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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    Rimanendo sempre in tema di radio, anche se non proprio parlandone tecnicamente, qualche giorno fa abbiamo scritto un aricolo sullo strano caso di Radio Padania Libera presente anche in Sicilia, cercando di muovere alcune domande curiose sulla vicenda quantomeno bizzarra:
    “Ora, non sarebbe un risparmio per Radio Padania Libera non trasmettere nelle zone che non ritiene interessanti politicamente? Se qualcuno di voi lettori ha mai avuto occasione di ascoltare Radio Padania da Lampedusa, ci potrebbe dire se la programmazione è la stessa che a Milano, e se si come reagisce la popolazione locale?”.
    Molto probabilmente non siamo stati gli unici a porci la domanda e a trovare la cosa curiosa, perchè per esempio Calogero Castaldo, sul sito rgnews.it, non solo riporta delle domande incuriosite quanto le nostre rispetto alla strana situazione, ma vi da anche una risposta:
    “La spiegazione sta tutta in una piccola norma inserita nella finanziaria del 2001, secondo governo Berlusconi. Grazie ad un emendamento presentato dal fondatore dell’emittente, il deputato leghista Davide Caparini, radio Padania Libera, la cattolica Radio Maria e poche altre radio minori locali, possono attivare quasi liberamente nuovi impianti Fm sul territorio nazionale senza chiedere preventive licenze al ministero o agli ispettorati regionali, purché non interferiscano con frequenze già esistenti. Radio Padania è, infatti, considerata una emittente “di servizio”, senza finalità di lucro ed in quanto appartenente ad associazioni o a fondazioni culturali, politiche o religiose, è classificata come “comunitaria”, cioè non commerciale e utile alla comunità.”
    Inutile dire che il pensiero che i siciliani trovino sulle loro frequenze una radio che ha fondato la propria identità sulla “superiorità del nord” e sulla secessione dello stesso dal resto d’Italia è un fatto che stride con la realtà delle cose, ma è anche vero che se i turisti del nord che si recano al sud dovessero ascoltare tutti Radio Padania, allora gli introiti pubblicitari sarebbero moltiplicati, o quanto meno mantenuti, anche durante le ferie estive.
    Come avrebbe detto il buon Macchiavelli “il fine giustifica i mezzi”.

    Radio Padania in Sicilia: spiegato l'arcano e dietro c'è Silvio

  2. #2
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    Predefinito Rif: Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    cioe' .. non e' piu' come 15 anni fa che per attivare un nuovo ripetitore in una sperduta valle alpina bisognava vedersela con finanza , caramba e maggistratura ..:giagia:

    altri tempi .... altra lega ..
    vulgus vult decipi

  3. #3
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    Predefinito Rif: Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    Ora si sbarca a Lecce

    La Lega Nord punta al Sud: Radio Padania cerca posto al sole in Salento
    Al sindaco di Alessano (Lecce) la richiesta di radiofrequenze

    Niente feste di partito con la salamella e il Va’ pensiero in sottofondo. La Lega Nord per sfondare nel Sud Italia parte dalla radio. Sì proprio quella Radio Padania Libera, costola di Radio Varese fondata dall’attuale ministro Maroni, che ora punta a installare un ripetitore nel Salento per diffondere il verbo leghista fin nel Tacco d’Italia.

    Sulla scrivania del sindaco di Alessano, un paesino di 6.500 abitanti in provincia di Lecce, è giunta infatti una richiesta di installazione per un ripetitore di radiofrequenze. “Una richiesta come ne giungono tante”, conferma il sindaco del Pd, Luigi Nicolardi. Se non fosse che quella richiesta giunge da Radio Padania Libera.

    “E’ una richiesta effettivamente anomala”, conviene subito dopo lo stesso Nicolardi che dice di aver ricevuto ieri la richiesta, di ritorno da una settimana di ferie. “E’ una normale richiesta scritta di radiofrequenze che io ho il dovere di verificare – racconta senza nascondere le difficoltà che ha al momento nel gestire la pratica – Ne devo parlare con le altre forze politiche anche perché non voglio esporre il Comune a una richiesta di risarcimento danni”.

    L’installazione di un ripetitore di radiofrequenze ad Alessano, distante solo 13 chilometri dalla punta estrema della Puglia, Capo Santa Maria di Leuca, potrebbe diventare un simbolo importante, specie per un partito che vive di tradizioni e rituali: per la prima volta la Lega si spingerebbe oltre i confini della terra illuminata dal Sole delle Alpi per conquistare la terra dei “terroni” come Bossi usa chiamare chi abita da queste parti. Perchè Radio Padania per ora conta frequenze solo nel Nord del Paese, la più a sud delle quali è a Bologna.

    La Lega Nord punta al Sud: Radio Padania cerca posto al sole in Salento | Daily Blog

  4. #4
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    Predefinito Rif: Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    Capone su Radio Padania: è una privatizzazione privata dell'etere

    Radio Padania, emittente radiofonica della Lega Nord, viene considerata un’emittente ‘comunitaria’, vale a dire utile alla comunità, secondo una legge del 2001

    “Si potrebbe definire una privatizzazione strisciante dell’etere” accusa Salvatore Capone, Segretario provinciale del PD di Lecce, “quella che la Lega Nord sta mettendo in atto in tutta Italia, e che oggi tocca anche il Salento. Il tutto gentilmente offerto dal PDL e pagato da tutti noi”. Il meccanismo è molto semplice: Radio Padania, emittente radiofonica della Lega Nord, viene considerata un’emittente ‘comunitaria’, vale a dire utile alla comunità. “Già questo suona quantomeno curioso” commenta Capone. “Quale possa essere l’utilità di una valanga di insulti 24 ore su 24 all’indirizzo di meridionali ed immigrati sfugge a tutti noi. Ma il vero capolavoro è stato fatto con la norma della finanziaria del 2001”.

    Quella norma, infatti, concedeva alle emittenti comunitarie la possibilità di acquisire gratuitamente frequenze, fino alla copertura del 60% del territorio nazionale. “Una volta diventata proprietaria delle frequenze, per Radio Padania il gioco è stato facile. Altro che canale di dialogo sul federalismo. La verità è che la Lega Nord ha potuto negli ultimi anni gestire indisturbata un vero e proprio mercato parallelo delle frequenze, acquisite gratuitamente e rivendute a fior di quattrini, con il silenzio-assenso del PDL, nazionale prima e salentino adesso”. Quello che stiamo conoscendo oggi nel Salento, con l’acquisizione della frequenza e l’installazione di un impianto trasmittente ad Alessano, è infatti un fenomeno già noto nel settore radiofonico nazionale:

    • nel Mugello (FI) i 92 MHz attivati da Radio Padania nell'ottobre 2006 sono stati venduti a Radio Cuore 2 nel febbraio 2008;

    • in provincia di Vercelli i 92.3 MHz da Alpe di Mera - Scopello sono stati attivati, sempre da RP, nel Febbraio 2009 ed a Luglio 2010 venduti ad RTL 102,5;

    • in Val di Susa (TO) nell'ottobre 2009 sono stati ceduti ben 11 impianti a R101;

    • ad Avellino i 104,7 MHz dal Monte Vergine attivati nel dicembre 2009, sono stati venduti a Radio Margherita nel maggio 2010;

    • a Benevento gli 88.7 MHz da Contrada Francavilla, attivati nell'aprile 2010 sono stati immediatamente venduti a Radio Margherita nel maggio 2010;

    • in provincia di Oristano i 95.2 MHz da Seneghe, attivati nell'agosto 2009, sono stati venduti nel luglio 2010 a Rete 5. “Ma alle avide camicie verdi” prosegue il segretario democratico “questo non bastava, probabilmente perché gli impianti di trasmissione hanno comunque un costo, e così i fedeli pidiellini hanno deciso di regalare agli amici padani, a partire dalla finanziaria 2005, mezzo milione di euro ogni anno, sempre in virtù dello status di radio ‘comunitaria’. Tutto ciò è semplicemente vergognoso”.

    “È vergognoso che il Governo che taglia anche l’aria che respiriamo consenta ai ‘predoni’ leghisti di appropriarsi gratuitamente di un mercato. È vergognoso che si consenta a coloro che bruciano il tricolore di razziare in lungo e in largo la penisola: prima i fondi FAS utilizzati per pagare le multe degli allevatori padani; ora i tagli che mettono in ginocchio editoria ed emittenti locali, per finanziare invece Radio Padania”. “Ma la cosa ancora più vergognosa” conclude Capone “è il totale silenzio, a fronte di tutto questo, da parte dei parlamentari meridionali del PDL e in particolare dei salentini, ora che anche il ‘nostro’ etere viene inondato dagli insulti quotidiani in camicia verde. E per di più con i nostri soldi”.

    SUDNEWS - Agenzia d'informazione del Sud Italia

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    Smile Rif: Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    Citazione Originariamente Scritto da Furlan Visualizza Messaggio
    Rimanendo sempre in tema di radio, anche se non proprio parlandone tecnicamente, qualche giorno fa abbiamo scritto un aricolo sullo strano caso di Radio Padania Libera presente anche in Sicilia, cercando di muovere alcune domande curiose sulla vicenda quantomeno bizzarra:
    “Ora, non sarebbe un risparmio per Radio Padania Libera non trasmettere nelle zone che non ritiene interessanti politicamente? Se qualcuno di voi lettori ha mai avuto occasione di ascoltare Radio Padania da Lampedusa, ci potrebbe dire se la programmazione è la stessa che a Milano, e se si come reagisce la popolazione locale?”.
    Molto probabilmente non siamo stati gli unici a porci la domanda e a trovare la cosa curiosa, perchè per esempio Calogero Castaldo, sul sito rgnews.it, non solo riporta delle domande incuriosite quanto le nostre rispetto alla strana situazione, ma vi da anche una risposta:
    “La spiegazione sta tutta in una piccola norma inserita nella finanziaria del 2001, secondo governo Berlusconi. Grazie ad un emendamento presentato dal fondatore dell’emittente, il deputato leghista Davide Caparini, radio Padania Libera, la cattolica Radio Maria e poche altre radio minori locali, possono attivare quasi liberamente nuovi impianti Fm sul territorio nazionale senza chiedere preventive licenze al ministero o agli ispettorati regionali, purché non interferiscano con frequenze già esistenti. Radio Padania è, infatti, considerata una emittente “di servizio”, senza finalità di lucro ed in quanto appartenente ad associazioni o a fondazioni culturali, politiche o religiose, è classificata come “comunitaria”, cioè non commerciale e utile alla comunità.”
    Inutile dire che il pensiero che i siciliani trovino sulle loro frequenze una radio che ha fondato la propria identità sulla “superiorità del nord” e sulla secessione dello stesso dal resto d’Italia è un fatto che stride con la realtà delle cose, ma è anche vero che se i turisti del nord che si recano al sud dovessero ascoltare tutti Radio Padania, allora gli introiti pubblicitari sarebbero moltiplicati, o quanto meno mantenuti, anche durante le ferie estive.
    Come avrebbe detto il buon Macchiavelli “il fine giustifica i mezzi”.

    Radio Padania in Sicilia: spiegato l'arcano e dietro c'è Silvio
    radio padania al sud, fino ad ora si ascolta via internet www.radiopadania.net, c'è un apposito link, e la programmazzione è la medesima ovunque. io parlando con gente del sud sento molti che ne condividono le idee. dal tronde la richiesta di frequenze delle radio viene proprio dai cittadini del sud, che trovano interessante e con un informazione libera e molto dettagliata che difficilmente, anzi mai si trova su altre emittenti o mezzi d'informazione. per quanto riguarda la tua dicitura (superiorità del nord). la lega e radio padania non sostengono assolutamente questa tesi; sostengono e ribadiscono invece la libertà dei popoli tutti, quelli padani come quelli meridionali. tutti sempre più schiacciati ed annullati dal centralismo statalista e romanocentrico.
    PS. le nazioni non fanno i popoli, sono i popoli che fanno le nazioni!

  8. #8
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    Predefinito Rif: Il curioso caso di Radio Padania in Sicilia

    Citazione Originariamente Scritto da Furlan Visualizza Messaggio
    Capone su Radio Padania: è una privatizzazione privata dell'etere

    Radio Padania, emittente radiofonica della Lega Nord, viene considerata un’emittente ‘comunitaria’, vale a dire utile alla comunità, secondo una legge del 2001

    “Si potrebbe definire una privatizzazione strisciante dell’etere” accusa Salvatore Capone, Segretario provinciale del PD di Lecce, “quella che la Lega Nord sta mettendo in atto in tutta Italia, e che oggi tocca anche il Salento. Il tutto gentilmente offerto dal PDL e pagato da tutti noi”. Il meccanismo è molto semplice: Radio Padania, emittente radiofonica della Lega Nord, viene considerata un’emittente ‘comunitaria’, vale a dire utile alla comunità. “Già questo suona quantomeno curioso” commenta Capone. “Quale possa essere l’utilità di una valanga di insulti 24 ore su 24 all’indirizzo di meridionali ed immigrati sfugge a tutti noi. Ma il vero capolavoro è stato fatto con la norma della finanziaria del 2001”.

    Quella norma, infatti, concedeva alle emittenti comunitarie la possibilità di acquisire gratuitamente frequenze, fino alla copertura del 60% del territorio nazionale. “Una volta diventata proprietaria delle frequenze, per Radio Padania il gioco è stato facile. Altro che canale di dialogo sul federalismo. La verità è che la Lega Nord ha potuto negli ultimi anni gestire indisturbata un vero e proprio mercato parallelo delle frequenze, acquisite gratuitamente e rivendute a fior di quattrini, con il silenzio-assenso del PDL, nazionale prima e salentino adesso”. Quello che stiamo conoscendo oggi nel Salento, con l’acquisizione della frequenza e l’installazione di un impianto trasmittente ad Alessano, è infatti un fenomeno già noto nel settore radiofonico nazionale:

    • nel Mugello (FI) i 92 MHz attivati da Radio Padania nell'ottobre 2006 sono stati venduti a Radio Cuore 2 nel febbraio 2008;

    • in provincia di Vercelli i 92.3 MHz da Alpe di Mera - Scopello sono stati attivati, sempre da RP, nel Febbraio 2009 ed a Luglio 2010 venduti ad RTL 102,5;

    • in Val di Susa (TO) nell'ottobre 2009 sono stati ceduti ben 11 impianti a R101;

    • ad Avellino i 104,7 MHz dal Monte Vergine attivati nel dicembre 2009, sono stati venduti a Radio Margherita nel maggio 2010;

    • a Benevento gli 88.7 MHz da Contrada Francavilla, attivati nell'aprile 2010 sono stati immediatamente venduti a Radio Margherita nel maggio 2010;

    • in provincia di Oristano i 95.2 MHz da Seneghe, attivati nell'agosto 2009, sono stati venduti nel luglio 2010 a Rete 5. “Ma alle avide camicie verdi” prosegue il segretario democratico “questo non bastava, probabilmente perché gli impianti di trasmissione hanno comunque un costo, e così i fedeli pidiellini hanno deciso di regalare agli amici padani, a partire dalla finanziaria 2005, mezzo milione di euro ogni anno, sempre in virtù dello status di radio ‘comunitaria’. Tutto ciò è semplicemente vergognoso”.

    “È vergognoso che il Governo che taglia anche l’aria che respiriamo consenta ai ‘predoni’ leghisti di appropriarsi gratuitamente di un mercato. È vergognoso che si consenta a coloro che bruciano il tricolore di razziare in lungo e in largo la penisola: prima i fondi FAS utilizzati per pagare le multe degli allevatori padani; ora i tagli che mettono in ginocchio editoria ed emittenti locali, per finanziare invece Radio Padania”. “Ma la cosa ancora più vergognosa” conclude Capone “è il totale silenzio, a fronte di tutto questo, da parte dei parlamentari meridionali del PDL e in particolare dei salentini, ora che anche il ‘nostro’ etere viene inondato dagli insulti quotidiani in camicia verde. E per di più con i nostri soldi”.

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    mi dispiace per te ma quella che tu giudichi in pratica una speculazione è invece un ottima gestione. radio padania coi pochi mezzi che ha, compra le frequenze dunque le paga, le fa crescere con gli ascolti poi le rivende per aquistarne di più potenti, per coprire meglio il territorio. Per quanto riguarda i fondi fas; faccio notare che sono soldi che l'italia versa all'europa in quantità maggiore di quanti se ne veda poi restituire. questi soldi sono versati al 90% dal nord. dunque se si usano per salvare aziende agricole che sono state ingannate e truffate da gente inetta (i ministri dell'agricoltura sono sempre stati meridionali che ha sempre usato il ministero solo per interessi personali o dispensare poltrone, senza mai valorizzare l'agricoltura, portando il risultato che ciò che arriva sulle nostre tavole fa sempre più schifo). mi sembra sacrosanto, in fondo sono soldi che versano le genti del nord, non vorrai i soliti versamenti e trasferimenti di denaro a piogga verso il sud? non vorrai i soliti sprechi?iaociao:

  9. #9
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