(Nessun sondaggio. Solo una versione alternativa del nostro passato. E del nostro presente)
Lasciate perdere i libri di storia. Non è andata come scritto lì. Questo è quanto è realmente accaduto...:
1954: Il Parlamento francese boccia il trattato istituente la Comunità Europea di Difesa (CED). Sconforto tra gli europeisti.Abbandono del progetto di istituire la Comunità Politica Europea (CPE)
1955: Inizio del riarmo tedesco e fondazione della Bundeswehr. Ingresso della Germania nella NATO.
1956: L'invasione sovietica delll'Ungheria provoca molta preoccupazione in Europa. SI diffonde un senso di insicurezza, che porta a cercare nuovamente un modo per istituire una difesa comune europea, dopo il fallimento della CED.
1957: Firma del Trattato di Liegi, tra gli stati in precedenza firmatari della CED, istituente l'Alleanza Militare Europea (AME): i paesi membri forniscono i contingenti di volta in volta necessari alla politica di difesa comune. Viene concordato che un'aggressione militare ad un paese membro (esclusi i territori coloniali) debba essere considerata come un'aggressione a tutti gli altri membri. Le decisioni sull'impiego delle forze armate dell'Alleanza, per compiti non strettamente difensivi del territorio degli stati membri, vengono prese all'unanimità dai capi di governo dei paese membri e devono poi essere autorizzate dall'Assemblea, in rappresentanza dei parlamenti nazionali. Previste uniformi ed insegne comuni, e standardizzazione dell'equipaggiamento. Gli stati dell'Alleanza vengono rappresentati da quest'ultima, in ambito NATO.
Nello stesso anno, col Trattato di Roma, si istituisce la Comunità Economica Europea.
1958: Si susseguono vari appelli, da parte di personalità europee, ad andare oltre l'alleanza militare ed economica, verso forme di unità politica, di tipo federale. La Francia, però, temendo di vedersi declassata da potenza coloniale a semplice membro di una federazione, oppone un netto rifiuto.
1963: A seguito della traumatica perdita delle colonie, la Francia, ormai decaduta dal ruolo di grande potenza, diventa maggiormente disponibile alle sollecitazioni per una svolta politica dell'integrazione europea.
1966: Dopo anni di estenuanti trattative, viene firmato a Parigi il Trattato Costituente dell'Unione Europea. Prevista un'Assemblea i cui membri sono eletti, ogni cinque anni, dai parlamenti nazionali ed un Consiglio dell'Unione, in rappresentanza dei governi dei paesi membri. Le decisioni del Consiglio sono prese a maggioranza degli stati, che rappresentino la maggioranza dei cittadini. Insieme, i due organi assolvono alla funzione legislativa.
Su richiesta della Germania, è previsto che, in caso di operazioni militari non rivolte alla diretta difesa si un paese membro, solo gli stati che si siano espressi a favore in Consiglio siano obbligati a partecipare con contingetni militari. Gli altri possono limitarsi al semplice supporto logistico.
Per le modifiche al Trattato Costitutivo, più comunemente detto Costitizione, occorre la maggioranza dei 2/3 dell'Assemblea (e due votazioni, a distanza di almeno sei mesi l'una dall'altra), e l'unanimità del Consiglio.
Il Consiglio nomina inoltre il Primo Ministro. Il Presidente dell'Unione, su proposta del Primo Ministro, nomina e revoca i ministri. La compagine governativa deve poi godere della fiducia (semplice) dell'Assemblea.
Il Presidente dell'Unione è eletto dall'Assemblea, integrata da dieci delegati per ogni stato dell'unione. Cinque nel caso del Lussemburgo.
Prevista una Corte di Giustizia Europea, composta da 12 membri, due per ogni stato dell'Unione.
Le monete nazionali verranno sotituite da una moneta comune: l'Euro.
E' previsto il diritto di secessione, tramite una complessa procedura, che necessita di alcuni anni.
Il seggio permanente francese nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU passa all'Unione Europea.
Gli stati membri si impegnano a modificare le costituzioni nazionali, ove necessario, per renderle compatibili con Trattato Costituente.
1969: Dopo la ratifica in tutti e sei i paesi firmatari, nasce l'Unione Europea.
1971: In vista del possibile primo allargamento, a Regno Unito e Danimarca, si prevede che per accedere uno stato candidato debba sottoporre l'adesione ai propri cittadini, mediante referendum. E' richiesta la maggioranza a favore del 65%, che aumenta di un punto percentuale per ogni punto percentuale di affluenza sotto il 60%. I referendum si tengono nell'autunno del '72. In nessuno dei due paesi candidati si raggiungono le condizioni previste per l'adesione. L'Europa rimane a sei.
(Nota: l'Irlanda non fa domanda, non intendendo far parte dell'alleanza militare)
1975: La richiesta di maggiore democrazia porta ad una revisione dell'assetto istituzionale. L'assemblea viene sostituita da un parlamento eletto direttamente dagli europei, la Camera dei Popoli. Le prime elezioni sono previste per il 1979.
Cambia la modalità di elezione del Presidente dell'Unione, ora eletto da un'Assemblea Federale composta dai membri della Camera dei Popoli e da un corrispondente ugual numero di delegati dei parlamenti nazionali, con proporzionalità degressiva rispetto alle popolazioni degli stati membri.
1979: Il primo parlamento elettivo, propone di affrontare il problema lunguistico europeo. Sono già previste quattro lingue ufficiali, ed è prevedibile che presto, con l'ingresso di nuovi membri, il numero aumenterà. Ne serve una comune a tutti, da affiancare a quelle nazionali. Si propone di prendere in considerazione le lingue artificiali. La proposta, inaspettatamente, incontra un certo favore (dopo la difesa comune, la moneta comune, ed un parlamento comune, una lingua comune sembra sensata). Viene nominato un comitato di linguisti, per esaminare le varie possibilità.
1980: Dopo un anno di lavoro, la commissione di linguisti si esprime per una delle lingue artificiali, con alcune modifiche. Questa viene quindi adottata come lingua ufficiale, da affiancare alle altre, al fine di costituire un ponte tra i popoli dell'Unione. Si prevede un programma di diffusione per cui dopo vent'anni, nel 2000, circa metà dei cittadini europei sarà in grado di usarla a livello paragonabile alla lingua madre, e che questa percentuale supererà il 90% nel 2025, al termine del processo di transizione.
1981: La Grecia entra nell'Unione Europea.
1986: Portogallo e Spagna entrano a far parte dell'Unione.
1989: Cade il Muro di Berlino.
1991: Tensioni etniche in Jugoslavia. La Slovenia si dichiara indipendente. Pare che la Federazione Jugoslava sia sull'orlo del dissolvimento. L'Europa interviene politicamente, per evitare che la situazione degeneri. Viene organizzata la conferenza di Firenze, dove si discute il futuro dello stato balcanico. Al termine, viene riconosciuta l'indipendenza della Slovenia e quella della Macedonia, riducendo il territorio jugoslavo all'area di lingua serbo-croata, di cui si riesce a preservare l'integrità, con una nuova federazione di Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro, che si impegna ad approvare riforme in senso democratico. Al Cossovo viene concessa ampia autonomia, all'interno della Serbia. I tre nuovi stati, Slovenia, Macedonia Settentrionale (nome scelto per evitare attritti con la Grecia) e Federazione Jugoslava, cominciano il cammino di avvicinamento all'Unione Europea.
1994: Con la supervisione dell'Unione Europea, la Repubblica di Moldavia sigla un accordo di riunificazione con la Romania. Alla regione ad est del Dnestr, viene riconosciuta larga autonomia, in cambio della rinuncia ad ogni aspirazione secessionista. E' previsto che i reparti russi presenti in Transnistria vengano ritirati completamente entro dieci.
1995: La Norvegia vota no nel referendum sull'adesione all'Unione Europea.
In Finlandia e Svezia nel referendum ha prevalso il “sì”, ma non ha raggiunto la soglia richiesta per l'adesione (L'Austria non si è candidata, per la questione della difesa comune, dentita come incompatibile con la sua neutralità)
1999: Slovenia, Macedonia e Jugoslavia, entrano nell'Unione.
2000: Si prevede che da quest'anno la Corte di Giustizia Europea sia composta da un numero di membri pari a quello degli stati dell'Unione.
2004: Anno del grande allargamento ad est. Vincono i favorevoli all'adesione in tutti e sette i paesi candidati. L'Europa diventa a diciannove.
Anche Malta si era candidata, ma la vittoria dei “sì” non è stata sufficientemente ampia da garantire l'adesione. La richiesta di adesione da parte di Cipro, sostenuta dalla Grecia, viene rifiutata, con la motivazione che lo stato cipriota non si trova in Europa.
2007: Anche Bulgaria e Romania aderiscono all'Unione Europea, che ora ha 21 stati.
2011: Purtroppo gran parte di questa storia è solo frutto della mia immaginazione...
Saluti.
Midìl
Appendice 1: Schema delle istituzioni europee, come delineate dal Trattato Costituente e sue successive modifiche:
Appendice 2: Gradi militari uniformati, utilizzati dalle forze armate federate dell'Unione Europea:
- Versione "normale" (con nomi anche nella "lingua europea")
- Versioni da campo, "mimetiche":
(Alcuni degli elementi di grafica sono stati derivati da oggetti presenti su Wikicommons, tra quelli classificati come liberamente utilizzabili)
Nota: Chiedo scusa per il titolo in maiuscolo. Ho fatto un copia e incolla, e mi sono dimenticato di ridurre i caratteri...