Le strette relazioni tra la Cina e Israele

[ulver81]

Aggiungiamoci pure che oltre a floridi affari, il meglio del settore ospedaliero privato in paesi come Cina, Vietnam, Myanmar etc etc è proprietà o gestito da cittadini israeliani.....Una ragione ci sarà.......

[Spetaktor]

Meno male qualcuno che ragiona e lo fa con cognizione di causa.

E con questa "cognizione di causa" cosa si dovrebbe dimostrare? Che la Cina è controrivoluzionaria? O fascista?

[Sandinista]

E con questa "cognizione di causa" cosa si dovrebbe dimostrare? Che la Cina è controrivoluzionaria? O fascista?

No che si fa i benemeriti cazzi suoi. Se ti sta bene è così altrimenti aspetta La Grassa che ti dice che la Cina è bella e chi non la pensa così è brutto.

[ulver81]

No che si fa i benemeriti cazzi suoi. Se ti sta bene è così altrimenti aspetta La Grassa che ti dice che la Cina è bella e chi non la pensa così è brutto.

Se un bambino palestinese crepa squagliando o la repubblica brzezinskiana dell'Iran si becca un attacco, ai cinesi non frega appunto una straemerita mazza: l'importante è non toccargli pipelines ed idrocarburi.Con la strategia dei cazzi propri che le consente di stringere relazioni con tutti nel globo, persino cambi di governo e di situazioni politiche interne ed esterne non cambiano nulla per Pechino.
Meglio tacere (effetto vino veritas) sui punti di vista di alcuni membri di partito riguardo paesi come Cuba, Dprk e questione palestinese.
Dagli Usa hanno appreso una lezione fondamentale: qualsiasi cervello con conoscenze a loro ignote e qualsiasi investitore, rappresenta una priorità.Del sostegno politico non sanno che farsene.

[ulver81]

E con questa "cognizione di causa" cosa si dovrebbe dimostrare? Che la Cina è controrivoluzionaria? O fascista?

Che se riuscisse anche a sviluppare un mercato interno, la Cina rappresenterebbe senz'altro il capitalismo del futuro.
L'ideologia non esiste in Cina.Conta chi è brillante come tecnocrate o uomo d'affari.Il culto della personalità comune ai movimenti maoisti come quello per i vari presidenti Gonzalo o Prachanda è un ricordo del passato (basti pensare al trattamento da fenomeno da circo riservato all'ex presidente nepalese).

[ulver81]

Chinese TV Series Lauds Israel: The Alliance Between China and Zionism
by Dr. K R Bolton
August 18, 2010

The Zionist state’s relationship with China is something that has come to public attention with a new Chinese documentary on Israel, although the relationship between Communist China and Israel is of long and strategic duration.

Walk into Israel – the Land of Milk and Honey has been produced by China’s national TV channels in co-operation with Israel state authorities. The title should be a giveaway as to the nature of the series: one of the sustaining myths of Israel is that the superior Jewish settlers made Palestine flourish where once it was just sand occupied by a pack of rag-heads; never mind that Palestine was, before being blessed by the presence Irgun, Haganah, Palmach and Stern, a land of plenty.

The People’s Daily reports of the event launching the series:

An event to mark the launch of the TV documentary series “Walk into Israel – The Land of Milk and Honey,” the first comprehensive TV series about the Jewish civilization and the State of Israel produced by CCTV, was held at the National Center for the Performing Arts in Beijing on July 29.

“The TV documentary series ‘Walk into Israel – The Land of Milk and Honey’ is the most important TV series ever produced in China about Israel and the Jewish People, and it offers the viewer an historical, comprehensive and systematic introduction to the Jewish civilization and Israel,” said Guy Kivetz, Director of Communications and Public Diplomacy at the Embassy of Israel in Beijing.

“Through this amazing program, which explores and unveils the wonders of the State of Israel and the contributions of the Jewish Civilization to the world, we are now able to present the real and bountiful Israel to the Chinese public. We are sure that this program will enhance the understanding of Israel in China and will therefore further promote friendly relations between the two peoples,” he said.

Amos Nadai, Ambassador of Israel to China, delivered a speech during the launching event.

He said “Israel and China are two great civilizations known for their contributions to mankind and two modern states that share a rich history and many modern challenges. After watching the TV series, people may have a better understanding of the history and development of the 4000-year-old Jewish civilization as well as the rapid development of the modern State of Israel. This series has the potential to enhance mutual understanding and traditional friendship between Chinese and Jewish nations, promote cooperation between the two peoples and jointly build a better future for all.”

Around 450 people, including CCTV Vice President Gao Feng and foreign diplomats were present at the event. The 12-episode HD TV series is now being broadcasted by the CCTV-2 and will be broadcast by CCTV’s other leading channels in the future.[1]

Arutz Sheva, reporting on the documentary, sated:

Ties between Israel and China were virtually non-existent prior to the 1980s due to China’s support for the Muslim world and the Palestinian Liberation Organization (PLO). The two nations developed military ties in the 1980s, and formally established diplomatic ties in the early 1990s.

Trade between the countries has since surpassed $4 billion per year.[2]

Long History of Sino-Jewish Relations

The Arutz Sheva claim that Sino-Zionist relations are something new is not accurate. There is a long history between Maoist China and Israel, both states emerging at about the same time, and with the same revolutionary Marxist zeal.[3] Israel’s Ambassador to China, Amos Nadai, was more accurate when he referred, as quoted above by the People’s Daily, to the “traditional friendship between Chinese and Jewish nations.”

Rabbinic tradition claims an ancient association between “Jews” and China. Rabbi Jacob S Raisin, writing of the Chinese Jews, stated that “Some medieval commentators state that when Isaiah[4] forecasted the restoration of ‘the land of Sinim’ by the Jews,” he had in mind Hebrews who had crossed the Jordan and who had travelled through the Caucasus, Turkestan and Tibet up to the Yellow River. [5]

During the 1640s there was a revolt against the Ming Dynasty, a dynasty which protected the Jews. The city of Kai-Fung-Foo fell and its Synagogue was destroyed (indicating the revolt was against Jewish influence). A “Jewish Manadarin” named Chao-Yng-Cheng, led an army that retook the city, and he rebuilt the synagogue in 1663. This history appears in engravings on the Synagogue and attests to the great political, commercial and military influence the Jewish community had in China[6] (unless the engravings are an “anti-Semitic forgery”)........

Chinese TV Series Lauds Israel: The Alliance Between China and Zionism | FPJ

Nzomma, con la nascita di Israele si assiste ad una civilizzazione dell'area in questione.Operazioni del genere servono ad acquisire nuovo know-how -magari non passabili più sottobanco- in vari settori strategici della Cina.Tra l'altro le relazioni militari tra i due paesi iniziarono alla fine degli anni 70 (quelli con Confindustria all'inizio degli anni 70, in piena era Mao ).

E per ora Nagall si occuperà pure della sicurezza degli aeroporti cinesi:

http://www.upi.com/Science_News/Reso...5311282662997/

[Canaglia]

Mi ero interessato in passato alla questione.
Fondamentalmente, fino a Deng Xiaoping la Cina aveva mantenuto un approccio anti-imperialista e filo-palestinese, pur senza entrare in conflitto diretto con Israele.
Il partito di riferimento di Pechino era il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (mentre il Fronte Popolare era più filo-sovietico).

Dopodichè, una volta iniziato il nuovo corso della Repubblica Popolare ed il suo gioco del gatto col topo con l'Occidente, è stato rimodulato anche il rapporto con Israele e in generale la posizione sul Medio Oriente

[ulver81]

Mi ero interessato in passato alla questione.
Fondamentalmente, fino a Deng Xiaoping la Cina aveva mantenuto un approccio anti-imperialista e filo-palestinese, pur senza entrare in conflitto diretto con Israele.
Il partito di riferimento di Pechino era il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (mentre il Fronte Popolare era più filo-sovietico).

Dopodichè, una volta iniziato il nuovo corso della Repubblica Popolare ed il suo gioco del gatto col topo con l'Occidente, è stato rimodulato anche il rapporto con Israele e in generale la posizione sul Medio Oriente

I giochetti ideologici sono passati di moda tra i cinesi dall'avvio dei negoziati Kissinger.E a proposito dell'era Deng:

Israel is China's second-largest arms supplier (the first being Russia). Although diplomatic relations between Israel and China were established only in 1992, military ties go back to the early 1980s. Until formal diplomatic ties were established, the military relationship was covert. Israel sold about US$4 billion worth of arms to China during the covert courtship. In the 1990s, the Sino-Israel military relationship grew rapidly. In fact, arms sales contributed to the strengthening of diplomatic engagement.

Asia Times - Asia's most trusted news source for the Middle East

1985

'Hungry for Know-How'

''From Israel, they can get the best technology at the best price.''

ISRAEL AND CHINA QUIETLY FORM TRADE BONDS - New York Times

Pragmatismo in una fase di svolta.I palestinesi non possono offrire un cazzo, se non il supporto in determinate questioni tra i paesi arabi (per il petrolio ovviamente).Israele è pur sempre un centro di eccellenza, che piaccia o meno.
Pensa un pò che per costruire i nuovi raccordi verso La Mecca, dopo aver preso l'appalto, visto che in quell'area solo gli islamici possono lavorare, hanno fatto convertire all'islam un gran numero di operai cinesi........Geniali! Per la serie "pur non fregandocene un cazzo delle vostre stronzate religiose, pur di prendere l'appalto convertiamo al volo i nostri operai....".

[Comunardo°]

Ai cinesi delle battaglie ideologiche non frega una mazza.Frega di essere vincenti.Israele è utile per il suo know how (cosa che manca ai cinesi in tantissimi settori) e per le possibilità di acquistare tecnologie dual use sottobanco.L'Iran per gli idrocarburi.L'Africa per agricoltura e materie prime.
Per il resto ci può stare anche il Dalai Lama al potere in uno di questi paesi, a loro non frega un cazzo, basta farci affari buoni.
Basti pensare come hanno liquidato in passato le varie guerriglie maoiste, contribuendo a farle scomparire del tutto: v. in Thailandia nell'84, ove in compenso ci hanno guadagnato l'80% di quell'economia.O il trattamento riservato agli indonesiani in esilio.O la rottura con i movimenti filippini (accordo con Marcos).E le fette di economia che sono finite in mano a Pechino di questi paesi.

Esattamente! Chi ciancia di una Cina "anti-imperialista" o è cieco o in malafede

[Spetaktor]

Esattamente! Chi ciancia di una Cina "anti-imperialista" o è cieco o in malafede

A ok, qui volevamo arrivare.