Non siamo preda di un complotto, ma di peggio. E' una "logica". Una diserzione collettiva. I teorici del complotto si sbagliano. Un popolo forte non si lascia catturare, né schiacciare dal sistema che lo domina. Ogni popolo è responsabile del suo destino. Quello che ci sta capitando è colpa nostra, non di altri. Noi siamo gli attori responsabili delle nostre sconfitte. Un popolo non è vittima della sua cancellazione culturale o etnica, ne è autore e complice, per diserzione, quando rinuncia a difendersi. Il dominio culturale degli Stati Uniti, la lenta e sorda colonizzazione della Francia e dell'Europa da parte del Terzo mondo non è solo il risultato di una manipolazione. Noi abbiamo lasciato fare. Il nostro popolo aveva i mezzi per difendersi. Democraticamente. Non abbiamo voluto. Il "direttore d'orchestra occulto" non ha il potere di fare quello che vuole di fronte a un popolo determinato a resistere fino in fondo.
Guillaume Faye - Archeofuturismo, SEB