Heinz-Christian Strache (FPÖ) e Filip Dewinter (Vlaams Belang) in visita speciale...

[Canaglia]

Noi qua non possiamo fare neanche 1/100 di quello che fanno loro e questo tu lo sai benissimo. Senza contare che in quell'area i palestinesi non sono immigrati...

Ma che, scherzi? Anzi, ti dirò di più. Dovremmo farci amico anche l'UCK.
Basta con questi Serbi, Palestinesi, tutti popoli perdenti e sconfitti.

In fin dei conti, se diventiamo amici dei kosovari poi saremmo legittimati a fare le stesse cose. E anzi, a quel punto pure gli Usa dovrebbero stare zitti. Se hanno sostenuto l'UCK, in base a cosa non dovrebbero sostenere noi?

[Canaglia]

Per me sta tirando scuse perché vuole un alleanza coi sionisti.

Ancora con l'anti-sionismo?
Guarda, fino a un pò di tempo fa anche io ero fissato con queste menate.
Ma poi ci siamo resi conto che in realtà queste sono pipponi mentali frutto di un terzomondismo mutuato dalla sinistra cosmopolita.
Se si vuole veramente un'Europa in cui l'Identità rinasca, non possiamo che essere favorevoli alla trincea mediterranea che rappresenta Israele, in cui combatte un nuovo tipo di ebreo (contrapposto ai vari Soros e Brzezinski, loro sì autentiche minacce)

[carlomartello]

Veramente un laboratorio di quest'alleanza è stata proprio l'Italia, con Pdl e Lega Nord, che hanno attuato politiche che farebbero impallidire l'ADL et similia, controbilanciando con una politica estera filo-israeliana fino al modollo, rivendicando una continuità con l'operato di Israele.

Tra il crescente consenso popolare delle destre nazionaliste europee, e il consenso dei nazionalisti israeliani, questo modello verrà sperimentato a breve nel resto d'Europa e ha buone possibilità di essere vincente.


carlomartello

[Canaglia]

Veramente un laboratorio di quest'alleanza è stata proprio l'Italia, con Pdl e Lega Nord, che hanno attuato politiche che farebbero impallidire l'ADL et similia, controbilanciando con una politica estera filo-israeliana fino al modollo, rivendicando una continuità con l'operato di Israele.

Tra il crescente consenso popolare delle destre nazionaliste europee, e il consenso dei nazionalisti israeliani, questo modello verrà sperimentato a breve nel resto d'Europa.


carlomartello

Siamo d'accordo.
Aggiungeremmo però che come evento simbolico ci vorrebbe a questo punto l'affermazione di un movimento identitario in Spagna, che si connetta idealmente alla Reconquista. Ecco, una sorta di Reconquista del XXI Secolo (anche in risposta al Socialismo del XXI Secolo del meticcio Chavez in Venezuela).

Purtroppo attualmente in Spagna di movimenti del genere non vi è traccia (anche se noi guardiamo con un certo interesse ad alcune recenti prese di posizione di Aznar e di certe correnti interne al Partito Popolare).

[carlomartello]

Ancora con l'anti-sionismo?
Guarda, fino a un pò di tempo fa anche io ero fissato con queste menate.
Ma poi ci siamo resi conto che in realtà queste sono pipponi mentali frutto di un terzomondismo mutuato dalla sinistra cosmopolita.
Se si vuole veramente un'Europa in cui l'Identità rinasca, non possiamo che essere favorevoli alla trincea mediterranea che rappresenta Israele, in cui combatte un nuovo tipo di ebreo (contrapposto ai vari Soros e Brzezinski, loro sì autentiche minacce)

Tu ci scherzi, ma neanche i Fascismi furono "vergini" su questo aspetto, anzi le vecchie alleanze con il Betar stanno venendo fuori con varie pubblicazioni.

Il filo-palestinismo, giusto o sbagliato che sia, è il cavallo vincente delle masse di immigrati e dei vari "antagonisti" che vi ruotano attorno. Bisogna vedere se le DR europee sono disposte ad aprirsi ad una quota maggiore di immigrati per condurre un antisionismo inutile (i veri poteri forti sono la finanza e la gauche suo strumento, il sionismo è in difficoltà evidenti) oppure preferiscono gestirsi gli ebrei.

Siamo in un periodo in cui la visione del mondo dominante nel mondo occidentale è in forte crisi e si aprono diversi possibili scenari in questo quadro.


carlomartello

[Canaglia]

Tu ci scherzi, ma neanche i Fascismi furono "vergini" su questo aspetto, anzi le vecchie alleanze con il Betar stanno venendo fuori con varie pubblicazioni.

Il filo-palestinismo, giusto o sbagliato che sia, è il cavallo vincente delle masse di immigrati e dei vari "antagonisti" che vi ruotano attorno. Bisogna vedere se le DR europee sono disposte ad aprirsi ad una quota maggiore di immigrati per condurre un antisionismo inutile (i veri poteri forti sono la finanza e la gauche suo strumento, il sionismo è in difficoltà evidenti) oppure preferiscono gestirsi gli ebrei.

Siamo in un periodo in cui la visione del mondo dominante nel mondo occidentale è in forte crisi e si aprono diversi possibili scenari in questo quadro.


carlomartello

Diciamo la verità.
Lo stesso anti-semitismo in generale altro non è che un mero retaggio del Medio Evo. Era ovvio che in quell'epoca gli ebrei fossero considerati i "nemici", per il semplice fatto che rappresentavano i diversi in società non secolarizzate e religiosamente omogenee.

Ma le ondate migratorie attuali dovrebbero aprirci gli occhi: gli ebrei sono comunque (nel bene e nel male) parte integrante della storia d'Europa. Il contributo giudaico alla storia d'Europa è inoppugnabile. Non è possibile metterli sullo stesso piano delle orde mostruose negroidi e africanizzate (le quali non saranno tutte islamiche, ma per cui l'Islam rappresenta in ogni caso un vessillo di resentissement identitario da agitare contro le società che le ospitano)

[Giò]

Heinz-Christian Strache in patria è visto come un nazista o quasi tranne che da coloro che lo votano; alle presidenziali dell'anno scorso candidò una neo-pagana dichiarata come Barbara Rosenkranz - in odore di pangermanesimo (il che in Austria equivale all'essere contigui al neo-nazismo) - e Haider anni prima fondò il BZOE perchè contrario alla sua linea politica, giudicata troppo radicale. Le comunità ebraiche locali lo hanno sempre attaccato. Che voglia rendersi presentabile agli occhi di tutti mi pare logico. Lo stesso Haider dovette farlo, seppur in altra maniera.
In tal senso, segue la medesima strategia del British National Party in Inghilterra: ci si rende presentabili agli occhi degli ebrei per poter colpire con maggior disinvoltura su altri temi, in modo da spezzare eventuali conventio ad excludendum anti-fasciste e immigrazioniste.
Questo vale a maggior ragione nel caso del Vlaams Belang - non nuovo a queste uscite, se non ricordo male -, per il quale vale il famoso "cordone sanitario" attuato dai partiti "costituzionali".
In poche parole: hanno fatto bene entrambi.

[Heimdal]

Heinz-Christian Strache in patria è visto come un nazista o quasi tranne che da coloro che lo votano; alle presidenziali dell'anno scorso candidò una neo-pagana dichiarata come Barbara Rosenkranz - in odore di pangermanesimo (il che in Austria equivale all'essere contigui al neo-nazismo) - e Haider anni prima fondò il BZOE perchè contrario alla sua linea politica, giudicata troppo radicale. Le comunità ebraiche locali lo hanno sempre attaccato. Che voglia rendersi presentabile agli occhi di tutti mi pare logico. Lo stesso Haider dovette farlo, seppur in altra maniera.
In tal senso, segue la medesima strategia del British National Party in Inghilterra: ci si rende presentabili agli occhi degli ebrei per poter colpire con maggior disinvoltura su altri temi, in modo da spezzare eventuali conventio ad excludendum anti-fasciste e immigrazioniste.
Questo vale a maggior ragione nel caso del Vlaams Belang - non nuovo a queste uscite, se non ricordo male -, per il quale vale il famoso "cordone sanitario" attuato dai partiti "costituzionali".
In poche parole: hanno fatto bene entrambi.

hefico:

[carlomartello]

Diciamo la verità.
Lo stesso anti-semitismo in generale altro non è che un mero retaggio del Medio Evo. Era ovvio che in quell'epoca gli ebrei fossero considerati i "nemici", per il semplice fatto che rappresentavano i diversi in società non secolarizzate e religiosamente omogenee.

Ma le ondate migratorie attuali dovrebbero aprirci gli occhi: gli ebrei sono comunque (nel bene e nel male) parte integrante della storia d'Europa. Il contributo giudaico alla storia d'Europa è inoppugnabile. Non è possibile metterli sullo stesso piano delle orde mostruose negroidi e africanizzate (le quali non saranno tutte islamiche, ma per cui l'Islam rappresenta in ogni caso un vessillo di resentissement identitario da agitare contro le società che le ospitano)

No, non è proprio così. Secondo noi ci sono influssi negativi dell'ebreo come 'tipo umano': dalla finanziarizzazione dell'economia - dovuta all'emancipazione di quegli ebrei che nel Medioevo si occupavano dello "sterco di Satana" - al culto dell'apolidicità - fondamentale del progressismo cosmopolita moderno. Proprio per questo il sionismo etno-nazionalista deve fare da antidoto a questi mali.

carlomartello

[Canaglia]

Fra l'altro, negli ultimi mesi assistiamo ad una convergenza del tutto inedita nel mondo islamico.
La Turchia dell'islamista Erdogan che si allea con l'Iran khomeinysta e che mira a coagulare attorno a sè il mondo arabo.
Una sorta di neo-Ottomanesimo, come denuncia da anni Alexandre Del Valle.

Di fronte a quest'alleanza dalle potenzialità fortissime (considerando anche la volontà turca di entrare nell'UE) il fatto che i movimenti identitari europei rispondano cercando analoghe sponde in Israele ci pare il minimo