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Risultati da 1 a 10 di 35

Discussione: Massimo Fini

  1. #1
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    Predefinito Massimo Fini

    Curiosità: ma lo sapete che è ebreo? Cioè sua madre è un'ebrea russa, a quanto si dice su wikipedia.

  2. #2
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da Eckhart Visualizza Messaggio
    Curiosità: ma lo sapete che è ebreo? Cioè sua madre è un'ebrea russa, a quanto si dice su wikipedia.
    A parte il fatto che Fini non lo ha, giustamente, mai nascosto, spiegami il senso di un simile post.............Ecco che si spiegano gli "eccellenti" risultati della dr.
    NON VOTO NEL REALE,NON VOTO NEL VIRTUALE....GRAZIE!

  3. #3
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da SMB Visualizza Messaggio
    A parte il fatto che Fini non lo ha, giustamente, mai nascosto, spiegami il senso di un simile post.............Ecco che si spiegano gli "eccellenti" risultati della dr.
    Effetivamente non c'è nulla di male che Massimo Fini abbia origini ebree,resta il fatto che è un ottimo giornalista e scrittore. Comunque penso che Eckhart sia stato frainteso lui ha riportato la cosa come semplice curiosità.
    Me ne fregio !
    E.Petrolini

    Non mi dite che sono incoerente,perchè lo so già.

  4. #4
    Vi tengo d'occhio
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da Forfy Visualizza Messaggio
    Effetivamente non c'è nulla di male che Massimo Fini abbia origini ebree,resta il fatto che è un ottimo giornalista e scrittore. Comunque penso che Eckhart sia stato frainteso lui ha riportato la cosa come semplice curiosità.
    La mia non è assolutamente una polemica con Eckart, ci mancherebbe, è che troppe menti bacate potrebbero sbracare in inutili interventi da fanatici strumentalizzando il suo post. Grazie,Forfy, per avermi dato la possibilità di chiarire.
    NON VOTO NEL REALE,NON VOTO NEL VIRTUALE....GRAZIE!

  5. #5
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da SMB Visualizza Messaggio
    La mia non è assolutamente una polemica con Eckart, ci mancherebbe, è che troppe menti bacate potrebbero sbracare in inutili interventi da fanatici strumentalizzando il suo post. Grazie,Forfy, per avermi dato la possibilità di chiarire.
    Il problema di questa "area" hai ragione sono proprio i fanatici,e non c'è da chiedersi il motivo per cui la DR in Italia non esiste praticamente.
    Me ne fregio !
    E.Petrolini

    Non mi dite che sono incoerente,perchè lo so già.

  6. #6
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da SMB Visualizza Messaggio
    A parte il fatto che Fini non lo ha, giustamente, mai nascosto, spiegami il senso di un simile post.............Ecco che si spiegano gli "eccellenti" risultati della dr.
    Non ne ho fatto una questione di "complottismo" anti-ebraico.

  7. #7
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    Citazione Originariamente Scritto da Eckhart Visualizza Messaggio
    Curiosità: ma lo sapete che è ebreo? Cioè sua madre è un'ebrea russa, a quanto si dice su wikipedia.
    Sì lo sapevo, ma del resto è molto più semita (ad honorem) Fini Gianfranco, ergo....

  8. #8
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    Predefinito Riferimento: Massimo Fini

    La ragione aveva torto marcio.

  9. #9
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    Thumbs up Riferimento: Massimo Fini

    Massimo Fini é nato da padre pisano e madre ebrea russa , certo che lo so , ma dato che non fa propaganda di odio contro i popoli europei e la razza bianca ed anzi si batte su posizioni abbastanza condivisibili non é un problema ; lo ammiro sinceramente per il suo coraggio nel non seguire la corrente e la vulgata pseudo-culturale ed anzi nel contrastarla , al punto che l’ho conosciuto di persona e ci ho parlato direttamente alcuni anni fa , facendomi autografare il suo libro su Catilina.
    Bel libro davvero , forse il mio preferito dell'autore...
    per me Catilina fu forse il più grande eroe romano , uno dei pochi ultimi veri patrizi in lotta contro la degenerazione e per la libertas...
    Se solo la sua rivoluzione fosse riuscita...Oggi ci sarebbe proprio bisogno di un Nuovo Catilina per salvare il salvabile...
    Io ho la prima edizione originaria di "Catilina" , autografata con dedica da Massimo Fini in persona...l'ho conosciuto ad una conferenza fatta ad Udine il giorno 7/5/2005 e mi sono portato dietro il libro per farmelo firmare ed autografare! Ci ho parlato per una quindicina di minuti , tipo davvero simpatico , strano e particolare. Un po' svampito , ma stimabile per il suo non-conformismo.
    Gli chiesi un po' ulteriori dettagli sui suoi riferimenti culturali , che sono anche elitisti liberali italiani come Pareto e Mosca che stima per il loro realismo ; poi gli chiesi un giudizio su Nietzsche che lui adora nonché su Evola e Guenon , che invece reputa molto colti ed interessanti però controproducenti dato che il loro esoterismo tradizionalista é abbastanza fumoso , mentre il suo scopo dichiarato é combattere certe utopie dell'illumismo ritorcendogli contro le sue stesse armi della ragione.
    Le sue idee non sono completamente simili alle mie , anzi per certi versi divergono abbastanza , però lo reputo un giornalista sicuramente serio e stimabile dotato di onestà intellettuale...come pochissimi in Italia ed in Europa oggi. Ha scritto vari libri degni di interesse oltre a questo ed é giusto rendergli onore.
    Il vecchio "Elogio della guerra" ed il più recente "Sudditi. Manifesto contro la Democrazia" sono altri 2 suoi libri molto validi che fanno riflettere...Pure gli altri , ma ovviamente dopo un po' tende a ripetersi come succede a chi ha già scritto molte opere.
    In ogni caso tutti scritti degni di essere letti...V. qui mio 3d :

    http://forum.giovani.it/informazione...pressione.html

    Cariddeo/Raffaele di Deco era anche lui in parte di origini ebraiche e scriveva su DR di Pol , non dimentichiamo la sua morte in circostanze a dir poco strane e sospette , ricordiamo il suo sacrificio per la causa.
    Quindi non va combattuto l'ebreo in sé come singola persona , che può essere stimabile e discostarsi dal sistema mondialista , bensì il potere ebraico internazionale
    : quello che controlla larga parte dei mass-media , che ha portato il virus della degenerazione culturale , che manovra e ricatta il mondo politico occidentale , che usa ogni subdolo mezzo come l'invenzione del fantomatico olocausto per colpevolizzare i popoli europei e distruggerne l'identità biologica attraverso l'immigrazione di colore di massa e la successiva mescolanza razziale globale - funzionale al suo progetto di dominio mondiale.
    Questo é il reale potere giudaico che va combattuto :

    MASS-MEDIA ZOG-CONTROLLATI ovunque!!
    http://www.stormfront.org/forum/showthread.php?t=545200


    La lunga e precisa inoppugnabile documentazione su chi davvero controlla i media nell'Occidente euro-americano ; la realtà nascosta , eppure palese agli occhi di chi ragiona con la propria testa e si informa sui fatti , del dominio ebraico e sionista mediatico...
    Fra l'altro però , proprio là nomino al tempo stesso anche i vari ebrei degni di rispetto e ce ne sono per fortuna...
    Forse Massimo Fini ne fa parte? Certo che si , é un giornalista dotato di onestà intellettuale , infatti sovente é emarginato da Zog per via delle sue posizioni ; inoltre si é schierato a favore della libertà di espressione e di ricerca storica dei revisionisti dell'olocausto e pure dei razzisti , quindi...
    Fra l'ebreo Massimo Fini gionalista indipendente ed il gentile Gianfranco Fini politicante servo di Zog la scelta é proprio obbligata! Sto con il primo!
    Onore a Massimo Fini!


    14 Words! - Holuxar

  10. #10
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    Thumbs up Riferimento: Massimo Fini

    Massimo Fini...aggiungo alcuni suoi interessanti articoli già da me riportati tempo fa sia su Giovani che su Stormfront Italia...

    Massimo Fini per la libertà di espressione!
    http://forum.giovani.it/informazione...pressione.html
    http://forum.stormfront.org/forum/sh...=540525&page=2


    http://www.identitaeuropea.org/archi...i_liberta.html
    "Infine mi sia permesso osservare che è dai monoteismi, sia religiosi, come il cristianesimo, l'islamismo e l'ebraismo, sia da quelli laici, come il comunismo, il nazismo e l'attuale idolatria che l'Occidente ha di se stesso e dei propri valori, cioè dagli universalismi, che sono sempre venute le peggiori intolleranze e i più devastanti bagni di sangue."

    Massimo Fini sulla Libertà di dirsi razzisti , fascisti , nazisti o quel che si vuole :

    http://www.linneo.it/voglio_essere_l...skin_sc_443.ht m
    "VOGLIO ESSERE LIBERO di FARE il NAZISKIN
    La nostra democrazia occidentale accetta tutte le idee. Purché siano democratiche. Quindi non è che un totalitarismo con un nome diverso.
    Massimo Fini da Il Borghese del: 30/07/1997
    Il 14 luglio, in voluta concomitanza con la presa della Bastiglia, data che viene presa emblematicamente a inizio del sistema liberaldemocratico, il Corriere della Sera ha pubblicato come «fondo» di prima pagina un sorprendente articolo di Claudio Magris dal fulminante titolo, come solo il Corriere sa fare, «Anche il dialogo ha dei limiti» ma il cui «occhiello» era di quelli che fan drizzare le orecchie: «Quando la democrazia deve togliere la parola». Partendo, come esempio, dal revisionismo di Robert Faurisson e di altri che sostengono che le camere a gas non sono mai esistite Magris afferma, come regola generale, che ci sono idee talmente aberranti che nemmeno una democrazia, le può tollerare e la cui diffusione va quindi vietata dalla legge.
    E scrive: «Voltaire proclamava il dovere di battersi fino alla morte per permettere a un avversario di affermare le proprie idee, anche quando si tratti di idee che si detestano. Ma tutto questo vale per le idee che, sia pure diversissime e contrapposte, sono state riconosciute accettabili, in quanto espressione -sia pur difforme -di una civiltà in cui ci si riconosce». Riconosciute accettabili da chi? Seguendo questi principi Galileo non avrebbe potuto affermare che è la Terra che gira intorno al Sole, e non viceversa, perché questa era una concezione non «riconosciuta accettabile» dalla maggioranza dei suoi contemporanei e non era espressione della civiltà del suo tempo. E infatti il Cardinale Ballarmino cercò di ricacciare in bocca a Galileo le sue ipotesi. Ora, il Cardinale Ballarmino era una degnissima persona (che aveva perfettamente capito a quali sciagure avrebbe portato lo scientismo, soprattutto se tecnologicamente applicato), ma qui i casi sono due: si sta con Ballarmino, cioè con l’autorità e l’ipse dixit, o si sta con la democrazia liberale. Tertium non datur. Non si può essere democratici quando fa comodo e Ballarmino quando fa altrettanto comodo. Altrimenti si è Ballarmino.
    Una democrazia deve accettare di discutere tutte le idee, anche le più aberranti e «non riconosciute». È una democrazia proprio per questo. Sarebbe troppo facile, e persino grottesco, che una democrazia accettasse tutte le idee purché democratiche. In questo caso sarebbe nient’altro che un totalitarismo con nome diverso. Anche l’islamismo accetta tutte le idee purché siano espressione della civiltà islamica. E per questo l ‘Oriente democratico lo considera un totalitarismo teocratico (Magris parla di «orride teocrazie fondamentaliste» ). Una democrazia, se vuole esser tale, può porre come unico limite alle idee il fatto che devono essere espresse ed affermate senza ricorrere alla violenza. La democrazia è un metodo mai un contenuto. Se lo diventa si trasforma ineluttabilmente in un totalitarismo perché nessuno può sapere qual è il limite fra le idee che sono «riconosciute accettabili» e quelle che non lo sono. Del resto la storia dell’umanità è andata avanti proprio perché ci sono stati di volta in volta portatori di idee «non riconosciute accettabili». Ciò che non è accettabile oggi è spesso la verità di domani. Non si possono mettere dei limiti alla conoscenza e alla ricerca se ci si dichiara democratici, liberali, progressisti. Ed è paradossale che a spiegare questi «fondamentali» del sistema democratico, liberale, progressista, nato con la Rivoluzione industriale e razionalizzato dall’illuminismo, debba essere un oscurantista come il sottoscritto (fosse dipeso da me la ruota sarebbe rimasta quadrata). Ma ogni sistema è valido se rispetta la propria coerenza interna. Altrimenti è solo un papocchio ad uso dei furbetti. E poiché siamo in un sistema democratico ho diritto di pretendere che non ci sia nessun Claudio Magris che venga a dirmi, facendo tintinnar le manette, quali idee posso professare, in quanto «riconosciute accettabili», e quali no. Io ho diritto di professarmi naziskin e revisionista, se ciò mi dovesse garbare. Perche si comincia sempre col mettere fuorilegge i naziskin e si finisce immancabilmente per vietare la circolazione di tutte le idee che non piacciono ai Claudio Magris del momento. Peraltro ci siamo vicini. In quello stesso articolo infatti Magris afferma che le persone perbene non dovrebbero accettare nemmeno di discutere di certi argomenti. «L ‘occupazione deI campanile di San Marco» scrive «è un fatto che va irriso e represso e non discusso». E Io stesso vale per la secessione. Secondo Magris non si può nemmeno discutere il delitto di Raskolnikov (il protagonista di Delitto e castigo che ammazza la vecchia, odiosa, usuraia) perché «discutere di quel delitto è un modo che finisce per indebolire la sua netta condanna e quasi per chiedere se esso sia illecito o no». Ohè, ma siamo diventati matti? Da quale delirio censorio e di onnipotenza è stato preso Claudio Magris e il molto commendevole e autorevole Corriere della Sera che lo pubblica?
    In realtà Magris ha fatto l’elogio del conformismo di massa, del totalitarismo di massa, della dittatura della maggioranza. E, quel che è peggio, lo ha fatto senza rendersene conto e sotto le bandiere della democrazia."

    MASSIMO FINI sull'ARRESTO di DAVID IRVING e degli STORICI REVISIONISTI sull'Olocausto :

    http://www.comedonchisciotte.org/sit...ticle&sid=1581
    "L'ARRESTO DI IRVING: UNO STORICO IN GALERA E' UN'ASSURDITA'
    di Massimo Fini [20/11/2005]"
    Lo storico inglese David Irving è stato arrestato la settimana scorsa a Graz, in Austria, perché nel 1989 «aveva negato in pubblici discorsi l'Olocausto». E in base a una legge, che esiste in Austria, Germania e Francia, negare l'Olocausto è un reato. In Austria Irving rischia una condanna a vent'anni di reclusione.
    Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, giustifica il provvedimento. «Credo che sia sbagliato porre la questione in astratto, come se fossimo davanti a una semplice manifestazione di opinioni. Chi esalta il nazismo e nega la Shoah non si limita ad esprimere il suo pensiero, ma intende promuovere la diffusione di pregiudizi razzisti, vuole preparare il terreno per il risorgere di una dottrina che ha causato in Europa lutti e distruzioni senza pari. Credo che di fronte a un simile pericolo sia opportuno tutelarsi anche attraverso la legislazione penale».
    Buoni motivi per tappare la bocca altrui se ne trovano sempre, arrivando financo a fare un cattolicissimo processo alle intenzioni come Amos Luzzato, perché negare lo sterminio degli ebrei (per la verità Irving non lo nega, lo ridimensiona drasticamente, ma questo, all'interno del discorso più generale che riguarda la libertà della manifestazione del pensiero e della ricerca storica, è un dettaglio) non significa, per ciò stesso, essere razzisti e antisemiti. Ma la questione di fondo è che quelle di Irving sono opinioni, suffragate, per la verità, anche da argomenti e documenti, tutti naturalmente da verificare, e che quello per cui è stato arrestato e può essere condannato è un reato di opinione. Ora, in una democrazia i reati di opinione non dovrebbero esistere, altrimenti non è più una democrazia. I reati di opinione sono tipici dei totalitarismi, dei fascismi e furono particolarmente in auge proprio sotto il regime nazista che, per paura delle idee altrui, mandava i libri sgraditi al rogo (in alcune democrazie ci si limita a vietarne la pubblicazione, ma la sostanza è la stessa).
    Una democrazia, se vuol essere tale, deve accettare la diffusione anche delle idee più aberranti e che le paiono più aberranti. Il discrimine assoluto è che non siano fatte valere con la violenza. È il prezzo che la democrazia paga a se stessa.
    Io devo poter essere libero di negare ciò che mi pare, anche l'esistenza del Duomo di Milano. Le opinioni, le idee, gli argomenti si controbattono con altre opinioni, con altre idee, con altri argomenti, con i ragionamenti, i dati, le documentazioni, non con le manette. La libertà di pensiero, come quella di ricerca storica che ne è un aspetto, è indivisibile e non ammette eccezioni. Perché si comincia con gli Irving e si finisce, fatalmente, col mandare al rogo i Giordano Bruno o far abiurare Galileo."

    MASSIMO FINI sulla MANIFESTAZIONE ANTI-IRAN e PRO-ISRAELE :

    "02/11/2005 Massimo Fini
    Io sono un antisemita. Non andrò infatti alla fiaccolata organizzata dal Foglio di Giuliano Ferrara davanti all’ambasciata dell’Iran per protestare contro le affermazioni del presidente di quel Paese, Ahmadinejad: «L’entità sionista deve essere cancellata dalle mappe del mondo». Il portavoce della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, ci ha infatti ammonito: «Gli ebrei italiani verificheranno chi parteciperà e chi no e questi ultimi saranno considerati nemici non solo di Israele ma anche degli ebrei italiani». E un altro esponente degli ebrei romani, Victor Majar, ha aggiunto: «Chi non lo farà dovrà spiegarne le ragioni».
    Io non ci andrò, a quella fiaccolata, non perché non posso ma perché non voglio, e non ho alcuna intenzione di spiegarne le ragioni ai signori Pacifici e Majar. Sono quindi un nemico di Israele, un nemico degli ebrei italiani, un antisemita, un razzista. Ci dicano i signori Pacifici e Majar quale stella, e di che colore, ci dovremo appuntare sul petto noi che non andiamo alla fiaccolata di Ferrara, perché tutti possano vedere, ictu oculi, che siamo degli infami. Siamo alle liste di proscrizione. Eppure nessuno meglio degli ebrei dovrebbe sapere quando odiose e pericolose esse siano. Possibile che i signori Pacifici e Majar non si rendano conto che con le loro discriminazioni esprimono, almeno concettualmente, la stessa intolleranza contro la quale ci chiamano a protestare?
    Inoltre proprio gli ebrei non ci hanno sempre chiesto, giustamente, di non confondere Israele con le comunità ebraiche, nazionali e internazionali? Israele è uno Stato, la comunità ebraica sparsa nel mondo è un’altra cosa. Israele è uno Stato che, come ogni Stato, può compiere azioni buone o cattive, che io posso criticare o elogiare senza che ciò si rifletta sul mio vicino di casa ebreo. Israele è uno Stato che, come ogni altro Stato (come, poniamo, l’Afganistan, l’Iraq, la Corea del Nord o l’Iran), può ricevere minacce contro le quali io posso essere solidale senza per questo dover essere solidale con la comunità ebraica romana o con Giuliano Ferrara.
    Confondere Israele e la comunità ebraica internazionale — e ce lo hanno insegnato proprio gli ebrei — è un concetto razzista. Perché razzismo è proprio attribuire delle responsabilità a un membro di una comunità, etnica o religiosa, per il solo fatto di appartenere a quella comunità (uccidere un bambino ebreo o palestinese o malgascio solo perché ebreo, palestinese o malgascio)."

    http://www.massimofini.it
    http://www.movimentozero.org/

    "Massimo Fini: Le donne sono una razza nemica. Qualche commento su questa dichiarazione da "osteria""
    http://francydafne.blog.lastampa.it/...a-osteria.html


    MIO COMMENTO :


    MASSIMO FINI , MAESTRO di libertà e pluralismo…
    Ho conosciuto un po' Massimo Fini e l'impressione che ne ho ricavato é che trattasi di un uomo strano ed egregio , fuori dal gregge massificato...un personaggio controcorrente, intelligente ed a cui non piacciono le etichette. Se proprio dovessi dare un'etichetta a Massimo Fini lo definirei uno "spirito libero". Chi ha letto i libri di Fini, con l'intento di capire, e non semplicemente di arruolarlo in questo o quello schieramento politico o filosofico, può definirlo solo così.
    Userò una parolaccia, invisa alle orecchie di molti di voi, e che nonostante tutto è la più calzante per definire quello che alcuni di noi sono veramente, al di là delle definizioni e delle etichette ufficiali. Quella parolaccia è: ANARCHIA. Massimo Fini è un anarchico, secondo me del tipo più strano , un paradossale anarchico libertario ibridato di ispirazione socialista (da cui proviene) e in aggiunta una carica Antimoderna di conservatorismo sui generis che lo spinge quasi a sembrare un nostalgico del Medioevo…è un agnostico, disilluso, un anarchico come molti di noi sostanzialmente sono anarchici. Uno che non riconosce altra gerarchia al di fuori di quella naturale, e ne cerca le basi dentro di sè.
    Il concetto di "anarchico" è molto più vasto di quello solitamente inteso. Anarchico può essere anche un disilluso che, buttato tutto a mare, partendo da ciò che è e dalla legge di natura cerca di risorgere dalle sue ceneri. Massimo Fini rientra perfettamente in questa categoria.La peculiarità di intellettuali come Massimo Fini è proprio il "non schierarsi" con partiti politici dell'attuale assetto istituzionale. E' come guardare la struttura delle divisioni di campi coltivati (ossia il loro perimetro) dal cielo, invece che girare lungo i confini delle terre colte e incolte.

    Quel che apprezzo è il suo elogio della totale libertà di espressione (V. sopra).
    Poi ha tanti altri punti a suo favore che lo confermano come un reale antagonista.
    È un ribelle antiuniversalista elogiatore delle concrete diversità umane e naturali , un fautore di un pluralismo culturale radicale contro ogni astratta e nociva omologazione globale che mira ad imporre un modello unico ritenuto dogmaticamente valido per tutti. Il suo grandissimo merito è aver capito che universalismo ed egualitarismo sono sinonimo di oppressione , livellamento e massificazione : la negazione più tirannica delle libertà effettive delle singole personalità e comunità.

    Massimo Fini ha dimostrato di essere un serio intellettuale ribelle a tutti gli effetti.
    La penso , non su tutto ma su alcune importanti questioni , esattamente come lui.
    La democrazia non si impone con le armi, ogni popolo ha le sue tradizioni, e l'universalismo dei principi è solo una invenzione giacobina. Massimo Fini ha anche sottolineato che tutti i movimenti universalisti sono imperialisti e aggressivi.
    Lui ha detto che è d'accordo a tagliare la testa a Safiya, in Nigeria in Iran o in qualsiasi altro posto dove vi sia questa tradizione.Condivido a pieno.
    Si può giustamente essere contro l’imposizione di usanze estranee nel PROPRIO paese ,
    ma non si possono delegittimare le tradizioni degli ALTRI paesi imponendo loro un modello a loro non-idoneo. Per esempio io sono contrario in EUROPA all’applicazione della sharia , ma non certo nei paesi islamici. Non è compito degli Europei farla abolire nei paesi in cui è in vigore ; se in Iran e nel mondo arabo va bene ed è accettata , affari loro. Se non la vogliono , spetta a loro rifiutarla ; così come dovrebbero essere liberi di rifiutare la democrazia occidentale. Sono contro il cannibalismo in Europa, ma come ha detto anche Massimo Fini, non mi scandalizzo per il cannibalismo dei popoli negroidi o papuasi , né la considero da eliminare come il modello democratico-universalista vorrebbe imporre. Mi fa schifo e la considero pratica da selvaggi , ma che i selvaggi la applichino pure nei loro luoghi ed habitat di origine. Non spetta agli europei abolire queste usanze , è meglio fregarsene finché le fanno fra loro. Infatti come noi vogliamo preservare le culture degli altri popoli, allo stesso modo non dobbiamo permettere che gli estranei vengano nel nostro paese a sancire le leggi della LORO tradizione. Ad OGNUNO le proprie usanze , senza imposizione di usanze uguali per tutti.

    Questo suo differenzialismo estremo lo porta ad un relativismo assoluto. (v. su AUSTRALOIDI). Spesso paradossale , al punto di negare una qualsiasi gerarchia di valore fra le culture prodotte dai diversi tipi umani e di rivalutare perfino i selvaggi in un eccesso di ‘terzomondismo’ seppur non buonista. Insomma , per lui ogni diversità è talmente singolare , vasta ed imparagonabile da implicare l’inesistenza di un criterio unico in base a cui giudicarne la superiorità o l’inferiorità.
    Pensiero in linea teorica accettabile anche per me che sono un anti-universalista altrettanto radicale , se soltanto ciò implicasse che ogni popolo e razza dovrebbe starsene separato dagli altri e gestirsi autonomamente in base alla propria mentalità intrinseca.
    Questo progetto lo approverei : ad ogni popolo il proprio spazio e la propria vita vissuta in base ai propri costumi particolari. Che ognuno faccia nel proprio territorio quel che vuole.
    Ma , ahimé , assistiamo invece ad una imposta globalizzazione politica e razziale (ben diversa da quella economica in sé più libertaria) che impedisce proprio il mantenimento delle diverse identità e di cui gli europei in primis stanno facendo le spese.
    Quindi questo ragionamento diventa pericoloso ai giorni d’oggi in cui l’Europa è invasa da extraeuropei , invasione resa possibile proprio da un diffuso indifferentismo e relativismo secondo cui tutto più o meno si equivale. Insomma Fini dovrebbe prendere una netta posizione non solo contro l’universalismo occidentalista dei governi che attaccano il resto del mondo , ma pure contro l’assimilazione forzata degli allogeni che viene imposta agli stessi europei – costretti a subire i danni concreti dell’assurdità e della fallacia del modello integrazionista di società multirazziale seguito dai loro governi. Insomma , a pagare di più gli intollerabili errori dei nostri governanti , siamo proprio noi europei traditi dalla politica espansionistica che alla fine ci si ritorce contro e si rivela suicida!! In teoria , portiamo la democrazia occidentale nel terzo mondo…di fatto , subiamo la terzomondizzazione dell’Europa e degli Usa!!
    Invece lui , a volte , pare preoccuparsi più per australoidi , negri e colorati vari che per i bianchi – i quali rischiano più di tutti di veder scomparire per meticciato ed integrazione i propri connotati identitari.
    E forse questo è un po’ il suo difetto , perché anche il relativismo ed il remissivismo di fronte a questo pericolo è un vizio (non più "oscuro") dell'occidente e bisogna rifiutarlo nel momento in cui può implicare un disfattismo nichilista ed imbelle che rende incapaci di agire e reagire. Al di là di questo probabile limite , resta la validità di molte sue analisi.
    Un altro difetto è il fatto di criticare il liberismo , per confusa conoscenza di certe questioni economiche e sulla scia di malcomprensione teorica di tipo socialista , senza capire che in sé il libero mercato (se fosse davvero applicato senza intromissioni statali , protezionismi , favoritismi clientelari e intrighi vari ) implicherebbe una maggiore libertà di scelta proprio per i cittadini comuni che invece troppo spesso subiscono l’invadenza statalista che decide al posto loro. Il guaio è proprio che c’è troppo statalismo e che , a causa delle guerre statali di aggressione mondialista/democratica si va verso un superstato globale repressivo verso le specificità locali , nazionali ed umane. Ma questo , seppur non sempre limpidamente , anche lui lo ha capito e denunciato.

    Concludo : il RISPETTO dell'altro implica il diritto di OGNUNO alla DIVERSITà e non il tentativo di ‘assimilarlo’ per renderlo ‘uguale’ a noi. L’uguaglianza teorica vuol dire ricerca dell’UNITARIETà universale e quindi violenza , regresso e prevaricazione pratica.
    Il rifiuto dell’universalità è quindi l’unica via per la tutela della
    diversità…Ecco la lezione dei veri pluralisti , incluso ovviamente Massimo Fini…

    UOMINI LIBERI come M.FINI , DOVE SIETE?!

    Vogliamo tutelare la LIBERTà di ESPRESSIONE?


    14 Words! - Holuxar
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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