"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
Intanto il solare non è allo 0, % ma alla fine del 2010 si attestava a circa il 2%. Il ritmo di installazione è esponenziale visto che ogni anno più che raddoppia:
* 2010 | 1850 MW
* 2009 | 711 MW
* 2008 | 340 MW
* 2007 | 60 MW
Fotovoltaico: nel 2010 installata in Italia una potenza tre volte superiore agli USA
come vedi in questo campo è importantissimo avere dati molto aggiornati per evitare di dire delle panzane cosmiche.
Ora, sai benissimo che gli esponenziali crescono molto velocemente quindi non meravigliarti se ti dico che nel giro di pochi anni possiamo arrivare tranquilli tranquilli al 20-30% solo di fotovoltaico (due anni fa eravamo allo 0,5% l'anno scorso eravamo al 1% ora siamo al 2% il prossimo anno al 4% fra due all'8% tra tre al 16%, etc). Nel medio termine è realistico che comunque ci si assesti attorno al 50%.
Ultima modifica di Banditore; 27-05-11 alle 22:53
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.
ok visto che non è pregiata ce ne vorrà un po' di più... ma l'ordine di grandezza è quello e i calcoli che ho fatto sono tutti molto prudenziali... quindi, per una volta, datti una calmata e smetti di pensare che eserciti di ingegneri, tecnici, e amministratori pubblici e privati siano degli idioti mentre tu hai capito il mondo e lo salverai dal default energetico.
tutto il mondo va a passi da gigante verso le rinnovabili e se tu vuoi restare dove sei mi spiace per te che non ti sarai accorto della più grande rivoluzione industriale dei tempi recenti.
Mi sembri uno di quelli che negli '80 voleva scrivere con le macchine da scrivere e rifiutava il computer o uno di quelli che pochi anni fa rifiutava la fotografia digitale e diceva che non si sarebbe mai affermata... pensi con sistemi vecchi e meriti di rimanere nel passato... mi spiace per te ma il mondo va avanti.
Paolo Iora, Professore di Sistemi per l'Energia e l'Ambiente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell'Università degli studi di Brescia, ha pubblicato, sul periodico dello sviluppo sostenibile “Nuova Energia” , un importante studio nel quale sono riportati i risultati di recenti analisi LCA (Valutazione del Ciclo di Vita) di moduli fabbricati con silicio monocristallino e policristallino. Tali analisi mettono in relazione il fabbisogno energetico per produrre gli impianti fotovoltaici con il tempo necessario per coprire, con l’energia prodotta, il debito energetico iniziale. In particolare è stato preso in esame un impianto da 3 kWp nell’intero ciclo di vita (dall’estrazione del silicio nel caso dei diffusi pannelli al silicio, successiva lavorazione, trasporto, assemblaggio, fino allo smaltimento dell’impianto) e si è giunti alla conclusione che per realizzare l’impianto occorrono di circa 45 MWh di energia primaria. Partendo da questi dati lo studio ha calcolato l’ Energy Pay Back Time cioè il tempo necessario a recuperare con l’energia prodotta l’energia primaria utilizzata per realizzare l’impianto. Con l’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico, con l’energia prodotta, si riesce a recuperare il debito energetico approssimativamente in 4-9 anni se installato a Milano e 3-6 anni se installato a Ragusa, questo per via del diverso irraggiamento. Dai valori stimati ne deriva, considerando che la vita operativa dei moduli è superiore a 20 anni, che la tecnologia fotovoltaica è una fonte energeticamente sostenibile.
Life Cycle Assessment per i pannelli fotovoltaici - Ecobioservice - Consulenza energetica e ambientale
in ogni caso i dati riportati sopra sono già vecchi e attualmente il consumo energetico è ulteriormente diminuito a causa di economie di scala più favorevoli.
Si consideri inoltre che i pannelli di seconda generazione (e ancora di più quelli di terza) sono in generale enormemente meno energivori nella loro fase di costruzione in quanto il silicio che la parte energeticamente più costosa da produrre è presente in quantità ridottissime.
Guarda hai ragione tu. L'importante sarebbe di non prendere soldi miei per finanziare le tue idee insane, ma chiedo troppa civiltà effettivamente.
Io non ho problemi ad usare una tecnologia matura a differenza tua che vuoi finanziare artificiosamente quelle acerbe, pc e digitali si sono sviluppate cmq senza soldi pubblici perchè migliori delle precedenti tecnologie. Quando arriverà il momento del fotovoltaico veramente competitivo senza incentivi, vedrai che fiorirà cmq da solo.
I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.
Il problema nel caso del fotovoltaico è l'economia di scala.
finchè non c'è stato l'intervento pubblico i prezzi non accennavano a diminuire perchè produttori e installatori erano un pugno di persone che facevano cartello.
Ora che si scannano per accapparrarsi le numerossissime commesse, che i produttori si sono moltiplicati, che la produzione in larga quantità è diventata più economica, etc. etc. i prezzi sono colati a picco e questa diminuzione dei prezzi sta portando il FV a poter veramente gareggiare con il petrolio e nel breve termine anche a vincerlo e a diventare più economica del petrolio stesso.
Non so se conosci cos'è il concetto di energia di attivazione di una reazione chimica... idrogeno e ossigeno possono stare mescolati per milleni senza reagire tra loro anche se sarebbe termodinamicamente più vantaggioso che fossero acqua...
il finanziamento pubblico è quella scintilla che fa partire la reazione e fa fare il botto al sistema dando la possibilità reale di spostarsi verso un equilibrio più vantaggioso con il rilascio di un energia enormemente superiore all'energia di attivazione... spero che la metafora non sia stata troppo ardua.
Ultima modifica di Banditore; 27-05-11 alle 23:34