Originariamente Scritto da
Holuxar
Italia – Nuova Zelanda e Slovacchia – Paraguay oggi decideranno in buona misura l’esito finale e le gerarchie di forza effettive del girone F…
Se Italia e Slovacchia vincessero, nello scontro diretto della terza ed ultima partita potrebbero accontentarsi entrambi del pareggio e così passare entrambi agli ottavi di finale…Sarebbe la soluzione migliore, due squadre bianche ed europee avanti (anche la Nuova Zelanda ha giocatori quasi tutti bianchi e di origine europea, però non ha la qualità sufficienti per poter sperare nel passaggio del turno, come si sa lo sport per eccellenza dei neozelandesi è il rugby e lo stesso vale per i sudafricani bianchi e boeri)…
L’Italia incontrerà negli ottavi di finale, a meno che non butti al vento la qualificazione, la Danimarca o il Giappone in caso di primo posto oppure l’Olanda in caso di secondo posto; forse sarebbe anche meglio un incontro Italia-Olanda perché così si batterà con più energia e concentrazione sapendo di avere di fronte una delle squadre teoricamente favorite per la vittoria finale…L’Italia calcistica dà il meglio di sé quando incontra squadre più forti.
La Danimarca ha vinto 2-1 contro il Camerun, eliminando la squadra africana, dopo una partita vivace ed emozionante con tante clamorose occasioni da gol da entrambe le parti (anche perché le difese facevano acqua un po’ da tutte le parti) per cui poteva finire con qualunque risultato; ora però dovra vincere necessariamente anche contro il Giappone, poiché i nipponici hanno perso solo 1-0 contro l’Olanda ed hanno una migliore differenza reti che li rende secondi, in modo tale che hanno il vantaggio non indifferente di poter anche pareggiare nella gara decisiva per riuscire a passare il turno.
In ogni caso, sia Danimarca che Giappone sarebbero avversari insidiosi per l’Italia, soprattutto se sottovalutati; quello con l’Olanda invece sarebbe uno scontro importante e combattuto fra potenziali favorite del mondiale…
Nota postuma: come non detto, la partita Paraguay-Slovacchia è finita ed hanno vinto 2-0 i paraguayani, gli slovacchi non sono quasi mai stati pericolosi, praticamente un solo tiro in porta in 90 minuti…
Quindi ormai è molto probabile che andranno avanti Italia e Paraguay, occorre solo vedere chi sarà primo…
Ora tocca all’Italia…Adesso che sto scrivendo questa aggiunta è appena concluso il primo tempo: Italia-Nuova Zelanda 1-1…
Un primo tempo deludente, Nuova Zelanda in vantaggio su un clamoroso errore di Cannavaro e per giunta in fuorigioco, poi pareggio su un rigore abbastanza dubbio procurato da De Rossi e realizzato grazie a Iaquinta; comunque solita assenza di gioco, scarsa creatività in attacco ed incapacità di imporsi, uniche occasioni vere da gol sono state un bel tiro da fuori di Montolivo con un palo interno colpito e un altro tiro da fuori di De Rossi, per il resto si è visto molto poco di buono…
Può segnare giusto su rigore oppure su un tiro da lontano, perché non manca la creatività in attacco. Vedremo adesso nel secondo tempo: magari riuscirà a vincere, grazie a qualche singolo episodio, ma il gioco da vincenti non c’è…
Comunque ribadisco: meglio incontrare l’Olanda così l’Italia sarà costretta a darsi una mossa…
Per il resto faccio altre varie considerazioni…
Italo Cucci è nato nel 1939 e quindi, a meno che non fosse un bambino prodigio, assai difficilmente potrebbe aver combattuto nella RSI! In realtà è probabilmente il padre di Italo Cucci ad aver combattuto nella RSI, così almeno ha scritto Silarus su SF-I…
Il figlio di sicuro è valido come giornalista sportivo, ma purtroppo è un demente mescolazionista che esalta Barwuah/Balotelli; personalmente non ho nulla contro il giovane giocatore negro dell’Inter, semplicemente non ha nulla a che spartire con l’Italia anche se è nato a Palermo ed è stato adottato da genitori bresciani al punto da ottenere la cittadinanza; in ogni caso, dovrebbe giocare nel Ghana piuttosto che nell’Italia, dato che lui stesso si sente un “nero italiano” come ha detto, cioè prima negro e poi “italiano” (sulla carta, per modo di dire)…Ed io dovrei sentirmi rappresentato da costui?! Già mi basta guardarlo in faccia per sentirlo come un estraneo totale, anche se un po’ mi è simpatico eh…
Non è una offesa la mia, ma una constatazione obiettiva, un’ammissione di come io lo avverto in maniera istintiva: un negro può essere simpatico, educato, onesto e perfino intelligente come singolo (infatti non lo giudico a priori in maniera negativa…qualche volta mi è capitato di discutere con qualche negro o negra senza alcun problema), ma resta comunque altro da me.
Riguardo a Pirlo, ha origini sinti solo che non lo ammette pubblicamente, malgrado sia stato invitato a farlo da altri sinti; in ogni caso, il suo fenotipo è da bianco europoide e come giocatore è indubbiamente bravo, uno dei pochi creativi in grado di sviluppare azioni da gol e fornire assist preziosi per i compagni di squadra nell’Italia calcistica.
Faccio presente che i sinti sono meglio dei rom, non sono feccia come loro (né razzialmente né culturalmente, questi ultimi sono molto più australoidi e veddoidi che europoidi); del resto, quelli italiani ormai sono diventati stanziali e fanno mestieri come giostrai, musicisti, perfino imprenditori, ecc. invece di vivere di furti ed elemosina come gli altri; anche a livello razziale sono ben più chiari ed europoidi in media. Alla fine Pirlo è e si sente italiano, certo lo è di più lui di coloro che magari sono italiani da decine di generazioni e sono molto peggio sia nel fenotipo che nel modo di essere.
Poi Camoranesi, pur visibilmente meticcio di vario grado (avrà qualche avo indio), ha origini italiane e come impegno in campo non si discute.
Insomma, anche se sarebbe meglio che non ci fosse, possiamo chiudere un occhio…Del resto, non partono neppure come titolari. L’Italia non sarà più accettabile quando inizierà a schierare alcuni allogeni totali, a quel punto non riuscirò più a tifarla…
Avete notato il fatto che praticamente tutte le squadre nazionali di calcio africane-subsahariane a prevalenza negra qualificatesi e presenti ai mondiali di calcio hanno però allenatori bianchi?
Infatti il Sudafrica ha l’allenatore brasiliano bianco Carlos Alberto Parreira, il Ghana ha l’allenatore serbo Milovan Rajevac, la Costa d’Avorio ha l’allenatore svedese Sven-Göran Eriksson, la Nigeria è allenata da un altro svedese cioè Lars Lagerbäck, il Camerun ha l’allenatore francese Paul Le Guen, ecc.
Che strane coincidenze…Chissà perché…Forse perché quando occorre il cervello fine e la capacità intellettiva del tattico e dell’organizzatore, oltre alle gambe dei giocatori per correre in campo, diventa necessario un bianco che alleni dei negri?!
E come mai neppure nessuna nazionale di calcio europea, sud-americana o nord-est asiatica ha un allenatore negro?! Forse per “spregevole razzismo discriminatorio” o semplicemente perché non ne esiste uno decente?!
È “intollerabile razzismo” porre queste domande retoriche?!
Faccio presente che, al contrario, l’Algeria ha l’allenatore autoctono Rabah Saadane e anche squadre extraeuropee del nord-est asiatico come le due Coree ed il Giappone hanno allenatori rigorosamente della propria stessa nazionalità.
Tirando le somme, da tutto ciò deduco che nord-africani (comunque tuttora parzialmente bianchi, dato che in origine gli autoctoni Berberi appartenevano alla stessa razza di noi Europei, malgrado poi nella maggioranza dei casi si siano fortemente imbastarditi con orientalidi/levantini e abbiano pure assorbito influssi negroidi) e ‘gialli’ mongolici – avendo allenatori dotati della propria stessa razza - non hanno bisogno di allenatori bianchi, anche se in alcuni casi li hanno, mentre i negri necessariamente si…
Non a caso i famosi studi sul Q.I. di Lynn e Vanhanen ed altri confermano appunto che i ‘gialli’ mongolici hanno un alto Q.I. medio pari o in parte superiore a quello dei bianchi europei e nord-americani (da 95-100 in su), che i nord-africani e i medio-orientali (bianchi imbastarditi e contaminati da elementi di altre razze primarie o secondarie) ce l’hanno tra 80-90 (come i meticci sudamericani) mentre i negri dell’Africa sub-sahariana e di Haiti ce l’hanno di 70 e perfino meno nei casi estremi…
Lo sport conferma la validità di questi dati sul Q.I. insomma…
Anche nel basket statunitense, del resto, tutti i grandi allenatori di quelle squadre composte in larga parte da negri/mulatti afro-americani (che hanno un Q.I. più alto dei negri d’Africa solo perché hanno alcuni avi bianchi) sono di razza bianca…
Questo va sempre ricordato a tutti coloro che esaltano la presunta superiorità fisica dei negri rispetto ai bianchi, che nella forma più volgare si traduce anche nello pseudo-mito del negro che ce l’ha più lungo (il membro virile, s’intende…fra l’altro questi stolti antirazzisti non si accorgono di riciclare proprio un tipico stereotipo del razzismo bianco secondo il quale il negro è meglio dotato di pene proprio perché ha poco cervello!!) e del bianco razzista che sarebbe invidioso di ciò, sic!!!! Come se dovessi invidiare anche un leone, un orso o King Kong per la loro stazza e forza possente oppure un ghepardo ed una antilope per come corrono veloci!!!! Certo, beati loro…Ogni animale ha grandi qualità che lo rendono superiori agli esseri umani in certi particolari campi…Ma ciò che contraddistingue l’uomo è l’intelligenza creativa, come anche ad es. l’astuzia di Ulisse che ha fregato il gigante Polifemo grazie al cervello che gli ha permesso di batterlo malgrado egli non potesse minimamente sperare di sconfiggerlo a livello di forza fisica…
Quando i negri hanno bisogno di una testa pensante, creativa ed organizzatrice devono di solito ricorrere ad un bianco pure nello sport…
Inoltre i negri o i mulatti sono spesso vincenti solo in alcuni particolari sport come l’atletica, il calcio, il basket, ecc. dove serve la massa corporea e non particolare intelligenza. Ma i grandi campioni del tennis (Panatta, Borg, Edberg, Becker, Ivanisevic, ecc. gli odierni Nadal, Federer, ecc.), del nuoto, della pallanuoto, della pallavolo, ecc. sono tutti bianchi o quasi.
Anche nel calcio e nel basket ci sono stati e ci sono tantissimi grandissimi fuoriclasse bianchi come Zico, Paolo Rossi, Van Basten, Messi, ecc. (se ne potrebbero citare migliaia) nel primo; nel secondo, pure nell’Nba, hanno giocato o giocano ancora campioni bianchi come Larry Bird, Jerry West, John Stockton, Bob Cousy, Kevin Mchale, Chris Mullin, Tony Koukoc, John Haviceck, Arvydas Sabonis, Sarunas Marciulionis, Drazen Petrovic,Vlade Divac, Deletef Shrempf, Dirk Nowitzki, i fratelli spagnoli Pau e Marc Gasol, gli italiani Bargnani, Belinelli, Gallinari, ecc.
Questo giusto per far capire che è ridicolo considerare in generale i negri più forti (sia nel fisico che nelle prestazioni) dei bianchi nello sport: dipende dai casi (ci sono negri bassi e tozzi, così come quelli alti e slanciati, idem fra i bianchi) e dallo sport, e di solito quelli più tecnici sono appannaggio dei bianchi…
Di sicuro poi negli sport da tavolo, come gli scacchi o il poker, i negri non emergono, chissà perché…
Forse perché là occorre maggiore intelligenza?
Ma probabilmente la colpa è mia e le mie deduzioni sono sbagliate in quanto ideologicamente viziate da quel vergognoso tipo di incorreggibile “suprematismo bianco” che tanto spesso i mass-media ebraici (o in alternativa gli ideologi cattocomunisti ed i mondialisti eurasiatisti, loro utili idioti) denunciano…
Sono un becero “uaitpowerista”, andrei rieducato “democraticamente” o “collettivisticamente” (che poi è lo stesso) in appositi “gulag”, me ne pento e me ne dolgo se ho offeso qualcuno…
Il Giappone, la Corea del Nord e la Corea del Sud hanno squadre abbastanza valide in questi mondiali e certamente meglio loro delle squadre europee multi-razziali, perché almeno sono mono-razziali e rifiutano la mescolanza…
Da razzista bianco apprezzo di più gli identitari di altre razze non-bianche rispetto ai bianchi degenerati fautori del meticciato gobale…La mescolanza globale è il cancro di ogni civiltà, il nemico numero 1.
Il mulatto è inferiore al bianco ma superiore al negro per Q.I., così come il meticcio è inferiore al bianco ma superiore all’indio per Q.I.; però almeno il negro e l’indio una identità ce l’hanno e quindi sono preferibili!
Il mulatto ed il meticcio non sono né indios né bianchi né negri, ma un incrocio, quindi esseri privi di reale identità; il bianco mondialista che auspica e favorisce incroci del genere per la sua stessa gente è un traditore infame, al di sotto di qualunque fiero zulu e perfino di qualunque aborigeno australiano che un minimo di dignità ce l’ha.
Meglio che vincano dei gialli mongolici o anche dei negri africani piuttosto che squadre miste composte da bianchi, indios, negri, meticci/mulatti e gente di razza inclassificabile…Ad es. le squadre di calcio sudamericane sono un incrocio fra bianchi, indios e negri; l’Argentina è prevalentemente bianca ma con diversi meticci, il Brasile è a maggioranza mulatta con alcuni rari negri e bianchi puri (ad es. Kakà ed Elano Blumer), l’Uruguay ed il Paraguay sono a maggioranza meticcia con alcuni bianchi puri (ad es. Diego Forlan, Diego Lugano, ecc.), il Cile ed il Messico sono quasi completamente squadre di meticci di vario grado.
Però faccio notare che anche fra Giapponesi e Coreani si notano alcune fisionomie non puramente mongoliche…
Riguardo a Giapponesi e Coreani del Nord e del Sud ho infatti avuto una ulteriore conferma a certe mie intuizioni storiche e impressioni guardando attentamente la fisionomia dei giocatori di tali squadre; un certo numero fra loro non è puramente di razza mongolica, bensì esibisce alcune componenti europoidi nella forma della testa e nei tratti somatici, sia pure assai diluite ovviamente…La stessa cosa l’ho spesso notata in certi turisti giapponesi, cinesi e coreani presenti nelle città italiane.
Infatti ho notato alcuni crani più stretti ed allungati e certi lineamenti più raffinati che contrastano decisamente con le caratteristiche dei gialli mongolici puri che sono assolutamente brachicefali dalla testa tonteggiante e dai lineamenti più grossolani (sia pure decisamente migliori di quelli dei negri, in ogni caso); la spiegazione di ciò ce la danno l’antropologia e la storia, poiché buona parte del nord-est Asiatico fu raggiunto nell’antichità da genti cromagnoidi prima (già millenni e milleni fa) e poi da alcune stirpi propriamente nordiche di lingua indoeuropea e di ceppo iranico (bionde e dolicocefale) come gli Sciti, i Tocari, ecc. Proprio nel 2008 infatti sono stati trovati i resti di un guerriero scita in Mongolia, ancora in perfette condizioni e visibilmente biondo e dolicocefalo oltre che tatuato.
Queste élites guerriere bianche, pur completamente scomparse per assimilazione nel corso dei millenni, hanno comunque lasciato una pur piccola parte della loro eredità genetica nelle popolazioni di razza gialla mongolica, ben visibile nelle fisionomie degli strati superiori delle genti cinesi, giapponesi e coreane ove ai tipici tratti mongolici pur prevalenti (occhi a mandorla, brachicefalia, naso corto ed un po’ schiacciato, ecc.) si uniscono caratteristiche europoidi ben diverse e riconoscibili (certamente la biondezza è scomparsa insieme ai tratti più evidenti e non poteva essere altrimenti, ma nella fisionomia del volto e nella struttura fisica sono rimasti elementi europidi).
Questo era stato perfettamente notato da Hans F.K. Günther (cfr. tr. it. Tipologia razziale dell’Europa, Ferrara 2003, ed. Ghénos) che sottolineava certi tratti europidi e perfino nordici delle classi superiori cinesi, giapponesi e coreane così come di quelle di diverse popolazioni eurasiatiche (Gli Sciti, gli Alani ed altre stirpi iraniche delle steppe contribuirono alla stessa espansione mongolica nelle vesti di capi guerrieri, come anche i Germani orientali successivamente).
Del resto, l’odierna razza mongolica si è espansa in quelle zone successivamente, perché prima gli europidi avevano una estensione territoriale ben maggiore; infatti gli autoctoni di larga parte del Giappone erano gli Ainu, popolo originariamente bianco e cromagnoide prima di imbastardirsi con i mongoloidi e addirittura in parte con gli australoidi completamente fino a smarrire le sue caratteristiche originarie. Gli Ainu nel medioevo feudale giapponese formavano anche la casta guerriera samurai, etnicamente e socialmente distinta dal resto della popolazione al punto che dovevano esserci perfino dei biondi fra di loro (lo stesso Yukio Mishima era biondo da giovane, come scrisse, se mi ricordo bene e la memoria non mi inganna dato che l’ho letto circa 10 anni fa, in “Sole ed Acciaio”); ad es. anche un uomo di stato e diplomatico giapponese dell’800 come Mutsu Munemitsu (1844-1897) mostrava un visibilissimo fenotipo europide, in parte più simile a quello di un bianco nordico che a quello di un puro giallo mongolico se visto di profilo.
Ecco quindi che appare chiaro il ruolo civilizzatore svolto dalla razza bianca fin dall’antichità più remota.
La razza bianca un tempo abitatava o colonizzava gran parte del globo: il Nord Africa, tutta l’Eurasia, l'intero Vicino e Medio Oriente, l’India del Nord, la Siberia e l’Asia centrale erano abitate da popoli di razza bianca poi in parte assimilati o sterminati e rimasti in una percentuale esigua. Sono state ritrovate tracce di Arii nell'oceano pacifico, in Polinesia ed in Nuova Zelanda (i nobili Maori definivano se stessi “Arya” come l’élite guerriera e politica dell’India vedica!); inoltre è testimoniata la presenza di tribù di uomini bianchi e biondi nell'america pre-colombiana (cfr. le ricerche antropologiche ed archeologiche di Edmund Kiss, Jacques de Mahieu e Thor Heyerdhal), addirittura pare che gli europidi (cromagnoidi) colonizzarono il continente americano in tempi antichissimi, cfr. Uomo di Kenniwick.
Là dove essa si è poi mescolata fino a scomparire nella sua forma di purezza - come è successo in tutta l’Eurasia, in Medio-Oriente, in America ed in Oceania, ha comunque lasciato traccia di sé nelle successive élites dominanti di altri popoli.
Per ulteriori approfondimenti rimando al forum di Stormfront Italia e ai post di Holuxar (miei) e Rivoluzione Bianca ad es.
Ecco quindi che lo sport offre anche l’opportunità per ulteriori spunti storico-antropologici…
14 Words! - Holuxar