Originariamente Scritto da
Eridano
Elzeviro Torna il saggio di Edward Banfield
FAMILISMO AMORALE NELL' ITALIA ARRETRATA
Esito di una ricerca svolta con la moglie in Basilicata
A mezzo secolo dalla sua pubblicazione, e a 32 anni dalla seconda edizione italiana corredata da un ampio dibattito tra studiosi, il Mulino ha deciso di ripubblicare il libro di Edward Banfield The Moral Basis of a Backward Society con una approfondita introduzione di Arnaldo Bagnasco (Le basi morali di una società arretrata, pagine 194, 11,50). Esponente autorevole del pensiero conservatore americano, Banfield è stato professore nelle università di Chicago e di Harvard, consigliere di presidenti repubblicani come Nixon, Ford e Reagan, ma nel complesso un profeta inascoltato, schivo, sovente trascurato quando non addirittura avversato dall' accademia (in particolare per l' altro suo libro più noto The Unheavenly City in cui critica l' inefficacia dell' intervento nella lotta alla povertà). Ne Le basi morali di una società arretrata, Banfield sviluppa la teoria dell' assenza di risposte adeguate alla arretratezza socio-economica sulla base della ricerca empirica condotta, insieme alla moglie Laura Fasano Banfield, a Chiaromonte, una comunità della Basilicata (Montegrano nel libro). L' opera, che è ormai un classico, ha innovato il lessico delle scienze sociali introducendo il concetto di familismo amorale e ha collocato Banfield tra i precursori di un promettente approccio teorico, incentrato sul concetto di capitale sociale e sul ruolo che esso svolge nel favorire lo sviluppo economico e il rendimento delle istituzioni. Banfield non pretende di offrire, come osserva Bagnasco, una teoria generale del sottosviluppo meridionale, ma ci aiuta a comprendere alcune delle cause di quella che ho definito la modernizzazione diseguale della società italiana e ottiene questo risultato anche grazie al concetto, divenuto famoso, di familismo amorale. Si tratta di un atteggiamento che è ispirato alla regola del «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo» e che è quindi contrario al senso civico e rivelatore di una sfiducia nella collettività. Il concetto ha suscitato un intenso dibattito ed è stato ripreso, tra gli altri, da Norberto Bobbio, che ha rilevato come gli italiani spendano tante energie e tanto coraggio per la famiglia che poco rimane per la società e lo stato, e da Carlo Tullio Altan, che ha contrapposto la cultura del familismo a quella della vita associata nella polis. Il familismo amorale si manifesta in tutte le situazioni in cui gli interessi e i valori della famiglia sono considerati non solo assolutamente prioritari ma anche in contrasto con quelli della società più ampia; in questa situazione gli obblighi nei confronti della propria famiglia possono giustificare qualsiasi tipo di comportamento, anche illegale, rifiuto delle proprie responsabilità verso la comunità e sfiducia nei confronti dello Stato. Tratti di familismo amorale appaiono ben al di là del villaggio lucano studiato da Banfield, sono tenaci e persistenti e si compendiano nel detto popolare «tengo famiglia». L' incidenza del familismo amorale non va tuttavia esagerata: l' etica centrata sulla famiglia, così diffusa in Italia, produce infatti effetti contrastanti sulla coesione sociale e la responsabilità pubblica.
Martinelli Alberto
Pagina 55
(12 dicembre 2008) - Corriere della Sera
FAMILISMO AMORALE NELL' ITALIA ARRETRATA