"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
Il problema non è Berlusconi , il problema sono gli italiani!
DISSIDENTE POLITICO IN REGIME DA OPERETTA!
OH CINCILLA' ... OH CINCILLA'!
come sapete il Giornale e gli altri giornali del padrone, terrorizzato dall'affare di Noemi, stanno sparando menzogne da giorni sull'Espresso e Repubblica, che hanno fatto uscire il caso
L'ultima è proprio di oggi, sul Giornale è uscito un articolo in cui si afferma che i giornalisti dell'Espresso volevano pagare Laura Drezwicka(ex concorrente del GF9) per farle dire che aveva avuto una relazione con Berlusconi: peccato che in questa telefonata si dice l'esatto contrario, cioè si dice esplicitamente che l'Espresso NON INTENDE PAGARE Laura per l'intervista
La telefonata fra Marco Lillo e Roberta Arrigoni | L'espresso | Multimedia
insomma l'ennesima menzogna(in questo caso, per fortuna, esplicitamente sputtanata) dei giornali del nano rivolta contro chiunque gli si mette contro...viene da domandarsi spontaneamente, riguardo a questi pennivendoli, fin quando abuseranno della nostra pazienza?
E poi il nano ha pure il coraggio di andare a dire che la maggior parte dei giornali è contro di lui...non ha proprio dignità il tipo, e tantomeno i loro servi!ncav:ncav:
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
Profetiche le parole di ieri di Peter Gomez :
"Gli uomini del leader del Pdl comunque non se ne stanno con le mani in mano. Si stanno studiando contromosse ad elevato impatto mediatico. E in molti giornali ci si chiede chi ci sia dietro le ormai numerose soubrette, o presunte tali, che si fanno sempre più spesso vive con le redazioni offrendo rivelazioni in cambio di denaro. La sensazione è che in molti casi si tratti di polpette avvelenate. Qualcuno insomma starebbe cercando di costruire prove (false) per dimostrare che le notizie riguardanti Berlusconi vengono pagate. Evitare il trappolone è comunque semplice: i giornalisti devono solo ricordare che gli scoop non si comprano, ma si guadagnano consumando le suole delle scarpe."
Tutto l'articolo qui : Voglio Scendere
Fermate l'Italia, voglio scendere.
Perche' ha mai detto qualcosa di vero Il Giornale?
L’espresso non ha mai offerto un euro per ottenere interviste piccanti su Silvio Berlusconi. Al contrario ha rifiutato l’offerta di un’intervista a pagamento sulla relazione sentimentale del presidente con una stellina del Grande Fratello, Laura Drezwycka. Non solo. Ha chiaramente detto all’agenzia che offriva il presunto scoop (rivelatosi una tentata truffa, che dovrà essere valutata dagli organi competenti sotto il profilo penale e deontologico) di essere interessato solo a un’intervista di interesse pubblico, non pruriginosa, e soprattutto gratuita, nella quale la ragazza rivelava cose vere e verificabili.
L’espresso, dopo avere ascoltato quello che la ragazza aveva da rivelare, ha risposto che avrebbe pubblicato l’intervista solo gratuitamente e omettendo il versante più privato del racconto.
Di tutto quello che la ragazza aveva raccontato, è stato detto chiaramente alla ragazza e all’agente fotografico Roberta Arrigoni, L’espresso era interessato alla parte dell’intervista nella quale lei sosteneva di essere stata raccomandata per entrare nel “Grande Fratello”.
Questo racconto era interessante per il pubblico del nostro settimanale perché sarebbe stato un elemento di prova del conflitto di interessi di Silvio Berlusconi. Il presidente del consiglio, che sostiene di non interessarsi più delle sue aziende, continuerebbe a determinarne le scelte editoriali entrando addirittura nei casting dei reality, per favorire qualcuno.
L’espresso ha detto chiaramente a Roberta Arrigoni che le rivelazioni piccanti della ragazza erano cose che potevano essere interessanti per i giornali di gossip e non per il nostro settimanale (e le domande che sono state fatte su questo versante erano tese solo a verificare la credibilità dell’affermazione della ragazza sulla sua relazione con Berlusconi).
L’espresso si è comportato in modo ineccepibile di fronte a un’offerta di una presunta testimonianza che era nostro dovere verificare.
Quello che emerge dalla ricostruzione dei fatti è inoltre un comportamento scorretto di chi ha organizzato, direttamente o indirettamente, un tentativo di trappola.
Ecco quello che è accaduto.
Il 27 maggio alle 12 Marco Lillo, autore con Peter Gomez e Caudio Pappaianni del servizio sul caso Noemi e sulla festa di Villa Certosa a Capodanno 2008, è stato contattato sul telefonino dalla signora Roberta Arrigoni dell’agenzia fotogiornalistica Unopress, mai sentita prima, che offriva notizie e fotografie riguardanti Silvio Berlusconi, senza essere mai stata sollecitata da L’espresso.
In particolare la Arrigoni sosteneva di essere in contatto con una ragazza (che poi si sarebbe rivelata essere Laura Drezwicka, protagonista del Grande Fratello) che voleva raccontare cose interessanti sui suoi rapporti con un importante personaggio identificabile in Silvio Berlusconi.
La titolare dell’agenzia fotografica sosteneva che la ragazza voleva essere pagata per le sue rivelazioni e subito Marco Lillo rispondeva che il settimanale non era disposto a pagare.
Il cronista chiedeva, visto che aveva come interlocutrice un’agenzia fotografica, se c’erano fotografie interessanti perché sarebbe stato possibile pagarle se fossero state di buona qualità e rilevanti sotto il profilo del pubblico interesse.
Arrigoni a quel punto sosteneva che Laura del Gf le aveva mostrato una fotografia sul cellulare interessante sotto questo profilo.
La stessa Arrigoni richiamava e poi in serata riconfermava l’interesse all’incontro da parte della sua cliente con un sms che fissava l’appuntamento per l’indomani, 28 maggio, al ristorante “La scialuppa” di Napoli alle 14 e 30.
L’agenzia sceglieva come luogo dell’incontro Napoli e determinava anche il ristorante: “La scialuppa”, lo stesso ristorante dove proprio in quei giorni (si è appreso dopo) “Il Giornale” aveva organizzato un incontro con l’ex fidanzato di Noemi Letizia nel tentativo di fotografarlo mentre incassava dei soldi.
All’appuntamento al ristorante “La Scialuppa” i cronisti de “L’espresso” Marco Lillo e Claudio Pappaianni incontravano Roberta Arrigoni e Laura Drezwicka.
Nel colloquio Laura affermava di avere avuto una relazione con Berlusconi e di essere stata inserita nel cast del Grande Fratello della trasmissione grazie alle sue pressioni.
In particolare ha raccontato di avere avuto una relazione con il presidente che l’avrebbe portata ripetute volte in Sardegna a villa Certosa e l’avrebbe mantenuta per mesi donandole numerosi gioielli di grande valore, pagandole l’affitto a Roma e poi riempiendole l’armadio di abiti firmati.
I cronisti, per verificare la sua credibilità, le ponevano numerose domande anche sui suoi rapporti intimi con Berlusconi. Alla fine della conversazione con la ragazza, i giornalisti parlavano con Roberta Arrigoni dell’agenzia fotogiornalistica Unopress e le spiegavano chiaramente che non avrebbero pubblicato nulla sul versante intimo perché erano interessati alle dichiarazioni che avessero un risvolto di interesse pubblico.
Al termine dell’intervista i cronisti de “L’espresso” venivano seguiti in motorino da due individui a bordo di uno scooter che scattavano alcune fotografie.
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Chissenefrega di Silvio, la cosa più divertente ora è vedere i suoi dipendenti all'opera che si fanno umiliare in questo modo.
Oltre ogni immaginazione
Francamente: nonostante ne conoscessimo da tempo i metodi e la levatura morale, quello che hanno fatto questa volta i berluscones va oltre ogni precedente e ogni immaginazione.
I bravi di don Silvio - chissà se su commissione di lui medesimo o per servilismo autonomo - hanno tentato di ribaltare la situazione del loro boss alle corde organizzando un trappolone contro il nostro giornale. Hanno assoldato un’ex concorrente del Grande Fratello, hanno allestito una specie di set con microspie e altro in un ristorante di Napoli e hanno infine telefonato a un nostro cronista per attirarlo lì e tentare di vendergli una falsa intervista.
Lo scopo era cercare di dimostrare che la stampa di opposizione paga gli intervistati per ottenere da loro falsi racconti sulla vita privata del premier.
Il trappolone è andato a vuoto, trasformandosi in un boomerang per chi lo ha organizzato, e non poteva che essere così. Il nostro giornale ha sempre respinto le offerte di intervista prezzolate e così è accaduto anche questa volta.
Di più: i due colleghi hanno le prove di aver specificato che non erano interessati a pubblicare dettagli sulla vita privata del premier ma solo a raccontare eventuali aspetti di pubblico interesse, come il fatto (raccontato dalla Drezwycka ) che a dispetto di quanto pubblicamente dichiarato il premier intervenisse direttamente nelle cose di Mediaset, inserendo una concorrente in un reality.
Ciò nonostante, il Giornale di Berlusconi (e mi dispiace per i diversi bravi colleghi che ci lavorano) ha tentato di estrapolare alcuni brani della conversazione tra i nostri colleghi e Drezwycka per imbastire quella cosa infame che hanno pubblicato oggi.
Fortunatamente, i due colleghi hanno registrato l’intera conversazione, che sarà a disposizione della magistratura quando questa cosa arriverà in tribunale.
Non c’è molto altro da aggiungere: c’è chi fa questo mestiere con dei principi etici e alla ricerca della verità, c’è chi lo fa organizzando trappole per servire meglio il proprio padrone capo del governo.
Veramente, questa volta sono andati oltre ogni precedente e ogni oltre immaginazione.
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