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Treviso: la Lega vieta le riprese di “Cose dell’altro mondo” – DireDonna
Il film che fa paura alla lega
Mueller porta a Venezia il film «boicottato» dalla Lega
Alla Mostra la pellicola con Abatantuono imprenditore razzista. Gobbo vietò di girare a Treviso. La produzione ripiegò su Bassano
Poche pellicole, prima di questa, avevano suscitato tanto clamore nel Nordest ancor prima di essere realizzate. Cose dell’altro mondo pellicola di Francesco Patierno con Diego Abatantuono e Valerio Mastandrea, nell’ottobre del 2010 era stato al centro di un caso mediatico: a due settimane dall’inizio delle riprese il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, aveva rifiutato i permessi alla troupe che fu costretta a rifare il piano delle location, a disdire le camere d’albergo già prenotate da tempo, a mandare all’aria gran parte del lavoro e trasferirsi, con grande soddisfazione di commercianti e primo cittadino, a Bassano del Grappa. A distanza di un anno Francesco Patierno tornerà con il suo film in Veneto passando dalla porta principale: Cose dell’altro mondo è stato scelto da Marco Mueller per sezione «Controcampo italiano» alla 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La pellicola narra di «un buontempone d’industriale che si diverte a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche», e spingendo la comunità di immigrati ad allontanarsi dalla città per sempre.
Ed è proprio la figura dell’industriale interpretata da Abatantuono uno dei motivi del contendere: «Quel film offende la memoria di mio padre, sono pronto a querelare tutti», aveva dichiarato Thomas Panto figlio di Giorgio Panto, l’ex patron di Antenna 3 morto nel 2007. A questo si aggiunse il rifiuto del primo cittadino trevigiano di aprire le porte della città alla produzione. «Chiedevano la collaborazione del Comune— disse allora Gobbo — per la viabilità e la sicurezza per bloccare strade e circolazione per settimane, volevano anche portare un toro per una scena da girare in piazza dei Signori, non mi è sembrato il caso. Ci avevano anche chiesto di girare negli uffici a Ca’ Sugana ma non l’ho ritenuto opportuno». «L’ennesimo tentativo di gettare del fango sulla nostra terra— aveva aggiunto il consigliere regionale leghista (e bassanese) Nicola Finco rinnovando la polemica anche con il sindaco di Bassano Del Grappa Stefano Cimatti che aveva accolto a braccia aperte la troupe e il cast del film—Gobbo ha fatto bene, a Cimatti invece interessa solo apparire, non ha a cuore l’immagine della città».
Con il film di Patierno, concorreranno alla sezione di Controcampo italiano Scialla! (film d’apertura; di Francesco Bruni, con Fabrizio Bentivoglio), Maternity blues (di Fabrizio Cattani con Andrea Osvart), Qualche nuvola (di Saverio Di Biagio, con Greta Scarano), Cavalli (di Michele Rho con Vinicio Marchioni) e Tutta colpa della musica (di Ricky Tognazzi con Stefania Sandrelli). È stata inoltre definita la composizione della giuria di Controcampo italiano, presieduta dalla regista Roberta Torre (che alla Mostra 2010 ha aperto Controcampo italiano con il successo internazionale I baci mai dati). La giuria sarà composta dal regista e sceneggiatore Aureliano Amadei, vincitore del premio Controcampo italiano 2010 con 20 sigarette (film vincitore anche di quattro David di Donatello e due Nastri d’argento) e dall’attrice Cristiana Capotondi, reduce dal successo dell’anno scorso in La passione di Carlo Mazzacurati, in concorso alla 67esima Mostra. La sezione, quest’anno, presenterà oltre i sette lungometraggi narrativi, anche sette cortometraggi (tra questi «Il maestro», esordio alla regia di Maria Grazia Cucinotta) e sette documentari, tutti in prima mondiale e tutti in competizione nelle rispettive categorie, con due nuovi premi per i cortometraggi e per i documentari.