Originariamente Scritto da
stefaboy
Sono andato a spulciarmi le dichiarazioni rese, incriminate per le querele contro De Magistris.
vs Bagnoli
3 giugno 2010: ”Bagnoli è una pagina vergognosa di commistione tra politica e crimine attorno al denaro pubblico”.
vs Mastella
in un’ intervista a Epolis ottobre 2009: «Mastella? Parla di raccomandazioni ma in realtà era a capo di un mercato criminale di posti di lavoro».
Posto che i parlamentari “lavorano” con la parola e la la DEVONO esprimere opinioni più che riservarsi il diritto di farlo come i mortali cittadini perché questo è il loro “lavoro”… io sono dalla parte di De Magistris perché lo ritengo coerente con la linea di Di Pietro e dell’IDV.
L’idv difende una forma ridotta dell’immunità parlamentare e cioè le dichiarazioni rese purché siano vere.
l’unico modo per accertare la verità in un processo è querelare penalmente il diffamatore.
Se tu prendi carta bollata e anziché chiedere la verità vuoi un risarcimento danni in causa civile dove l’onere della prova spetta al denunciato… e ti chiami Clemente Mastella o addirittura Bagnoli S.p.a. tu stai solamente intimidendo il politico per mettergli il bavaglio perché è lui che si deve sbattere a spendere soldi in avvocati per scagionarsi e quand’anche tu perdessi, non subirai alcuna contro querela… cosa che invece può avvenire in un procedimento penale.
Per queste ragioni appoggio De Magistris in tutto e lo ritengo assolutamente coerente con se stesso e con IDV