Per la prima volta petizione on-line della FIOM-Cgil contro l'attacco ai diritti dei lavoratori.
Petizione: UNITI CE LA POSSIAMO FARE | Firmiamo.it
Per la prima volta petizione on-line della FIOM-Cgil contro l'attacco ai diritti dei lavoratori.
Petizione: UNITI CE LA POSSIAMO FARE | Firmiamo.it
Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)
a lavorare!
La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.
L. von Mises
SILENDO LIBERTATEM SERVO
firmato,è doveroso stare vicino ai lavoratori e a quei sindacati che non si vendono ai padroni
VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/
ora succede che non siamo più negli anni 60 o 70, non siamo più in un mondo chiuso dove nulla si sapeva di ciò che accadeva ... che so, in Germania, Francia, ....
Ora, delle due l'una:
- o tutto il mondo non riconosce diritti ai lavoratori
- o i diritti di cui qui si parla non sono tali.
E non parliamo certo della Cina. Là si c'è da parlare di diritti. Veri però, non le solite furbate.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
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Una cosa che non ho ancora compreso riguarda proprio l'improprio richiamo ai diritti in senso generico come se essi debbano essere sempre ricontrattati alle scadenze contrattuali.
I diritti del Lavoro( le regole di cui sempre si parla) sono scolpiti nbella tavole di bronzo della legge ma i patti contrattuali sono appunto il risultato di un compromesso delle parti che tiene conto dei diritti che non ledono la libertà delle parti di stipulare o non stipulare il Contratto.
Dunque i diritti riconosciuti dalla Legge sono sempre molto generali e non garantiscono che l'Imprenditore sia obbligato,se non vi ha un tornaconto,a tenersi i lavoratori anche quando non gli servono per le sue attività finalizzate al Mercato.
I lavoratori lo sanno e daranno a marchionne molto più del 51% di adesione richiesto per rimanere in Italia.
Landini , capo della Fiom rappresenta se stesso e non la volontà dei lavoratori che lo sconfesserà nella sua posizione irragionevole.
La Fiom poi dovrà spiegare come intende garantire il posto di lavoro alle maestranze che dovessero trovarsi a spasso dopo aver vinto( se mai lo vincerà) il Referendum.
GLF
Anche dalle risposte a questo thread si può evincere come la mentalità padronale abbia accoliti ormai anche tra i pezzenti
PEOPLE SMASH AUSTERITY
Al referendum vinceranno i sì solo ed esclusivamente perchè i lavoratori non vogliono perdere il lavoro. E non li biasimo dato che si sono sentiti dire che se al referendum vincono i no la Fiat valuterà altri posti dove andare...
L'aumento delle ore straordinarie, la diminuzione delle pause, l'esclusione della Fiom dal tavolo... Tutte cose per cui non si muore e per cui effettivamente non vale la pena di fare la guerra civile ma questo è solo il primo passo per una escalation nello smantellamento dei diritti dei lavoratori. A parte il fatto che di garanzie vere e proprie non ce ne sono, ci si ritroverà fra uno o due anni Marchionne che chiede nuovi sacrifici per aumentare la produttività e diminuire i costi.
Non parliamo poi del clima che si respirerà negli stabilimenti in cui certi sindacati verranno tollerati e altri decisamente no.
Ultima modifica di Imperium; 11-01-11 alle 21:12
Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)
La lotta degli operai di Mirafiori è la lotta di tutti gli operai d'Italia.
Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)
VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/
Con la rottamazione di FIOM, annichilita da Marchionne, forse in questo Paese si potrà incominciare a ragionare di produttività, etica del lavoro e doveri. Un passo fuori dalla crisi.