Egitto, nominato il nuovo Ministro degli Esteri: immediate accuse a Israele di genocidio.
Il Cairo, 8 Marzo 2011 - All’indomani della sua nomina, il nuovo ministro degli esteri egiziano Nabil al-Arabi ha accusato Israele di “genocidio” dei palestinesi, invitando gli stati arabi a promuovere azioni contro lo stato ebraico per “le atrocità che ha commesso”.
Non che queste dichiarazioni siano sorprendenti: in un articolo pubblicato dal Washington Post vengono ricordate le idee del neoministro, e le sue riserve su alcuni punti dell’accordo di pace firmato nel 1979 dall’Egitto di Anwar Sadat con Israele. Diplomatico di carriera, Nabil al-Arabi (o Nabil Elaraby) ha conquistato popolarità tra i dimostranti per essersi unito alla protesta prima delle dimissioni di Mubarak, e “non accetterà gli eccessi israeliani nei territori occupati”, sottolinea al quotidiano Usa Mustapha Kamel al Sayyid, docente di sciente politiche all’Università del Cairo.
“L’opinione pubblica egiziana è favorevole a un approccio meno morbido verso Israele e credo che lui condivida questa linea – ha aggiunto il docente – sarà molto difficile che lui faccia il genere di concessioni fatte da Hosni Mubarak a Israele”.
Secondo Sayyid, al-Arabi potrebbe anche rivelarsi più disponibile a stabilire rapporti diplomatici con l’Iran, a migliorare le relazioni con la Siria e ad avviare un dialogo con il movimento sciita libanese degli Hezbollah.
(Fonte: Israele.net e Virgilio News, 7 marzo 2011)
Egitto, nominato il nuovo Ministro degli Esteri: immediate accuse a Israele di genocidio!!! | Focus On Israel
Ministro degli Esteri egiziano condanna attacchi di Israele. Governo di Gaza apprezza
Scritto il 2011-03-24 in News
Gaza - InfoPal. Il governo della Striscia di Gaza ha espresso il proprio apprezzamento per la posizione manifestata del ministro degli Esteri egiziano, Nabil al-'Arabiy, il quale ha condannato gli attacchi aerei israeliani che, in queste ore, continuano a terrorizzare il territorio assediato.
"Gaza forte e motivo d'orgoglio per il mondo arabo", ha affermato al-'Arabiy, che ha anche ammonito Israele, chiedendogli di rivedere la propria politica e di non innescare ulteriore violenza.
Pur ribadendo la denuncia per l'occupazione israeliana e per la sua politica che, pericolosamente, sta conducendo ad una seria crisi sul campo, Taher an-Nunu, portavoce del governo di Gaza, ha riferito ieri in un comunicato stampa, che il proprio governo intende riportare la situazione entro parametri di sicurezza.
An-Nunu ha inoltre chiesto ai leader arabi della Lega e alla comunità internazionale di intervenire per impedire che Israele possa "tornare a macchiarsi di crimini aberranti come fece due anni fa con l'operazione Piombo fuso".
"Nazioni Unite e Consiglio di sicurezza devono rivedere le proprie posizioni sull'occupazione israeliana - ha sottolineato -. Devono condannarla e devono ammettere la validità del rapporto Goldstone, prodotto per condannare e perseguire legalmente i responsabili di quei massacri israeliani contro la popolazione civile, e soprattutto contro numerosi bambini della Striscia di Gaza".
http://www.infopal.it/leggi.php?id=17874