile: condizione inaccettabile per quelli fra di noi che mantengono un minimo di rispetto per sé stessi.

    La seconda opzione è quella del 'Volkstaat' [stato proprio della minoranza afrikaner], opzione che, adesso come una volta, si dimostra una fantasia di sognatori solitari che credono di potere ottenere uno stato a loro proprio nel quale possano essere indipendenti attraverso di negoziati. In questo modo essi saranno mantenuti occupati per tempo indefinito, fino a che il loro sogno non finisca per svanire.

    La terza opzione è quella della libertà; ed è la scelta di coloro che vogliono liberarsi dal giogo dell'oppressione esogena e ridiventare padroni della propria terra. La patria dell'afrikaner è quel territorio che, storicamente, è appartenuto ai bianchi, i quali di un deserto hanno fatto una nazione civile di livello europeo. Le terre dei negri sono quelle alle quali essi possono vantare qualche diritto storico (nazioni swazi, sotho, tswana, zoeleoe, ecc.). L'indostano è sempre stato un parassita dappertutto e in Sud Africa egli non ha alcun diritto territoriale. Quanto ai kleurling [ottentotti variamente meticciati], essi sono autottoni e a loro bisognerà pur concedere un qualche territorio.

    Si sente parlare molto di un prossimo momento storico di stravolgimento, quando il bianco potrà di nuovo appropriarsi del potere politico in Sud Africa. Ma nelle nostre attuali condizioni, mantenere in funzionamento l'esercito, la polizia, i servizi pubblici, sarebbe difficile per mancanza, ormai, di un sufficiente personale qualificato - volendo mantenere l'attuale struttura politica. Bisogna invece appropriarsi del potere in modo totale e senza riferimenti a qualsivoglia struttura parlamentare. Una volta in possesso del potere assoluto, le differenze numeriche non conterebbero più: alla battaglia di Bloedrivier eravamo 1 contro 12, adesso siamo 1 contro 15, dei quali la metà sono sieropositivi. Inoltre, l'armamento in possesso dei negri è in pessime condizioni.

    La ricetta per la libertà è ormai di tipo extraparlamentare. Il Sud Africa, storicamente, è la nostra terra. L'ANC non la a conquistata: le è stata consegnata di contro a qualsisi diritto.

    Dal settimanale Die Afrikaner 03 - 09 otobre 2008
    (Traduzione a cura di Silvano Lorenzoni per archiviostorico.info - Tutti i diritti riservati)"

    http://forum.politicainrete.net/rivo...lorenzoni.html






    Eugene Terre’Blanche, leader boero fondatore del AfrikanerWeerstandsbeweging, è stato assassinato in Sudafrica! - Page 16 - Stormfront
    Una patria boera indipendente e separata - con la conseguente scissione dello stato sudafricano unitario imposto da Mandela e soci - è l’unica soluzione per salvare la stirpe boera dall’inferno multirazziale dell’odierno Sudafrica, ecco cosa intendevo dire.
    Lo pseudo-apartheid non risolveva nulla, perché di fatto lo subivano in primis bianchi, come mi ha raccontato un signore – amico di Freda fin da giovane – che conosco e che là ci ha vissuto per 3-4 anni negli ultimi tempi; egli mi ha detto: “L’apartheid era a danno dei bianchi…La sera un bianco non poteva uscire da solo in certe zone, bisognava essere in gruppo e con almeno un cane, altrimenti si rischiava di essere aggrediti”.
    Insomma, il c.d. apartheid era in primis legittima difesa ed una necessità di sopravvivenza fisica, l’unico modo in quelle condizioni per impedire che una minoranza bianca all’interno di una società a grande maggioranza negra venisse progressivamente sterminata come oggi sta accadendo.
    Ma ciò significa anche che quella non era una soluzione definitiva, ma solo un compromesso temporaneo, per cui i governanti bianchi del Sudafrica compirono un grave errore nel tenere il Sudafrica multirazziale unito sotto il controllo bianco invece di creare vere nazioni etniche indipendenti!
    I bianchi boeri ed inglesi avrebbero dovuto avere loro nazioni indipendenti, così come le diverse tribù di zulu, xhosa, ecc. che sarebbero state libere di autogestirsi in maniera completamente separata dai bianchi.
    Proprio perché i bianchi erano pochi rispetto ai negri e alle altre comunità etnico-razziali là presenti non potevano convivere in un Sudafrica unitario, dovevano farsi una patria per soli bianchi!
    Questo avrebbe impedito il successivo disastro con la salita al potere di Mandela: il Sudafrica unito era ed è una aberrazione insostenibile, perché etnie e razze troppo diverse non possono convivere pacificamente in uno stesso territorio per troppo tempo.
    Questa è la lezione storica del realismo razziale che i Separatisti Bianchi – e non solo – dovrebbero seguire.





    Boicottaggio dei mondiali di calcio del 2010 in Sudafrica:

    Boycott 2010 World Cup!: Truth & Justice; or Secession?
    Boycott 2010 World Cup in South Africa

    Giant protest 4-17-10 in DC for South Africa
    Giant protest 4-17-10 in DC for South Africa - Stormfront


    Protest of the South African Embassy - FIGHT FOR THE BOER - YOU ARE NOT ALONE!
    Protest of the South African Embassy - FIGHT FOR THE BOER - YOU ARE NOT ALONE! - Stormfront


    14 Words! - Holuxar
    Ultima modifica di carlomartello; 25-05-11 alle 19:26
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  8. #8
    SMF
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    134,879
     Likes dati
    20,855
     Like avuti
    32,320
    Mentioned
    1059 Post(s)
    Tagged
    25 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    E' stato stampato recentemente da Ritter "Boeri...all'attacco" di Saint-Loup: da leggere!

  9. #9
    Forumista senior
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    IPERURANIO INTERIORE
    Messaggi
    4,328
     Likes dati
    63
     Like avuti
    331
    Mentioned
    47 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Lightbulb Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    Vedrò allora di procurarmi "Boeri...all'attacco" di Saint-Loup, non lo sapevo che fosse stato pubblicato da "Ritter", grazie a Giò91 per la notizia e l'informazione preziosa!


    Edizioni Ritter - Boeri...all'attacco
    "Saint-Loup
    I Boeri, contadini e cavalieri, uomini e donne del /volk/ afrikaner, radicamento di un popolo europeo nella sua nuova patria africana. I Boeri, contadini capaci di vivere in modo primitivo, cavalieri infaticabili protagonisti dei più grandi raids a cavallo di tutta la storia, tiratori infallibili. I Boeri, un popolo che ha scolpito la sua storia con il fucile in mano e che ha affascinato Saint-Loup, conosciuto in Italia più per i suoi libri sui volontari delle Waffen-SS che per il resto della sua opera. L'Autore raggruppa in questo libro, romanzo ma anche libro di storia, i differenti conflitti che per quasi un secolo hanno visto impegnati i Boeri. Conflitti nati dalla paura che la loro libertà fosse minacciata, dall'imperialismo britannico nel 1898 o dal marxismo nero dal 1970 al 1978 in Angola e Rhodesia. Li seguiamo qui nella lotta contro gli Inglesi dal 1898 al 1902, vittime degli internamenti nei campi di concentramento inglesi (28.000 morti tra donne e bambini), li troviamo nella lotta contro i Tedeschi nel 1916 ai piedi del Kilimangiaro, li troviamo ideologicamente contrapposti gli uni agli altri nella Seconda Guerra Mondiale dove la loro simpatia andava maggiormente alla Germania. Effettuano un gigantesco raid di blindati in Angola contro i marxisti cubani, conducono una guerra segreta contro i terroristi neri di Mugabe in Rhodesia dal 1973 al 1977. Guerre condotte tutte con uno strabiliante coraggio e con il vivo sentimento di combattere per i loro diritti e per il loro Dio.
    Brossura 15 x 21 cm. pag. 282 + 16 di foto b/n
    Stampato nel 2010 da Edizioni Ritter"



    Un altro bellissimo video dedicato a Terre'Blanche (la canzone è "RESISTING" del gruppo Hunting Season, tratta dall'album "Fear the Return") con sue immagini e parole; si vede il suo profondo attaccamento ai suoi avi e alla fattoria dove sono sepolti i suoi genitori e dove adesso sarà stato sepolto anche lui, a dir poco emozionante:


    Eugene Terre Blanche
    YouTube - Eugene Terre Blanche


    Da un mio vecchio post su Terre'Blanche:


    In Ricordo di Eugene Terre’Blanche, assassinato l’Eroe della Resistenza Boera in Sudafrica!
    Onore ad Eugene Terre'Blanche, indimendicabile leader del popolo boero che resiste!
    Che triste notizia il giorno di Pasqua...
    I mass-media hanno subito ripetuto le menzogne sul "leader estremista e suprematista bianco pro-apartheid", perfino "Il Giornale" che a volte si risparmia certe vulgate e dice le cose come stanno...
    Eugene Terre'Blanche era un PATRIOTA BOERO che voleva e sognava una NAZIONE INDIPENDENTE per il suo POPOLO.
    Era un SEPARATISTA bianco, non un suprematista né un odiatore di negri come viene descritto da certo pattume giornalistico.
    Infatti i separatisti Boeri dell'AWB avevano anche buoni rapporti con i separatisti Zulu, dato che si battevano entrambi contro il governo centralista di Mandela e soci che imponeva l'integrazione forzata invece di creare nazioni etniche indipendenti.
    Egli è stato vigliaccamente ucciso mentre dormiva, a colpi di macete, da 2 negri ai quali dava pure lavoro, mai dimenticare la sua vita all’insegna dell’eroismo!
    Questo è il Sudafrica del post-apartheid, un paese ridotto in miseria ed in mano alla criminalità più sfrenata ove sono stati uccisi più di 3000 agricoltori boeri; ma ovviamente i mass-media ne parlano il meno possibile, troppo impegnati a celebrare il terrorista Mandela ed i suoi eredi oggi al governo nonché i mondiali di calcio di giugno 2010.
    Ma tutti i veri patrioti boeri ed i separatisti bianchi del mondo - probabilmente anche molti zulu militanti anti-Mandela ed anti-governo di occupazione mondialista - lo ricorderanno per quel grande uomo che é stato...


    Il Tributo ad Eugene Terre'Blanche dal mio blog:




    Tribute to Eugene Terre'Blanche
    La Gallery di holux
    HAIL AWB! HAIL TERRE'BLANCHE! HAIL WHITE BOER RESISTANCE!
    LUNGA VITA ad EUGENE TERRE'BLANCHE , VERO COMBATTENTE per la LIBERTà e LEADER dell'EROICA STIRPE BOERA! AWB FINO alla VITTORIA! W la RESISTENZA ETNICA BOERA!
    Il Capo dell'AWB: Eugène Terre'Blanche - AWB
    Questo video é un bellissimo tributo a Terre'Blanche, che canzone!
    Anche le immagini di lui e del paesaggio sono commuoventi, tutto stupendo!
    The song is by Bok Van Blerk.
    Bok van Blerk | My Tuiste
    Bok van Blerk - Wikipedia, the free encyclopedia
    Onore alla Nazione Boera! http://azionestudentesca.leonardo.it...one_boera.html
    MIO 3D sul SUDAFRICA qui su GIOVANI.IT:
    Giovani.it - Forum - Visualizza messaggio singolo - Sud Africa e Padania, solidarietà ai Boeri!!!
    Il Leader della Resistenza Boera Eugene Terre'Blanche, uscito di galera dove era stato richiuso per alcuni anni come prigioniero politico in quanto personaggio scomodo per il nuovo governo dittatoriale negroide-comunista basato sulla disciminazione anti-bianchi, ha annunciato la rinascita dell’AWB!!! Onore a Lui e a tutti i combattenti boeri per la libertà e per la stirpe!!! W la lotta per l’autodeterminazione, per l’autogoverno, per una nazione boera indipendente!!! Leggete le notizie a seguire che vi riporto (con video e links sull'AWB riformato appunto, su Orania e sulla situazione aggiornata) e guardate/ascoltate questo stupendo video con una meravigliosa musica dedicata a lui e alla resistenza boera!
    "Tribute to Eugene Terre'Blanche A tribute to the founder of the Afrikaner Weerstandsbeweging, the true leader of the Boer people.


    Fondo Magazine|Eugène Terre'Blanche. Il poeta Afrikaner
    Fondo Magazine|Eugène Terre'Blanche. Il poeta Afrikaner
    Eugene Terreblanche killed in South Africa oomskaap
    Eugene Terre’Blanche, leader boero fondatore del AfrikanerWeerstandsbeweging, è stato assassinato in Sudafrica! - Stormfront
    South African Terreblanche killed
    BBC News - Eugene Terreblanche killed in South Africa
    Sudafrica, ucciso Terreblanche leader estremista pro-apartheid
    http://forum.politicainrete.net/dest...der-boero.html
    http://forum.politicainrete.net/dest...-invictus.html





    I mondiali di calcio in Sudafrica di questa estate 2010 sono una preziosa occasione per denunciare il genocidio boero e quello dei farmers ex-rhodesiani!

    http://img219.imageshack.us/img219/9...achmentphp.jpg



    David Duke stesso invita a boicottare i mondiali di calcio in Sudafrica di questa estate 2010…
    I negri fautori dell’odio razziale in Sudafrica incitano allo stupro delle donne bianche a all’omicidio degli uomini bianchi (ma tanto agli ipocriti occidentali antirazzisti militanti non gliene frega niente, loro stessi odiano i bianchi dato che i bianchi secondo la loro delirante ideologia terzomondista sono la causa di ogni male, pensano solo ai poveri negri e ai fratelli migranti che invadono l’Europa e basta):



    http://www.davidduke.com/images/expr...d-cup-fans.png

    Blacks in SA call for rape of White women, burning of White Children!
    Blacks in SA call for rape of White women, burning of White Children! | The Official Website of Representative David Duke, PhD
    “Say NO to GENOCIDE! BOYCOTT the World Cup! David Duke Urges Boycott the World Cup!
    Dr. David Duke has issued a call for Europeans and people of European descent around the world to boycott the World Cup being held in South Africa.Not one iota of support should be given to South Africa, a nation that is not acting to stop the genocide of thousands of White people. Over 3,000 White farmers and their family members have been killed since the fall of Apartheid and upwards of 40,000 additional White South Africans have been murdered and hundreds of thousands robbed, raped or assaulted!
    Genocide Watch, the leading anti-Genocide organization on earth says Whites are facing Genocide in South Africa!
    There is far more reason on the basis of human rights to boycott South Africa today than there was during the Apartheid Regime. Under Apartheid, Black people were not being butchered in their homes and on the streets of the country. South Africa went from one of the safest nations on earth to one of the most deadly. South Africa even leads the world in rape and the rape of children and babies. Under its European founders South Africa had a 5 percent unemployment rate for Whites and Blacks, now it has unemployment exceeding 50 percent. South Africa is heading toward the murderous and oppressive conditions of Zimbabwe and Mugabe.
    By attending the World Cup, Europeans are saying YES to GENOCIDE!
    Say NO to GENOCIDE BOYCOTT the World Cup!
    Furthermore Europeans attending are putting themselves and their families in great danger. The Express newspaper of the UK has recently exposed the fact that Black youth leaders in South Africa are promising to rape Whites and “burn white children!”
    Say NO to Genocide Boycott the World Cup!”


    VOR Interviews Marc Cornah of the Afrikaner Resistance Movement
    VOR Interviews Marc Cornah of the Afrikaner Resistance Movement | The Official Website of Representative David Duke, PhD“Interview with Marc Cornah a Representative of the Afrikaner Resistance Movement
    Mike Conner & Mishko Novosel interview Marc Cornah, a regional leader of the Cape region Afrikaner Resistance Movement (AWB) of South Africa. Topics include:
    –The final days of Apartheid and the state of post-Apartheid South Africa.
    –The assassination of Eugène Terre’Blanche, leader of the AWB.
    –The growing violence and the threat of a Zimbabwe-like scenario faced by the remaining White population.”


    Rescue those who are unjustly sentenced to death;don't standBoer Genocide
    Rescue those who are unjustly sentenced to death;don't stand


    Coppa del Mondo in S.A.Massimilio
    Coppa del Mondo in S.A. - Stormfront





    Ascoltate pure queste splendide canzoni di Lianie May, Anton Myburgh e soprattutto Bok van Blerk, cantanti e musicisti che fanno folk-pop-rock boero (che lingua bella è l'afrikaans, mi piacerebbe impararlo come ha fatto il grande Silvano Lorenzoni che ha vissuto in Sudafrica!):



    Pretoria - Lianie May
    YouTube - Pretoria - Lianie May

    Leanie May ft. Jay - Toe Stop My Hart
    YouTube - Leanie May ft. Jay - Toe Stop My Hart

    Ons Vir Jou SUID-AFRIKA
    YouTube - Ons Vir Jou SUID-AFRIKA

    Anton Myburgh - Boer en Sy Roer
    YouTube - Anton Myburgh - Boer en Sy Roer

    Afrikaans - Bok Van Blerk & Steve Hofmeyr - Pa En Seun
    YouTube - Afrikaans - Bok Van Blerk & Steve Hofmeyr - Pa En Seun

    Afrikanerhart - Bok van Blerk
    YouTube - Afrikanerhart - Bok van Blerk

    Tribute to Eugene Terre'Blanche + Delarey
    YouTube - Tribute to Eugene Terre'Blanche + Delarey


    14 Words! - Holuxar
    Ultima modifica di carlomartello; 31-07-11 alle 12:30
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  10. #10
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Sudafrica: assassinato Terre'Blanche

    Al di là di quello che può essere il giudizio politico su Terre'Blanche (R.I.P.) che rappresentava l'ala più oltranzista e militante della politica boera, è evidente che in Sud Africa si sta svolgendo un lento massacro pianificato e incentivato dall'Anc ai danni dei 'bianchi', non dissimile da quello della Cina contro i tibetani. Ci si augura visti i mondiali che vi si dovranno svolgere, come è successo per le scorse Olimpiadi di Pechino, polemiche e i boicottaggi. Ricordiamo che il Canada ha concesso l'asilo politico ad un bianco sudafricano per persecuzioni razziali.
    Il Sud Africa, dalla fine dell'apartheid presunto paradiso multicolore democratico (la Rainbow nation di Tutu e di quella buonanima di Mandela che neanche a farlo apposta imbarazzò tempo fa la Rice perché il suo nome era ancora presente nella lista dei terroristi internazionali degli Stati Uniti, capito..) in realtà è da tempo piombato nel degrado, inghiottito dalla criminalità, dagli omicidi razziali e dal dilagare dell'hiv, ridotto economicamente a colonia africana di Pechino tanto da respingere il Dalai Lama.
    Tutto però è mascherato dalle potenti lobbies mondialiste che ne hanno fatto un'icona del 'mondo arcobaleno'.
    L'Italia, da tempo investita da continue accuse provenienti dall'afrocentrica ONU, farebbe bene a cogliere la palla al balzo denunciando e smascherando il Sud Africa, per lo meno dalla Lega Nord che in passato si è occupata dalla questione boera ci auguriamo di sentire qualcosa di gratificante. (Soprattutto dall'on. Borghezio che ha ricordato così Terre'Blanche: mario borghezio “Terreblanche martire di resistenza bianca” - City).

    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 25-05-11 alle 20:00

 

 
Pagina 1 di 8 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Africa addio
    Di Malaparte nel forum Destra Radicale
    Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 07-08-11, 01:31
  2. Africa addio (1966)
    Di DiegoVR nel forum Destra Radicale
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 10-12-10, 11:18
  3. Africa Addio
    Di erwache! nel forum Destra Radicale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 03-07-08, 10:43
  4. Africa Addio
    Di cristiano72 nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 10-01-07, 04:03
  5. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 27-03-05, 18:45

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito