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Infrastrutture: 11 miliardi al Nord, 107 milioni al Sud
Il via libera del Cipe sblocca investimenti pubblici e privati per 11 miliardi di euro. Cantieri che «contribuiranno in modo significativo alla ripresa economica del Paese, intervenendo anche in favore della ripresa occupazionale» – commenta il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli – e rappresentano «un ulteriore sforzo per dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno, capace di migliorare la competitività del sistema Italia». Matteoli in serata, dopo i commenti e le critiche della giornata, ricorda ai delusi come «la riunione del Cipe non è l’ultima» e «ne seguiranno altre man mano che si rendono disponibili le risorse».
Via libera all’avvio di nuovi lavori, quindi. Ma anche al rinnovo di convenzioni autostradali: un passaggio formale (erano state già approvate per legge a dicembre) per chiudere definitivamente l’iter di 11 convenzioni con le concessionarie autostradali (tra cui Tirrenica e Cisa) che prevedono un programma di investimenti privati da 10,5 miliardi di euro. E' stato poi approvato il contratto di programma tra il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Fs-Rete Ferroviaria italiana: il piano di investimenti prevede anche il tunnel del Brennero e le tratte ad alta velocità-alta capacità Milano-Genova e Treviglio- Brescia.
Per il senatore del Pdl Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori Pubblici, «occorre dare atto al governo della sua coerenza per aver difeso gli stanziamenti del terzo valico Genova- Milano». Quanto ai cantieri, sono stati approvati i progetti da 1,37 miliardi per il prolungamento delle metropolitane M2 e M3 a Milano. Opere in vista dell’Expo 2015 come anche il potenziamento della Ferrovia Rho-Gallarate (401 milioni): «Esprimo grande soddisfazione perchè siamo sul filo di lana con i tempi tecnici di costruzione », commenta il viceministro Roberto Castelli. Via libera anche a collegamenti viari per il porto di Ancona (479 milioni), alla messa in sicurezza della galleria Fossino sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria (107 milioni), e ad un piano straordinario per la messa in sicurezza di edifici scolastici (358 milioni).
Un primo esame è stato fatto per il contratto di programma con il quale Stm, Enel e Sharp produrranno un impianto di pannelli fotovoltaici: «accogliamo con favore l’iniziativa», spiegano Enel ed Stm, sottolineando però l’esigenza di arrivare ad «una rapida conclusione dell’iter avviato oggi ». «Soddisfazione», di Confindustria: che avverte: ora «le amministrazioni centrali e locali e i concessionari si adoperino per una rapida apertura dei cantieri» e il ministero dell’Economia «garantisca la piena disponibilità delle risorse pubbliche programmate», dice Cesare Trevisani, vicepresidente di via dell’Astronomia per le infrastrutture.
Mentre tra i commenti politici, l’Mpa lamenta che «il Governo per il Sud riserva briciole. Destinare meno del 2% dei finanziamenti alle infrastrutture è una offesa», dice il portavoce Aurelio Misiti. Per il Pd, afferma il parlamentare Tino Iannuzzi, continua il «devastante scippo di fondi ai danni del Sud che il governo sta realizzando da due anni».
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