Nuovo video:
Nuovo video:
certo, basta insistere con la propria versione di comodo, cosi' i giudizi conseguenti ti vengono facili...
questi "pacifisti" hanno usato armi e coltelli contro i soldati. tanto che ora risultano 10 soldati feriti. qualunque esercito al mondo risponderebbe come hanno fatto loro. se volevano fare un massacro come dici tu, c'era un modo piu' semplice: bastava affondarli.
ripeto, cerchiamo di non prenderci per il culo.
Ultima modifica di italoconservatore; 31-05-10 alle 09:48
Ultima modifica di ARMINIUS; 31-05-10 alle 09:51
nessuno STATO in tempo di pace ha mai fatto cose lontanamente paragonabili a questa ... sono allibito!
ma i più incredibili sono gli usa che continuano a finanziare questo stat(erello) il più aggressivo e razzista del mondo con fior di M$
Dovunque c'è un grande sfoggio di opinioni
piene di svariate affermazioni
che ci fanno bene e siam contenti
un mare di parole un mare di parole
ma parlan più che altro i deficienti
Infatti, non prendiamoci per il culo.
L'uccisione di civili da parte di militari in acque internazionali, o comunque anche in terra di Israele, è un crimine contro la legge internazionale, tanto più che la nave in questione batteva bandiera turca, di un ex-alleato ormai.
Vuoi dirmi che era una trappola ? Forse... Ci sono cascati in pieno, perchè Israele è guidato da soggetti che agiscono ormai d'istinto e senza pensare. E' isteria collettiva.
PEOPLE SMASH AUSTERITY
Dovunque c'è un grande sfoggio di opinioni
piene di svariate affermazioni
che ci fanno bene e siam contenti
un mare di parole un mare di parole
ma parlan più che altro i deficienti
ma stai dando i numeri? reagire contro minacce dirette alla propria incolumita' (uso di armi ed altro) è quanto di piu' legittimo ci possa essere. Al massimo puoi dire che la cosa va accertata, ma non puoi certo negare che se è vero quanto dicono i media la violenza l'hanno usata i ""pacifisti"" per primi.
E se e' cosi' crolla tutto il tuo discorso.
ma te che sbraiti al razzismo per ogni minuzia come puoi giustificare questo senza sentirti schizofrenico?
A causa degli insufficienti investimenti e della scarsità di servizi pubblici forniti alla popolazione, la parte orientale e araba di Gerusalemme mostra indicatori di sviluppo economico (come tasso di occupazione lavorativa e reddito medio) ben al di sotto di quelli di Gerusalemme Ovest. Rispetto a ques’ultima, la zona Est soffre di livelli più alti di analfabetismo, povertà, matrimoni e gravidanze precoci. Ha un numero molto inferiore di biblioteche, parchi pubblici, ambulatori medici, centri sociali per anziani o disabili, servizi di manutenzione stradale.
Pur rappresentando il 34% della intera popolazione della città, gli arabi di Gerusalemme ricevono meno del 12% del budget sociale, nonostante il loro livello di povertà sia più del doppio dei residenti ebrei e il 77,2% dei bambini arabi sia al di sotto della soglia di povertà (in contrasto al 39,1% dei bambini ebrei). Ad essi va il 15% delle spese per l’istruzione, l’8% dei servizi tecnici e appena l’1,2% per la cultura e l’arte[3].
Le condizioni di Gerusalemme Est sono in molti casi peggiori di altre zone della Cisgiordania e Gaza, specialmente riguardo alla frequenza scolastica e ai livelli di istruzione della sua popolazione giovanile. Per esempio, il 50% degli studenti abbandonano il ciclo scolastico prima del termine. Secondo l’Association for Civil Rights in Israel (ACRI)[4], nel 2008 Gerusalemme Est mancava di 1.500 aule, carenza stimata a 1.900 per il 2010.
La discriminazione presente nella programmazione urbana, l’espropriazione di terre e gli scarsi investimenti nelle infrastrutture fisiche e nei servizi pubblici sono espressioni concrete di una politica intesa a far sì che Gerusalemme sia composta da una maggioranza ebrea e che la popolazione palestinese venga progressivamente espulsa fuori dai suoi confini. Come denuncia il giornalista israeliano Akiva Eldar[5], dal 1967 Israele ha espropriato il 35% dell’area di Gerusalemme Est (circa 24 kmq) sulla quale sono stati costruiti quartieri riservati agli ebrei per un totale di 50.000 unità abitative. Non soltanto agli arabi è proibito comprare una casa, per esempio, nel quartiere di Talbiyeh (nome cambiato ufficialmente in Komeniyut) dove erano nati 63 anni fa, ma non è neppure permesso loro di costruire nuove abitazioni su di un terzo del territorio di Gerusalemme Est, la parte appunto espropriata nel 1967.
Una triste caratteristica della parte araba della città è la frequente, desolante visione di rifiuti e spazzatura nelle strade. Prima di esprimere commenti ironici, o decisamente razzisti, sulla “pulizia degli arabi”, è tuttavia importante conoscere qualche dato statistico [6] sulla equità nella distribuzione dei servizi municipali. Intere strade a Gerusalemme Est sono infatti prive di servizi di raccolta dei rifiuti o di qualsiasi forma di pulizia urbana (nonostante gli abitanti arabi paghino le tasse come gli altri). In queste aree, inoltre, mancano i veicoli per la pulizia meccanica delle strade e lavora soltanto una frazione degli operatori ecologici presenti nella zona Ovest. Molti cassonetti sono dilapidati o bruciati, mancano i contenitori più piccoli per la raccolta rifiuti nelle aree commerciali, culturali e pubbliche. Spesso sono gli stessi abitanti che a loro spese devono intervenire per supplire alla carenza dei servizi pubblici. Quella parte della città inoltre è priva di 70km di linea fognaria e circa 160.000 residenti (oltre la metà della popolazione palestinese) non sono collegati alla rete pubblica dell’acqua.
Come si vive a Gerusalemme Est | Salute Internazionale
Dovunque c'è un grande sfoggio di opinioni
piene di svariate affermazioni
che ci fanno bene e siam contenti
un mare di parole un mare di parole
ma parlan più che altro i deficienti