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  1. #1
    Anti-taliban
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    Predefinito Automazione e capitalismo

    Buongiorno, da settimane mi tormenta un pensiero, e vorrei proporlo a tutti.

    Quando, nel futuro, tra uno, due o tre secoli, l'automazione e le macchine avranno quasi sostituito la maggior parte degli uomini nelle mansioni lavorative (ed è un processo inevitabile), la disoccupazione aumenterà vertiginosamente.

    Come potrà lo Stato e il mercato combattere la disoccupazione?
    Sarà necessario cambiare modello economico, o introdurre nuove regole al sistema capitalista?

    Grazie.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Jared Visualizza Messaggio
    Buongiorno, da settimane mi tormenta un pensiero, e vorrei proporlo a tutti.

    Quando, nel futuro, tra uno, due o tre secoli, l'automazione e le macchine avranno quasi sostituito la maggior parte degli uomini nelle mansioni lavorative (ed è un processo inevitabile), la disoccupazione aumenterà vertiginosamente.

    Come potrà lo Stato e il mercato combattere la disoccupazione?
    Sarà necessario cambiare modello economico, o introdurre nuove regole al sistema capitalista?

    Grazie.
    in un mondo dinamico la disoccupazione tecnologica non esiste. vorrà dire che saremo tutti poeti e artisti e vivremo di quello...
    Ultima modifica di Feliks; 11-12-11 alle 12:25

  3. #3
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    in un mondo dinamico la disoccupazione tecnologica non esiste. vorrà dire che saremo tutti poeti e artisti e vivremo di quello...
    Bene, io mi dedico alle motociclette potenti
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  4. #4
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    in un mondo dinamico la disoccupazione tecnologica non esiste. vorrà dire che saremo tutti poeti e artisti e vivremo di quello...
    Nazionalizzazione dei robot, e socialismo mondiale :giagia:

  5. #5
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Jared Visualizza Messaggio
    Buongiorno, da settimane mi tormenta un pensiero, e vorrei proporlo a tutti.

    Quando, nel futuro, tra uno, due o tre secoli, l'automazione e le macchine avranno quasi sostituito la maggior parte degli uomini nelle mansioni lavorative (ed è un processo inevitabile), la disoccupazione aumenterà vertiginosamente.

    Come potrà lo Stato e il mercato combattere la disoccupazione?
    Sarà necessario cambiare modello economico, o introdurre nuove regole al sistema capitalista?

    Grazie.
    Chi costruisce quelle macchine e quell'automazione?
    Ultima modifica di Phileas; 11-12-11 alle 13:42

  6. #6
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Secondo la teoria marxiana il continuo aumento dell'automazione (capitale costante) causa la continua diminuzione dei profitti, e quindi alla lunga mina le basi del capitalismo stesso (che si basa sul profitto).

    Comunque ecco cosa pensava Marx delle macchine produttive nel capitalismo:

    Macchine e grande industria

    È innegabile che le macchine, in sé, non sono responsabili della liberazione degli operai dai mezzi di sussistenza. Esse rendono più a buon mercato e aumentano il prodotto nel ramo del quale si impadroniscono e, a tutta prima, lasciano invariata la massa di mezzi di sussistenza prodotti in altri rami d’industria. Dopo la loro introduzione come prima, la società possiede quindi la stessa o una maggiore quantità di mezzi di sussistenza per gli operai soppiantati, a prescindere dall’enorme aliquota del prodotto annuo sperperata da non-lavoratori. Ed è qui il pezzo forte dell’apologetica economica. Le contraddizioni e gli antagonismi inseparabili dell’impiego capitalistico delle macchine non esistono, perché hanno origine non dalle stesse macchine, ma dal loro impiego capitalistico! Visto dunque che le macchine prese a sé abbreviano il tempo di lavoro, mentre usate capitalisticamente prolungano la giornata lavorativa; visto che prese a sé alleviano il lavoro, ma usate capitalisticamente ne accrescono l’intensità; visto che prese a sé rappresentano una vittoria dell’uomo sulla forza della natura, mentre usate capitalisticamente soggiogano l’uomo con la forza della natura; visto che prese a sé aumentano la ricchezza del produttore, mentre usate capitalisticamente lo pauperizzano ecc., l’economia borghese dichiara semplicemente che la considerazione delle macchine in sé prova con esattezza matematica che tutti quei tangibili antagonismi sono una pura apparenza della comune realtà, mentre in sé, quindi anche nella teoria, non esistono affatto. Così egli si risparmia un ulteriore sforzo cerebrale, e per giunta accolla al suo avversario la dabbenaggine di combattere non l’impiego capitalistico delle macchine, ma le macchine stesse.
    Non che l’economista borghese neghi gli inconvenienti temporanei che ne risultano. Ma dov’è una medaglia senza il suo rovescio? Per lui, un impiego del macchinario diverso da quello capitalistico è inconcepibile. Per lui, sfruttamento dell’operaio da parte della macchina è identico a sfruttamento della macchina da parte dell’operaio. Chi dunque rivela la cruda realtà dell’impiego capitalistico del macchinario, colui non ne vuole nemmeno l’impiego, colui è un nemico del progresso sociale!

    Tratto da “Il Capitale – Libro primo, Il Processo di produzione del capitale”, di Karl Marx, cap. XIII – Macchine e grande industria, par. 6
    Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
    Che cos'è il Socialismo

  7. #7
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    la "caduta tendenziale del saggio di profitto" è una boiata. non poteva essere altrimenti, visto che si basa sulla teoria del plusvalore che è un gigantesco abbaglio

  8. #8
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Phileas Visualizza Messaggio
    Chi costruisce quelle macchine e quell'automazione?
    Senza contare aggiornamento e manutenzione.


  9. #9
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Jared Visualizza Messaggio
    Buongiorno, da settimane mi tormenta un pensiero, e vorrei proporlo a tutti.

    Quando, nel futuro, tra uno, due o tre secoli, l'automazione e le macchine avranno quasi sostituito la maggior parte degli uomini nelle mansioni lavorative (ed è un processo inevitabile), la disoccupazione aumenterà vertiginosamente.

    Come potrà lo Stato e il mercato combattere la disoccupazione?
    Sarà necessario cambiare modello economico, o introdurre nuove regole al sistema capitalista?

    Grazie.
    Il problema si è già ripresentato a fine '700 quando per lavorare i campi servirono sempre meno persone in seguito alla meccanizzazione dell'agricoltura.
    Si riciclarono tutti nell'industria...
    e quando anche nell'industria servirono meno braccia i lavoratori si riciclarono nei servizi e in altri settori improduttivi tipo spettacolo, sport, politica etc

    certo bisogna avere un sistema fiscale adeguato, che stimoli i ricchi ad investire e non tesaurizzare le sopravvenute ricchezze, onde aiutare i lavoratori a riciclarsi nei nuovi settori.

    Esempio banale:
    l'imprenditore X compra macchine che riducono del 50% la forza lavoro, i suoi profitti aumentano, si crea disoccupazione, se l'imprenditore tiene il suo surplus monetario bloccato in case, fondi, proprietà, speculazione etc i lavoratori licenziati resteranno disoccupati a vita, ma se l'imprenditore verrà stimolato a far girare le nuove liquidità si creeranno nuovi posti di lavoro in altri settori, che magari prima neanche esistevano.

    Un sistema fiscale siffatto è il contrario di quello che c'è in Italia, dove l'intrapresa ed il lavoro sono pochissimo remunerati mentre il capitale, le rendite e le proprietà molto.

    Cosi si' che ad ogni nuova macchina labor-killer o ad ogni nuova procedura labor-killer i lavoratori che perdono il posto al 90% non lo troveranno mai più e diventeranno precari a vita.

    Il discorso da fare coi ricchi imprenditori è molto semplice, licenziate pure, aumentate pure i profitti, comprate pure macchinari labor-saving ma poi i nuovi profitti non dovrete metterveli in tasca o tesaurizzare in rendite e proprietà ma di nuovo investirli.
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

  10. #10
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    Predefinito Rif: Automazione e capitalismo

    Citazione Originariamente Scritto da Robert Visualizza Messaggio
    Il problema si è già ripresentato a fine '700 quando per lavorare i campi servirono sempre meno persone in seguito alla meccanizzazione dell'agricoltura.
    Si riciclarono tutti nell'industria...
    e quando anche nell'industria servirono meno braccia i lavoratori si riciclarono nei servizi e in altri settori improduttivi tipo spettacolo, sport, politica etc

    certo bisogna avere un sistema fiscale adeguato, che stimoli i ricchi ad investire e non tesaurizzare le sopravvenute ricchezze, onde aiutare i lavoratori a riciclarsi nei nuovi settori.

    Esempio banale:
    l'imprenditore X compra macchine che riducono del 50% la forza lavoro, i suoi profitti aumentano, si crea disoccupazione, se l'imprenditore tiene il suo surplus monetario bloccato in case, fondi, proprietà, speculazione etc i lavoratori licenziati resteranno disoccupati a vita, ma se l'imprenditore verrà stimolato a far girare le nuove liquidità si creeranno nuovi posti di lavoro in altri settori, che magari prima neanche esistevano.

    Un sistema fiscale siffatto è il contrario di quello che c'è in Italia, dove l'intrapresa ed il lavoro sono pochissimo remunerati mentre il capitale, le rendite e le proprietà molto.

    Cosi si' che ad ogni nuova macchina labor-killer o ad ogni nuova procedura labor-killer i lavoratori che perdono il posto al 90% non lo troveranno mai più e diventeranno precari a vita.

    Il discorso da fare coi ricchi imprenditori è molto semplice, licenziate pure, aumentate pure i profitti, comprate pure macchinari labor-saving ma poi i nuovi profitti non dovrete metterveli in tasca o tesaurizzare in rendite e proprietà ma di nuovo investirli.
    Imporre ad altri cosa fare dei loro soldi con la forza... sei proprio un fascista!
    Per stimolare l'attività imprenditoriale in questo paese di m*** cominciamo con l'abbassare le tasse hefico:


 

 
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