Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito Padalpini ke disonorano Padania

    .

    Padalpini ke disonorano Padania


    Dredd83 - ...inserirete anche berlusca e le sue amichette trài padani nel mondo ???
    potrei rispondere a dovere ... ma se vuoi fare polemika, apri un altro 3D dedikato, e lì ne riparliamo... kuesto tuo blitz su "Padania nel Mondo" è OT ed è fatto solo x disprezzare ciò ke non ti è possibile negare ...
    purtroppo il merdione duosikulo è sempre invadente e prepotente ...
    ti rammmento ke SB, aihmè, ha anke sangue sikulo... k'è kuello ke lo perde...

    Dredd83 - ...nn era un tentativo sabotare l'argomento. Se sb nn ti stà bene...ho molti altri esempi. fammi sapere.
    t'ho già detto ... apri un altro 3D dedikato, e lì ne riparliamo... da Mussolini a Gava ... ecc. ... ti suggerisko il titolo:" Padalpini ke disonorano Padania" inseriremo anke SB ... e poi alla fine si vedrà se siano tanto disonorevoli o ke...


    l'ho fatto io x te... .
    Ultima modifica di Padania Stato; 05-02-11 alle 00:29
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  2. #2
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    potremmo anke aggiungerne un altro:

    "Italiani ed Immigrati ke delinkuono in Padania"

    cause, komplicità e vokazione ke sottintendono la kuestione ...

    ... padani in Italia non kredo ce ne siano ... rarissimi ! ... e kuelli ke sono altrove x il mondo TUTTI si fanno benvolere ed apprezzare... gli italiani sono un problema x kiunkue abbia a ke fare kon loro ...

    .
    Ultima modifica di Padania Stato; 05-02-11 alle 01:00
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  3. #3
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Padania Stato Visualizza Messaggio
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    Padalpini ke disonorano Padania


    Dredd83 - ...inserirete anche berlusca e le sue amichette trài padani nel mondo ???
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    Dredd83 - ...nn era un tentativo sabotare l'argomento. Se sb nn ti stà bene...ho molti altri esempi. fammi sapere.
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    l'ho fatto io x te... .
    Questa proprio non la sapevo,il berluscaz sangue siculo?

  4. #4
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    ... la banca Rasini.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Padania Stato Visualizza Messaggio
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    Padalpini ke disonorano Padania


    Dredd83 - ...inserirete anche berlusca e le sue amichette trài padani nel mondo ???
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    purtroppo il merdione duosikulo è sempre invadente e prepotente ...
    ti rammmento ke SB, aihmè, ha anke sangue sikulo... k'è kuello ke lo perde...

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    l'ho fatto io x te... .
    aggiungo a Mussolini e Gava anke i nomi di Togliatti Palmiro e Vittorio Vidalidicendo ke se x i primi due, nel giudizio storiko negativo, ci può stare kualke sprazzo di lucidità e progresso, negli ultimi due menzionati (pensa ke il Togliatti è uno dei kostituenti di kuesta "repubblika fetekkia itagliamola") si può solo inorridire e rammarikarsi... eppure sono ank'essi, Gente Nostra !

    Entrambi kuesti personaggi sono stati komplici ed attivi mandanti ed esekutori dei krimini stalinisti perpetrati in Russia e nel Mondo in nome d'una libertà e fratellanza ke s'è rivelata arbitrio ed assassinio metodiko e pianifikato.-

    Sul Vidali, in partikolare, il tanto akklamato "Comandante Carlos" eroe della 5° Reggimento Repubblikano di Spagna ke, pur rivelatosi abile organizzatore e kombattente, grava pesantemente l'organizzazzione ed esekuzione di due assassinii tra più odiosi ke si possano mai rikordare, kuello di Trotzky prima e Tina Modotti poi, in Messico, nonkè la brutale e sistematika esekuzione degli anarko_komunisti Trotzkisty in Spagna, ke ne kauserà poi risentimenti e disaffezioni ke porteranno alla disfatta repubblikana...

    di Vittorio Vidali ekko un dokumento "di partidiari" ke lo ritrae in azione al servizio fanatiko (senza se e senza ma) del krimine komunista internazionale.-
    .


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  6. #6
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    Predefinito Rif: Padania nel Mondo ...

    http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Ponzi

    Charles Ponzi

    Charles Ponzi (Lugo, 3 marzo 1882 – Rio de Janeiro, 18 gennaio 1949) è stato un truffatore italiano. Immigrò negli Stati Uniti, dove divenne uno dei più grandi truffatori della storia americana.
    Tra i molti nomi che adottò per mettere in atto le sue operazioni ci sono Charles Ponei, Charles P. Bianchi, Carl e Carlo. Il suo nome è legato all'espressione "schema di Ponzi" per indicare il meccanismo di truffa che adottò e che ancora oggi è in uso in numerose versioni moderne che fanno uso della posta elettronica.


    La giovinezza[modifica]I primi periodi della vita di Charles Ponzi sono difficili da ricostruire, anche a causa della sua propensione ad inventare ed abbellire gli eventi.

    Nasce con il nome di Carlo Ponzi a Lugo nel 1882. Trascorre a Parma l'adolescenza e trova impiego alle Poste. Si iscrive da lì a poco all'Università La Sapienza di Roma. Gli amici che frequenta considerano il periodo universitario come una "vacanza di quattro anni" e Ponzi li segue in giro per bar e teatri. Ad un certo punto, a corto di fondi, abbandona l'università e si imbarca per Boston (Massachusetts, Stati Uniti).

    L'arrivo in America[modifica]Secondo quanto riportato dallo stesso Ponzi, arriva negli Stati Uniti nel 1903 con soli due dollari e cinquanta centesimi in tasca, dopo aver perso in scommesse tutti i risparmi di una vita durante il viaggio in nave. Impara presto l'inglese e trascorre gli anni seguenti facendo alcuni lavoretti lungo la East Coast. Alla fine trova impiego come lavapiatti in un ristorante, dove la notte dorme sul pavimento. Riesce a farsi promuovere cameriere, ma viene presto licenziato per piccoli furti e perché imbroglia i clienti sul resto.

    Nel 1907 si sposta a Montreal (Canada), dove diventa consulente del Banco Zarossi, giovane banca fondata da "Louis" Luigi Zarossi per gestire i risparmi degli immigranti italiani che arrivano in città. Zarossi garantisce un tasso d'interesse del 6% sui depositi, doppio del tasso corrente, e questo consente una crescita molto rapida della banca. Ponzi scopre che in realtà la banca versa in gravi difficoltà economiche, a causa di alcuni prestiti immobiliari sbagliati, e che Zarossi riesce a pagare gli interessi, non attraverso gli utili realizzati sul capitale investito, ma utilizzando i depositi dei nuovi correntisti. La banca alla fine fallisce e Zarossi fugge in Messico con gran parte del denaro.

    Ponzi rimane a Montreal e, per qualche tempo, vive nella casa di Zarossi, aiutandone la famiglia. Avendo intenzione di ritornare negli Stati Uniti, cerca di racimolare i soldi per il viaggio. Alla fine, mentre si trova negli uffici di uno degli ex clienti di Zarossi, trovando un libretto di assegni incustodito, ne stacca uno intestandoselo per $423,58 e falsifica la firma di uno dei direttori della compagnia. Scoperto dalla polizia, che aveva notato le ingenti spese effettuate subito dopo la riscossione dell'assegno, Ponzi, mostrando i polsi, dice "Sono colpevole". Finisce in una prigione del Québec, dove trascorre tre anni come detenuto numero 6660. In una lettera dice alla madre di aver trovato lavoro come "assistente speciale" di una guardia carceraria.

    Dopo il rilascio, nel 1911, decide di ritornare negli Stati Uniti, ma si trova coinvolto in un progetto di immigrazione clandestina di italiani. Viene scoperto e trascorre altri due anni in un carcere di Atlanta. Diventa traduttore della guardia carceraria, che stava intercettando le lettere di un famoso gangster Ignazio "the Wolf" Lupo.[1]

    Lo "schema Ponzi"[modifica] Per approfondire, vedi la voce Schema di Ponzi.

    Come funziona lo "schema Ponzi"
    Come funziona lo "schema Ponzi"
    Fase A. Al potenziale cliente viene promesso un investimento con rendimenti superiori ai tassi di mercato, in tempi ravvicinati.
    Fase B. Dopo poco tempo viene restituita parte della somma investita, facendo credere che il sistema funzioni veramente.
    Fase C. Si sparge la voce dell'investimento molto redditizio; altri clienti cadono nella rete. Si continuano a pagare gli interessi con i soldi via via incassati (la finanziaria ha capitale sociale zero, ma gli investitori non lo sanno).
    Fase D. Lo schema si interrompe quando le richieste di rimborso superano i nuovi versamenti [2].


    [[|Leggi...]]
    Liberato, Ponzi torna a Boston, dove incontra una ragazza italiana, Rose Gnecco, che ne rimane affascinata. Benché Ponzi non racconti a Rose del suo passato in carcere, la madre invia alla ragazza una lettera in cui descrive il passato burrascoso del figlio. Nonostante questo, Rose decide di restare con Ponzi, con cui convola a nozze nel 1918.

    Nei mesi successivi Ponzi si occupa di diversi affari. Scrive una «Guida del commerciante», una sorta di vademecum per promuovere i rapporti commerciali. La guida contiene le pubblicità e gli indirizzi di una serie di inserzionisti, di tutti i generi merceologici. Il volume viene spedito agli interessati, su richiesta [3]. La Guida passa pressoché inosservata, finché alcune settimane dopo Ponzi riceve una lettera da una società spagnola che chiede informazioni in merito al volume. Dentro la busta c'è un Buono di risposta internazionale (IRC), che Ponzi non aveva mai visto prima. Chiede allora informazioni e scopre qualcosa che gli può permettere di fare molti soldi.

    La busta conteneva un buono da scambiare con il francobollo da appiccicare alla risposta. E, dato il diverso costo della vita in Spagna rispetto agli Stati Uniti, il buono (spagnolo) valeva di meno del francobollo (americano). I buoni hanno un costo diverso in ciascun Paese ma il loro controvalore in francobolli è lo stesso dappertutto.
    Gli accordi postali internazionali prevedono che il destinatario non possa utilizzare i francobolli della nazione del mittente, né il mittente può, nel proprio paese di residenza, acquistare i francobolli del paese estero di residenza del destinatario.
    Bisogna utilizzare i buoni internazionali, che hanno la funzione di pagare i costi postali tra due persone che vivono in stati diversi, con un diverso costo della vita.

    Ponzi capisce che, se riceve i buoni da un paese dove costano di meno, come la Spagna o l'Italia, la sola transazione [4] può generare un profitto. 100 buoni possono originare 100 francobolli, ma se un buono spagnolo (costo in dollari = 10 centesimi) è cambiato negli Stati Uniti con francobolli da 15 o 20 centesimi l'uno, ecco che il profitto è del 50% o del 100%.
    L'alta inflazione del Primo dopoguerra aveva diminuito il costo dell'affrancatura in Italia in dollari statunitensi. Quindi, acquistando i Buoni in Italia e scambiandoli con francobolli statunitensi, era possibile guadagnare sulla differenza.

    Il sistema è dunque: inviare soldi in Italia; far acquistare da un mandatario gli IRC; farglieli inviare negli USA; scambiare gli IRC con francobolli statunitensi; vendere i francobolli. Ponzi sostiene che il saggio di profitto realizzabile, tenuto conto dei transazioni e dei tassi di cambio, è del 400%. Inoltre questa forma di arbitraggio non è illegale in quanto tale. Ponzi incoraggia amici e colleghi a scommettere sul suo sistema, promettendo loro un tasso di rendimento sugli investimenti del 50% in 90 giorni [5]

    Costituisce una società, la Securities Exchange Company, per promuovere il suo sistema. Alcuni investono e sono ripagati come promesso. Si sparge la voce e gli investimenti cominciano ad affluire ad un tasso crescente. Ponzi assume degli agenti e paga provvigioni molto generose.

    Nel febbraio 1920, il capitale di Ponzi ammonta $5.000, una somma abbastanza cospicua per il tempo. A marzo ha 30.000 dollari. Ponzi inizia ad assumere altri agenti per raccogliere fondi dal New England e dal New Jersey. Chi investe denaro nella compagnia in quel periodo guadagna moltissimo e questo incoraggia altri ad investire i propri fondi. A maggio Ponzi ha raccolto 420.000 dollari e inizia a depositare il denaro nella Hanover Trust Bank. Una volta che il suo deposito sia diventato grande abbastanza, spera di poter prendere il controllo della banca. Riesce infatti nell'intento. A luglio arriva ad avere diversi milioni. Le persone ipotecano le proprie case e investono nella compagnia tutti i loro risparmi. Molti reinvestono nella compagnia tutti gli utili.

    Ponzi incamera fondi a tassi favolosi, ma un'analisi finanziaria abbastanza semplice poteva mostrare come in realtà la compagnia era in forte perdita. Nonostante questo, fino a quando i soldi continuano ad affluire a tassi crescenti, è possibile per Ponzi remunerare gli investitori ai tassi promessi.

    Ponzi inizia a vivere nel lusso: compra un palazzo con l'aria condizionata e una piscina riscaldata, fa viaggiare sua madre dall'Italia in prima classe in una nave da crociera di lusso. Diventa un eroe presso la comunità italiana ed è acclamato dovunque vada.

    I primi sospetti[modifica]Cominciano ad avvertirsi i primi segnali del fallimento finale: un rivenditore di mobili, che aveva venduto a Ponzi mobili quando questo non poteva permettersi di pagare, lo cita in giudizio per il dovuto. Ponzi vince la causa, ma le persone cominciano a chiedersi come egli abbia fatto da nullatenente a diventare un milionario in così poco tempo. Alcuni investitori decidono così di ritirare i loro fondi dalla Securities Exchange Company. Ponzi li remunera profumatamente e la corsa all'uscita dalla compagnia si esaurisce.

    Di fatto, il 24 luglio 1920, il Boston Post pubblica un articolo positivo su Ponzi e il suo schema, che riesce a fare incetta di fondi come mai prima d'allora. In quel periodo Ponzi riesce a raccogliere 250.000 dollari al giorno. Ma uno dei redattori del Post, non convinto, ingaggia un investigatore per fare luce sulla società di Ponzi.

    Frattanto, la Securities Exchange Company è sotto sorveglianza anche dello Stato del Massachusetts, e Ponzi incontra gli ispettori proprio il giorno della pubblicazione dell'articolo. Ponzi conta di distogliere temporaneamente i funzionari dai libri contabili della società offrendosi di sospendere la raccolta durante le indagini. L'offerta di Ponzi seda momentaneamente i sospetti degli ispettori.

    Il tracollo[modifica]Ponzi nel frattempo è in cerca di un'idea per poter uscire dalla trappola dorata in cui si è cacciato, ma il tempo scorre veloce. Il 26 luglio il Post inizia la pubblicazione di una serie di articoli che pongono seri dubbi sulle operazioni della sua macchina per far soldi. Il Post contatta Clarence Barron, un famoso analista finanziario, per esaminare lo schema di Ponzi. Barron osserva che, nonostante i rendimenti fantastici realizzati dalla Securities Exchange Company, Ponzi non sta investendo nella società. L'analista nota poi che le attività della Securities Exchange Company avrebbero dovuto mettere in circolazione 160.000.000 di Buoni di risposta internazionale, mentre ne risultano in circolazione solo 27.000, e le Poste statunitensi affermano che non ci sono stati acquisti ingenti di Buoni né in patria né all'estero. Inoltre, se è vero che il margine lordo di profitto nella compravendita di ciascun Buono è enorme, gli overhead (le spese generali) che occorre affrontare per gestire l'acquisto e il successivo riscatto di tutti i Buoni, ciascuno di valore estremamente basso se preso individualmente, sono tali da erodere gran parte dei profitti.

    Gli articoli causano un'ondata di panico tra coloro che hanno investito nella compagnia. Ponzi risarcisce $2.000.000 in soli tre giorni alla folla assiepata davanti al suo ufficio. Ponzi esce tra la folla, discute con le persone, offre caffè e ciambelle e le rassicura dicendo che non hanno niente da temere. Molti cambiano idea e lasciano i loro risparmi presso di lui.

    Frattanto, i dirigenti delle Poste annunciano un cambiamento nei tassi di conversione postale, il primo da prima dell'inizio della guerra. Tuttavia, nell'annuncio viene dichiarato che i nuovi tassi non sono dovuti a nessuno schema, posto in essere, da individui o società, al fine di lucrare sulle differenze nei tassi di cambio.

    C'è qualcosa di oscuro nell'astuzia di Ponzi. Ha messo in piedi uno schema che sarebbe sicuramente collassato presto o tardi. Sta accumulando denaro, ma solo aumentando le passività. Ad un certo punto, la cosa più logica sarebbe stata quella di trasportare il denaro fuori dagli USA, dove le autorità americane non sarebbero riuscite a recuperarlo. Invece Ponzi resta fermo e continua a rimborsare gli investitori. Vuole sembrare il più onesto possibile e, stando alla sua autobiografia, spera sempre di riuscire ad utilizzare il tesoro accumulato per iniziare un commercio legale che avrebbe generato rendimenti tali da permettergli di rimborsare gli investitori e far arricchire tutti.[6]

    Nel frattempo, Ponzi aveva assunto un agente pubblicitario, un certo James McMasters, il quale presto diventa diffidente dei discorsi senza fine di Ponzi sui Buoni, visto anche il fatto che Ponzi era sotto inchiesta. Va al Post, dove dice che Ponzi è finanziariamente un idiota. Il giornale gli offre cinquemila dollari per la sua storia ed esce con un articolo in prima pagina il 2 agosto in cui si dichiara che Ponzi è irrimediabilmente insolvente e sull'orlo della bancarotta. Il 10 agosto gli agenti federali irrompono nella società e ne ordinano la chiusura, assieme alla Hanover Trust Bank. Non viene trovato nessuno stock consistente di Buoni.[7]

    Il Post continua i suoi articoli. In uno di questi vengono mostrati la fedina penale di Ponzi e i primi piani del suo volto sorridente scattati durante l'arresto in Canada. Il 13 agosto Ponzi viene arrestato. Tra i suoi capi d'accusa si contano 86 frodi.

    Nonostante tutto, molte persone credono ancora in Ponzi e se la prendono con gli ispettori federali che hanno indagato su di lui. Circa 40.000 persone hanno investito milioni nella società di Ponzi. Secondo le stime finali si tratta di circa 15 milioni di dollari (140 milioni di dollari ai prezzi del 2006). Molti di quelli rovinati nutrono una fede così profonda in Ponzi, o non riescono ad ammettere la loro stupidità, che continuano a considerare Ponzi un eroe.

    La prigione e gli ultimi anni[modifica]Il 1º novembre 1920, Ponzi è dichiarato colpevole di frode postale e condannato alla pena di cinque anni da scontare in una prigione federale. Viene rilasciato dopo tre anni e sei mesi. Viene condannato ad altri nove anni dalle autorità del Massachusetts.

    In attesa del processo di appello, paga la cauzione e una volta libero si trasferisce in Florida, dove, sotto falso nome (Charles Borelli), organizza una nuova truffa (del genere scam). Compra dei terreni a 16 dollari l'acro, suddivide ogni acro in ventitré lotti e vende ciascun lotto a 10 dollari, promettendo agli acquirenti rendimenti favolosi.[8]

    Le autorità della Florida si accorgono presto dello scam organizzato da Ponzi e lo arrestano per frode, condannandolo ad un anno di reclusione. Ancora una volta, il 3 giugno 1926 Ponzi esce su cauzione e scappa in Texas, dove, rasatosi i capelli e fattosi crescere i baffi, cerca di imbarcarsi su un nave mercantile diretta in Italia. Ma il 28 giugno viene scoperto e catturato nel porto di New Orleans. Scrive un telegramma al Presidente Calvin Coolidge chiedendo di essere espatriato, ma la sua richiesta viene rifiutata e Ponzi viene rispedito a Boston per finire di scontare la sua pena.

    Nel frattempo, gli ispettori governativi stanno cercando di ricostruire i bilanci di Ponzi, per capire quanto denaro avesse raccolto e dove fosse andato. Ma una stima precisa non è mai stata raggiunta.

    Ponzi viene rilasciato il 7 ottobre 1934, dopo aver scontato sette anni di carcere. È immediatamente espatriato e ricondotto in Italia, non avendo mai ottenuto la cittadinanza americana. All'uscita della prigione una folla inferocita lo attende. Prima di andarsene dice ai giornalisti lì presenti: "Cercavo guai, e li ho trovati."

    Rose, la moglie, decide di rimanere a Boston, di non seguirlo in Italia e chiede il divorzio.[9]

    In Italia, Ponzi tenta di replicare diverse volte lo schema, ma senza fortuna. Tornato a Roma, si guadagna da vivere come traduttore d'inglese. Dal 1939 al 1942 lavora nella compagnia aerea di bandiera, l'Ala Littoria, per gestire i rapporti con Rio de Janeiro. Ma, durante la seconda guerra mondiale, il Brasile entra in guerra contro l'Asse e Ponzi perde il lavoro.

    Trascorre gli ultimi anni di vita in povertà a Rio, sbarcando il lunario con lavoretti. Nel 1948 ha un ictus, che gli provoca un'emiparesi sinistra e la perdita parziale della vista. Muore in un ospedale per poveri a Rio de Janeiro l'anno dopo, il 18 gennaio 1949.

    Lascia un manoscritto incompiuto intitolato: The fall of mister Ponzi (La caduta del signor Ponzi).

    Intervistato da un cronista americano durante il ricovero, parlando del suo schema dichiara:

    « Io ho dato agli abitanti di Boston il miglior spettacolo che sia mai stato visto sul territorio dai tempi dello sbarco dei Padri pellegrini! Valeva ben quindici milioni di verdoni il vedermi mettere su tutta la baracca. »
    I "sud tirolesi":"Noi non ci sentiamo padani perché abbiamo un patrimonio genetico basato sulla legalità, sulla convivenza, sul rispetto delle diverse tradizioni culturali purché non lesive della libertà altrui..."

  7. #7
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania


    karo venetoimpenitente,
    mi fa piacere ke il 3D ti dia fastidio ... il valore dei padalpini ti dà fastidio... ciò ke mi konferma ke la tua espressione:" I "sud tirolesi":"Noi non ci sentiamo padani perché abbiamo un patrimonio genetico basato sulla legalità, sulla convivenza, sul rispetto delle diverse tradizioni culturali purché non lesive della libertà altrui..." sia pretestuosa e posticcia... hai sostituito italiani kon padani ... noi li rikonosciamo Tirolesi (Austriaci... miei buoni vicini), siete voi duosikuli ke pretendete ke siano italiani ...
    mi pare kiaro.-

    'sto Zio Tom Ponzi Carlo, ankorkè padano e truffatore mi pare un eccentriko e certo non è portatore di geni d'intolleranza e violenza mafioso_kamorrista, di degrado sociale e lerciume morale variegato ke voi esprimete kon geni storici ed konklamati d'inaudita violenza e barbarie...

    kome sempre, l'italiano si distingue, vuol fare il furbo, si krede intelligente... poveraccio ... pretendi forse ke non sappia ke ci siano padalpini ke poko lustro hanno dato alla ns Terra !? ...
    tanta e tale è la tua bile ed impotenza ke, postando il "Ponzi di Lugo" kredi d'averne, kon ciò, fatta una foto dei nostri popoli !? ... la foto vera kriminale resta sempre kuella italiana_duosikula mafioso_kamorrista mortifera, bastarda, vile ke annida sin dentro l'anima vostra xkè espressione popolare della vostra kultura degradante ke sukkiate sin dal latte materno e fortifikate nello stile di vita e kostumi delle vostre società...

    x tua konoscenza, sikkome so ke ci sono anke i Padalpini furfanti (ma non è nostra regola) avevo aperto un 3D apposito x kuesto tipo di komunikazioni padalpini ke disonorano Padania ke ti prego di voler usare x kuesto tuo tipo di komunikazione e polemike, inadatte allo skopo di kuesto.-

    ti prego quindi di kogliere l'invito e kontinuare la konversazione là ...
    invito anke il Moderatore a spostare kuesti msg nel medesimo ...

    tku

    .
    Ultima modifica di Padania Stato; 16-03-11 alle 22:38
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  8. #8
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    Lascialo nel suo guano, il vomitoimpenitente.
    È uno dei soggetti tipici del thread; uno dei peggiori.
    Ultima modifica di Eridano; 17-03-11 alle 09:04
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Padalpini ke disonorano Padania

    .


    Purtroppo
    anke kuesto esemplare
    è un padano


    kritiko d’arte, organizzatore di mostre,
    sostenitore di tutto e del suo kontrario
    giullare di re e preti, si krede italiano
    nega se stesso, e denigra la sua gente…
    idiota a gratis … buffone a pagamento.


    - Dio su Vittorio Sgarbi:”Colpa mia.”
    - Vittorio Sgarbi su Dio:”Zitto, Capra!”
    - Sgarbi al suo esorcista “Capra di merda! Prete del laicismo! Mi fai schifo!”


    nonciclopedia
    Vittorio Sgarbi




    Vittorio Sgarbi disapprova questo articolo!

    Questo articolo è stato letto da Sgarbi in persona che lo considera una merda (secca). A suo parere l'autore di codesto articolo è una capra ignorante che è stato pagato per scriverlo e il personaggio o l'argomento trattato è filofascista o filocomunista.

    Indice [nascondi]

    1 - Biografia (in)completa
    2 - Studi del cervello sgarb(i)ato
    3 - Welcome to Oxford : Sgarbi dixit
    3.1 - Dialogo sulla moralità tra Sgarbi e la Mussolini

    4 - Argomentazioni assolutamente non pretestuose a favore di gente a caso
    5 - Curiosità
    6 - Voci correlate
    7 - Collegamenti esterni

    Vittorio Sgarbi (al secolo Vittorio Sgarbo) è un critico d'arte, politico, scrittore e imprecatore italiano, noto per la creatività con cui manda a cagare la gente. Sgarbi è il più famoso "invettivologo" italiano, e cioè uno studioso alla continua ricerca di nuovi insulti (come capra o merda secca, dei quali detiene il copyright).

    Biografia (in)completa



    Vittorio Sgarbi in un momento di relax

    Vittorio Adalberto Filippo Giovanni Ottaviano Augusto Conte Di Cavour Singroppa Maria Sgarbi nasce nel 1952 da una bestemmia. I suoi genitori, una mucca pazza e una nutria marina analfabeta, lo deposero in un cassonetto dei rifiuti nocivi alla salute e lo abbandonarono. Sgarbi visse per strada nei suoi primi anni di vita, imparando a dire "merda secca" in seicentosessantasei lingue diverse.

    Da giovane si laureò in Storia dell'Arte presso O' Scorreggione, trattoria della provincia di Roma, e con il tempo acquisisce fama di critico d'arte. Grazie alla sua irriverenza verso i deboli e il suo servilismo verso i potenti,
    diviene ospite di Maurizio Costanzo e ha un suo programma in TV in cui può esprimere tutto il suo provocatorio talento di critico con affermazioni come "La Gioconda era una mignotta". Qui commenta opere di artisti da lui inventati, di modo che nessuno possa contestare le sue panzane, e convince i telespettatori a comprare scarabocchi di dubbia artisticità.

    Negli anni '90 diviene fedelissimo di Berlusconi ed entra in politica con FI. Diventerà così sottosegretario alla cultura solo perché era l'unico del Polo delle Libertà a saper distinguere un Picasso da un segnale stradale. Intanto comincerà a frequentare soubrette e stellette televisive, seducendole con la classica scusa "Sali a casa mia che ti faccio vedere la mia collezione di cazzi del Parmigianino".

    Oggi Sgarbi è considerato un tipo intrigante, che mette assieme la parolaccia e la strenua difesa dei valori cristiani, gli scatti nevrotici d'ira e la masturbazione per il suo ciuffo di capelli.
    Si presenta spesso in TV in veste di tuttologo, per dare giudizi su argomenti di cui non capisce una ceppa, ma di cui vuol dire comunque la sua, per poi offendere gente a caso, urlare, sbraitare, sputare sul pubblico, calarsi le braghe e dare fuoco alle proprie scorregge, il tutto per il gusto della provocazione e della protesta, o più probabilmente per far salire l'audience.


    Quando si tratta di trasformarla in caciara, gli autori televisivi sanno sempre a chi rivolgersi.
    - Autore 1
    : “Ci serve qualcuno che dica un po' di parolacce per far salire l'audience, chi invitiamo?”
    - Autore 2: “Le alternative sono: Alvaro Vitali, Er Monnezza e Vittorio Sgarbi”
    - Autore 1: “Chiamiamo Sgarbi: a differenza di tutti gli altri, può offendere una sordomuta paraplegica orfana e nessuno gli dirà mai niente.”
    - Autore 2: “Una sordomuta paraplegica orfana, eh? Ottima idea per il prossimo programma..

    Grazie a conoscenze ecclesiastiche di rilievo, è riuscito ad arrivare a partecipare a programmi televisivi culturali quali L'Arena di Giletti, Domenica Cinque o "La pupa e il secchione", in cui ha facoltà di offendere chiunque purché non parli male della Chiesa.

    Nel 2005 diventa, per un errore burocratico, sindaco della città di Salemi, ricostruendola a immagine e somiglianza di Roma Antica e New York per distogliere l'attenzione dal loschi traffici di opere d'arte contraffatte.

    modifica Studi del cervello sgarb(i)ato

    Intorno agli anni '30 importanti studiosi come Albert Einstein, Archimede e Dr. House si riunirono a Versailles per studiare la composizione cerebrale di Sgarbi.
    Dagli studi venne evidenziata una particolare zona del cervello, denominata poi ZONA SGARBATA, causa di impulsi rabbiosi improvvisi che si possono manifestare con violenza verbale, fisica e sessuale nei confronti del primo malcapitato a tiro e che lasciano una serie di segni permanenti, primo tra tutti una gran faccia da stronzo. Probabilmente queste crisi improvvise sono dovute ad un abuso di tutte quelle sostanze il cui uso Sgarbi depreca ogni volta che va in TV.

    Welcome to Oxford



    Sgarbi dixit

    - Sgarbi quando non sa cosa rispondere. “Ladro, impotente, testa di cazzo, truffatore, lesbica!”
    - Sgarbi quando la badante sbaglia la stiratura. “Culattone! Culattone! Culattone!



    Acquista anche tu una Sgarbie!
    Se tiri la cordicella sul retro, ripeterà "CAPRA!" all'infinito.

    - Vittorio Sgarbi si dichiara a Cecchi Paone:“E non parlar male dei preti dappertutto, nelle missioni, dove ci sono i poveri altroché! Tu non hai fatto un cazzo non i preti, i preti i cattolici hanno salvato milioni di bambini, anche tutti e sempre e non parlar male della chiesa ateo bastardo! Ateo fasullo! Ateo fasullo! Ateo fasullo! Non coglione come te che parli male dei preti. Parla male di te stesso! Parla male di te stesso! [...] sei una merda secca, pensi all'esibizione della tua oscena bisessualità, ridicolo!! [...] ignorante! Capra! Non dire cretinate [...] non ha mai fatto un cazzo in vita sua capra e ignorante! Legga Dante! Legga Manzoni! Impari quella capra, il cazzo gli piace!”

    - Vittorio Sgarbi su comunisti: “Fascista! Fascista! Fascista!”
    - Vittorio Sgarbi su fascisti: “Comunista! Comunista! Comunista!
    - Vittorio Sgarbi quando viene messo in difficoltà: “Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci! Taci!”
    - Vittorio Sgarbi su Roberto Benigni: “Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Restituisca i soldi! Lei gratis! Restituisca i soldi! Pagato! Pagato! Comunista pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Lei gratis!” –
    - Vittorio Sgarbi, degna perla di saggezza: “Io non capisco perché si debbano far vedere questi preti che, anche giustamente, hanno un'inclinazione verso i bambini”
    - Vittorio Sgarbi, mentre esprime tutta la sua stima nei confronti di Marco Travaglio: “Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te!”



    Sgarbi mentre si masturba

    Dialogo sulla moralità tra Sgarbi e la Mussolini
    - Vittorio Sgarbi: “ Comunque lui è perfetto, lei lo ha fatto diventare un uomo...”
    - Alessandra Mussolini: “E TE STRAPARLI!”
    - Vittorio Sgarbi: “Ma chi cazzo sei tu? Capra, oca, ignorante, vai a fare in culo, merda secca...”
    - Alessandra Mussolini: “Tu straparli!”
    - Vittorio Sgarbi: “Merda secca, hai rotto il cazzo, cretina”
    - Alessandra Mussolini: “Ma questo è matto”
    - Vittorio Sgarbi: “M'hai rotto i coglioni! Parla per te e non toccarmi, merda! Vaffanculo!!”
    - Alessandra Mussolini: “MA TU SEI MATTO VERAMENTE”
    - Vittorio Sgarbi: “M'hai rotto i coglioni! M'hai rott... parla per te! Ignorante e fascista!”
    - Alessandra Mussolini: “VAI A FARE IN CULO, NON TI PERMETTERE”
    - Vittorio Sgarbi: “Cretina d'un pezzo di merda, FASCISTA!!!”
    - Eroe del pubblico: “Rispetto per le donne! Rispetto!”
    - Vittorio Sgarbi: “Ma non rompere i coglioni, merda!”

    Argomentazioni assolutamente non pretestuose a favore di gente a caso
    - Sgarbi difende con acuti sofismi i preti: "Non capisco perché se un prete tocca il sedere di un bambino, succede un putiferio, mentre se una maestra delle elementari pulisce il sedere di un bambino dalla merda, e quindi è costretto a toccarlo, invece non è pedofilia!»

    - Sgarbi dà la stessa rilevanza alle parole di un presidente del consiglio (a caso) e di un vignettista satirico: " Non capisco perché se Berlusconi offende la Bindi, succede un putiferio, mentre se un comico fa satira su una soubrette, allora nessuno dice niente."

    - Sgarbi spiega che Benigni debba fare umorismo solo sulle cose che non sono legate al PdL, perché altrimenti è propaganda comunista: " Benigni, se parla male della Zanicchi, è solo per colpirla politicamente. Non c'entra nulla che si sia presentato con una canzone ridicola a San Remo. Benigni è un comunista e tutto quello che dice serve a colpire Berlusconi."

    Curiosità
    L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
    Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?



    foto che ritrae un giovane Vittorio Sgarbi qualche secondo dopo la nascita

    - Secondo fonti ancora da accertarsi nel 1998 Sgarbi riuscì a finire una frase di senso compiuto senza neanche una parolaccia
    - Il ciuffo di Sgarbi è patrimonio dell'UNESCO

    Detiene sei record mondiali:
    - Quello di "Vergognati" consecutivi, con ben 15 "vergognati" consecutivi
    - Quello di "Pagato" consecutivi, con ben 17 "pagato" consecutivi
    - Quello di "Taci" consecutivi, con ben 22 "taci" consecutivi
    - Quello di "Bugiardo e Pagato" consecutivi, con ben 9 "Bugiardo e Pagato" consecutivi
    - Quello di "Balle" consecutivi, con ben 16 "Balle" consecutivi
    - Quello di "Mi fate parlare!" consecutivi, con ben 32 "Mi fate parlare" consecutivi
    - Quello di "Capra!" consecutivi, con ben 41 "Capra" consecutivi

    In ogni programma TV, Sgarbi non perde occasione per farsi trovare mentre legge con fare interessato un libro o un giornale. Pochi sanno che in realtà all'interno nasconde figurine porno.

    Sgarbi nel 2007 ha mandato affanculo se stesso. Si è quindi autoquerelato ma ha perso la causa.

    Voci correlate

    - Flame
    - Sergente Maggiore Hartman
    - Germano Mosconi
    - Capra
    - Diffamazione
    - Manuali per Diventare un critico d'arte

    Read more
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    Unione Konfederale Cisalpina

 

 

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