Violenza su un dodicenne, tre anni e 8 mesi a un parroco di Venaria
Il bacio proibito
del prete antipedofilia
Sarah Martinenghi
La difesa del sacerdote: "Un gesto d'affetto frainteso dal ragazzino". Il pm aveva chiesto due anni di meno
E' conosciuto per il suo impegno nella lotta alla pedopornografia, è il creatore di siti internet con filtri protetti per i bambini, è uno dei preti che ha ricevuto più premi e riconoscimenti, e ha sempre detto che la sua missione è quella di «proteggere i minori». Eppure proprio da un bambino è stato messo nei guai. E ieri mattina, durante un´udienza riservatissima e a porte chiuse, è stato condannato: a don Ilario Rolle sono stati inflitti tre anni e otto mesi in abbreviato con l´accusa di «violenza sessuale». Una condanna pesantissima, che va persino oltre alle richieste fatte dalla procura. A emettere la sentenza è stato il giudice per l´udienza preliminare Cristiano Trevisan. Il delicato fascicolo era stato assegnato dal procuratore aggiunto Pietro Forno al sostituto Stefano Demontis, che nel corso della sua requisitoria aveva chiesto la condanna del prete a un anno e otto mesi. Ma il giudice ha ritenuto che l'episodio di cui il prete era accusato fosse grave e che non sussistesse l´ipotesi «lieve» di violenza sessuale sostenuta dalla procura, infliggendo due anni di più rispetto alla richiesta della stessa accusa, forse anche perché dal passato di don Ilario sarebbero emerse altre ombre.
L'accusa di aver abusato di un minore non è in questo caso intesa come stupro, e non si tratta nemmeno di episodi di palpeggiamento: nel capo d´accusa contro il prete di Venaria non c´è nulla di tutto ciò anche se il reato contestato rientra nella pedofilia. Sarebbe stato «solo» un bacio a far finire don Rolle alla sbarra. Un bacio sulle labbra, però, dato a un dodicenne che frequentava l´oratorio e con cui il prete aveva un rapporto di amicizia e di affetto. E questa è stata proprio la difesa del sacerdote, assistito dall´avvocato Stefano Castrale, che si è proclamato innocente, spiegando che il bambino ha confuso un suo gesto d´affetto, scambiandolo per qualcos´altro, e per effusioni che comunque non sarebbero state così intime. Ma quel bambino, assistito dall´avvocato Silvia Navone, secondo l´accusa, non avrebbe avuto alcun motivo per inventarsi di aver ricevuto un bacio dal prete. Lo aveva confidato una volta tornato a casa, parlandone prima con il convivente della madre, e poi con la sua mamma. E la donna aveva deciso di sporgere denuncia in procura, solamente perché venisse accertata la verità. Il giudice ha creduto al piccolo, e oltre a condannare don Ilario Rolle, ha anche disposto una provvisionale di risarcimento alla famiglia.
Il bacio proibito del prete antipedofilia | L'espresso
"E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini
http://www.novefebbraio.it/
Se anche un timido bacio può essere interpretato con malizia, viene seriamente da chiedersi se sia potenzialmente più pericoloso un pedofilo o un ragazzino.
Io intanto per sicurezza mi tengo ben distante da quelle piccole mine vaganti.
"E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini
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Sacerdote accusato di pedofilia| Liguria | Savona| Il SecoloXIX
Sacerdote accusato di pedofilia
16 marzo 2010
«Stupri» ai danni di minorenni. Le violenze risalirebbero a 20 anni fa
Un altro caso di pedofilia sta scuotendo gli ambienti ecclesiastici. Dopo la vicenda del prete alassino Luciano Massaferro, la Procura di Savona torna a indagare su un’altra storia di abusi commessi da un sacerdote. L’uomo, secondo quanto trapelato, sarebbe accusato di violenze sessuali, descritte come veri e propri «stupri», che risalirebbero a circa vent’anni fa, su minorenni (all’epoca). Le vittime, che hanno trovato il coraggio di raccontare quello che avrebbero subito solo nei mesi scorsi, all’epoca dei fatti erano minorenni. Adesso hanno tra i 30 e i 40 anni. Destinatario delle accuse un prete della diocesi di Savona, cinquantenne, di recente messo a riposo su sua richiesta. Ufficialmente per una pausa spirituale a fronte di una vocazione che si sarebbe incrinata nel tempo.
Su di lui la Procura della Repubblica ha aperto nei mesi scorsi un’inchiesta affidata agli uomini della squadra mobile della Questura che hanno già raccolto la testimonianza di un gruppo di ragazzi che sarebbero stati molestati. Minorenni che erano abituati a frequentare le sue case.
Il racconto dei molestati, a cui è stato chiesto il massimo riserbo su quanto messo a verbale come «persone informate sui fatti», è ora al vaglio della Procura che si sta impegnando nel verificare quanto riferito. Perchè i presunti episodi di violenza sarebbero stati riferiti a così tanto tempo di distanza? È l’interrogativo su cui si stanno muovendo gli inquirenti che non escludono ulteriori episodi, abusi continuati nel tempo. Al centro dell’inchiesta anche l’attendibilità di alcuni dei presunti testimoni dell’epoca, ora adulti in alcuni casi al centro delle cronache locali per svariati motivi. Alcuni di loro avrebbero anche registrato conversazioni con lo stesso prete in cui vengono citati gli abusi. Confidenze raccolte di recente da parte di chi è rimasto in contatto con lui. Nella serata di ieri il vescovo della diocesi di Savona-Noli, monsignor Vittorio Lupi, in merito all’inchiesta ha chiarito come «il prete in questione che conosco, su sua richiesta si sia preso un anno sabbatico, di pausa. Adesso non esercita le sue funzioni religiose». Sulle indagini la curia, per il momento, non ha espresso alcun commento.
Savona: sacerdote indagato per abusi sessuali su minori
Savona: sacerdote indagato per abusi sessuali su minori
Dopo la vicenda di don Luciano Massaferro che tanto ha fatto discutere in questi mesi innocentisti e colpevolisti nel Savonese, si apre un altro fronte di indagine in Procura. Nel mirino dei giudici infatti ci sarebbe un altro noto sacerdote del Savonese che sarebbe stato indagato per abusi sessuali su minori dell’epoca, che risalirebbero a vent’anni fa. Le vittime, ex scout che hanno trovato il coraggio di raccontare le sevizie subite solo qualche mese fa, avrebbero ora tra i 30 – 40 anni. Un trentottenne che ha raccontato on – line le sevizie subite, è stato ascoltato dalla Procura.
r.c.
Martedì 16 Marzo 2010 ore 08:11
Savona - Cronaca - Prete indagato per molestie
SAVONA
Prete indagato per molestie
16/03/2010 082
Dopo la vicenda di don Luciano Massaferro, il prete di Alassio accusato di abuso sessuale nei confronti di una 11enne, si apre un'altra indagine in Procura. A distanza di vent'anni, dei ragazzi, oggi over 30enni, avrebbero denunciato delle molestie subite, quando all'epoca erano minorenni, da parte di un parroco della città della torretta. Al momento rimane top secret l'identità del prete.
» Savona, nuovo caso di prete-pedofilo: “no comment” dalla Procura
16 marzo 2010 delle ore 146
Savona, nuovo caso di prete-pedofilo: “no comment” dalla Procura
Savona. Silenzio. E’ questa la linea scelta dalla Procura di Savona in merito al nuovo caso di prete-pedofilo esploso in città. Dal sesto piano di Palazzo di Giustizia si trincerano infatti dietro ad un “no comment” e non arriva quindi nessuna conferma, ma nemmeno nessuna smentita, su questa nuovo caso di abusi che vedrebbero coinvolti dei minori.
Le voci di una nuova inchiesta, che coinvolgerebbe un parroco savonese per episodi di violenza, risalenti a molti anni fa, però sembrano essere più che fondate. A seguire questo nuovo caso di abusi da parte di un sacerdote dovrebbero essere i sostituti Coccoli e Ferro, gli stessi che seguono la ormai nota vicenda di Don Luciano Massaferro.
E sarebbe proprio da questa storia che, secondo indiscrezioni, prenderebbe le mosse questo nuovo filone di inchiesta. A far scattare le verifiche sul prete, che al momento però non presta servizio in nessuna parrocchia perché ha chiesto al vescovo una “pausa” dal suo Ministero, sarebbe stato un esposto presentato ai carabinieri nel 2008 da un savonese che denunciava di aver subito violenze sessuali quando aveva 14 anni.
Da quella denuncia però non era mai partita nessuna indagine perché dall’epoca dei presunti abusi erano ormai passati troppi anni e il reato era quindi caduto in prescrizione. Il nome del sacerdote era comunque finito nero su bianco vicino alla grave accusa di pedofilia. Per questa ragione, probabilmente, i magistrati hanno voluto, forse quando il nome di questo parroco è comparso vicino a quello di Don Luciano (?) , vederci più chiaro.
Sono state quindi sentite altre persone che hanno frequentato, negli anni, la parrocchia nella quale prestava servizio il prete accusato di abusi e sembrano essere saltate fuori nuove testimonianze di giovani che affermano di aver subito violenza. Episodi che, stavolta, pur essendo accaduti molti anni fa, non sono in prescrizione e pertanto punibili dalla legge.
Quello che è certo è che l’inchiesta è molto delicata e presenta ancora tanti aspetti da chiarire: per esempio perché i minori che hanno subito gli abusi abbiano aspettato così tanti anni prima di uscire allo scoperto. Aspetti sui quali la Procura, ormai sembra chiaro, sta già lavorando attivamente, ma con il massimo riserbo, da settimane.
Ultima modifica di ConteMax; 16-03-10 alle 17:24