User Tag List

Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    + Gothic +
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Località
    Napoli
    Messaggi
    17,936
     Likes dati
    655
     Like avuti
    1,152
    Mentioned
    113 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Addio a Kristol, padre dei neocon e nostro maestro inconsapevole

    Addio a Kristol, padre dei neocon e nostro maestro inconsapevole

    di Giuliano Ferrara

    Il Foglio, 21 Settembre 2009





    Irving Kristol (1920-2009) era il nostro maestro segreto, inconsapevole, e noi suoi allievi, sempre senza saperlo. La filiera dei neoconservative, di cui Kristol fu capostipite e suo figlio Bill è erede naturale e legittimo, ha alcuni tratti storici che, senza chiusure militanti e senza chiasso intellettuale, stabiliscono un perimetro delle affinità con il nostro lavoro e la nostra formazione di gente di sinistra rinnegata, e con alcune caratteristiche tipiche del Foglio fin dalla sua fondazione come strano giornale radicale e conservatore. Domani Christian Rocca racconterà per filo e per segno l’avventura civile, culturale e politica di questo liberal scettico e appassionato, morto venerdì a Washington, che a un certo punto votò per Nixon e collaborò con Reagan, scomunicandosi come progressista militante, senza perdere un filo del suo scetticismo e della sua passione; ma già alla lettura dei pezzi che ripubblichiamo oggi nel Foglio rosa, e di altri materiali che trovate nel web (Il Foglio.it - [ Edizione online ]) vi accorgerete che le sue idee e le nostre sono, da un certo punto in poi, parallele, e parallele le sue rotture e ricomposizioni, simmetriche le galoppate nella vittoria politica e civile delle buone guerre culturali, e anche le cadute da cavallo nelle sconfitte. A dirla tutta, era anche un ateo devoto. Uno che diceva di credere, ma in che cosa non lo sapeva bene, e che parlava, contro “il secolarismo aggressivo”, di un “benevolo interesse laico per la religione come forza non solo spirituale ma anche sociale”. Per quanto mi riguarda, abbiamo avuto, per giunta, uno stesso imprinting filosofico nel lavoro di un grandissimo filosofo politico del Novecento che si chiama Leo Strauss (1899-1973).

    I neocon presero da Kristol un tratto realista. Il realismo non è solo la testa sulle spalle, è anche il rifiuto consapevole dell’utopismo, il sollevarsi come nani sulle spalle dei giganti del passato senza pretendere troppo dal futuro. Era sempre di buonumore, almeno in pubblico, e diceva di considerarsi fortunato. Spese in un atteggiamento non tetro le sue immense energie di polemista e saggista, che si è sempre rifiutato di scrivere o almeno di pubblicare libri, preferendo un attivismo saggistico capace di sconvolgere con la sola forza delle idee il tran tran dei New York intellectuals, dal cui circolo uscì per abbracciare o elaborare ipotesi nuove e rivoluzionarie sulla sostanza di ciò che chiamiamo occidente, economia e società. Ipotesi che cambiarono sia il mondo liberal, come diceva lui “aggredito dalla realtà”, sia quello conservatore, rinnovato da una fonte culturale non nostalgica, non ostile alle conquiste sociali del secolo, non ripiegata sul passatismo di genere.

    In economia parteggiò per la supply side economics, l’idea che il keynesismo fosse da superare insieme con un ruolo sempre più oppressivo e invadente dello stato, ma non fu mai un economista o un sociologo libertario alla Hayek. Da Tocqueville prese quel pertinente atteggiamento aristocratico che sa guardare dentro il popolo, dentro la gente ordinaria, comune, per individuare quelle “consuetudini della mente e del cuore” assolutamente da salvare. L’alleanza con il tradizionalismo religioso aveva solide fondamenta, sebbene non fosse la saldatura di un credo personale, tantomeno di un fanatismo ideologico. Non ebbe paura di spingersi oltre la linea rossa delle guerre culturali, nei campi devastati della vita umana, della famiglia e della moral anarchy o anarchia etica, insomma ebbe la forza di non limitarsi ai progetti e agli scavi di politica estera, di definizione del campo politico dell’inimicizia (Freund-Feind, amico nemico, Kristol fu un generoso cold war warrior). Scrisse: “Il fatto che il conservatorismo negli Stati Uniti sia in una posizione molto migliore che in Europa, e molto più efficace dal punto di vista politico, ha senz’altro qualcosa a che fare con l’esistenza del neoconservatorismo. Ma gli europei, i quali ritengono assurdo rivolgersi agli Stati Uniti al fine di trarne ispirazione per l’innovazione politica, si rifiutano con tutte le forze di considerare questa possibilità”. Se, invece di perdere tempo con certe belinate populiste e con il culto della personalità, la destra italiana avesse cercato di capire qualcosa del fenomeno neoconservatore, forse le sue spalle oggi sarebbero più solide.

    ALTRI MONDI
    SADNESS IS REBELLION

  2. #2
    + Gothic +
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Località
    Napoli
    Messaggi
    17,936
     Likes dati
    655
     Like avuti
    1,152
    Mentioned
    113 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Addio a Kristol, padre dei neocon e nostro maestro inconsapevole

    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    [B][SIZE="3"]A dirla tutta, era anche un ateo devoto. Uno che diceva di credere, ma in che cosa non lo sapeva bene, e che parlava, contro “il secolarismo aggressivo”, di un “benevolo interesse laico per la religione come forza non solo spirituale ma anche sociale”. Per quanto mi riguarda, abbiamo avuto, per giunta, uno stesso imprinting filosofico nel lavoro di un grandissimo filosofo politico del Novecento che si chiama Leo Strauss (1899-1973).
    In questo brano mi ci ritrovo.

    I neocon presero da Kristol un tratto realista. Il realismo non è solo la testa sulle spalle, è anche il rifiuto consapevole dell’utopismo, il sollevarsi come nani sulle spalle dei giganti del passato senza pretendere troppo dal futuro.
    Quoto parola per parola.

    Era sempre di buonumore, almeno in pubblico, e diceva di considerarsi fortunato. Spese in un atteggiamento non tetro le sue immense energie di polemista e saggista, che si è sempre rifiutato di scrivere o almeno di pubblicare libri, preferendo un attivismo saggistico capace di sconvolgere con la sola forza delle idee il tran tran dei New York intellectuals, dal cui circolo uscì per abbracciare o elaborare ipotesi nuove e rivoluzionarie sulla sostanza di ciò che chiamiamo occidente, economia e società. Ipotesi che cambiarono sia il mondo liberal, come diceva lui “aggredito dalla realtà”, sia quello conservatore, rinnovato da una fonte culturale non nostalgica, non ostile alle conquiste sociali del secolo, non ripiegata sul passatismo di genere.
    Bisogna intendersi sul significato del termine "nostalgico". Se la nostalgia è riferita a un passato remoto o addirittura arcaico allora anch'io non lo sono. Ostile alle conquiste sociali? Anche qui bisognerebbe specificare quali. E mettere uno spartiacque preciso, ovvero il Sessantotto. Passatismo di genere? Mah...

    In economia parteggiò per la supply side economics, l’idea che il keynesismo fosse da superare insieme con un ruolo sempre più oppressivo e invadente dello stato, ma non fu mai un economista o un sociologo libertario alla Hayek.
    D'accordo.

    Da Tocqueville prese quel pertinente atteggiamento aristocratico che sa guardare dentro il popolo, dentro la gente ordinaria, comune, per individuare quelle “consuetudini della mente e del cuore” assolutamente da salvare.
    Anche qui concordo.

    L’alleanza con il tradizionalismo religioso aveva solide fondamenta, sebbene non fosse la saldatura di un credo personale, tantomeno di un fanatismo ideologico. Non ebbe paura di spingersi oltre la linea rossa delle guerre culturali, nei campi devastati della vita umana, della famiglia e della moral anarchy o anarchia etica, insomma ebbe la forza di non limitarsi ai progetti e agli scavi di politica estera, di definizione del campo politico dell’inimicizia (Freund-Feind, amico nemico, Kristol fu un generoso cold war warrior).
    Qui "tradizionalismo religioso" sta per "religious right". Comunque sottoscrivo.

    Scrisse: “Il fatto che il conservatorismo negli Stati Uniti sia in una posizione molto migliore che in Europa, e molto più efficace dal punto di vista politico, ha senz’altro qualcosa a che fare con l’esistenza del neoconservatorismo. Ma gli europei, i quali ritengono assurdo rivolgersi agli Stati Uniti al fine di trarne ispirazione per l’innovazione politica, si rifiutano con tutte le forze di considerare questa possibilità”. Se, invece di perdere tempo con certe belinate populiste e con il culto della personalità, la destra italiana avesse cercato di capire qualcosa del fenomeno neoconservatore, forse le sue spalle oggi sarebbero più solide.
    Con una semplice frase Ferrara ha sistemato per bene Bossi e Berlusconi. Ovviamente condivido.

    In definitiva mi sento di poter dire che io apprezzo Irving Kristol molto più di quanto consideri positivamente l'intero gruppo neoconservatore. Kristol e la moglie Himmelfarb avevano il culto dell'Inghilterra vittoriana, dell'etica protestante del capitalismo di cui parlò Weber. La loro azione culturale era volta al consolidamento di un conservatorismo che fosse genuinamente americano e scevro da influenze europee. Qui sta la differenza con Russell Kirk, debitore del pensiero tory. Il neoconservatorismo di Kristol è piuttosto un whiggism nazionalista, un "animale strano" che si potrebbe ben chiamare "americanismo".

    Può essere importato questo genere di conservatorismo in Europa? Ho sinceramente dei dubbi. Infatti non solo noi abbiamo alle spalle il feudalesimo, ma anche quel torysmo il cui fondo sta alla base di ogni conservatorismo europeo. Il nostro liberalismo nazionalista, oltretutto, non è potuto mai diventare conservatore perchè aveva contro l'opposizione della Chiesa. Ed anche oggi questa ricomposizione è lontana dall'avvenire.

    Per cui l'equazione neoconservative - liberalismo + nazionalismo + religione = americanismo (neoconservatorismo) - da noi non funziona perchè il terzo soggetto, la religione (cattolica), non considerandosi nazionale sfugge a qualsiasi approdo conservatore.

    Ecco perchè i neoconservative, considerati liberal moderati in patria, qui in Europa assumono le sembianze orrorifiche di una manica di bigotti guerrafondai.
    Ultima modifica di Florian; 21-09-09 alle 14:57
    SADNESS IS REBELLION

  3. #3
    non umanista
    Data Registrazione
    19 May 2009
    Messaggi
    330
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Addio a Kristol, padre dei neocon e nostro maestro inconsapevole

    Sono stato sempre diffidente rispetto alle posizioni neo-con. Le ho sempre giudicate “conservatorismo d’occasione”.

    Sono d’accordo con le conclusioni di Florian sul carattere non realista del conservatorismo europeo ed italiano in particolare.

    Non sono d’accordo, però, sulla solita attribuzione di responsabilità alla Chiesa. Alla Chiesa è dovuta la mancata formazione di un partito conservatore italiano. Ma ciò è imputabile a vicende politiche concrete (breccia di Porta Pia, non expedit) più che al ruolo della Chiesa come depositum fidei.
    Il carattere non realista della destra italiana è dovuto anche, però, all’elaborazione culturale che circondò nel dopoguerra il MSI. Basti pensare al filo-islamismo di varie frange di estrema destra ed al falso misticismo neo-pagano di Evola.

    In ogni caso, da un punto di vista strategico, gli importatori italiani del neo-conservatism hanno avuto il pregio di porre sul tavolo certi temi che soltanto liberali e repubblicani, con il superficialismo che li contraddistingue, avevano sollevato in precedenza.
    Maledetto è l'uomo che confida nell'uomo (Geremia 17 5)

 

 

Discussioni Simili

  1. E' morto un Maestro: addio Luciano
    Di are(a)zione nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 07-09-07, 21:00
  2. ORO - Padre Nostro
    Di SubZero nel forum Musica
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 14-05-05, 20:48
  3. Addio Padre...
    Di Italianhawk83 nel forum Conservatorismo
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 06-04-05, 13:45
  4. ORO - Padre Nostro
    Di SubZero nel forum Musica
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 28-02-05, 14:21
  5. Padre Nostro
    Di Tormento (POL) nel forum Cattolici
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 14-04-03, 15:20

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito