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Discussione: Domanda ai comunisti

  1. #1
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    Predefinito Domanda ai comunisti

    Ma un mondo dove viene prodotto "da ciascuno secondo le sue possibilità" e viene distribuito "a ciascuno secondo i suoi bisogni", non è necessariamente iniquo?

    Voglio dire, quale sarebbero le "mie possibilità" e chi le stabilisce? Io voglio lavorare solo mezz'ora al giorno, e mi batterò fino alla morte per dimostrare che quella è la mia possibilità... più di mezz'ora di miniera e mi viene la tosse e il raffreddore, non posso proprio lavorare.

    Per quanto riguarda i bisogni, beh, io ho davvero bisogno di bere dello scotch pregiato, che altri liquori mi fanno venire mal di testa. Che dire poi del vino? Non mi vorrete mica far pasteggiare col bianco dei castelli?

    Deduco quindi che ci dovrà essere per forza qualcuno a sovraintendere a quelli che voi sicuramente chiamate "abusi", e cioè nessuno che lavora quanto può e tutti che prendono più del necessario.

    Ma come si fa? Cioè, chi è che stabilisce in modo obiettivo quale sia la mia possibilità di lavorare e quali siano invece le mie oggettive necessità? È EQUO che qualcuno scelga ciò che è giusto per me e che prenda le decisioni al posto mio?

    ***

    Ok, c'ho provato. Questa critica era banale, e per quanto definitiva non è nulla di nuovo.

    Ora, quello che voglio dire è questo: ammettiamo che DAVVERO si venga a creare un uomo nuovo che non sia egoista e che SPONTANEAMENTE ciascuno lavori secondo le sue possibilità e consumi secondo i suoi bisogni. Ma questo sistema non crea comunque una disuguaglianza economica e iniquità?

    Ammettiamo che gli alti e i robusti lavorino di più perché è nella loro possibilità e che abbiano diritto a più metri di stoffa e più calorie perché sono più grandi. Essendo il corpo umano inefficiente, la quantità di cibo (il salario) percepito dall'individuo robusto sarà una funzione non lineare, ad esempio quadratica. Quindi, assumendo una distribuzione normale della "capacità di lavorare", la distribuzione del reddito associata sarà asimmetrica. A occhio e croce, si replicherebbe lo stesso tipo di distribuzione asimmetrica dei redditi che si osserva nel capitalismo.

    Problem?

  2. #2
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Oh compagno Feliks, posso farti una domanda personale? Perché perdi il tuo prezioso tempo libero, da impiegare più proficuamente in donne, pippe o alcol, a spremerti le meningi sui vizi logici e formali del marxismo se la tua ora è venuta e potrai dire politicamente e filosoficamente qualcosa di importante nella storia umana? Cosa te ne fotte di questa minoranza reietta di sfigati nerd o cannaioli di marxisti accusati da tutti di vivere nel '900 o peggio a spese dello Stato e/o di papà? Sei liberista, credi nelle magnifiche sorti e progressive del libero mercato, ti si aprono orizzonti di gloria sul tuo cammino professionale e individuale...Ma insomma cosa cazzo vuoi dai comunisti?
    E' qualcosa che ha a che fare con Freud o pensi sotto sotto che a breve riconquisteremo il mondo libero e ti fucileremo??

  3. #3
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Con la Fiom Visualizza Messaggio
    Oh compagno Feliks, posso farti una domanda personale? Perché perdi il tuo prezioso tempo libero, da impiegare più proficuamente in donne, pippe o alcol, a spremerti le meningi sui vizi logici e formali del marxismo se la tua ora è venuta e potrai dire politicamente e filosoficamente qualcosa di importante nella storia umana? Cosa te ne fotte di questa minoranza reietta di sfigati nerd o cannaioli di marxisti accusati da tutti di vivere nel '900 o peggio a spese dello Stato e/o di papà? Sei liberista, credi nelle magnifiche sorti e progressive del libero mercato, ti si aprono orizzonti di gloria sul tuo cammino professionale e individuale...Ma insomma cosa cazzo vuoi dai comunisti?
    E' qualcosa che ha a che fare con Freud o pensi sotto sotto che a breve riconquisteremo il mondo libero e ti fucileremo??
    Sinceramente? Perché credo che ci sia una gran quantità di menti eccellenti prigioniere di un equivoco gigantesco, così come lo ero io. Visto che ogni forma di spreco mi dà fastidio, provo a far ragionare la gente. tutto qui
    Ultima modifica di Feliks; 26-11-11 alle 05:31

  4. #4
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Ma uno dei problemi dell'Italia è che fanno troppe domande agli sfigati nerd comunisti e veramente molto ma molto poche domande ai berluscisti, finti liberali de sto cazzo alla Silvio, ancor meno se occupano ruoli di potere. Il controllo sociale è cosa buona e giusta ma c'è sproporzione e scollamento col reale.
    Ultima modifica di Mike Suburro; 26-11-11 alle 11:39
    "The gods that we've made are exactly the gods you'd expect to be made by a species that's about half a chromosome away from being chimpanzee." ~ Christopher Hitchens

  5. #5
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Questo accade perchè il PdL ha sempre fatto una politica comunista e il governo Monti si è avviato sulla stessa strada.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    Ma un mondo dove viene prodotto "da ciascuno secondo le sue possibilità" e viene distribuito "a ciascuno secondo i suoi bisogni", non è necessariamente iniquo?

    Voglio dire, quale sarebbero le "mie possibilità" e chi le stabilisce? Io voglio lavorare solo mezz'ora al giorno, e mi batterò fino alla morte per dimostrare che quella è la mia possibilità... più di mezz'ora di miniera e mi viene la tosse e il raffreddore, non posso proprio lavorare.

    Per quanto riguarda i bisogni, beh, io ho davvero bisogno di bere dello scotch pregiato, che altri liquori mi fanno venire mal di testa. Che dire poi del vino? Non mi vorrete mica far pasteggiare col bianco dei castelli?

    Deduco quindi che ci dovrà essere per forza qualcuno a sovraintendere a quelli che voi sicuramente chiamate "abusi", e cioè nessuno che lavora quanto può e tutti che prendono più del necessario.

    Ma come si fa? Cioè, chi è che stabilisce in modo obiettivo quale sia la mia possibilità di lavorare e quali siano invece le mie oggettive necessità? È EQUO che qualcuno scelga ciò che è giusto per me e che prenda le decisioni al posto mio?

    ***

    Ok, c'ho provato. Questa critica era banale, e per quanto definitiva non è nulla di nuovo.

    Ora, quello che voglio dire è questo: ammettiamo che DAVVERO si venga a creare un uomo nuovo che non sia egoista e che SPONTANEAMENTE ciascuno lavori secondo le sue possibilità e consumi secondo i suoi bisogni. Ma questo sistema non crea comunque una disuguaglianza economica e iniquità?

    Ammettiamo che gli alti e i robusti lavorino di più perché è nella loro possibilità e che abbiano diritto a più metri di stoffa e più calorie perché sono più grandi. Essendo il corpo umano inefficiente, la quantità di cibo (il salario) percepito dall'individuo robusto sarà una funzione non lineare, ad esempio quadratica. Quindi, assumendo una distribuzione normale della "capacità di lavorare", la distribuzione del reddito associata sarà asimmetrica. A occhio e croce, si replicherebbe lo stesso tipo di distribuzione asimmetrica dei redditi che si osserva nel capitalismo.

    Problem?
    La questione sta nel rapporto tra struttura e sovrastruttura, cioè sono le strutture economiche a determinare il tuo modo di pensare. Ovviamente essite un rapporto dialettico tra struttura e sovrastruttura, per cui si sostengono a vicenda. La sovrastrttura ideologica è condizionata dalal struttura psichica, esiste quindi un rapporto dialettico complesso tra tutti questi eelmenti.

    La questione è che la tua domanda viene da una mentalità codnizionata dal ssitema capitalistico, va da sé che una società comunista non si porrebeb i problemi che ti poni tu: lavoro solo mezz'ora e sfrutto il lavoro altrui. La società comunsita finalmente compiuta ragionerebeb con un'altra mentalità D'altronde anche le società cosniderate primitive, ancora oggi esistenti, fondano la propria organizzazione sociale proprio su questo principio che a te pare assurdo. Le tue sono pippe mentali condizionate dal capitalismo e se ragionassi con un aborigeno quello ti crederebeb un pazzo, perchè da loro funziona proprio così. Quando poi la comunità avrà dei problemi, cosa che ovviamente capiterà perchè non esiste il paradiso in terra (e nemmeno in cielo se è per questo..), sarà lei stessa a risolverli.

  7. #7
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    Ma un mondo dove viene prodotto "da ciascuno secondo le sue possibilità" e viene distribuito "a ciascuno secondo i suoi bisogni", non è necessariamente iniquo?

    Voglio dire, quale sarebbero le "mie possibilità" e chi le stabilisce? Io voglio lavorare solo mezz'ora al giorno, e mi batterò fino alla morte per dimostrare che quella è la mia possibilità... più di mezz'ora di miniera e mi viene la tosse e il raffreddore, non posso proprio lavorare.

    Per quanto riguarda i bisogni, beh, io ho davvero bisogno di bere dello scotch pregiato, che altri liquori mi fanno venire mal di testa. Che dire poi del vino? Non mi vorrete mica far pasteggiare col bianco dei castelli?

    Deduco quindi che ci dovrà essere per forza qualcuno a sovraintendere a quelli che voi sicuramente chiamate "abusi", e cioè nessuno che lavora quanto può e tutti che prendono più del necessario.

    Ma come si fa? Cioè, chi è che stabilisce in modo obiettivo quale sia la mia possibilità di lavorare e quali siano invece le mie oggettive necessità? È EQUO che qualcuno scelga ciò che è giusto per me e che prenda le decisioni al posto mio?
    una cosa importante: una società come quella da te prospettata, non la si istituisce perchè arrivano gli alieni e la impongono (a meno di novità inprevedibili!!!): la si istituisce perchè una vasta maggioranza di persone la vuole.

    io sono disposto a votare per una società come tu hai detto (infatti sono regolarmente iscritto al movimento socialista mondiale) e sono disposta a fare un lavoro. La maggroanza di quelli che voterebbe per il cambiamento sarebbe disposta a fare essa stessa un lavoro.

    alle persone, d fatto, piace fare le cose. fanno i volontari alla misericordia, la wikipedia, linux. solo ai poveri disadattati piace stare a grattarsi la pancia tutto il giorno.

  8. #8
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Feliks nel tuo ragionamento manca una componente essenziale chiamata progresso tecnologico.
    Lo scopo dell'uomo non deve essere lavorare o quanto meno non dovrebbe esserlo in una società comunista.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da frameeme Visualizza Messaggio
    una cosa importante: una società come quella da te prospettata, non la si istituisce perchè arrivano gli alieni e la impongono (a meno di novità inprevedibili!!!): la si istituisce perchè una vasta maggioranza di persone la vuole.

    io sono disposto a votare per una società come tu hai detto (infatti sono regolarmente iscritto al movimento socialista mondiale) e sono disposta a fare un lavoro. La maggroanza di quelli che voterebbe per il cambiamento sarebbe disposta a fare essa stessa un lavoro.
    Il fatto che una larga maggioranza sia disposta a votare (o ad uccidere) per quel tipo di società da me descritta (e mi sembra evidente che non succederà mai) è totalmente irrilevante. Secondo quanto ho argomentato, la diseguaglianza c'è perché le persone sono diseguali.

    alle persone, d fatto, piace fare le cose. fanno i volontari alla misericordia, la wikipedia, linux. solo ai poveri disadattati piace stare a grattarsi la pancia tutto il giorno.
    questo è un mito duro a morire: prendere wikipedia e argomentare che "un altro mondo è possibile" perché la gente svolge attività non retribuite.
    quelle che elenchi sono cose che si fanno nel tempo libero, hobbies. posti di fronte alla possibilità di non lavorare, non lavoreremmo e ci dedicheremmo solo agli hobby (che poi non si riesce a capire come mai fare il volontario sia moralmente superiore a leggere un libro, dato che comunque individualmente sto sempre perseguendo il mio benessere).
    Ultima modifica di Feliks; 26-11-11 alle 14:33

  10. #10
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    Predefinito Rif: Domanda ai comunisti

    Citazione Originariamente Scritto da WalterA Visualizza Messaggio
    Feliks nel tuo ragionamento manca una componente essenziale chiamata progresso tecnologico.
    Lo scopo dell'uomo non deve essere lavorare o quanto meno non dovrebbe esserlo in una società comunista.
    hai ragione, ma qui stai confermando quello che ho sempre detto, e che cioè la società comunista è possibile solamente se i robot faranno tutto e si disporrà di energia eterna e abbondante come l'aria.

    detto questo comunque il lavoro è ininfluente, visto che è solo il bisogno a determinare il salario

 

 
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