Originariamente Scritto da
Paulus
Leggo da Bruno Aprile.
La Democrazia Diretta è Legge inapplicata da 10 anni
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267
"Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 162
Articolo 8
Partecipazione popolare
1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e
promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.
Traduzione: Sì: questo lo diciamo per accontentare la gente, ovvero i gonzi. Poi voi rappresentantit fate come volete, tanto sempre voi siete a disciplinare i rapporti.
2. Nel procedimento relativo, all'adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive
devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalita' stabilite dallo
statuto, nell'osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
Traduzione: Il singolo cittadino può essere anche “ascoltato”. Poivoi che “governate “ il popolo bue fate quello che vi torna comodo.
3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonche' procedure
per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere
interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresi', determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresi', previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.
Traduzione: Voi rappresentanti potete anche consultare il popolo e dargli le garanzie per il tempestivo esame delle loro proposte e addirittura potete indire referendum; tanto sapete benissimo che dopo potete fare quello che volete.
4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva
competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali,
comunali e circoscrizionali.
Come vedi caro rappresentante, noi parlamentari tuteliamo bene i tuoi interessi. Infatti mettiamo avanti i nostri ed i tuoi sacrosanti diritti di “rappresentare” la Sovranità del Popolo a quelli “garantiti” dall'art. 1 ° della nostra Costituzione, ovvero che Sovranità appartiene al Popolo. Tanto la Costituzione l'abbiamo scritta per i gonzi.
5. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini
dell'Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.
Vedi, caro rappresentante, i PRINCIPI, come i VALORI ognuno li interpreta a modo suo. La democrazia non si impone; nasce spontaneamente dalle persone, dal basso. Non esiste un parlamento centrale che detta legge a livello comunale; come non esiste la possibilità di sottintendere il contenuto di una legge. Anche i Principi richiamati dal D.L. 25 luglio che promuovono... ecc. lasciano spazio a interpretazioni devierse che permettono ai consigli comunali di fare quello che vogliono. Non ti preoccupare ormai il nostro potere è giunto a livello europeo, e non può essere cambiato: la democrazia è solo “rappresentativa”. Qualunque cosa noi possiamo dire. Sei d'accordo vero? Non ne dubitavo. Io, parlamento, rappresento i TUOI ed i MIEI interessi. Il popolo viene dopo, se proprio non ne possiamo fare a meno
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Conclusioni mie: le tue considerazioni, caro Bruno Aprile, non servono a un bel NIENTE. Non hai imparato niente da Platone, da Aristotele, da Senofonte, ecc. sui gri difetti della Democrazia? Faresti bene a leggere le loro opere.
Qui non si tratta di interpretazioni personali da dare alla democrazia. La storia ha già abbondantemente dimostrato i suoi limiti. Ti ricordo che nel corso del secolo passato sono fallite ben settanta “democrazie” (R. Dahl, Sulla democrazia, Laterza).
Quello che bisognerebbe fare è immaginare un sistema che vada oltre la democrazia e questo esiste già: si chiama “federalismo”, che è cosa completamente diversa da quello che propone Bossi. Potresti cominciare a leggere di cosa si tratta.
Infatti se vuoi raggiungere lo scopo di migliorare la forma di stato e di governo, bisogna abbattere un sistema di potere, e questo potere è la “RAPPRESENTANZA integrale”, mentre tu continui a declamare formule vuote e ad interpretare rigidamente la democrazia chiamandola “DIRETTA”, quando tutti sanno che LA DEMOCRAZIA NON SI È MAI REALIZZATA IN NESSUN LUOGO”, salvo la Svizzera: uno stato davvero FEDERALE.
Scrivendo le cose che scrivi, ti fai solo male.
Del resto tutti sanno che la nostra Costituzione garantisce al popolo solo la nostra forma di stato e di governo basata sul “parlamentarismo integrale”, ovvero “TUTTO NEI RAPPRESENTANTI, NIENTE FUORI DEI RAPPRESENTANTI”.
Beh, se vuoi cambiare le cose comincia a ragionare con una logica diversa da quella che ha generato i problemi che tu vorresti risolvere. Se usi la stessa logica, sei destinato al fallimento dei tuoi progetti. Se continui a parlare di Democrazia Diretta quelli giocano con te come il gatto col topo.
Tu l'hai mai visto un gatto che gioca col topo? Il povero topino è mezzo morto, e il gatto lo afferra e lo fa volare in aria diverse volte per mostrare a tutti che ha vinto. Tanto è sicuro che non gli scappa.
Così fanno i nostri rappresentanti col Popolo. Purtroppo.