Originariamente Scritto da
_crazy diamond_
Per me il punto non è definire la differenza tra erotismo e pornografia, perchè li vedo su due piani di fatto abbastanza differenti da non poter essere confusi. L'erotismo è fondamentalmente intangibile, una sorta di percezione, di rimando a determinate immagini e determinati contesti. La pornografia è un mero prodotto, come tale vendibile, e come tale oggetto di un mercato. Non si può fare un mercato dell'erotismo, si può fare un mercato della pornografia.
Detto ciò, nell'ottica di un'eventuale lotta alla stessa, due cose sono da definire. La prima, verso quale forma di pornografia agire, e, stabilito questo, in che modo.
Perchè, se per pornografia ci si limita ad intendere i classici giornaletti e cassettine che ti sbattono sotto gli occhi all'edicola, allora la lotta è semplice e fattibile. Il ritiro dal mercato chiude la questione. Ma questo taglierebbe fuori quello che è il mercato più pesante, in termini di quantità di contenuti, nonchè il più diffuso ed utilizzato, il web. E sottoporlo a limitazioni degne di essere chiamate tali lo vedo già più difficile. Difficile, ma, non è detto, comunque possibile.
Però, a mio avviso la pornografia non è solo questo. Se ci si vuole attenere a come la definizione la descrive, ovvero la rappresentazione di qualcosa di osceno, e volendo comunque limitare questa descrizione a ciò che attiene la sfera sessuale, personalmente la vedo come un fenomeno ben più ampio.
Pornografia per me è anche dover ricorrere a questo tipo di immagini per pubblicizzare una marca di abbigliamento:
E del calibro di questa ce ne sono e ce ne saranno in futuro mille altre, in tv, per le strade, in metropolitana, sugli edifici, sui giornali.
E, chiarisco, non la ritengo evidentemente oscena per il contenuto, ma per l'utilizzo, per il contesto, per il pubblico a cui si rivolge. E il pubblico è fondamentalmente chiunque, senza alcun tipo di selezione, senza alcun tipo di filtro.
E l'insidia, di questo tipo di pornografia, è questa. Perchè la cassettina se la compra chi la vuole. Ma di immagini che rimandano incontestabilmente ad atti sessuali ne arrivano da qualunque parte, e arrivano agli occhi di tutti. Anche a chi, a questo tipo di contenuti, non vorrebbe e soprattutto non dovrebbe essere esposto.
Quindi, vedendo io le cose da questo punto di vista, ritengo fondamentalmente impossibile un limite al mercato pornografico, e quindi inutile un tentativo in tal senso.
Aggiungo, per quanto sia io assolutamente d'accordo sulla riapertura delle case chiuse, non capisco onestamente il nesso tra una manovra in tal senso, e il vietare la pornografia. Perchè, se il discorso è : 'Vietiamo la pornografia perchè riduce a prostrarsi di seghe nella solitudine della propria cameretta, e riapriamo invece le case chiuse così da consentire a tutti la possibilità di una più salutare scopata', è un discorso che non sta in piedi.
Non vedo alcun nesso di causa-effetto tra le due cose.
Perchè, volendolo dire nei termini più chiari possibili, non è che chi ha la possibilità di scopare regolarmente si astenga dalla masturbazione.
Farsi una sega per un uomo è naturale tanto quanto il lasciare la tavoletta alzata, direi.
Senza rimedio, quindi.
Ammesso poi che si senta la necessità, di un rimedio.