Canada, sudafricano bianco diventa rifugiato politico
Il Canada accetta la richiesta di asilo di Brandon Huntley, che diventa così il primo sudafricano bianco a ricevere lo status di rifugiato politico.
Il trentunenne, che vive illegalmente in nord america da un anno, ha dichiarato di non poter tornare in patria, dove è stato accoltellato tre volte e ha subito altri quattro attacchi razzisti. Secondo il suo avvocato, Russell Kaplan, anch'egli di origine sudafricana, il suo assistito sembrerebbe "un pesce fuor d'acqua" in qualsiasi parte del Paese a causa del colore della sua pelle.
Ma secondo il governo di Città del Capo è la decisione dello Stato nordamericano a perpetuare il razzismo. "Troviamo l'affermazione rilasciata da Huntley di essere stato aggredito sette volte per il colore della sua pelle - senza alcun intervento da parte della polizia - sensazionale e allarmante" ha detto Ishmael Mnisi, portavoce del partito di maggioranza African National Congress.
Discordi le reazioni della popolazione nera. "Secondo me questo tizio è pazzo, perché se ci fai caso noi viviamo in Sud Africa, ma non ci sta accadendo nulla di tutto ciò", ha affermato Aluwani Matshavana ad un corrispondente della Reuters.
"Il Sud Africa in questo periodo si sta concentrando soltanto sui neri. Ai bianchi non viene dato abbastanza risalto. Fondamentalmente hanno pagato per i loro errori troppo a lungo", è l'opinione di Aluwani Raswini.
Il quotidiano di Johannesburg The Times ha pubblicato un editoriale nel quale si afferma che la decisione del governo di Ottawa "dice più sulle percezioni del Canada che sulla realtà del Sud Africa".
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