Come saprete, a ottobre la Corte Costituzionale si è espressa sulla legge n. 60 del 1953, affermando l’incompatibilità tra carica di parlamentare e di sindaco di comuni con più di 20mila abitanti.
Come saprete, la Lega Nord, una volta caduto il governo Berlusconi, è schizzata all’opposizione, scaricando il PdL (ma solo a Roma, per le Regioni se ne riparlerà…). Dal parlamento padano sono tornati a tuonare: sarà l’assemblea di Mantova a pronunciarsi riguardo alla proposta di sciopero fiscale (contro l’Imu, tassa proposta da loro stessi all’interno del pacchetto federalismo), sparata come un colpo di cannone dalle terre venete e che poi si scoprì essere un palloncino, bucato, atterrato spernacchiando e svolazzando in tondo a Varese.
Oggi, però, in Parlamento è nata una nuova maggioranza. O meglio, la solita maggioranza. PdL e Lega Nord hanno votato compatti, in Giunta per le elezioni del Senato, bocciando la sentenza della Corte Costituzionale. Avranno qualche caso di incompatibilità in “comune”, penserete voi. Non è così. I casi di incompatibilità che la decisione della Corte avrebbe attaccato sono quelli di Antonio Azzolini (sindaco di Molfetta) e Vincenzo Nespoli (sindaco di Afragola), entrambi del Popolo della Libertà.
Oltre alla solidarietà della Lega verso il Popolo della Libertà (dovranno pur ringraziare per tutti questi anni di governo senza combinare nulla), c’è un però. Se si apre questo fronte potrebbero innescarsi dei processi a catena, a valanga, che dalle Alpi agli Appennini travolgerebbero mezza galassia leghista, quella galassia di sindaci di comuni con meno di 20mila abitanti. Su 58 deputati del Carroccio, ben 11 ricoprono anche l’incarico di Sindaco (da notare Buonanno – sì, proprio lui, quello del Grana Padano – deputato, sindaco e vicesindaco):
Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella
Gianluca Buonanno, sindaco di Varallo e vicesindaco di Borgosesia
Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina
Claudio D’Amico, sindaco di Cassina De’ Pecchi
Marco Desiderati, sindaco di Lesmo
Gianluca Forcolin, sindaco di Musile di Piave
Manuela Lanzarin, sindaco di Rosà
Daniele Molgora, presidente della Provincia di Brescia
Alessandro Montagnoli, sindaco di Oppeano (e vicepresidente della Camera)
Giovanna Negro, sindaco di Arcole
Pierguido Vanalli, sindaco di Pontida
A scopo informativo, rimandendo sempre alla Camera, troviamo – oltre agli 11 già citati – altri 15 casi di doppio incarico, tre dei quali da record: deputato, incarico in Provincia e incarico in Comune.
Roberto Simonetti, presidente della Provincia di Biella e consigliere di Mongrando
Renato Valter Togni, consigliere di Locana
Massimo Polledri, consigliere di Piacenza
Ettore Pietro Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo
Maria Piera Pastore, consigliere comunale di Borgomanero
Emanuela Munerato, consigliere di Lendinara
Marco Maggioni, consigliere di Valle Lomellina
Maurizio Fugatti, consigliere di Avio
Gian Carlo Di Vizia, consigliere di La Spezia
Sabina Fabi, consigliere della Provincia di Venezia e del comune di Scorzè
Giovanni Fava, consigliere della Provincia di Mantova e del comune di Sabbioneta
Massimo Fedriga, consigliere di Trieste
Fulvio Follegot, consigliere di Caneva
Nunziante Consiglio, vicesindaco e assessore di Cazzano Sant’Andrea
Angelo Alessandri , consigliere di Reggio nell’Emilia
In totale 26 deputati leghisti su 58 ricoprono un’altra (o più di una) carica elettiva.
Spostandoci al Senato la situazione non cambia. Sono 25 i Senatori leghisti, 5 di questi sono anche sindaci:
Cesarino Monti, sindaco di Lazzate
Fabio Rizzi, sindaco di Besozzo
Gianvittore Vaccari, sindaco di Feltre
Gianpaolo Vallardi, sindaco di Chiarano
Sandro Mazzatorta, sindaco di Chiari
Anche al Senato abbiamo altri casi di doppio incarico elettivo:
Luciano Cagnin, consigliere di Piombino Dese
Roberto Castelli, consigliere di Lecco
Angela Maraventano, vicesindaco di Lampedusa e Linosa
Enrico Montani, consigliere di Verbania
Mandell Valli, consigliere di Lezzeno
In totale, 10 senatori leghisti su 25 ricoprono una seconda carica elettiva.
Si guarda lontano, dalla cima delle Alpi. Almeno almeno fino a Roma.
(Dati Openparlamento.it, 22 dicembre 2011)
Lega e PdL, ancora maggioranza sulle poltrone | Cronache dal nord Italia
La Corte Costituzionale si esprime sull'incompatibilità tra la carica di Sindaco e quella di parlamentare. E indovinate chi si è opposto in commissione al Senato... L'odiosa Casta dei finti antiCasta, altrimenti nota come Lega Nord.