ostridicolo:ostridicolo:
L' UE liberale si certo come no repapelle:
Leggi qua, va
EURO, LA CRISI VIENE DA LONTANO
DI MATTEO CORSINI
“La crisi dell’euro viene da lontano. Essa è la conseguenza della politica monetaria troppo restrittiva che la Bce ha seguito praticamente da quando è sorta nel 1999 e dell’assenza di un centro propulsore della crescita economica in Europa.” (G. La Malfa)
Così sostiene Giorgio La Malfa, evidentemente basandosi più su delle sensazioni personali che sui numeri. Vi risparmio il resto, ossia la richiesta di una politica più accomodante da parte della Bce, gli eurobond, gli investimenti pubblici e tutto il solito bagaglio keynesiano.
Dato che il termine di paragone spesso utilizzato per indicare il modello a cui dovrebbe rifarsi la Bce è la Federal Reserve americana – nei confronti della quale è ormai ampiamente diffuso, non solo tra gli “austriaci”, il giudizio negativo sulla politica monetaria eccessivamente accomodante negli anni precedenti la crisi – credo sia utile testare le affermazioni di La Malfa confrontando l’andamento di alcuni indicatori dal 1999 al 2007, ossia al momento in cui ha iniziato a manifestarsi la crisi. Nello specifico, ho preso in considerazione l’andamento dei tassi ufficiali reali (calcolati come differenza tra tassi ufficiali fissati dalle banche centrali e crescita degli indici dei prezzi al consumo) e dell’aggregato monetario M2 (che, mi si passi una definizione sintetica non formalmente perfetta, è formata da contanti, conti correnti, mezzi di pagamento a vista e depositi a beve termine). Non ho usato il più ampio aggregato M3, che essenzialmente include anche pronti contro termine, obbligazioni fino a due anni e fondi monetari, perché la Fed non pubblica più M3 dal 2006.
Ebbene: tra il 1999 e il 2007 il tasso ufficiale reale è stato mediamente pari allo 0.9 per cento negli Stati Uniti e allo 0.95 per cento nell’Eurozona. Dall’inizio del 2008 a oggi i due tassi reali medi sono diminuiti allo 0.22 e allo 0.65 per cento rispettivamente. Direi, quindi, che la differenza nei tassi reali è evidente dal 2008 in poi (d’altra parte, la Fed ha davvero fatto di tutto per inondare il mercato di liquidità), mentre nel periodo precedente non credo si possa definire la politica monetaria della Bce “troppo restrittiva”, né in termini assoluti, né in termini relativi.
Per quanto riguarda M2, tra il 1999 e il 2007 l’aggregato è cresciuto del 6.14 per cento composto annuo negli Stati Uniti e del 7.36 per cento composto annuo nell’Eurozona. Dall’inizio del 2008 a oggi la crescita di M2 è stata pari al 6.45 per cento composto annuo negli Stati Uniti e del 3.72 per cento composto annuo nell’Eurozona. Anche in questo caso, mi pare arduo definire la politica monetaria della Bce restrittiva nel periodo compreso tra il 1999 e il 2007, sia in termini assoluti, sia in termini relativi.
Dal 2008 in poi, la si può considerare restrittiva in termini relativi, ma sempre tenendo presente che il termine di paragone è la Fed.
In conclusione, su un punto concordo con La Malfa: la crisi dell’euro viene da lontano. Ma per cause che sono all’esatto opposto di ciò che sostiene lui.
EURO, LA CRISI VIENE DA LONTANO | Movimento Libertario
Ultima modifica di Pino80; 21-12-11 alle 14:06
Ecco UNO ,CHE E' VERAMENTE LIBERALE, cosa dice sull' UE e sull' Euro
Questa intervista l' ho già postata mille volte ma evidentemente chi parla di UE liberale o non l' ha ancora letta o fa finta di non capire ed è in mala fede
Lew Rockwell: L'Euro e l'Europa sono stati un errore
D : Quanto è in pericolo l'Europa al momento?
L. R. : Spero molto in pericolo. Intendo dire, spero che l'Europa cessi di esistere. L'Europa è stato un errore, un errore nato dalla pianificazione centrale, la stessa Unione Europea è stata un errore.
Credo che sia molto importante chiarire quale sia il vero problema della Grecia, dell'Europa, e degli altri paesi. Non sta venendo salvata la Grecia, o meglio, non è che vorrebbero salvare la Grecia, sono le banche che vengono salvate.
Le banche che possiedono debito Greco, un debito altamente rischioso e con enormi tassi d'interesse, si aspettano di venire salvate se la Grecia non può pagare. Quello che vogliono fare, quindi, è danneggiare i Greci e caricarli di oneri finanziari fino a spaccargli la schiena, in modo che le grandi banche possano essere ripagate.
Ma tutto ciò è sbagliato, non vogliamo che accada questo. Se vogliamo davvero ricostruire la situazione in Europa e fare in modo che ci sia nuova prosperità in particolare in Grecia, queste banche devono fallire.
Non devono essere sostenute. Stanno distruggendo l'euro e l'Europa, il che è un bene, ma stanno anche distruggendo la prosperità e lo standard di vita di queste persone e degli Stati Uniti e di altre persone nel mondo.
Le banche sono fuori controllo. Non si parla mai delle banche quando si affronta l'argomento. Non ne sentiamo parlare perché è una sorta di messaggio segreto. Penso che dobbiamo focalizzare chi e cosa sia il problema.
Ad esempio, per quanto riguarda tutta la questione del "contagio", la General Motors è uscita di scena ma ciò non ha danneggiato le altre case automobilistiche, anzi, forse hanno anche festeggiato perché hanno meno concorrenza.
Ma le banche sono tutte connesse, sono tutte intrinsecamente in bancarotta, a causa della riserva frazionaria. Nessuna banca possiede i soldi di tutti i depositanti. Basta che pochi correntisti ritirino i propri soldi da un istituto bancario per mandarlo in fallimento, se non fosse per banche centrali. La BCE in Europa e la FED negli Stati Uniti hanno causato enormi danni generando espansioni e recessioni, depressioni, tutto per proteggere le banche.
Viviamo in una sorta di bancocrazia. Che parliamo di Europa o America, dobbiamo eliminare le banche centrali; abbiamo bisogno di denaro sonante, abbiamo bisogno di un sistema bancario onesto, dobbiamo eliminare il sistema bancario centrale. Ed in fondo in fondo sta accadendo.
Possono protrarre la situazione ancora un pò in Europa, ma le banche sono così fuori controllo, così indebitate, che non esiste abbastanza denaro al mondo per aggiustare queste pericolose e mostruose istituzioni. Quindi devono essere riformate, devono essere riformate in massa, e forse potrebbe anche succedere.
Ci sarà maggiore dolore economico in arrivo. Ma siamo già inondati di dolore. Siamo in una grave recessione negli Stati Uniti, ed anche in Europa. Le cose stanno peggiorando, perché non esiste ripresa. Possiamo solo sperare in una seria riforma, un altro giro di alcool fornito dalla banca centrale non fermerà il dolore. Ci sarà dolore quando l'alcool si fermerà, ma questo sarà necessario.
D : Ha menzionato le cattive notizie per l'Eurozona, ma c'è la paura che se non viene salvato l'euro il continente potrebbe finire in recessione. Qual'è la risposta a questa paura?
L. R. : Il continente è già in recessione. Forse sarebbe stato meglio il Marco Tedesco che era una moneta 'fiat' meno folle e meno inflazionata rispetto alle altre.
Il problema sono tutte le monete 'fiat', ma rispetto a questa moneta unica Europea sarebbe stato meglio che ogni paese avesse avuto la propria valuta.
Ci sono alcune persone, ad esempio John Maynard Keynes, che vogliono una moneta unica globale: il bancor. Sarebbe ancora peggio.
Ma noi vogliamo decentramento politico e monetario, fintanto che esiste il denaro fiat. Se invece avessimo un gold standard, l'oro sarebbe lo stesso materiale in Sri Lanka, in Lussemburgo, in Venezuela.
E' di questo che avremmo bisogno per puntare ad una crescita reale, ad una moneta sonante, ad una moneta onesta; senza che il governo, le grandi banche e le grandi istituzioni connesse al governo ci derubino.
D : Quindi lei pensa che l'euro debba essere abbandonato come valuta. Ora la discussione verte se cacciare la Grecia fuori dall'Eurozona. Pensa che non sia nei migliori interessi dell'Eurozona?
L. R. : Probabilmente è nei migliori interessi della Grecia, non nell'interesse dell'Establishment Greco. Penso che sia nell'interesse della popolazione Europa, delle singole popolazioni dei paesi Europei che l'Europa esca di scena.
Avremo che la Germania sarà più solida, il Lussemburgo sarà più solido, l'Austria sarà più solida della Grecia, Portogallo o Spagna, ma qualsiasi altro paese può diventare più solido.
E' la centralizzazione che fornisce potere alla banca centrale, sono i suoi burocrati di Bruxelles che stanno imbastendo sempre di più un regime autoritario cercando di gestire ogni aspetto della vita in ogni paese.
Proprio come il governo degli Stati Uniti fa qui. Non è una cosa buona avere un grande governo centrale negli Stati Uniti e non è una cosa buona avere un grande governo centrale in Europa. Abbiamo bisogno di decentralizzazione, libertà, denaro onesto, denaro sonante, un settore bancario onesto.
Ultima modifica di Pino80; 21-12-11 alle 14:24
copiamo il testo che è meglio
Invece è l'ANSA. Vi riporto qualche estratto:
Parlando con il sito online Newsit.gr, la donna ha affermato che nelle ultime settimane "sono stati registrati circa 200 casi di neonati denutriti perche' i loro genitori non sono in grado di alimentarli come si deve", mentre gli insegnanti delle scuole intorno all'istituto da lei diretto fanno la fila per prendere un piatto di cibo per i loro alunni che non hanno da mangiare. Il ministero della Pubblica Istruzione, che in un primo momento aveva definito la denuncia come "propaganda", si e' visto costretto a riconoscere la gravita' del problema.
Come hanno detto alcuni insegnanti al quotidiano To Vima, il problema di denutrizione esiste e viene individuato piu' facilmente nelle scuole a pieno tempo: "Molti ragazzi vengono in classe senza il pranzo e dicono di averlo dimenticato a casa perche' si vergognano di dire la verita'". E non mancano nemmeno i casi di pazienti che, dopo essere guariti, non vogliono lasciare l'ospedale perche' non hanno dove andare a dormire.
Stanno uccidendo i greci, e non solo con la fame. L'Unità, qualche settimana fa:
I ricoveri nelle strutture private sono crollati del 30% tra il 2009 e il 2010, mente quelli negli ospedali pubblici sono aumentati del 24%. Contemporaneamente, gli ospedali pubblici hanno subito tagli per il 40% del loro budget, molti lavoratori sono stati licenziati e quindi il personale è carente. Le code per una visita o per un ricovero sono diventate lunghissime, tanto da scoraggiare i pazienti e da alimentare il sistema delle bustarelle elargite a medici e infermieri.
Inoltre, cominciano a scarseggiare alcuni medicinali. Molte ditte farmaceutiche hanno infatti deciso di sospendere l'approvvigionamento di farmaci agli ospedali greci perché le fatture non venivano pagate da anni. Un esponente della Roche ha dichiarato sempre al Wall Street Journal che il gruppo svizzero ha interrotto la fornitura di alcuni farmaci anticancro, Novo Nordisk ha smesso di mandare insulina e Leo Pharma non spedisce più un farmaco anticoagulante e uno contro la psoriasi.
Questo blog si occupa di Grecia da tempo. Nel dicembre 2008, tre anni fa, sapevamo già che i greci sarebbero stati "i primi". E Pietro cominciò a seguire da vicino la Grecia nel gennaio 2010, due anni fa. Malgrado ciò, sono stupita dalla rapidità con cui la situazione si sta deteriorando. Non possiamo fare altro che assistere inorriditi alla tragedia che si consuma a poche ore di navigazione dalle nostre coste, con la sempre più ineluttabile consapevolezza che i prossimi saremo noi.
Ultima modifica di Enri; 23-12-11 alle 22:08
Dal momento che stiamo su un forum politico sarebbe bene che si aprisse un dibattito su sto pezzo, sopratutto perchè tra un anno potremmo essere noi in questa situazione
purtroppo ste misure d'austerity ci porteranno li, anche secondo me
ATENE, 19 DIC - In Grecia, a pochi giorni dal Natale e in piena recessione, si ha l'impressione che dovunque prevalga un'atmosfera di rabbia e di tristezza che ai greci di una certa eta' riporta alla memoria scene della Seconda Guerra mondiale e dell'occupazione tedesca del Paese: poverta', lotta quotidiana per la sopravvivenza, disperazione. Le famiglie greche, secondo i dati della Confederazione Nazionale del Commercio ellenico, vivono in una situazione che appena qualche mese fa sembrava impensabile. Nove greci su 10 hanno abolito le spese per il vestiario e per le calzature, otto su 10 le spese per i divertimenti e un cittadino su quattro dichiara che gli non bastano i soldi per l'acquisto di generi di prima necessita'. Soltanto un greco su quattro cerca di risparmiare per paura della situazione economica incerta. Mentre sempre un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di poverta', uno al limite della stessa soglia e due su quattro fanno ricorso ai loro risparmi per vivere. In ogni caso, secondo la Confederazione, cio' significa che sul mercato manca la liquidita' che puo' condure alla sparizione della piccola e media imprenditoria. Piu' di 400.000 nuclei familiari, secondo l'Istituto nazionale di statistica Elstat, sono rimasti senza alcun reddito perche' nessuno dei componenti lavora piu', mentre oltre 60.000 famiglie hanno fatto ricorso al tribunale chiedendo la regolamentazione dei loro debiti perche' sostengono di non essere piu' in grado di pagarli nemmeno a rate. Il numero degli indigenti che usufruiscono delle mense comuni allestite dalla Chiesa ortodossa greca e' aumentato ultimamente di 20.000 unita', come ha rivelato Maria Iliopoulou, direttrice del brefotrofio di Atene. Parlando con il sito online Newsit.gr, la donna ha affermato che nelle ultime settimane "sono stati registrati circa 200 casi di neonati denutriti perche' i loro genitori non sono in grado di alimentarli come si deve", mentre gli insegnanti delle scuole intorno all'istituto da lei diretto fanno la fila per prendere un piatto di cibo per i loro alunni che non hanno da mangiare. Anche i maestri delle scuole elementari del Comune di Atene, sostiene Iliopoulou, ''ci chiedono i pasti per i loro scolari che non hanno da mangiare, mentre in molte scuole la situazione e' ancor piu' drammatica perche' alcuni bambini sono svenuti in classe in quanto denutriti. L'Associazione insegnanti di Scuole elementari di Atene, circa la situazione in cui versano molti alunni delle scuole della capitale a causa della difficile situazione economica dei genitori, ha denunciato il caso di un padre che si e' tolto la vita perche' non era piu' in grado di far crescere i suoi tre figli. Il ministero della Pubblica Istruzione, che in un primo momento aveva definito la denuncia come "propaganda", si e' visto costretto a riconoscere la gravita' del problema. E cosi' ha deciso di distribuire agli alunni delle famiglie meno abbienti buoni pasto con cui al mattino possono acquistare la colazione dal refettorio delle scuole.
Come hanno detto alcuni insegnanti al quotidiano To Vima, il problema di denutrizione esiste e viene individuato piu' facilmente nelle scuole a pieno tempo: "Molti ragazzi vengono in classe senza il pranzo e dicono di averlo dimenticato a casa perche' si vergognano di dire la verita'". E non mancano nemmeno i casi di pazienti che, dopo essere guariti, non vogliono lasciare l'ospedale perche' non hanno dove andare a dormire.
(ANSAmed).
Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)