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  1. #311
    Blut und Boden
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo

    Breivik è ebreo. Ottimo strumento per imbavagliare l'Europa Ariana.

    BungaForPresident:
    1 agosto 2011 at 13:17
    Il terrorista Anders Behring Breivik è ebreo. Lo è secondo le regole più ristrette del rabbinato ortodosso: la legge halachica o del ritorno, ed ancor di più per quelle allargate dello Stato d’Israele che non seguono rigorosamente la via matrilineare.
    Il terrorista ebreo e filosionista Anders Behring Breivik infatti potrebbe, in qualsiasi momento chiedere la cittadinanza israeliana.
    Lo scrivo per sottolineare come questa notizia sia scomparsa dai fatti, mentre quando ancora non si sapeva nulla dell’ autore (o degli autori?) delle stragi, i giornali titolavano e attribuivano la responsabilità al sedicente terrorismo islamico addirittura con tanto di rivendicazione. Perché questa volta non si è scelto un islamico per innescare una reazione a catena ? Ovvio, perché ad Utoya campeggiavano striscioni con scritto a caratteri cubitali :
    BOYCOTT ISRAEL. Ve lo immaginate un integralista islamico che spara a chi sostiene un tale striscione? Io no, nemmeno se fosse un perfetto Manchurian Candidate come il nostro ebreo Anders Behring Breivik. Perché se The Manchurian Candidate è un film di pura fantasia, il terrorista sionista non lo è.
    Presto lo rinchiuderanno in una clinica psichiatrica e gli daranno il colpo di grazia per evitare che parli e per azzerare la sua credibilità. Qualsiasi sua dichiarazione non verrà presa in considerazione ed il suo delirio dilagherà.
    A proposito di Manchurian Candidate, il nostro terrorista ebreo sionista si è sottoposto ad operazioni chirurgiche negli States.
    I suoi amici sostengono che dopo quel viaggio (e quelle operazioni) sia cambiato….

    http://www.stampalibera.com/?p=29012#more-29012
    Ultima modifica di Eridano; 02-08-11 alle 12:45
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #312
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo



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  3. #313
    Blut und Boden
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo

    MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011
    Manipolazione del sistema nervoso tramite campi elettromagnetici provenienti dai monitor dei PC e dagli schermi televisivi



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    Qui di seguito la traduzione del brevetto "Nervous system manipulation by electromagnetic fields from monitors", ovvero "Manipolazione del sistema nervoso tramite campi elettromagnetici provenienti dai monitor", pubblicamente visionabile sul sito dei brevetti USA (o anche all'analogo link su pantentstorm).

    Tra le referenze nel brevetto vengono citati altri due brevetti: Method and apparatus for manipulating nervous systems (Metodo ed apparato per manipolare il sistema nervoso) e Manipulation of nervous systems by electric fields (Manipolazione dei sistemi nervosi tramite campi elettrici). Del resto spulciando tra i brevetti troviamo anche Method and device for producing a desired brain state (Metodo ed apparecchio per produrre uno stato mentale desiderato) e la lista non finisce qui.

    La realtà è che esistono diversi metodi per alterare e manipolare le menti con segnali acustici, elettromagnetici, immagini subliminali.

    Da notare come tra le illustrazioni del brevetto si faccia esplicito riferimento ad un computer remoto che tramite internet agisca per modulare i campi elettromagnetici che servono alla manipolazione mentale.



    Manipolazione del sistema nervoso tramite campi elettromagnetici provenienti dai monitor

    Brevetto USA N° 6.506.148 B2 registrato il 14 gennaio 2003



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    Sommario


    Sono stati osservati effetti fisiologici in un soggetto umano in risposta alla stimolazione della pelle con deboli campi elettromagnetici che vengono fatti oscillare a certe frequenze vicine a 0,5 Hertz 0 2,4 Hertz, in maniera tale da eccitare la risonanza sensoria. Molti monitor dei computer e schermi televisivi, quando mostrano immagini pulsanti, emettono campi elettromagnetici di ampiezza sufficiente per causare tale eccitazione. E' quindi possibile manipolare il sistema nervoso di un soggetto facendo pulsare delle immagini mostrate su un vicino computer o apparecchio televisivo. Per quanto riguarda quest'ultimo, l'immagine pulsante deve essere inclusa nel materiale del programma, o può essere sovrapposta modulando un flusso di segnali video, o come segnale in Radiofrequenza o come segnale video. L'immagine mostrata sul monitor di un computer può essere fatta pulsare da un semplice programma informatico. Per certi monitor, campi elettroagnetici pulsanti capaci di eccitare la risonanza sensoriale nei soggetti vicini può essere generata anche mentre le immagini mostrate sono fatte pulsare con intensità subliminale.



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    Articolo correlato:

    Scie chimiche, onde elettromagnetiche e manipolazione mentale

    PUBBLICATO DA CORRADO A 08:24


    la scienza marcia e la menzogna globale: Manipolazione del sistema nervoso tramite campi elettromagnetici provenienti dai monitor dei PC e dagli schermi televisivi
    Ultima modifica di Eridano; 04-08-11 alle 08:59
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  4. #314
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo

    Il caso dello SS-Hauptsturmführer (capitano) Josef Mengele

    Il Dr. Josef Mengele in una lettera indirizzata a suo figlio Rolf scrisse:
    “ non ho alcuna ragione di giustificarmi o di scusarmi per nessuna delle mie decisioni o azioni “
    (Time, 1° Luglio 1985)

    DEL CASO MENGELE

    ================================================== ================

    Nota di WaA:

    Nel 1940, dopo essere entrato nelle SS, si arruolò volontario nella Waffen-SS per la Seconda guerra mondiale, distinguendosi anche come soldato. Nel giugno 1941 venne insignito della Croce di Ferro per le sue azioni nel fronte ucraino. Nel gennaio 1942, mentre serviva sotto la 5.SS- Panzer-Division "Wiking" presso il fronte russo, salvò due soldati tedeschi da un carro armato in fiamme e venne premiato con un ulteriore croce di ferro. (Nella foto il matrimonio tra Joseph Mengele e Irene Schoenbein.1939)



    Nel 1942, ferito lievemente dai sovietici, si ritirò dai campi di combattimento perché definito non idoneo a combattere nelle prime linee; venne assegnato al Rasse und Siedlungshauptamt (RuSHA) di Berlino. In questo periodo, riprese i contatti con il suo mentore, von Verschuer, che lavorava presso l'"Istituto per l'antropologia, la genetica umana e l'eugenetica Kaiser Guglielmo" a Berlino. Poco prima di essere trasferito ad Auschwitz, Mengele venne promosso al rango di Ss-hauptsturmfuhrer (capitano) (in foto i gradi da Ss-hauptsturmfuhrer) nell'aprile 1943.(1) (2)
    Laureato in antropologia all'Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera e in medicina alla Johann Wolfgang Goethe-Universität di Francoforte.


    Nel 1937, Mengele si iscrisse al partito nazionalsocialista e nel 1938 alle Schutzstaffeln (SS); nello stesso anno, si laureò in medicina, presentando una tesi intitolata "Ricerche sistematiche in ceppi familiari affetti da cheiloschisi o da fenditure mascellari o palatali", aiutato da Von Verschuer. Mengele si dedicò agli studi con fermezza, (la sua tesi di laurea ottenne anche un discreto successo all'interno della comunità scientifica, reputata un lavoro valido e preciso).
    Nel maggio 1943, Mengele rimpiazzò un medico, che si ammalò, nel campo di concentramento di Auschwitz. Il 24 maggio, divenne medico del campo nomadi nel settore Settore BIIe di Auschwitz-Birkenau; nell'agosto 1944, questo venne smantellato. In seguito Mengele divenne medico capo del campo principale di Birkenau, sottoposto comunque a Eduard Wirths. (In foto il Dott. Mengele con due suoi collaboratori,probabilmente ad Auschwitz)

    1) Josef Mengele. United States Holocaust Memorial Museum.
    2) Dr. Josef Mengele, ruthless Nazi concentration camp doctor - The Crime Library - Crime Library on. Trutv.com.
    ================================================== ================

    Articolo di Mark Weber (IHR – Institute for Historical Review)


    Ad eventuale eccezione di Hitler e di Himmler, nessun uomo di recente è mai stato ritenuto la personificazione del male nazista come il Dr. Josef Mengele(Foto:JOSEF MENGELE WITH HIS SON ROLF IN THE MOUNTAINS, AFTER WAR.Didascalia originale).

    La leggenda di Mengele ha fatto da base per due romanzi che Hollywood trasformò in noti film:

    Il Maratoneta di William Goldman e I Ragazzi venuti dal Brasile di Ira Levin. In quest’ultimo film, Gregory Peck impersona un malevolo e mai pentito Dr. Mengele che clonò dozzine di piccoli Hitler come parte di una diabolica cospirazione nazista latino-americana.

    In numerosissimi quotidiani e riviste Mengele è stato continuamente accusato di aver mandato a morte 400.000 persone in camere a gas quando era il medico-capo di Auschwitz-Birkenau nel 1943 e 1944.

    Quest’uomo, chiamato “Angelo della Morte” si ritiene conducesse orribili “esperimenti” su vittime ebree selezionate e che abitualmente si divertisse con sadiche atrocità.

    Ad esempio, secondo il U.S. News and World Report (24 Giugno 1985) si divertiva “a dare caramelle ai bambini che poi gettava vivi nei forni mentre canticchiava arie di Mozart e Wagner".

    Il The Washington Post (dell’8 Marzo 1985) riportava che Mengele “gettava abitualmente bambini vivi nei forni” e “ordinava alle donne incinta di mettersi a pancia in giù per saltare sulla loro schiena fino a farle abortire”.


    (Foto:richiesta, del Dr. Mengele, di un esame istologico sulla testa di uno zingaro internato, morto nel lager di Auschwitz,datata 29 Giugno 1944)

    La campagna mediatica raggiunse l’apice nel Giugno 1985 quando il nome di Mengele veniva ripetuto quotidianamente sulle prime pagine dei giornali e nelle trasmissioni televisive serali. Il viso di Mengele era sulla copertina del settimanale di pettegolezzi People. Una caccia che è andata avanti per anni arrivò finalmente al termine quando un gruppo internazionale di esperti forensi identificarono i resti esumati da una tomba brasiliana come quelli del Dr. Josef Mengele. La testimonianza di parenti e di ex amici del medico tedesco, nonché una vasta collezione di documenti stabilirono in seguito che Mengele era morto per annegamento nel Febbraio del 1979.

    Mentre nessuno potrebbe giustificare o perdonare delle atrocità, indipendentemente da chi le abbia commesse, una considerazione di base per la verità e la correttezza obbliga ad una riflessione più meditabonda sulla leggenda di Mengele.
    Quanta verità c’è in quelle accuse così enormi?


    L’accusa arbitraria che Mengele avesse “inviato 400.000 ebrei nelle camere a gas di Auschwitz” è una falsità basata in parte sul travisamento dei fatti.
    (Foto, didascalia originale: MENGELE BEING OLD, IN 70'S WITH THE FAMILY WITH WHOM HE LIVED. Il Dr. Mengele è il 3° da destra)

    E’ vero che Mengele, assieme ad altri medici del campo, selezionava abitualmente persone che erano in grado di lavorare fra i nuovi arrivi che arrivavano con i convogli al campo.

    Gli scrittori pro-olocausto sostengono che tutti gli ebrei che arrivavano ad Auschwitz ed erano inidonei al lavoro, venivano immediatamente portati nelle camere a gas.

    La cifra dei 400.000 è semplicemente una stima congetturale del numero di ebrei non adatti al lavoro che arrivarono a Birkenau nel 1943 e nel 1944 mentre Mengele ne era il medico-capo.

    Invece, un importante numero di ebrei non idonei al lavoro fu ammesso al campo ed ivi internato.

    Gli archivi ufficiali tedeschi indicano che una proporzione molto alta della preponderante popolazione ebraica di Birkenau nel 1943 e 1944 era inidonea al lavoro (vedi: G. Reitlinger The Final Solution, pag. 125, e A. Butz Hoax, pag. 124).

    Molti ebrei sopravvissero alla guerra grazie alle cure mediche (cliccare QUI) che ricevettero nell’infermeria del campo la quale era sotto la supervisione generale del Dr. Mengele.

    Una di queste persone fu Otto Frank, padre della famosa Anna Frank.(Sul frank otto, ebreo, e sulla sua pretesa discriminazione si legga QUI...ILLUMINANTE!)

    Dopo essersi ammalato, Otto fu trasferito all’ospedale del campo, dove rimase fino all’arrivo delle truppe sovietiche ad Auschwitz nel Gennaio 1945. Quando i tedeschi evacuarono il campo poco tempo prima, lasciarono indietro quelli che non potevano muoversi, inclusi i prigionieri infermi e anziani ed un certo numero di bambini.
    (Foto, didascalia originale: Mengele in Gunzburg in 1942 during a permission. )

    Le più orribili colpe addebitate a Mengele, come quella di gettare i bambini vivi nei forni, sono favole malate e assurde che contraddicono ciò che è noto circa la persona che era il medico.

    Ad esempio, la rivista Time del 24 Giugno 1985 raccontava che “ Mengele aveva anche delle occasionali iniziative galanti: dopo aver mandato una dottoressa ebrea incinta a Cracovia a fare delle ricerche per lui, Mengele le inviò dei fiori quando nacque il suo bambino “.

    E’ ovviamente plausibile che Mengele avesse potuto uccidere dei detenuti (anche se in merito prove non ne esistono, ndt) sebbene gli ufficiali del campo che commettevano tali crimini rischiavano severe punizioni.

    Ad esempio, a Buchenwald, il medico del campo Dr. Waldemar Hoven (nella foto), fu condannato a morte da un tribunale della SS per aver ucciso dei detenuti. (Venne rinchiuso, come prigioniero, a Buchenwald, dove rimase per 18 mesi, trascorsi i quali venne amnistiato, dato la scarsità di medici verso la fine della guerra.
    Al Processo di Norimberga venne riconosciuto colpevole di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e membro di un'organizzazione criminale; venne impiccato il 2 giugno 1948 nella prigione di Landsberg, in Baviera.)

    Il cronista di un’agenzia di stampa nazionale Jeffrey Hart raccontò ai lettori di dubitare su molte delle storie veicolate dai mass-media sul “mostro Mengele”.

    “ Come storico professionista, sarei molto cauto a dar credito a degli aneddoti che vengono accettati di routine come veri “, scrisse Hart.

    “ La mia impressione storica è che gran parte di questo tipo di cose è mitologia, architettata come una specie di metafora. Non credo alla storia che abbia ucciso una donna schiacciandole la gola con lo stivale. Ci vorrà molto tempo prima che gli studiosi distinguano i fatti dalla finzione circa Mengele “ (The Washington Times, 9 Luglio 1985).


    Mentre Hart merita un elogio per il suo cauto e aperto scetticismo su una parte della mitologia di Mengele, egli dimostrerebbe veramente del coraggio se guardasse all’intera storia dell’Olocausto con gli stessi occhi critici.


    Qual è la sua “impressione” circa la storia popolare, certificata a Norimberga, che i tedeschi avrebbero prodotto del sapone dal corpo di vittime ebree? (In foto il MENTITORE EBREO Philip Auerbach, si autoaccusò di aver fatto sapone coi corpi dei "gasati" di Auschwitz) Che cosa ne pensa delle storie di gassazione a Dachau, Buchenwald, Mauthausen e Auschwitz?


    (Nella foto le "prove" ACCETTATE al processo farsa di Norimberga, sul SAPONE fatto col grasso ebraico. "Prova N°393 USSR!) Le prove sembrano essere piuttosto chiare che Mengele, in effetti, eseguì operazioni di ricerca medica su detenuti di Auschwitz. A questo riguardo sarebbe forse opportuno sottolineare che il governo americano condusse simili “esperimenti” sia durante che dopo la Seconda Guerra Mondiale.

    I medici militari americani infettarono i negri con la sifilide a loro insaputa come parte di una ricerca su nuovi metodi di come curare le malattie veneree.

    Durante gli anni 50 la CIA finanziò esperimenti psichiatrici che prevedevano uso di LSD, privazione del sonno, shock-terapia intensiva e tentativo di lavaggio del cervello su pazienti ospedalieri a loro insaputa e senza il loro consenso. Un sopravvissuto, Louis Weinstein, stando a quel che si dice, è ora “una cavia umana, un povero, patetico uomo senza memoria, senza vita”.

    Il governo degli Stati Uniti è stato citato per danni da parte di Weinstein ed altre otto persone. (The Washington Post, 1° Agosto 1985, editoriale).

    Un articolo fazioso ma illuminante circa Mengele del Prof. Robert Jay Lifton della City University di New York apparve il 21 Luglio 1985 in una edizione del The New York Times Magazine.

    Il lungo saggio inizia facendo notare che “ Mengele è stato per molto tempo definito ciò che si poteva definire un culto della personalità demoniaca. Egli è stato visto come l’impersonificazione del male assoluto “.

    Ma, come spiega Lifton, egli “ non era la forza inumana o superumana “ ritratto dai media.


    Quando era giovane Mengele era stimato, intelligente e serio. Durante i suoi tre anni di servizio militare, per lo più sul fronte dell’Est, dimostrò di essere un soldato in gamba e coraggioso e gli furono conferite cinque decorazioni, inclusa la Croce di Ferro di Prima Classe [Nella foto la decorazione "Croce di Ferro (Eisernes Kreuz) di 1^Classe"(qui nella "versione Marina") appartenuta al Soldato SS Johann Voelkl della 6.SS-Gebirgs-Division "Nord".WaA] e di Seconda Classe.



    Nella foto la decorazione "Croce di Ferro (Eisernes Kreuz) di 2^Classe"
    In quanlità di medico-capo ad Auschwitz-Birkenau, Mengele era responsabile di un nutrito gruppo di detenuti medici, molti dei quali ebrei, che curarono altri detenuti.

    Lifton evidenzia che le testimonianze “oculari” su Mengele al noto processo di Auschwitz a Francoforte nel 1963-1965 erano piene zeppe di errori.

    Ad esempio, sebbene Mengele era soltanto uno dei numerosi dottori del campo che facevano i turni per decidere dei nuovi arrivi ad Auschwitz-Birkenau chi sarebbe stato assegnato a mansioni lavorative e chi no, un detenuto ebreo, addetto allo scarico dei prigionieri in arrivo, insistette al processo che Mengele soltanto era presente sul posto per le selezioni.

    Quando il giudice commentò: “ Mengele non poteva essere là tutto il tempo “, il testimone rispose: “ secondo me, sempre. Notte e giorno “.

    Altri ex detenuti descrissero Mengele con “un aspetto molto ariano“ oppure “alto e biondo“, nonostante egli fosse di altezza media, capelli scuri e di carnagione scura.

    Fra i vari miti circolati su Mengele, Lifton scrive che ci sono le storie su come avrebbe consigliato il Presidente Alfredo Stroessner del Paraguay circa il modo di sterminare la popolazione degli indiani nativi e che fece una fortuna in Sud America grazie ad un grosso traffico di droga gestito da ex nazisti.

    Un prezioso documento circa la persona di Mengele ed il suo lavoro durante la sua permanenza ad Auschwitz, è la “ Valutazione del Capitano della SS Dr. Josef Mengele “, datata 19 Agosto 1944, preparata dall’Ufficio Medico della SS ad Auschwitz. (L’originale si trova in archivio al Centro di Documentazione di Berlino).

    Il rapporto è molto lusingante:


    "Il Dr. Mengele(Foto prebellica) è una persona disponibile, onesta e concreta. E’ assolutamente affidabile, integro e leale. Non mostra alcuna debolezza di carattere, tendenze negative o bramosie.

    Il suo carattere emotivo e fisico è eccellente. Durante il suo periodo di servizio nel campo di concentramento di Auschwitz applicò le sue conoscenze pratiche e teoriche per combattere gravi epidemie. Con avvedutezza e persistente energia, e spesso in condizioni molto difficili, riuscì a completare ogni compito assegnatogli con la più completa soddisfazione dei suoi superiori.

    Si dimostrò in grado di gestire qualsiasi situazione. Inoltre impiegò il poco tempo libero a sua disposizione per migliorare con passione la sua specializzazione di antropologo.

    Il suo contegno discreto e modesto è quello di un buon soldato. Per via del suo comportamento, egli è particolarmente amato dai suoi colleghi. Tratta i suoi subalterni con totale correttezza e con la giusta severità, e ciò nonostante egli è particolarmente ammirato e ben voluto. Nel suo comportamento, lavoro, risultati ed atteggiamento, il Dr. Mengele dimostra una visione della vita totalmente solida e matura. E’ cattolico. Il suo modo di parlare è spontaneo, disinibito, convincente e vivace".

    La valutazione personale continua fino a far notare che Mengele aveva “ contratto il tifo nel coscienzioso esercizio dei suoi doveri in qualità di medico ad Auschwitz “. Vengono elencati gli elogi che ricevette per atti di coraggio e per ragioni di servizio, concludendo che meritava una promozione.

    Dopo essere fuggito in Sud America ed evitare di diventare un accusato al processo farsa, Mengele visse per dieci anni in Argentina e Paraguay con il suo stesso nome. Non vi sono prove in base alle quali egli si sarebbe vergognato o sentito colpevole per un qualcosa che avrebbe commesso ad Auschwitz. Anzi, in una lettera a suo figlio Rolf scrisse: “ non ho alcuna ragione di giustificarmi o di scusarmi per nessuna delle mie decisioni o azioni “ (Time, 1° Luglio 1985)

    Fra i suoi documenti personali trovati dalla polizia brasiliana nel Giugno 1985 c’era un saggio sconnesso semi-autobiografico dal titolo latino “ Fiat Lux “ (e sia la luce), apparentemente scritto da Mengele quando viveva ancora in una fattoria bavarese poco dopo la fine della guerra. I contenuti di questo saggio tuttavia non sono stati resi pubblici. (The New York Times, 23 Giugno 1985).


    Mengele parlò occasionalmente del suo passato col signor e la signora Stammer, una coppia con la quale egli visse per 13 anni nella loro fattoria vicino a San Paolo, in Brasile (foto:questa dovrebbe essere una istantanea del Dr.Mengele scattata in Sudamerica). La Sig.ra Gitta Stammer ricordava che Mengele diceva che gli ebrei erano stati un etnia estranea che lavoravano contro la Germania e che i tedeschi li volevano fuori dal loro paese. Mengele insistette a più riprese che non aveva commesso alcun crimine e che invece era diventato una vittima di una enorme ingiustizia. (New York Times, 14 Giugno 1985; Baltimore Sun, 14 Giugno 1985)

    Negli ultimi anni della sua vita Mengele visse con una coppia austriaca, Wolfram e Liselotte Bossert, nella loro fattoria brasiliana.

    In un intervista la famiglia Bossert espresse grande ammirazione ed un particolare affetto per il loro modesto ospite. In risposta ad una domanda circa le presunte atrocità commesse da Mengele ad Auschwitz, Wolfram Bossert disse: “ lo ammiro come persona per le sue molte buone qualità, non per quello che commise. Ed anche oggi ci sono parecchi dubbi se ciò è vero o meno “. (Washington Post, 10 Giugno 1985).

    Un amico di vecchia data del Dr. Mengele e della famiglia Mengele in Germania, Hans Sedlmeier, disse ad un giornalista:
    “ posso dirle ciò che Mengele fece, ciò che fece ad Auschwitz, ciò che fece dopo Auschwitz, ma lei non mi crederebbe.
    I giornali non scriverebbero la verità perché non è negli interessi degli ebrei.
    Mi rifiuto di parlare del caso Mengele. I giornalisti hanno già scritto così tante menzogne, e ciò che la stampa ebraica ha sostenuto…“. Apparentemente esasperato non finì la frase. (New York Times, 13 Giugno 1985).

    Nel modo sensazionale di trattare la storia di Mengele, i mass media hanno ignorato ciò che probabilmente è la più importante lezione di questo caso. Proprio fino all’estate del 1985, quando fu stabilito con certezza che Mengele era morto fin dal 1979, gli “esperti di Olocausto” e i “cacciatori di nazisti” professionisti insistevano solennemente che il medico tedesco era ancora vivo. La maggior parte di loro sostenevano che si stesse nascondendo in Paraguay.

    Il “cacciatore di nazisti” israeliano Tuvia Friedman rivelò verso la fine del 1984 che Mengele era stato visto di recente a Orlando e Tampa, in Florida ed anche a New Orleans (AP, 3 Ottobre 1984).

    Alcuni mesi dopo Friedman affermò che, sebbene avesse delle “importanti proprietà” negli Stati Uniti, Mengele si trovava probabilmente in Italia.

    Inoltre, il medico fuggitivo era stato di recente intravisto ad un importante riunione nazista alle Bermuda (Jewish Week, 8 Febbraio 1985)

    Stanley E. Morris, un funzionario federale coinvolto nell’inchiesta governativa americana su Mengele, disse a Maggio ad un giornalista che “tonnellate di informazioni arrivano giornalmente, per lo più inutili “. Disse di una lettera che proveniva da una persona che sosteneva di vedere Martin Bormann, Hitler e Mengele che viaggiavano insieme su una decapottabile a Filadelfia. (New York Times, 28 Maggio 1985)

    Verso la fine di Gennaio 1985, il Membro del Congresso americano Robert Torricelli (Democratico del New Jersey) ritornò da una visita in Paraguay con la “sconvolgente notizia” che Mengele viveva in una colonia tedesca nelle montagne paraguayane. (Newsweek, 4 Febbraio 1985)

    Citando due presunte fonti attendibili, il Sunday Times di Londra (10 Febbraio 1985) rivelò che Mengele viveva “senza nascondersi” in Paraguay, passando gran parte del suo tempo in una capanna di tronchi d’albero vicino alla residenza estiva del presidente Alfredo Stroessner.

    Il più famoso “cacciatore di nazisti” Simon Wiesenthal affermò di essere “sicuro al cento per cento” che Mengele vivesse in Paraguay sostenendo che la famiglia di Mengele in Germania Occidentale sapeva dove. (Newsweek, 20 Maggio 1985). Verso la fine di Maggio 1985 la taglia in denaro offerta dal Centro Simon Wiesenthal, dai governi israeliano e tedesco e altri, per la cattura di Mengele ammontava a 3,4 milioni di dollari americani.


    L’internazionalmente accreditato “esperto di Olocausto” e “cacciatore di nazisti” Serge Klarsfeld (foto)

    Sostenne che: “ Mengele è in Paraguay sotto la personale protezione del Presidente Stroessner “.

    Questo avvocato ebreo di Parigi ne identificò perfino la residenza: “ Mengele vive in una grande villa privata fuori Asuncion, di proprietà o dello stesso Stroessner o di un suo amico “ (Newsweek, 20 Maggio 1985).



    La moglie di Klarsfeld, Beate (foto), volò in Paraguay alla fine di Maggio dove andò a protestare nel centro di Asuncion con un cartello che diceva che il Presidente Stroessner era un bugiardo per aver detto che non sapeva dove vivesse Mengele. Mentre i giornali e la televisione americana si prodigavano nel lodare e sostenere la Signora Klarsfeld, la gente in Paraguay riteneva in modo piuttosto naturale che la sua condotta fosse oltraggiosa e vergognosa. Fu prontamente espulsa dal suo hotel.

    Come ha dimostrato la storia, non fu Stroessner a mentire, ma piuttosto la Klarsfeld ed i suoi amici ipocriti.


    Una delle poche persone che ebbe il raro coraggio di condannare pubblicamente l’irresponsabilità scandalistica degli “esperti” nel caso Mengele fu A. Dane Bowen Jr., un professore di storia della Lock Haven University (Pennsylvania). In una lettera al The New York Times (29 Giugno 1985) ammoniva:
    “ Sia i cacciatori di nazisti di professione, che quei politici americani che hanno cercato voti a spese di un paese straniero amico, dovrebbero avere abbastanza dignità da scusarsi pubblicamente per aver sconsideratamente incolpato il governo paraguayano di aver dato “protezione” a Josef Mengele “.


    Per anni gli “esperti di Olocausto” e “cacciatori di nazisti” sono stati dipinti dai mass media come degli oracoli dal profondo intuito e con informazioni affidabili. Vengono trattati con un timore reverenziale che non viene accordato ad altri personaggi pubblici ed anche le loro più sensazionali asserzioni vengono accettate senza critica e trasmesse al pubblico come vere. (Il Dr. Mengele in Sudamerica con la figlia dei suoi ospiti. Anno imprecisato)

    Ma per tutti coloro che ci vogliono vedere chiaro, il drammatico finale della caccia mondiale a Mengele ha screditato gli “esperti” e ha messo in evidenza in modo ben visibile la loro noncuranza per l’esattezza.

    Sebbene la caccia a Mengele appartenga ora al passato, la caccia frenetica ai “fuggiaschi nazisti” continua.

    L’imperterrito Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles ha addirittura stilato un “elenco dei più ricercati”, completo di taglia. Anche questo rischia di essere un imbarazzante errore di calcolo perché in alto sulla lista c’è il nome di Leon Degrelle (ancora in vita quando fu scritto questo articolo, ndt.) il carismatico leader politico belga ed eroe del tempo di guerra della legione di volontari SS “Wallonia”. Attualmente un cittadino spagnolo, il distinto Degrelle ha vissuto apertamente col suo vero nome in Spagna per anni e ci tiene ad avere l’occasione di difendere le sue opinioni. Le sue apparizioni sulla televisione danese e spagnola negli anni recenti la dice lunga sul suo conto.

    Fintanto che i revisionisti storici continueranno il loro lavoro, pare non ci sarà un fermo alla caccia dei “fuggiaschi nazisti” sostenuta dai media.


    Serge Klarsfeld ammise candidamente al The New York Times (3 Marzo 1985) che parte del motivo dell’intenso interesse per Mengele e per altri “criminali nazisti” negli ultimi anni era di controbilanciare la sfida degli storici revisionisti all’ortodossia dell’Olocausto.
    Fonte: The Journal of Historical Review, Autunno 1985 (Vol. 6, No. 3) pag. 377 e oltre

    Traduzione a cura di: Gian Franco Spotti
    __________________________________________________ _______________________________
    N.B. In verde testi di Olotruffa.Colore,foto,evidenziatura, grassetto, sottolineatura, NON sono parte del testo originale.La fonte è riportata. Mail : waa359@libero.it / Skype : velvet-blu

    296- Il caso dello SS-Hauptsturmführer (capitano) Josef Mengele : Olo-truffa____"Biblioteca" revisionista su OloCa$h e truffa $terminazioni$ta
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #315
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  8. #318
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  9. #319
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo

    Ecco chi sono quelli che hanno costruito a tavolino il mostro Menghele:

    Carceri-fabbriche negli USA
    agosto 5, 2011 di byebyeunclesam

    I prigionieri delle carceri federali che guadagnano ventitre centesimi di dollaro l’ora stanno producendo componenti high-tech per missili Patriot a lunga gittata, rampe di lancio per i missili anti-carro TOW (Tube-launched, Optically tracked, Wire-guided) e altri sistemi missilistici. Un articolo, pubblicato lo scorso marzo dal giornalista e ricercatore finanziario Justin Rohrlich di World in Reviews, merita una lettura attenta per capire tutte le implicazioni di questo inquietante sviluppo (minyanville.com)
    La diffusione dell’utilizzo di carceri-fabbriche, che pagano salari da schiavi, per incrementare i profitti dei giganti corporativi militari, è un attacco frontale ai diritti di tutti i lavoratori.
    Il lavoro carcerario, senza garanzie sindacali, straordinari, vacanze, pensioni, benefit, garanzie sulla salute e sicurezza o la Social Security, fabbrica anche componenti per i caccia bombardieri F-15 della McDonnell Douglas/Boeing, per gli F-16 della General Dynamics/Lockheed Martin e per gli elicotteri Cobra della Bell/Textron. Il lavoro carcerario produce occhiali per la vista notturna, giubbotti antiproiettile, mimetiche, strumenti radio e di comunicazione, sistemi d’illuminazione, componenti per i cannoni antiaerei da 30 mm a 300 mm insieme a spazza-mine e materiale elettro-ottico per tracciatori laser della BAE Systems Bradley Fighting Vehicle. I prigionieri riciclano il materiale elettronico tossico e revisionano i mezzi militari.
    Il lavoro nelle prigioni federali è appaltato alla UNICOR, già conosciuta in precedenza come Federal Prison Industries, una corporazione in parte pubblica e a fine di lucro diretta dal Bureau of Prisons. In quattordici fabbriche carcerarie, più di tremila prigionieri producono materiale elettronico per la comunicazione terrestre, marina e aerea. L’UNICOR ora è il trentanovesimo assegnatario più grande del governo, con 110 fabbriche in 79 istituti penitenziari.
    (…)
    Le maggiori compagnie che traggono profitto dal lavoro carcerario comprendono Motorola, Compaq, Honeywell, Microsoft, Boeing, Revlon, Chevron, TWA, Victoria’s Secret ed Eddie Bauer.
    IBM, Texas Instruments e Dell si fanno costruire i pannelli elettrici dai prigionieri del Texas. I reclusi del Tennessee hanno cucito jeans per Ksmart e JCPenney. Decine di migliaia di giovani che distribuiscono hamburger per un salario minimo da McDonald’s vestono uniformi cucite da lavoratori carcerati, che sono costretti a lavorare per molto meno.
    In California, come in molti Stati, i prigionieri che si rifiutano di lavorare vengono spostati negli istituti disciplinari, perdono il diritto alla mensa e i crediti per rientrare nel programma di benefici per buona condotta, il “Good Time”, che allevia le loro sentenze.
    Gli abusi sistematici, i pestaggi, l’isolamento prolungato e la deprivazione sensoriale, la mancanza di cure mediche rendono quelle americane tra le peggiori prigioni al mondo. Ironicamente, lavorare a condizioni estenuanti per qualche centesimo l’ora è considerato come una sorta di “premio” per buona condotta.
    (…)
    Nella spietata ricerca di massimizzare i profitti e di accaparrarsi ogni possibile fonte di guadagno, quasi ogni agenzia pubblica e di servizio sociale è stata esternalizzata a contractors privati in cerca di profitti.
    (…)
    La creazione di centinaia di carceri a scopo di lucro è tra le più raccapriccianti privatizzazioni.
    La popolazione internata in queste prigioni private a scopo di lucro è triplicata nel periodo compreso tra il 1987 e il 2007. Nel 2007 c’erano 264 prigioni di questo tipo che avevano in custodia circa 99.000 prigionieri adulti (house.leg.state.mn.us, 24 febbraio 2009). Tra le aziende che operano in questi luoghi ci sono la Corrections Corporation of America, il GEO Group Inc. e il Community Education Centers.
    I titoli obbligazionari delle prigioni garantiscono un profitto per gli investitori capitalisti come Merrill-Lynch, Shearson Lehman, American Express e Allstate. I prigionieri vengono barattati e spostati da uno Stato all’altro a seconda della convenienza degli accordi commerciali.
    (…)
    Da http://www.comedonchisciotte.org/sit...rder=0&thold=0, di Sara Flounders.

    Carceri-fabbriche negli USA
    Ultima modifica di Eridano; 06-08-11 alle 09:36
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  10. #320
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    Predefinito Rif: Il bavaglio prossimo venturo

    Auschwitz: frasi di levi primo in "se questo è un uomo, La tregua"

    Analizziamo alcuni brani del libro del levi primo, di ogni citazione è riportato il numero di pagina elettronica. Le "note" sono di WaA.

    Edizione di riferimento per il testo:Se questo è un uomo; La tregua, Einaudi, Torino 1989
    Fonte citazioni: se-questo-e-un-uomo-primo-levi
    ___________________________________________

    Citazioni:

    A) ... "Stasera, subito dopo la zuppa, andrò in Ka-Be.Ka-Be è abbreviazione di Krankenbau, l’infermeria (1). Sono otto baracche, simili in tutto alle altre del campo" (pag. 77)...

    Foto: Auschwitz entrata all'ospedale o Krankenbau.

    B) ... "ma separate da un reticolato. Contengono permanentemente un decimo della popolazione del campo, (2) ma pochi vi soggiornano più di due settimane e nessuno più di due mesi (3): entro questi termini siamo tenuti a morire o a guarire"... (pag. 78)

    C) ..."Questo può benissimo essere l’ultimo dei miei giorni, e questa la camera dei gas di cui tutti parlano,"(4)... (pag 82)

    D) ... "Tutti sanno che i centosettantaquattromila sono gli ebrei italiani: i ben noti ebrei italiani, arrivati due mesi fa, tutti avvocati, tutti dottori, erano più di cento e già non sono che quaranta, quelli che non sanno lavorare (5) e si lasciano rubare il pane e prendono schiaffi dal mattino alla sera; i tedeschi li chiamano «zwei linke Hände» (due mani sinistre), e perfino gli ebrei polacchi li disprezzano perché non sanno parlare yiddisch"... (pag. 82)

    Foto: didascalia ufficiale dell'immagine "Birkenau, Poland, 1941, An isolation room at the hospital - 2220291569040591706". Stanza di isolamento dell'ospedale di Auschwitz. Fonte yad vashem. Gerusalemme.

    E) ... "Nel pomeriggio venne il medico greco. Disse che, anche fra i malati, tutti quelli che potevano camminare sarebbero stati forniti di scarpe e di abiti, e sarebbero partiti il giorno dopo, con i sani, per una marcia di venti chilometri.
    Gli altri sarebbero rimasti in Ka-Be, con personale di assistenza (6) scelto fra i malati meno gravi. Il medico era insolitamente ilare, sembrava ubriaco.Lo conoscevo, era un uomo colto, intelligente, egoista e calcolatore. Disse ancora che tutti indistintamenteavrebbero ricevuto tripla razione di pane,(7) al che i malati si rallegrarono visibilmente. Gli facemmo qualche domanda su che cosa sarebbe stato di noi. Rispose che probabilmente i tedeschi ci avrebbero abbandonati (8) al nostro destino: no, non credeva che ci avrebbero uccisi.
    Non metteva molto impegno a nascondere che pensava (9) il contrario, la sua stessa allegria era significativa"... (pag244)

    Foto: didascalia ufficiale yad vashem, Gerusalemme: "Birkenau, Poland, 1941, An operating room at the hospital- 2292461009230015530". Una sala operatoria di Auschwitz.

    F) ... "appena fu uscito, i due ragazzi ungheresi presero a parlare concitatamente fra di loro. Erano in avanzata convalescenza, ma molto deperiti. Si capiva che avevano paura di restare coi malati, (10) deliberavano di partire coi sani. Non si trattava di un ragionamento: è probabile che anche io, se non mi fossi sentito così debole, avrei seguito l’istinto del gregge; il terrore (11) è eminentemente contagioso, e l’individuo atterrito cerca in primo luogo la fuga" (12) ... (pag. 245)

    G) ... "Tutti i sani ( tranne qualche ben consigliato che all’ultimo istante (13) si spogliò e si cacciò in qualche cuccetta di infermeria) partirono nella notte sul 18 gennaio 1945. Dovevano essere circa ventimila, provenienti da vari campi. "... (pag. 247)

    ____________________________________Fine citazioni_______________

    Note di WaA

    Foto: altro lager, fuori dalla Germania. Didascalia originale yad vashem, Gerusalemme : "Gurs, France, Hospital workers in the camp- 3058190932319659080". Francia, lager di "Gurs" personale medico del lager.

    1) Qui il levi CONFERMA che gli INABILI al LAVORO NON venivano immediatamente gasati,come ha sempre affermato la Auschwitz SPA, la joint venture del ricatto ed estorsione'! Quindi ha RAGIONE il "negazionista maledetto" Carlo Mattogno!?

    2) Qui l'affermazione del levi RAFFORZA la tesi di Carlo Mattogno (e non solo), anzi CONFERMA i dati forniti dalla ricerca revisionista che afferma dell'esistenza di un PIANO di lavori per il miglioramento delle condizioni igieniche e la creazione di un LAGER OSPEDALE all'interno di Auschwitz-Birkenau! Considerato che il 10% di 80.000 persone internate è = a 8.000, se ne deduce che il "progetto ospedale" doveva avere una capacità di almeno 10.000 posti letto, con annessi e connessi!

    Altro che "sterminio per un brufolo" come pretendeva una ex internata!
    L'internata (nella foto, tale springer elisa, con alle spalle molte copie del libro che porta la sua firma), infatti,scrisse a pag.79-80 del libro a sua firma :
    "era sufficiente una minima imperfezione, un foruncolo, o una macchia sul corpo...ed il destino era segnato!"

    3) Qui abbiamo una ULTERIORE MAZZATA alla versione della Auschwitz SPA, la joint venture del ricatto ed estorsione'!
    Nero su bianco si poteva stare esentati dal lavoro fino a non più di "due mesi" !!! Si ha conferma di ciò nei documenti sopravvissuti, riguardanti le presenze nel lager; infatti nel riepilogo della forza esiste la finca dei "malati di lunga degenza"!

    4) "Limpida dimostrazione" sterminazionista della esistenza di "gaskammern" omicide!Se più voci riferiscono di discorsi inerenti "la camera a gas",al SINGOLARE, significa che esisteva! Proprio una PROVA FORENSE INDISTRUTTIBILE!

    Foto: didascalia originale yad vashem:
    "Auschwitz, Poland, 1941, Dental clinic in Camp I. - 14908677752249551969" Reparto dentistico per internati. Notare la divisa classica, dell'internato, a strisce verticali del paziente seduto in primo piano!

    5) Ulteriore CONFERMA che gli inabili al lavoro NON venivano immediatamente gasati:..."quelli che non sanno lavorare" !

    6) Addirittura in pieno tracollo militare ed amministrativo il III° Reich si premura di nominare i meno malati quali "assistenti" dei malati più gravi!

    7) TRIPLA razione di pane! Inconcepibile che un campo di "sterminio", in quella particolarissima e tragica situazione, si preoccupasse di persone che avrebbe voluto "sterminare"! No! Decisamente qui non "quadra nulla"!

    8) Correttamente il medico internato da la propria valutazione, evidentemente aveva avuto scambi di opinioni coi medici tedeschi con cui lavorava e da lì maturata quella convinzione.

    9) Il levi mette in dubbio la buona fede del medico, e si azzarda a scrivere che "pensava il contrario"! Come "prova" di questa convinzione il levi nota la "allegria"!

    10) I due ragazzi erano in "avanzata convalescenza", quindi temevano ricadute restando nell'ospedale, PERO' preferivano andare coi loro CARNEFICI piuttosto che restare liberi ed in attesa dei "liberatori" russi!

    DECISAMENTE un NON senso!
    Avrebbero seguito chi poteva in un qualsiasi momento decidere di ucciderli, invece di restare liberi nel lager abbandonato!

    Foto: didascalia originale yad vashem: "Birkenau, Poland, 1941, A pharmacy-236483613798558290".

    Una farmacia del lager di Auschwitz-Birkenau, anno 1941.

    11) Il "terrore" è il terrore della "ricaduta" nella malattia, quindi la possibile morte, ne consegue che il contrario è:
    LA VITA, RITENUTA, GARANTITA MAGGIORMENTE DALLA PRESENZA DEGLI "AGUZZINI" TEDESCHI! EVIDENTEMENTE L'IMMINENTE ARRIVO DEI "LIBERATORI"RUSSI NON ERA NEPPURE PRESO IN CONSIDERAZIONE,QUALE "LIBERAZIONE",QUINDI, ANCHE I RUSSI, RIENTRAVANO NELLA CATEGORIA DEL "TERRORE" DA SUPERARE UNENDOSI VOLONTARIAMENTE A CHI AVEVA GIA' "STERMINATO", SECONDO LA Auschwitz SPA, la joint venture del ricatto ed estorsione', OLTRE 4.000.000 DI PERSONE!

    12) Incredibile! "Fuga" da una probabile malattia e "liberazione" ! Decisamente gli "aguzzini", i "banditi fascisti", tedeschi facevano meno paura!

    13) Fantastica! "Ben consigliato"... quindi il giudizio del medico era GIUSTO! Se qualcuno ben istruito ha dato quei consigli, di darsi malati, perchè dubitare del medico?
    Per poter giustificare il rimanere al campo?

    ___________oooOOO0OOOooo____________

    Per avere una maggiore informazione sul progetto,parzialmente realizzato,del campo ospedale di Birkenau e sulla assistenza sanitaria del lager di Auschwitz si può leggere il libro di Carlo Mattogno:

    ""Auschwitz: assistenza sanitaria, “selezione” e “Sonderbehandlung” dei detenuti immatricolati"". Forte di 333 pagine, 60 documenti. Pubblicato nel 2010 da "Effepi Edizioni", al costo di Euro 32,00.

    Il libro è reperibile presso:
    "Effepi Edizioni", effepiedizioni@hotmail.com

    "Edizioni di AR", info@libreriaar.191.it
    Europa Libreria Editrice, info@libreriaeuropa.it

    N.B. In verde testi di Olotruffa.Colore,foto,evidenziatura, grassetto, sottolineatura, NON sono parte del testo originale.La fonte è riportata.

    297- Auschwitz : frasi di levi primo in "se questo è un uomo,La tregua" : Olo-truffa____"Biblioteca" revisionista su OloCa$h e truffa $terminazioni$ta
    Ultima modifica di Eridano; 08-08-11 alle 08:47
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