15/1/10 – Benedetto XVI e gli ebrei
Ventiquattro anni fa (13 aprile 1986) papa Giovanni Paolo II varcò la soglia della sinagoga di Roma accolto dal rabbino Elio Toaff. La visita significò per la prima volta disponibilità, e portò ad un risultato concreto: il riconoscimento di Israele da parte del Vaticano. Ricorda il rabbino Riccardo Di Segni “la disparità tra noi e loro venne messa da parte. Riteniamo importante che il nuovo pontefice confermi questa impostazione”.
Domenica 17 gennaio, 2 Shevat 5770 che nel calendario ebraico corrisponde al Moed di piombo, giorno in cui gi ebrei romani ricordano la salvezza dalle fiamme appiccate nel 1793 al ghetto, papa Benedetto XVI si recherà in visita alla più antica comunità ebraica della diaspora. Una visita che Pagine ebraiche, rivista della comunità, ha sintetizzato con una vignetta in cui il pontefice traversa il Tevere su una corda tesa utilizzando una pertica per tenersi in equilibrio con scritto da un lato conversione e dall’altro - più piccolo – dialogo.
Più deportati romani diserteranno il Tempio Maggiore per recarsi alle Fosse Ardeatine accompagnati da numerosi correligionari.
NoGod-Tiziana2010