Roma, una via per Almirante? Alemanno dice sì se “idea condivisa”, ma è polemica | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
Io dico di si. Da sinistra: è ora di finirla con polemiche pretestuose.L’atto ufficiale non c’è ancora, ma la polemica è già scoppiata. La proposta di intitolare una via di Roma allo storico segretario del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante, dopo quelle innescate dall’idea lanciata dal sindaco Gianni Alemanno all’indomani del suo insediamento al Campidoglio, fanno riaffiorare vecchie ruggini sulla toponomastica delle città italiane tra destra e sinistra, accompagnate dal fermo dissenso della comunità ebraica, che si era già schierata contro la proposta di una strada intitolata all’ex leader del Msi e che oggi ribadisce la sua posizione. A destra si polemizza, come hanno fatto il senatore del Pdl Domenico Gramazio, il leader de La Destra Francesco Storace e la moglie dell’ex missino morto nel 1988, donna Assunta Almirante, con lo stesso primo cittadino di Roma, accusato di non prendere posizione sulla questione che egli stesso aveva aperto nel 2008. Alemanno, dal canto suo si difende sostenendo che intitolare una strada ad Almirante è giusto ma che si potrà procedere quando questa sarà un’idea condivisa.
E non perchè se sono state intitolate state a Bettino Craxi, noto ladro e tengentista in molti comuni d'Italia o a Francesco Crispi, travolto dalla scandalo della Banca Romana in quasi tutti i comuni i comuni d'Italia, si può benissimo intitolare una strada a Giorgio Almirante.
Ma perchè, ripeto, è una polemica inutile: Almirante ha partecipato, a modo suo, (cioè rimanendo escluso dall'arco costituzionale ) alla vita politica della prima repubblica.