Ron Paul potrebbe essere il favorito in Iowa

[GLADIUS]

L'ex segretario di Stato di Bush, Condoleeza Rice, si è stancata di insegnare a Stanford e vorrebbe tornare alla Casa Bianca. Per i Tea Party il favorito è Gingrich. Ma secondo alcuni sondaggi in Iowa, dove inizierà la corsa delle primarie il prossimo 3 gennaio, l'ultraliberista Ron Paul è in testa, seguito da Romney e Gingrich. Sarah Palin a sorpresa: "Non è tardi per scendere in campo"



Si parla molto dei Tea Party e del ruolo che giocheranno nelle prossime elezioni americane. Diciamo subito che tra i repubblicani in corsa nelle primarie non c'è un candidato ufficiale col marchio TP, anche perché i Tea Party non sono un gruppo monolitico ma, anzi, la loro ricchezza è data proprio dalla pluralità e dal numero di comitati sparsi negli States.

Non c'è neanche un leader ufficiale, anche se in passato più di uno (in primis Sarah Palin) ha tentato di porsi alla guida del movimento. Tra i politici di maggiore spicco, oltre all'ex governatrice dell'Alaska, figurano Ron Paul e suo figlio Rand (senatore), Dick Armey, Eric Cantor e Michele Bachmann.

Tra i sette candidati repubblicani ancora in corsa un sondaggio organizzato dai Tea Party Patriots (l'organizzazione maggiore a sostegno dei Tp negli Usa) vede in testa Newt Gingrich. Un risultato che va controcorrente rispetto al sondaggio pubblicato da Public Policy Polling (vicino al partito democratico), dove l'ultraliberista Ron Paul è al primo posto - specie in Iowa, dove si vota il 3 gennaio - seguito da Romney e Gingrich.

Nel sondaggio (Tele-forum/Straw Poll) condotto tra 23mila persone, Gingrich ha ottenuto il 31%, prima della beniamina del Tea Party Michele Bachmann (28%) e Mitt Romney (20%). Seguono, con un distacco maggiore, Rick Santorum (16%), Ron Paul (3%), Rick Perry (2%) e Jon Huntsman (0,34%). Sono dati significativi, ma vanno presi con le molle, come tutti i sondaggi.

Intanto la campagna elettorale 2012 potrebbe segnare un grande ritorno sulla scena politica, quello dell'ex segretario di Stato ai tempi di George W. Bush, Condoleezza Rice. Dopo essere tornata a insegnare pare che sia pronta a scendere in campo. Per i bene informati punterebbe al posto di vice nel ticket repubblicano. Una donna sicuramente preparata che andrebbe a dare peso, e sostanza, alla politica estera del candidato repubblicana. E potrebbe anticipare l'intenzione di Obama - per ora è solo un'ipotesi - di candidare Hillary Clinton come vice al posto di Biden. Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane...

Usa, la Rice torna in campo: vuol fare la vicepresidente - USA - Elezioni 2012 - ilGiornale.it

[socialistaprussiano]

speriamo!Paul dà sempre grandi speranze...poi sul lungo ci molla.

[Miles]

speriamo!

Azz.

Se aveva qualche minima speranza, l'ha appena persa.

[socialistaprussiano]

Azz.

Se aveva qualche minima speranza, l'ha appena persa.

figliolo, dimmi, da dove nasce siffatto ressentiment? scopi?

[zwirner]

scopi?

[GLADIUS]

speriamo!Paul dà sempre grandi speranze...poi sul lungo ci molla.

Eh si, purtroppo.
Considerato poi che l'Iowa è una sua storica roccaforte.

[GLADIUS]

Gingrich 27,6
Romney 24,6
Paul 12,4
Perry 6,6
Bachmann 6,6
Santorum 3,8
Huntsman 2,0

Questa è la media dei sondaggi sulle Primarie dei Repubblicani pubblicata, come di consueto, su RealClearPolitics.com. Salta subito all’occhio come il risultato di Gingrich, ancora in testa, si sia abbastanza ridimensionato, prevalentemente in favore di Romney, che però non riesce neanche questa volta a raggiungere la soglia psicologica del 25%, e di Ron Paul, dato in forte cresita, e che potrebbe addirittura inporsi in Iowa. Gingrich, dopo il grande momento di successo, ha visto quindi tremare il proprio consenso per le continue accuse nei suoi confronti riferite ai suoi trascorsi di marito infedele, che l’hanno portato anche a dirsi pronto a stipulare un “contratto con gli Americani” in cui si impegnerebbe a non essere un marito infedele. Oltre a questo, ha fatto molto discutere l’affermazione di Gingrich sui Palestinesi, che a suo parere sono un popolo inesistente ed inventato. Frasi forti che hanno indubbiamente influito sui suoi consensi. Tuttavia, Romney non è riuscito ad essere eccessivamente convincente, ed infatti rimane ancora in seconda posizione.
In tutto ciò, l’impressione che in molti hanno è che la lotta in corso tra i candidati Repubblicani sia una lotta tra politici non particolarmente incisivi, nessuno dei quali ha la stazza effettiva per diventare Presidente degli Stati Uniti. Questo ha infatti portato a far girare sempre di più l’indiscrezione sulla possibilità di candidare Condoleeza Rice come Vicepresidente.

Ma intanto diamo un’occhiata ai sondaggi nei primi Stati chiamati a votare alle Primarie.

In Iowa la media dei sondaggi dice che il candidato Libertario Ron Paul sarebbe avanti su Romney del 3,5%: questo potrebbe essere uno storico risultato per il “perennial candidate” Texano, che fino ad oggi non è mai riuscito a vincere in uno stato in nessuna delle Primarie alle quali si è candidato.

Il New Hampshire, “sobborgo conservatore” del liberalissimo Massacchussetts, sembra una battaglia dal vincitore scontato, ovvero Mitt Romney, dato in vantaggio su Gingrich del 13,0%.

Battaglia altrettanto chiusa in South Carolina, che come tutti gli altri stati del Sud vede Newt Gingrich grande favorito, dato in questo caso a +16,0% su Romney.

La Florida, considerato un test importantissimo, vede anch’essa un netto vantaggio di Newt Gingrich, dato addirittura al 43,0%, contro il 24,8% di Mitt Romney.

Primarie Repubblicani: Gingrich di poco avanti su Romney, sale Paul | Termometro Politico