La padania 9-12-2010
L'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio
ha inviato ieri una lettera allo scrittore e semiologo
Umberto Eco, unitamente al libro di Ida Magli
“La dittatura europea”.
Firmandosi anche con l’alias “Simonino Simonini”,
il nome del protagonista dell’appena uscito ultimo romanzo
di Eco “Il cimitero di Praga”, Borghezio invita a questo punto
lo scrittore a prendere atto di un’altra lucida testimonianza
in merito ai poteri occulti che si muovono dietro le scene
internazionali. Quella, appunto, di Ida Magli.
Illustre Professore,
come Lei probabilmente ben sa, molte volte in questi anni e non
solo sui banchi del Parlamento europeo ho avuto modo di denunciare
il ruolo che tutta una serie di organizzazioni mondialiste ha avuto ed
ha tuttora - specie in ordine all'attuale crisi finanziaria - sulle decisioni
dell’Unione Europea e sul carattere non democratico, talvolta al limite
del totalitario, di questa istituzione.
Ora, finalmente, la voce libera di Ida Magli, con il saggio coraggiosamente
intitolato “La dittatura europea” mi rende piena ragione.
Per questi motivi, mi sono permesso di inviarglierlo in omaggio.
Forse, leggendolo, vorrà iscrivere nell'elenco dei “fissati” del
cospirazionismo anche l'antropologa Ida Magli?
Con i migliori saluti,
Mario Borghezio
(alias Simonino Simonini)
La padania 22-12-2010
Dalle denunce di Bossi al nuovo libro di Ida Magli La dittatura europea
La battaglia contro l’Europa manovrata dai club mondialisti
MARIO BORGHEZIO
Quante volte, nei miei comizi, ma soprattutto nelle “intemerate”
di Umberto Bossi contro il Superstato europeo, abbiamo denunciato
con forza vari aspetti poco democratici e, in qualche caso, al limite
del totalitario dell’Unione europea!
Ne abbiamo ricavato, anche se oggi essa si è molto attenuata,
una riprovazione e, persino, una quasi messa al bando dalle forze
politiche rappresentate al Parlamento europeo.
E, pur tuttavia, certe nostre battaglie in difesa, per esempio,
della sovranità nazionale usurpata per le scelte monetarie dalla Bce,
per la libertà dei nostri cittadini dal mandato di cattura europeo
e per la sopravvivenza delle nostre piccole e medie imprese
dall’imposizione dell’euro non sono state vane.
Ora, finalmente, la voce libera di Ida Magli,
con il saggio coraggiosamente intitolato “La dittatura europea” (Bur 2010,
p.206, euro 10,50) ci rende piena ragione. Il fatto che a firmare questo
pamphlet sia una scienziata di fama mondiale, che ha avuto una cattedra
di antropologia alla Sapienza, dà alla comune battaglia un tratto
di autorevolezza e di credibilità veramente straordinario.
L’onestà intellettuale di Ida Magli emerge netta e chiara in un testo
nel quale non ha certo timore di esporre le delusioni ed i vergognosi “niet”
che le sono stati opposti da vari personaggi da lei consultati nell’incessante
ricerca di trovare consensi ed appoggi per questa battaglia.
La “buona battaglia”, infatti, tocca tasti e muove fili estremamente impegnativi
e delicati. Basti pensare al sottotitolo del capitolo numero quattro, “Il trionfo
della “democrazia”: un governo di pochi e di banchieri”.
Efficacissima la “fotografia” della «nascita dell’unico sistema di governo
e di potere su tutti i cittadini d’Europa: la Banca centrale europea».
Prodi («soddisfattissimo ... con il calice in mano»)
e Ciampi («suo principale Complice nella gigantesca svendita dei beni e del denaro
pubblico»)
sono tratteggiati come gnomi politici che sacrificano il nostro Paese
e la sua sovranità «alla nuova divinità Europa».
Un tradimento, scrive a chiare lettere Ida Magli: la pura verità.
Ma per l’ex presidente della Repubblica c’è ne è ancora: «premiato
dal Bilderberg e dalle altre potentissime società di cui è membro,
con il massimo della carriera».
Così per Mario Monti
«anch’egli membro dei due club mondialisti più potenti, il Bilderberg
e la commissione Trilaterale» premiato con un incarico di grandissimo
potere ultrariservato, quale membro del Consiglio della Bce, pur essendo
stato costretto a dimettersi a suo tempo da Commissario della Commissione
Santer per «l’accertataresponsabilità collegiale dei Commissari,
nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo», messi in luce dal Collegio
di periti nominato dal Parlamento europeo (p.151).
C’è ne è anche per Emma Bonino
[In questo video è possibile sentire una bestemmia di Emma Bonino
Emma Bonino è quella che si vantava di avere effettuato
centinaia di aborti con la pompa della bicicletta,
e che si esibiva in humor nero sui resti dei feti chiusi
in barattoli della marmellata usati....
La foto di Oggi, ripresa da Lo Stato, e poi da altri giornali, finì poi
nella mani di Umberto Bossi e di alcuni deputati leghisti.
Venne ripubblicata su la Padania del 2 marzo 2000, con questo titolo:
"Bonino, la maschera di Pannella". Bossi girò l'Italia, le sedi della Lega,
mostrandola ai militanti, e ripetendo di continuo che Emma "faceva
gli aborti con una pompa di bicicletta", perché voleva "una società
senza famiglia, e quindi senza bambini, una società di soli adulti
e di vecchi, dove al ricambio generazionale subentra l'immigrazione.
Una società senza radici, figlia di un progetto criminale"
(27 agosto 1999).
Al fianco di Bossi c’era Giuseppe Leoni, il vecchio amico di Bossi,
cattolico da sempre.
In occasione dei suoi attacchi alla Bonino Bossi ricordò
in qualche occasione anche il proprio passato, in particolare
il 1968: "Passò la libertà sessuale, e i nostri ragazzi e tra loro,
lo ammetto, anch'io, furono in prima fila a battere le mani
perché non capivano".
I nuovi falsi valori di quegli anni, aggiunse il senatur, "scardinarono
la società passando attraverso i giovani, quelli più sprovveduti,
più indifesi. Dopo di che accaddero altre cose. Una di queste
fu l'aborto usato come anticoncezionale: montagne di feti negli ospedali.
Mi rimase impressa l'immagine della Bonino che praticava un aborto
con una pompa di bicicletta e che diceva che un feto tenuto
in un barattolo di marmellata era un motivo per farsi una buona risata.
Scardinavano i punti fermi della società.
Scardinavano, perché la Tradizione non avrebbe voluto
una società fluida.
La famiglia e i popoli sono quelli che impediscono
la fluidità e la disgregazione della società.
Passaggio secondo fu la pornografia e, insieme, la droga.”
Poi Bossi continuava la sua arringa contro coloro che chiamava
alternativamente "nazisti" o "nazicomunisti" e riprendeva con enfasi
una celebre frase di Giovanni Paolo II, "le culle sono vuote":
distrutti i "luoghi dell' affettività", tuonava, "che poi sono i luoghi
del cristianesimo", un popolo è finito, non ha più storia, è destinato
alla morte." "I nazisti sono loro, che dimostrano spregio
verso l'uomo, la famiglia, la vita e la società" (comizio tenuto
a Piacenza, 19/10/1999).
]
«anch’essa naturalmente presente alle riunioni del Bilderberg» costretta
a dimettersi per il buco di 7000 miliardi nel bilancio dell’Ufficio europeo
per gli Aiuti umanitari da lei capeggiato, «che non abbiamo mai saputo
dove siano andati a finire».
Questo libro, del quale auspichiamo la più estesa possibile diffusione, ha il merito
di fare ancora tanti nomi e cognomi di personaggi che «eredi di una lunghissima
storia di governanti traditori della patria, sono i più entusiasti collaboratori
del progetto di distruzione delle sovranità nazionali per la costruzione dell’Unione
europea oligarchica e del Nuovo ordine mondiale».
Una piccola enciclopedia di membri delle pericolose ed occulte organizzazioni
del potere mondialista, dall’Aspen Institute, al Royal Institute for International
Affairs, alla Fabian Society per arrivare al Bilderberg Club ed alla Trilateral Commission.
Sono certo che, se per caso Umberto Eco
leggerà questo articolo, mi iscriverà immediatamente nell’elenco dei fissati
del cospirazionismo, novello Simonino Simonini.
Può darsi che sia vero.
Ma questa volta sono in buona, anzi ottima compagnia…