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  • Democrazia Proletaria

    1 5.88%
  • Partito Democratico della Sinistra (Sinistra per il Progresso)

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  • Partito Socialista Italiano (Sinistra per il Progresso)

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  • Federazione dei Verdi (Sinistra per il Progresso)

    0 0%
  • Alleanza Liberale Riformista (Patto per il Buongoverno)

    1 5.88%
  • Partito Repubblicano Italiano (Patto per il Buongoverno

    1 5.88%
  • Unione Popolare Cristiana (Patto per il Buongoverno)

    0 0%
  • Partito Popolare Italiano (Polo per il Rinnovamento)

    0 0%
  • Forza Italia (Polo per il Rinnovamento)

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  • Alleanza Democratica (Polo per il Rinnovamento)

    0 0%
  • La Rete dei Cittadini (Polo per il Rinnovamento)

    0 0%
  • Lega Nord (Polo per il Rinnovamento)

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  • Alleanza Nazionale-MSI

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Risultati da 1 a 10 di 14

Discussione: Un 1994 Diverso

  1. #1
    Anti-liberista
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    Predefinito Un 1994 Diverso

    1992-1993 - Sul finire del 92,Mariotto Segni leader in Ascesa della DC esce dal partito denunciando la corruzione e l'appiattimento di Forlani ed Andreotti su Craxi e il PSI,e inizia a raccogliere centinaia di migliaia di firme per i referendum contro il sistema per 1)una nuova legge elettorale,2)una nuova legge sui partiti e 3)una nuova legge sul finaziamento ai partiti.

    La legge sui partiti (che imponeva rigidissime condizioni sui tesseramenti le segreteria e le assemblee e una ferrea democrazia interna) e quella sul finanziamento (rimane quello pubblico e non viene toccato per niente il legame cooperative-partiti) non passano per l'avversione del PCI-PDS che invece manda i suoi militanti ed elettori a votare per il primo quesito,che passa con una maggioranza clamorosa dell'87%,quasi tutti i leaders del pentapartito si erano schierati contro questa nuova legge,un maggioritario formato da :

    1) divisione dell'italia in collegi sullo stile inglese
    2) coalizioni pre-voto,possibile indicazione premier (non obbligatoria, se non una volta indicata)
    3) sbarramento al 2% per i partiti in coalizione,al 3% per quelli autonomi
    ma soprattutto da
    4) un premio di maggioranza sia alla camera che al senato alla coalizione con una maggioranza anche solo relativa,per garantire la governabilità dell'intera legislatura

    poco dopo inizia Tangentopoli,che coinvolge più la periferia che il centro dei partiti con l'esclusione di La Malfa (unico segretario di partito coinvolto nelle inchieste e infatti dimessosi e sostituito da Bogi),una corruzione vistosa e di sistema che dilaga nelle segreteria provinciali,comunali e regionali del pentapartito,l'opinione pubblica è schifata e la fiducia nei confronti di Dc e Psi va a picco.

    Segni fonda Alleanza Democratica per costruire un polo liberaldemocratico per rinnovare la politica,ma a fine 93 ne esce per rientrare nella Dc e prepararsi al congresso nazionale di inizio 94.

    Si radica e cresce al Nord,la Lega di Bossi che diviene l'espressione più feroce e violenta dell'anti-partitocrazia e del giustizialismo.

    1994 - In piena bufera Tangentopoli si svolgono i congressi del vecchio pentapartito e del PDS,il primo è quello della DC.

    La Democrazia Cristiana va a congresso,si confrontano tre linee,una quella di Pierferdinando Casini,la seconda quella della vecchia dirigenza e del segretario uscente e ricandidato Martinazzoli (che ha con se De Mita,Forlani,Andreotti e anche il giovane Clemente Mastella pupillo campano di De Mita) e la terza è quella della sinistra democristiana di Rosy Bindi,Franco Marini,Dario Franceschini che candidano segretario Mariotto Segni,popolare leader dei Referendum che dopo il fallimento di Alleanza Democratica (finita a fare il cespuglio all'ombra del PCI-PDS) è rientrato nel partito.

    La prima area punta a dare un profilo conservatore,pienamente garantista fortemente anti-laicista e anti-magistrati invocando la teoria del complotto contro la DC da parte dei magistrati,la seconda punta a conservare lo status quo cambiando semplicemente il nome in Partito Popolare,la terza è quella più radicale ed innovativa : far lavorare e facilitare le inchieste del Pool di Mani Pulite fondamentalmente "svuotando il sacco" e chiedendo pubblicamente scusa all'opinione pubblica per il malcostume e la corruzione avvenuti negli anni,sotto il profilo strategico il piano di Segni e della sinistra dc è cosi composto : costruire una vasta alleanza riformatrice e di centro assieme all'imprenditore Silvio Berlusconi che faccia dell'onestà e della legalità il punto fisso,magari cercando di coinvolgere anche il simbolo di Mani Pulite,Antonio Di Pietro,che sembra interessato a scendere in politica.

    Il Congresso da ragione alla nuova linea di Segni che diventa segretario del partito costruendo comunque un asse in direzione con Martinazzoli che si stacca dalla vecchia dirigenza, la DC cambia nome in Partito Popolare Italiano,Antonio Di Pietro esce dalla magistratura e ne prende la tessera.

    Si costituisce intanto Forza Italia di Silvio Berlusconi che grazie alle sue reti televisive intende contribuire alla formazione dell'alleanza paventata da Segni al congresso democristiano e si dice subito "a disposizione delle forze moderate e liberali contro una infausta vittoria delle sinistre liberticide".

    Il congresso del Partito Socialista è il primo dopo l'era del Craxi onnipotente in cui volano gli stracci,il leader non è coinvolto in prima persona dalle inchieste ma è molto debole politicamente,i suoi leader di riferimento nella Dc (Forlani e Andreotti) non sono più in cabina di comando,il suo amico Berlusconi sembra essere più interessato a fare da forte stampella comunicativa a Segni,inoltre i suoi dirigenti più fidati (De Michelis,Martelli e tanti altri) e gli amministratori locali del partito sono i più immischiati nelle inchieste e non svolgono ovviamente la campagna congressuale che vede antagonista di Craxi un sindacalista CGIL ex-craxiano passato nelle fila della Sinistra del partito,Guglielmo Epifani che assieme a Ottaviano Del Turco,Valdo Spini,Gino Giugni,Giorgio Benvenuto vince il congresso ed esprime la volontà politica del Partito Socialista di uscire dalla palude di fango delle inchieste,ridare lustro al socialismo italiano,rompere l'alleanza con la DC e costruire una intesta robusta e proficua con il PDS e le forze di Sinistra.

    Bettino Craxi,l'ex-premier Giuliano Amato e altri esponenti della destra riformista escono dal PSI prima formano I SOCIALISTI assieme al Psdi (che ha visto invece la vittoria dell'ala di destra di Vizzini sulla sinistra di Schietroma che confluisce nel PSI) e poi con il PLI e ai radicali di Marco Pannella ed Emma Bonino fondano il cartello Alleanza Liberale e Riformista,che dichiara di voler finalmente dare all'italia una forza socialista,liberale,riformista e soprattutto garantista,all'assemblea costituente partecipa anche Pierferdinando Casini che di li a pochi giorni uscirà dal PPI con Buttiglione,Formigoni e Lorenzo Cesa per fondare l'Unione Popolare Cristiana che intende riproporre con la nuova creatura craxiana in forma attuale e moderna l'asse che fu tra DC e PSI.

    La Rete di Leoluca Orlando e Alleanza Democratica di Willer Bordon visto il cambio di dirigenza dentro la DC e la nuova linea politica tornano a gravitare in quell'area dopo essersi schierate più volte con il PDS.

    Anche il PCI-PDS va a congresso per trovare un segretario più forte del debole e poco carismatico Occhetto (che ha fatto crollare al 18% il partito alle elezioni del 92),il partito si rivela forte (con oltre 900.000 iscritti) nonostante il cambio di nome e di simbolo la base del partito è ancora fedelissima e assieme alla nascente Lega Nord il PDS è il partito con il radicamento più capillare,grazie all'operato e alle manovre del vice-segretario di Occhetto,Massimo D'Alema,pupillo di Berlinguer,al congresso del 91 si sono sventate le possibili scissioni e oltre alla mozione Ingrao anche il gruppo di Cossutta è rimasto nel partito,solo pochissimi leader della mozione Cossutta di scarsissimo seguito sono confluiti in Democrazia Proletaria.
    Proprio per la sua abilità di mediatore e il suo carisma da leader politico di vecchio stampo (capace di forte appeal sulla base ancora "comunista") D'Alema succede come segretario ad Occhetto e inizia a lavorare ad una federazione o ad un coordinamento unitario con il PSI di Epifani (difatti la sua mozione,peraltro unica presentata è chiamata "Per un nuovo Fronte delle forze della Sinistra" richiamato all'esperienza del Fronte Democratico Popolare tra PCI e PSIUP nel 1948) per poter costruire una alternativa di sinistra alla nascente coalizione centrista di Segni,all'ascesa della Lega e del MSI guidato da Gianfranco Fini e al tandem Casini-Craxi in costruzione.

    Un altro movimento in forte crescita è quello della sinistra ambientalista,la Federazione dei Verdi guidata dall'ex-craxiano Carlo Ripa di Meana si ritiene vicina alle posizioni di PDS e PSI.

    Il piccolo Partito Repubblicano di Bogi si dichiara protagonista partecipe dell'iniziativa di Segni ma lavora affinchè si recuperino nell'alleanza ALR e UPC ormai decise a correre autonome alle elezioni (che tra l'altro si tengono per la prima volta con il sistema di voto uscito dal referendum voluto da Segni e avversato da Craxi).

    La rottura definitiva tra gli ex-democristiani e il tandem Craxi-Casini avviene quando tramite il fitto lavoro di Silvio Berlusconi e di Giulio Tremonti (economista uomo cardine dei rapporti incrociati tra Forza Italia,PPI e Lega Nord),Segni riesce a stringere un'alleanza con la Lega Nord di Umberto Bossi (per puntare al premio di maggioranza dinanzi all'avanzata nei sondaggi della Sinistra) in cambio di un programma improntato sulla riforma federalista oltre che sulla riforma fiscale liberista (espressione di Forza Italia) e sulla riforma giudiziaria giustizialista (espressione della stessa Lega,della Rete di Orlando, e del popolare Di Pietro che ha fondato una sua area dentro il PPI assieme a Bruno Tabacci).

    Giulio Andreotti dinanzi all'alleanza con la Lega che era stata durissima contro la DC e contro il sistema di potere del pentapartito,esce dal Partito Popolare per entrare nell'UPC di Casini,Forlani e De Mita non fanno altrettanto ma seguono con timore la nuova linea politica di Segni,federalista,liberista e giustizialista.

    La Lega pur dichiarando di non voler entrare nel governo pone molti veti a PPI e Forza Italia sulle candidature (lo stesso Forlani ad esempio viene estromesso dalle liste) e sui nomi dei possibili primi ministri sbarrando la strada ad un Ciampi II,preferendogli lo stesso Segni oppure Berlusconi.

    Dinanzi all'accordo con la Lega il PRI (anti-federalista) esce dall'alleanza e si presenta con Craxi e Casini.

    Dentro il Movimento Sociale c'è aria di rinnovamento,il delfino di Giorgio Almirante,Gianfranco Fini,rivolta il partito come un calzino tagliando di netto le radici con il fascismo e cambiando il nome in Alleanza Nazionale ("dobbiamo realizzare da parte nostra con i fatti quello che il PDS dice soltanto a parole" spiega Fini in una assemblea missina),e schierandosi molto vicino alle posizioni dei conservatori europei,tutto questo per entrare nell'alleanza Segni-Berlusconi-Bossi,ma oltre al veto indiscusso di Bossi "mai con i fascisti,a questo punto sarebbero perfino meglio Craxi e Casini" anche la sinistra democristiana (da Franceschini alla Bindi) scalpita per frenare qualsiasi convergenza Segni-AN,difatti quest'ultima non avviene,lo stesso Berlusconi liquida Fini e il passaggio dal MSI ad AN "forse ancora più limitato e poco coerente di quello dal PCI al PDS,comunque incompatibile per una coalizione moderna,post-ideologica e liberale".

    L'alleanza Lega-Segni delinea i nuovi confini politici e la nuova geografia elettorale della politica italiana all'indomani degli scandali e della grave crisi economica.

    Si individuano 3 aree:

    1) una Sinistra con al suo interno tre posizioni,la maggioritaria è quella basata sull'intesa tra ex-comunisti del PDS (che detengono più del 60% dei voti dell'intera sinistra) e i socialisti di sinistra del PSI,poi ci sono gli ambientalisti dei Verdi ed infine il neo-comunismo terzomondista di Democrazia Proletaria che non intende allearsi con la coalizione rosso-verde PDS-PSI-Verdi (chiamata Sinistra per il Progresso) che invece propone come presidente del consiglio non un ex-comunista (per D'Alema "non è ancora giunto il tempo per un nostro uomo a Palazzo chigi ma ovviamente esprimeremo in caso di vittoria la maggioranza dei ministeri") ma il socialista Valdo Spini.

    2) una variegato alleanza di Centro che si basa sull'intesa tra il partito liberista di Forza Italia e gli ex-democristiani del Partito Popolare,vi partecipano anche altri movimenti cosiddetti "per la legalità" come l'Alleanza Democratica di Bordon e la Rete dei Cittadini di Leoluca Orlando,questa coalizione che candida Mariotto Segni alla presidenza del Consiglio è denominata "Polo del Rinnovamento",ha una natura liberale e giustizialista ed è alleata con la Lega fortissimo movimento federalista e giustizialista guidato da Umberto Bossi.

    3) una terza area è quella rappresentata dalla coalizione tra Alleanza Liberale Riformista,Unione Popolare Cristiana e Partito Repubblicano,di stampo riformista,cristiano sociale,anti-federalista e garantista,attacca violentemente Segni e si presenta come il vero erede dell'asse DC-PSI che, dicono Craxi e Casini sorridenti nei manifesti elettorali "hanno governato bene per 50 anni e possono continuare a farlo per i vostri interessi",il candidato alla presidenza del consiglio è Casini,perchè più telegenico e meno compromesso di Craxi.

    4) una destra nazionale,identitaria e conservatrice ma non più neo-fascista rappresentata da Alleanza Nazionale data in forte crescita guidata da un leader carismatico come Giafranco Fini,AN non esprime candidatura per la presidenza del consiglio.

    Il presidente del consiglio uscente,Carlo Azeglio Ciampi mantiene un profilo super-partes per quasi tutta la campagna elettorale ma nell'ultima settimana dichiara all'Unità (che è diventata organo ufficiale sia del PDS che del PSI,dato che l'Avanti gravita nell'area di ALR) di avere grande stima per Spini,di essere in ottimi rapporti con D'Alema ed Epifani e che voterà convintamente PSI.

    Descrizione Interna dei Partiti



    Partito neo-comunista,pacifista e ambientalista guidato da Giovanni Russo Spena,Paolo Ferrero e Marco Ferrando,ha cercato di convincere il gruppo di Cossutta dopo la vittoria della linea di Occhetto all'ultimo congresso del PCI a uscire dal neo-nato PDS e a costituire un polo di sinistra alternativa al capitalismo,senza riuscirci.
    Anche alla vigilia delle elezioni 1994 ha tentato di cosruire un cartello con la federazione dei Verdi per unificare le ragioni del lavoro e dell'ambiente,anche qui senza risultati.Ritiene sbagliata la linea del PDS di convergenza con il PSI e la sua deriva socialdemocratica dettata da D'Alema,si candida come gruppo di testimonianza e punta a raccogliere i consensi comunisti più duri e puri.
    Ha perso una corrente interna di "destra" guidata da Gianpaolo Patta e Vincenzo Vita che sono confluiti nel PDS.
    E' un partito forte elettoralmente (dal 3% al 5%) ma teme il voto utile verso i progressisti che puntano al premio di maggioranza.



    Partito post-comunista e socialdemocratico,erede del PCI,nato dall'ultimo congresso di quest'ultimo dalla quasi totalità del gruppo dirigente del Partito,nonostante la sconfitta la mozione Ingrao e la mozione Cossutta contrarie alla svolta della segreteria Occhetto e dei quaratenni sono rimaste nel partito e hanno costituito il gruppo "Comunisti Democratici",fortemente a sinistra che salvaguardia il partito da derive moderate,si è invece creato attorno al nuovo segretario D'Alema un corpo centrale maggioritario del PDS nella quale si riconoscono moltissimi leader di vecchia data (Napolitano,Lama,Berlinguer Giovanni e Luigi,Reichlin,) altri più giovani (Mussi,Folena,Salvi,Bassolino,Fassino) ed i rappresentanti economici del partito (Bersani,Visco),gruppo che vuole mantenere le radici comuniste da portare in un contesto moderno e socialdemocratico,poi c'è un gruppo nettamente minoritario guidato da Achille Occhetto,Claudio Petruccioli e dal giovane direttore dell'Unità Walter Veltroni che vorrebbero una svolta in senso giustizialista,liberaldemocratico e americano.Sulla giustizia la posizione maggioritaria del PDS (da Napolitano a Cossutta) e di prudenza e rispetto per la magistratura ma non è giustizialista,ma comunque la questione giustizia non è fondamentale per il partito che di fatto non è stato coinvolto nelle inchieste.



    Partito socialista guidato dall'ala sinistra del PSI che durante gli anni di Craxi era sempre in minoranza e che dopo le inchieste di Tangentopoli e gli arresti nei confronti dei leaders più fidati e degli amministratori craxiani ha preso il controllo della maggioranza del partito e ha riportato il partito a sinistra in alleanza agli ex-comunisti,il segretario è Guglielmo Epifani che ha ripulito la periferia del partito dai craxiani e ha dato un volto nuovo e moderno alla formazione,esprimono il candidato premier,Valdo Spini.
    Hanno l'appoggio di Ciampi.
    Sulla giustizia hanno una posizione vicina a quella del PDS anche se un pò più rigorosa per via del recente passato e di una reputazione da recuperare.



    Partito ambientalista dato in forte crescita,ha al suo interno una minoranza estremista neo-comunista guidata da Ermete Realacci che vorrebbe costituire un cartello anti-capitalista con DP ma la segreteria Ripa di Meana ha puntato molto all'alleanza rosso-verde con socialisti ed ex-comunisti.

    Alleanza Liberale e Riformista
    cartello composto da : I Socialisti,Pli,Lista Pannella


    Cartello comune appannaggio della figura di Bettino Craxi che riunisce varie formazioni,a cominciare dal gruppo I Socialisti guidati dallo stesso Craxi e da Giuliano Amato (include l'ala destra e maggioritaria del Psdi guidata da Vizzini),denunciano la svolta a sinistra di Epifani giudicato "sovietico" e credono nella possibilità di ricreare con l'UPC di Casini una intesa di centro-sinistra su modello del pentapartito,poi vi sono i Radicali di Marco Pannella ed Emma Bonino che hanno una linea anti-giustizialista e liberale e grande ammirazione per Craxi,il Partito Liberale scettico nei confronti del liberismo di Berlusconi e Segni e profondamente anti-federalista.
    Sono alleati con l'UPC di Casini e sostengono la sua candidatura a premier.



    Guidato da Giorgio Bogi,il PRI inizialmente tifava Segni ma l'alleanza con la Lega e l'eccessivo giustizialismo di Di Pietro e della sinistra dc lo ha portato a sostenere Casini,fortemente anti-federalista.



    Scissione del PPI ed espressione della sua parte più conservatrice,Casini ritiene che la DC abbia governato bene l'italia e che Mani Pulite sia tutto un complotto per destabilizzare il sistema politico e Di Pietro candidato nel PPI ne è la prova per lui,ha raccolto l'importante sostegno di Andreotti ed è riuscito a stringere una alleanza con Craxi e i suoi,esprime il candidato premier di questa mini-coalizione.



    Evoluzione della Democrazia Cristiana in senso liberale,giustizialista e federalista,i vecchi leaders come De Mita e Forlani hanno perso quasi tutto il loro potere,adesso in mano a Segni,all'area di Di Pietro e Tabacci e alla sinistra dc di Franceschini e Bindi,punta molto sull'appoggio comunicativo di Berlusconi e sui voti della Lega per poter frenare l'avanzata della sinistra,soprattutto la sinistra dc è contrarissima alle alleanze con AN,Mastella controlla quell'area legata alla vecchia dirigenza oppure a quei leaders che non hanno seguito Casini (come Marco Follini) e punta dopo le elezioni (che lui spera vadano male) a sostituire Segni,scaricare la Lega ed allearsi con Craxi e Casini (e magari anche con Fini),tutto dipenderà dal peso elettorale dei suoi candidati al Sud.



    Movimento politico liberista guidato dal magnate delle televisioni Berlusconi che in un primo momento era disposto a dare sostegno mediatico a Craxi ma poi visto lo sgretolarsi della classe dirigente amministrativa del Psi e poi la stessa uscita di Craxi da quest'ultimo ha preferito virare verso il costituendo PPI,è il movimento che ha lavorato di più per l'alleanza con la Lega,al contrario è molto scettico nei confronti di Alleanza Nazionale,le testate giornalistiche della famiglia Berlusconi hanno un taglio giustizialista e fortemente critico nei confronti degli amministratori dc e psi della prima repubblica e punta con Segni e Di Pietro a rinnovare la politica italiana,lo fa dal centro perchè ha una idelogia marcatamente anti-comunista e alternativa alla sinistra.



    Inizialmente formata da Segni in sfida alla DC,è poi passato nelle mani dei dirigenti più a sinistra di quell'area laica e liberaldemocratica che puntavano a una intesa con il PDS,quando Segni ha abbandonato il progetto ed è tornato nella DC-PPI e il PDS ha costruito un robusto patto con il PSI,ad AD guidata da Bordon non è rimasto che allearsi con Segni,è il partito più a sinistra della coalizione del "Polo per il Rinnovamento"



    Partito della legalità e della giustizia nato da una costola della DC in seguito ai primi scandali e inchieste,radicato nel sud e guidato da Leoluca Orlando,ha i suoi referenti politici nel PPI in Di Pietro e Tabacci,è liberaldemocratica e come per AD dopo un iniziale posizionamento a Sinistra è tornata al centro soprattutto dopo la posizione ambigua del PDS a metà tra il garantismo e il giustizialismo.



    Partito e movimento di protesta radicato al nord,giustizialista e federalista,ha criticato duramente Craxi e la DC prima della svolta imposta da Segni,ha rispetto per il PDS (ma non lo trova abbastanza autonomista e federalista,anzi abbastanza "centralista e sovietico" dice Bossi) e avversione nei confronti di AN,i suoi referenti sono Berlusconi e Tremonti per Forza Italia e Di Pietro e Segni per il PPI,ha un accordo organico con il Polo per il Rinnovamento,appoggia la candidatura di Segni ma non esprimerà ministri.



    Trasformazione frettolosa del MSI a guida Fini,regge il suo consenso,peraltro in forte crescita,tutto sulla figura del leader che appare all'opinione pubblica serio e preparato,è giustizialista ma fortemente nazionalista,identitaria e anti-federalista,vorrebbe allearsi con Segni e Berlusconi ma ha il veto della Lega e della sinistra dc,c'è intesa però con Mastella (minoranza interna dc) e con Di Pietro e Orlando (sui temi della legalità e della giustizia).

    Ricapitolando

    Democrazia Proletaria
    non indica un candidato premier

    Sinistra per il Progresso (PDS-PSI-Verdi)
    Valdo Spini candidato premier

    Patto del BuonGoverno (UPC-Alleanza liberale riformista-PRI)
    Pierferdinando Casini candidato premier

    Polo per il Rinnovamento (PPI-Forza Italia-AD-Rete-Lega)
    Mariotto Segni candidato premier

    Alleanza Nazionale
    non indica un candidato premier

    La media dei sondaggi evidenzia un testa a testa tra la coalizione progressita e quella di Segni (con un leggero vantaggio della prima),entrambe puntano durante la campagna elettorale al "voto utile",i primi nei confronti di Democrazia proletaria,i secondi sulla coalizione Craxi-Casini.

    DP 2,4%

    PDS 25,4%
    PSI 10,1%
    Verdi 5,2%

    Tot Sinistra per il Progresso : 40,7%

    ALR 4,2%
    PRI 1%
    UPC 5%

    Tot Patto del buongoverno : 10,2%

    PPI 21%
    Forza italia 9%
    AD 2,1%
    Rete 2%
    Lega Nord 6,3%

    Tot Polo per il Rinnovamento : 40,4%

    AN 5,3%

    Altri : 1%
    Ultima modifica di SteCompagno; 07-05-10 alle 14:54
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  2. #2
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    UPC non la vedo affatto nello schieramento di Centrosinistra per me quello è un errore e col cavolo che la sinistra avrebbe la maggioranza

    Voto sempre Forza Italia

    Il muro di Berlino è caduto, per voi comunisti in ogni caso non c'è trippa per gatti
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 07-05-10 alle 14:55

  3. #3
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    la coalizione di Casini è un tentativo in extremis di replicare il vecchio pentapartito (tra l'altro sono proprio 5 i partiti dell'alleanza tra UPC,I Socialisti,PLI,Radicali e PRI) contro il nuovismo e i rivolgimenti apportati da Segni e Berlusconi nell'area Moderata.

    Tangentopoli in questo scenario ha profondamente scosso l'opinione pubblica e l'elettorato italiano si è trasformato (flussi elettorali alla mano) in un elettorato più tipicamente europeo,la democrazia bloccata non c'è più e proprio perchè il Muro è Caduto e il PCI si è trasformato tutto in PDS e si è visto che non ha rubato negli anni come socialisti e democristiani ha acquisito maggior credito,stesso discorso per l'operazione di restauro a sinistra del PSI ad opera di Epifani,insieme PDS e PSI sono visti più o meno come l'equivalente del Labour Inglese,della Socialdemocrazia Tedesca,del PSOE spagnolo e del PS Francese.

    Insomma credo che la seconda puntata sarà bella movimentata e i progressisti potrebbero spuntarla. ostridicolo:
    Ultima modifica di SteCompagno; 07-05-10 alle 15:29
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  4. #4
    Rivoluzione liberale
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    Non voterei, non voto più, ho perso definitivamente la fiducia nei politici, possono cambiare mille volte il nome ai loro partiti, ma sempre merde rimangono.

  5. #5
    Brigata Boschi
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    AN-MSI
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  6. #6
    Maria Di Donna Presidente
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    Socialista.

  7. #7
    Crocutale
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    Con Fini non esiste, con la Lega nemmeno, Progressisti manco parlarne. UPC alleata con i radicali.
    Mi spiace, ma qui non c'è nulla che potrei votare. Scheda bianca.

  8. #8
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    Votate anche gli altri amici,sono i sequel.

    Elezioni anticipate 2002 (dopo due governi Spini)

    e Elezioni 2007 (dopo 5 anni di governo Casini)
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  9. #9
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    complimenti per lo sforzo, ste......
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Un 1994 Diverso

    ovviamente scheda Bianca (come da quando ho diritto di voto ho sempre fatto, ad eccezione per il terzo quesito dei referendum elettorali dell'anno scorso in cui votai sì!)
    E QUANDO IN CAMPO SCENDERà, DALLA CURVA S'ALZERà, QUESTO CANTO D'AMOR CHE CI VIENE DAL CUOR: INTER ALè, INTER ALè

    (sulle note di I Will Survive )

 

 
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