Morire di welfare state

[H.I.M.]

di Paul Craig Roberts

Lo “stato sociale” si sta rivelando un metodo estremamente efficace per sterminare i popoli europei e le loro culture. Poiché il tasso di natalità è sceso sotto quello di crescita zero (che è di 2,1 figli per donna), le popolazioni native dei paesi europei stanno drammaticamente diminuendo. Si stima ad esempio che in Italia il crollo della natalità ridurrà il numero degli italiani da 57 milioni a 41 milioni nel 2050: un calo di un terzo.

Un’importante ragione del declino della fertilità è la pesante tassazione richiesta per finanziare i costosi programmi di assistenza sociale. A causa di elevate imposte dirette anche sui redditi più bassi, di contributi che pesano sulla busta-paga più del doppio che negli Stati Uniti, e di imposte indirette che si aggiungono per un ulteriore 17 percento, i figli sono diventati una spesa insostenibile per i bilanci famigliari. In Europa gli spazi abitativi sono cari, così come il cibo e i trasporti. Gli europei vivono pertanto una vita angusta, rispetto agli americani. Il solo fatto di aggiungere una stanza per i bambini diventa impresa difficile con quel poco di reddito che rimane dopo la falcidia delle tasse. Le politiche assistenzialiste dei governi hanno distrutto in Europa la procreazione, sostituendo le responsabilità famigliari con sussidi pubblici finanziati dallo stato. Le “responsabilità sociali” hanno esaurito i redditi dalle famiglie europee, non lasciando più nulla per mantenere i propri figli.

Il declino nella fertilità sta rendendo il sistema di welfare insostenibile. L’unico modo per mantenerlo in piedi è quello di importare massicce quantità di turchi, africani, indiani, afgani, e altri immigrati. Secondo un recente studio dell’ONU, l’Italia necessita di 2,2 milioni di immigrati all’anno per generare la base fiscale necessaria a sostenere la “spesa sociale”. È prevedibile che gli immigrati del terzo mondo, con un alto tasso di fertilità, siano destinati a diventare più numerosi degli europei autoctoni, e questo pone un’importante questione: il futuro dell’Europa sarà europeo? I musulmani e gli africani si europeizzeranno, o la civiltà europea scomparirà insieme alla sua popolazione? Questa è diventata una questione politica che disturba tutti i politici interessati più al mantenimento dello stato assistenziale, che dell’integrità culturale. L’establishment politico europeo finora ha affrontato il problema etichettando come nazista chiunque sollevi il problema dell’immigrazione, com’è capitato all’inglese Powell, alla danese Kjaersgaard, all’austriaco Haider, e al francese Le Pen.

I sentimenti nazionali sono ancora vivi in Europa, come conferma ogni partita di calcio, quando il piacere di sentirsi parte di una cultura comune e l’orgoglio di discendere da antichi popoli emergono con tutta la loro forza. Rimane però da vedere se è rimasto abbastanza orgoglio negli europei da scuotersi di dosso il giogo del welfare state, che li ha resi dipendenti dagli immigrati. Gli europei hanno davanti a se tre strade: possono ridurre il loro standard di vita per avere più figli; possono sostenere quei leader politici che vogliono abolire o ridurre lo stato sociale per poter ridurre le tasse; oppure possono tenere in piedi l’attuale sistema social-assistenziale, consegnando il destino della loro progenie nelle mani di una maggioranza di nuovi immigrati.

L’abbattimento del sistema assistenziale permetterebbe agli europei di salvarsi dal genocidio auto-inflitto. Ma questo richiede prima un cambiamento nella filosofia e nei valori dominanti. In particolare, i valori socialisti dovrebbero essere rigettati completamente. La fede nella famiglia dovrebbe essere restaurata. La gente dovrebbe tornare a considerare la vita come un qualcosa che si vive principalmente grazie al sostegno della famiglia, piuttosto che della società. Le richieste finanziarie provenienti dalle famiglie dovrebbero avere la precedenza su tutti gli scopi che con quelle risorse lo stato intende perseguire. Per abbattere 100 anni di indottrinamento socialista occorrerebbe però una vera e propria rivoluzione culturale. Invece di descrivere sempre il vuoto della vita famigliare, i romanzieri dovrebbero raccontarne la ricchezza. La paternità e la maternità dovrebbero recuperare il significato che gli è stato tolto da una élite culturale depravata.

Sarebbe tuttavia molto difficile oggi per uno scrittore o per un artista trovare un editore o un finanziamento statale per un’opera che celebri la responsabilità individuale invece dell’io narcisistico, la continuità della vita famigliare, le pene e le gioie, le tragedie e i trionfi che costituiscono la vita famigliare.

C’è molto in gioco: la promiscuità sessuale, il femminismo che pretende sempre nuovi e maggiori ruoli per le donne, la sicurezza di una vecchiaia garantita dai contribuenti, e una mentalità che devia l’attenzione dai problemi della famiglia a quelli degli sfortunati più lontani. In diverse cittadine del sud degli Stati Uniti, ad esempio, gli studenti liceali vanno in giro per i negozi a chiedere donazioni per finanziare i loro viaggi in posti lontani, dove andranno a “costruire case per i poveri”. Non farebbero maglio questi ragazzi a dare una verniciata alla casa della loro nonna o aiutare il vicino a curare il giardino? Ma queste non sono considerate esperienze “gratificanti”. La nostra cultura “orientata verso gli altri” insegna loro che hanno dei “doveri” solo verso gli sconosciuti che vivono nei posti più lontani.

Questa non è una cultura destinata a durare.

[Steppenwolf]

Da mostrare soprattutto a quei destro-nostalgia ed a quei destro "sociali" sempre pronti a difendere con i denti ogni forma di "stato sociale"e ad accusare l' inesistente ,al potere,liberismo economico,come l'Anti Cristo causa di tutti i mali .

[Lord Enlil]

Qual è il problema con la promiscuità? Che non si perpetua la "razza bianca"?

[Lord Enlil]

Da mostrare soprattutto a quei destro-nostalgia ed a quei destro "sociali" sempre pronti a difendere con i denti ogni forma di "stato sociale"e ad accusare l' inesistente ,al potere,liberismo economico,come l'Anti Cristo causa di tutti i mali .

Certo, a loro interessa agevolare la vita di chi deve mantenere una prole. Mentre se dovessero accollarsi interamente i costi senza scaricarli sulla collettività ci penserebbero due volte prima di figliare.

[...II...]

Incoraggiare la promiscuità in un assetto statuale democratico è perfidia diabolica.

[Ronnie]

è un discorso alla fine collegato a questo http://forum.politicainrete.net/econ...i-servizi.html

sempre di effetti depressivi della tassazione sull'offerta di lavoro si tratta

inutile dire che condivido

[Lord Enlil]

Incoraggiare la promiscuità in un assetto statuale democratico è perfidia diabolica.

Perché, ha bisogno di essere "incoraggiata"? E' sufficiente che non sia considerata un peccato mortale che compromette la vita eterna perché risulti attraente da sé.

Proprio perché l'assetto non è autoritario diventa complicato mettere all'indice le opinioni giudicate immorali.

[...II...]

La questione peccato mortale è primariamente una questione sociale.
Sono peccati mortali quei peccati che creano squilibrio nella società per via di aggressioni.
( checché ne dicano i cattolici , sia chiaro , poiché altrimenti dando retta a loro il semplice pensare di tradire la propria moglie come il pensare di rubare farebbero marcire all'inferno...e poi...cosa è l'inferno? giusto per dire )

L'incoraggiare la promiscuità lo intendo culturalmente.
Tu invece intendi l'incoraggiare la promiscuità nel non farla apparire per quel che non è.
Sappi che sono d'accordo con te ossia la promiscuità non sia da considerarsi un peccato mortale, ma considero anche che non è provato affatto che questa venga ritenuta così attraente.
A me fa schifo senza che per questo la valuti illegale o mortale anche se di certo non parlo che a nome mio.

Lo stato che incoraggia una qualsiasi cosa è negativo, dacché la maggior presa statuale si effettua DOPO che questo incoraggia una mentalità a lui strumentale o che rispecchi la presenza di un nuovo gruppo oppressivo ( le due cose sono infine correlate).

L'oppressione prima di essere FATTIVA è sempre mentale.
Ecco perché è peccato mortale parificare la promiscuità ( nelle sue varie declinazioni ) al rapporto Don-donna , è peccato mortale equiparare giuridicamente matrimonio e coppie promiscue, è peccato mortale pretendere l'affindamento dei pargoli.
La parificazione inziale è una propaganda sovversiva poiché falsa, a cui và risposto innazitutto con la confutazione, quindi proporzionalmente al grado di radicamento e pericolosità della questione che come ovvio non si fermerà mai al solo piano mentale.
Gli altri due eventi sono ipso facto oppressivi poiché implicano falsità nell'azione quindi veri crimini fattivi.

E' inutile ribadire come si possa giungere ad un tale grado di stupidità solo e soltanto quando un giusto concetto è esasperato o represso ( il matrimonio e la sessualità ) ed altro sia ritenuto appunto peccato mortale quando non lo è.
La risposta è sempre una per siegarsi tali distorzioni: stato e organizzazioni criminali scevre da alcuna comprensione dei Principi che generano disordini a cui si reagisce con reazioni scomposte, principalmente stupide.

E' da notare infatti come via via non abbiamo più individui che vorranno ristabilire una società gerarchica ed organica libera ed autonoma, ma troviamo gruppi che si vorranno semplicemente sostituire a chi li ha preceduti.
Perché?

Rimane oggettivamente che l'onore è dalla parte della virtù ed il disonore dalla parte del vizio.
Non è questione di assetto autoritarista ( non autoritario )

Stanno pubblicizzando il vizio a tutto spiano, che com-porta con sé essendo questi tre elementi inter-dipendenti, odio e ignoranza, anche queste immerse a fiotti nel nostro mondo.
Ciò comporta la meschinità delle pesudo rivoluzioni odierne che sono solo incremento del crimine.

Siamo maiali, avvoltoi , asini non più cinghiali , aquile, cavalli

[Lord Enlil]

Sì comunque non so quale orwelliano lavaggio del cervello possa manipolare le persone a persuadersi che trombare sempre con la stessa persona sarebbe in qualche modo divertente.

[occidentale]

Scusate un attimo, ma secondo voi esiste uno stato sociale decente in questo paese?