Troppi voti snaturano il compito affidato alla lega

[jotsecondo]

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Un ex deputato piemontese PD “”””attualmente direttore generale del comune di Napoli”””” collaboratore pertanto della Jervolino ritorna in Piemonte per presentare la lista “”Piemonte per l'autonomia””. alle regionali collegato con la sinistra.
In quanto si crede che la sua esperienza acquisita a Napoli sia di apporto culturale e organizzativo nel Piemonte.

E' la sinistra che ha compreso che per combattere Berlusconi occorre fare una lega di sinistra.

Tanto non importa che i Padani votino un partito romano di destra o di sinistra.

L'importante per roma è che questo nuovo movimento con le stigmate di partito etnico, territoriale, autonomista abbia le medesime caratteristiche di raccolta voti come la lega

A roma interessa solamente che alla fine questi partiti leghisti non cerchino di calare nei fatti le tasse, ( a parole possono continuare ad auspicare il calo) altrimenti salta l'unità d'italia.

Il pensiero dei movimenti leghisti serve perché ormai, morte le ideologie, l'etnismo è l'unico ad emergere.
E pertanto bisogna cercare di dividerlo. .

Una ricchezza di voti di tale portata è giusto che non sia solamente appannaggio della destra.
Dividere gli autonomisti tra destra e sinistra, e il sistema continua a campare.
Da sola la lega non riesce più a tenere a bada un concentramento così grande di voti, in quanto deve concludere niente.

Superando un certo numero di voti la lega non può più essere credibile circa la sua impotenza
E roma se ne rende conto

Comunque alla fine la volontà dei poteri è che l'italia resti unita, romana e palladiana.

[montecristo2006]

è la stessa identica tecnica che fu applicata per demolire il nostro movimento MARP di Roberto Gremmo trasformatosi in Union Piemonteisa.
nel 1987 fu presentata una lista gemella denominata Piemont capeggiata da Gipo Farassino che consentì di confondere l'elettorato e dividere per due i consensi ottenuti.

così per un colpo di mano dei comunisti di allora emerse poi Umberto Bossi come leader "egemone" che si alleò con Farassino ed emarginò Gremmo ed i suoi.

oggi si ripropone la stessa tecnica, ma con finalità leggermente diverse, cioè non dividere l'elettorato leghista, ma sottrarre voti allo schieramento di Berlusconi
bene farebbe a questo punto Berlusconi ad inglobare questa sorta di nuova lega di sinistra con qualche accordo od alleanza, in modo da scaricare Bossi almeno nel Piemonte.
salucc
vb

[jotsecondo]

è la stessa identica tecnica che fu applicata per demolire il nostro movimento MARP di Roberto Gremmo trasformatosi in Union Piemonteisa.
nel 1987 fu presentata una lista gemella denominata Piemont capeggiata da Gipo Farassino che consentì di confondere l'elettorato e dividere per due i consensi ottenuti.

così per un colpo di mano dei comunisti di allora emerse poi Umberto Bossi come leader "egemone" che si alleò con Farassino ed emarginò Gremmo ed i suoi.

oggi si ripropone la stessa tecnica, ma con finalità leggermente diverse, cioè non dividere l'elettorato leghista, ma sottrarre voti allo schieramento di Berlusconi
bene farebbe a questo punto Berlusconi ad inglobare questa sorta di nuova lega di sinistra con qualche accordo od alleanza, in modo da scaricare Bossi almeno nel Piemonte.
salucc
vb

Come al solito quando si vuole fare una operazione romana di un certo spessore si incomincia sempre dal Piemonte.

Infatti come tu ricordi è dal Piemonte che nacque quella impostazione di dividere i movimenti autonomistici veneto e piemontese per permettere a Bossi di emergere.

Però Berlusconi non può inglobare questo nuovo prodotto della sinistra.
Nuovo movimento che è nato in un convegno di alcune settimane or sono al castello di Bard in Val d'Aosta.

E' indispensabile che la lega non superi un certo limite altrimenti non può più addossare agli altri la colpa che non si ottiene alcunché.

E' una operazione intelligente di aiuto alla lega che non può sopportare una crescita elefantiaca,:
Il suo capo non è in piena operatività, ed è solamente lui che può gestire il partito, purtroppo impostato, per impedire la sua operatività riformatrice, come una setta e pertanto di difficile conduzione. .

E' giusto raccattare e non lasciare disperdere i voti di chi incomincia a permearsi del concetto territoriale come espressione politica ma non può, per la propaganda massiccia, voler votare a destra.

Per comandare bisogna dividere i popoli.
Pertanto persino un cofondatore del partito del predellino (detto per semplificazione destra) si lancia da solo nel campo avversario per vedere di sostenere la sinistra.

E' una trasmigrazione virtuale necessaria affinché i due pilastri della politica siano in un certo senso competitivi nei grandi numeri.