Dopo lo scandalo di Giuseppe Narducci, magistrato divenuto assessore della nuova giunta De Magistris, trema il PDL

Luigi Bobbio sindaco Pdl di Castellammare di Stabia (Napoli) che nel 2001 passò direttamente dalla Procura al Senato per poi, una volta trombato, entrare nello staff della ministra Meloni e diventare presidente di An a Napoli.




Antonio Panico magistrato del Tribunale di Napoli, vicesindaco di Giugliano in Campania (NA).

“E’ necessario e urgente che il vicesindaco del comune di Giugliano, nonché assessore alla Trasparenza e Legalità, Affari Generali e Contenzioso Antonio Panico si dimetta”. La richiesta, questa volta, non proviene dalla minoranza ma da un esponente della coalizione di centrodestra, Gianni Riccio del Popolo della Libertà, che rimarca la vicenda che vede coinvolto Panico nelle indagini riguardanti lo scandalo mazzette negli appalti al comune di Napoli, insieme all’imprenditore Alfredo Romeo. “Nei mesi scorsi – afferma Riccio – si è parlato tanto del sindaco di Giugliano a causa di alcune sue conversazioni telefoniche con l’imprenditore Alfredo Romeo, finito nell’occhio del ciclone giudiziario per questioni legate ad appalti pubblici. All’epoca furono chieste le dimissioni del vicesindaco dagli incarichi che egli ricopre nell’esecutivo giuglianese – continua l’esponente del Pdl – ma nulla è accaduto. Nel frattempo Panico partecipa ai dibattiti e convegni incentrati sul tema della legalità. Si avverte uno stridore che la città di Giugliano non merita. Pertanto, pur essendo convinto dell’innocenza del vicesindaco e della estraneità ai fatti dell’affare Romeo – chiosa Riccio – sarebbe opportuno, necessario ed urgente che rassegni le dimissioni”
CASO ROMEO, RICCIO (PDL): IL VICE SINDACO PANICO DEVE DIMETTERSI - InterNapoli.it


Castellammare e Giugliano sotto tonnellate di spazzatura
Il sindaco stabiese annuncia l’apertura di nuovo siti di stoccaggio provvisori da aggiungere all’ex fabbrica dell’Aranciata Faito dove però è stato trovato l’amianto. Il collega di Giugliano: «Non esiste solo Napoli»


Le strade del centro di Napoli tornano a respirare, anche se non si sa ancora per quanto. Le periferie, invece, continuano ad essere soffocate dalle tonnellate di immondizia. Ma è in provincia che ci sono i casi più disperati: a Giugliano, il terzo comune più popolato della Campania, i roghi sono all’ordine del giorno, mentre a Castellammare di Stabia giacciono 600 tonnellate di spazzatura da oltre una settimana.

SEL: «RESPONSABILITA' DEL SINDACO» – «Luigi Bobbio è incapace di governare, la sua inefficienza e il suo immobilismo sono intollerabili. I cittadini sono esasperati, vi sono strade interamente bloccate dai rifiuti». Catello Imparato, segretario di Sinistra ecologia e libertà, attacca il sindaco stabiese: «Come ha ricordato il presidente Caldoro, sono innanzitutto i sindaci a dover intervenire e risolvere la situazione. Prendiamo atto che ad oggi tonnellate di rifiuti sommergono Castellammare con odori nauseabondi e rischi per la salute».

BOBBIO: «NUOVI SITI DI STOCCAGGIO» – Intanto Bobbio annuncia l’apertura di più siti di stoccaggio. Domani si terrà un con Asl Napoli 3 Sud, Arpac, prefettura, questura, Procura di Torre Annunziata, Regione e società Multiservizi «per valutare la situazione sanitaria in città e ottenere dall’Arpac Campania immediati sopralluoghi su almeno altri quattro siti cittadini da destinare a siti di stoccaggio provvisorio, da affiancare a quello dell’ex stabilimento industriale dell’Aranciata Faito». Ma i residenti del quartiere Savorito da giorni presidiano l’ingresso della fabbrica abbandonata dove è stato rivenuto anche amianto. Bobbio ha promesso che non solo l’area sarà bonificata, ma «metteremo in sicurezza la porzione dichiarata agibile, così come prescritto dall’Arpac prima di procedere allo stoccaggio. Si tratta di una soluzione provvisoria».

IL SINDACO DI GIUGLIANO: «NESSUN RISPETTO PER I CITTADINI » – «Non esiste solo Napoli, ma esistono anche i diritti dei cittadini che abitano in provincia». È l’urlo di Giovanni Pianese, sindaco di Giugliano, comune con un decimo della popolazione di Napoli, ma con oltre duemila tonnellate di spazzatura in strada. Eppure, contesta il primo cittadino, «lo Stir che lavora gran parte dei rifiuti partenopei insiste sul territorio di Giugliano ed i miei concittadini devono stare tra i rifiuti. E non dimentichiamo che abbiamo Taverna del Re (con 6 milioni di ecoballe) e numerose discariche sature da bonificare».

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Arcibaldo Miller magistrato partenopeo che nel 2005 Berlusconi voleva candidare a sindaco di Napoli; rinunciò a causa della frattura nel partito.



Loggia P3: Arcibaldo Miller, l’uomo che abbattè De Magistris

E’ stato protagonista negli anni ’90 della scena giudiziaria napoletana. Lui, Arcibaldo Miller, era il braccio destro del fu procuratore capo di Palmi, Agostino Cordoba. Arcibaldo Miller, oggi capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, i cani da guardia che il governo – di qualsiasi bandiera – slega contro i magistrati non allineati.
E’ stato lui, Miller, insieme a Martone e a Carbone, a impallinare De Magistris:

Loggia P3: Arcibaldo Miller, l’uomo che abbattè De Magistris


Su 12 magistrati eletti in Parlamento (contro i 20 del '94, i 23 del '96, i 12 del 2001), 6 sono del Pdl (Caliendo, Centaro, Giuliano, Mantovano, Palma e Papa) e 6 del Pd (Carofiglio, Casson, Della Monica, Ferranti, Finocchiaro, Tenaglia). Un'inezia rispetto alla quota pregiudicati (22) e indagati-imputati (un'ottantina, compresi gli onorevoli magistrati Caliendo e Papa, inquisiti rispettivamente per la P3 e la P4).
http://www.ilmegafonoquotidiano.it/n...-caso-narducci


Ecco Carlo Nordio il pm veneziano che il PDL vuole candidare a guardasigilli al posto di Alfano.