Originariamente Scritto da
FalcoConservatore
PUNTO 1 - Sui Lavori dell'Assemblea Costituente
In qualità di Capogruppo del PDL-PL alla Costituente, mi assumo ovviamente l'incarico di riferire sull'andamento dei lavori.
Siamo ad un passo dall'approvazione definitiva di Legge Elettorale e Regolamenti di Camera e Senato, ma in queste ultimissime ore roventi polemiche stanno mettendo seriamente in dubbio la possibilità di concludere i lavori entro il mese di novembre, e di approvare il testo unificato della Costituzione.
In particolare, alcuni esponenti di partiti a noi non certo affini hanno insultato il lavoro del PDL, definendo i rappresentanti in Assemblea come dei fannulloni irresponsabili.
Trovo particolarmente gravi queste accuse ingrate e fuori dalla realtà. Rivendico l'impegno di tutto il Gruppo per la redazione di un testo di Costituzione alternativa, per la presentazione di più di una quindicina di emendamenti migliorativi (tra l'altro in gran parte accolti dall'Assemblea, ma pare che qualcuno se lo sia dimenticato), per una presenza ai dibattiti assidua, comunque ben maggiore a quella di tanti altri gruppi.
Insomma, il Gruppo PDL-PL rivendica di aver fatto tutto sommato un buon lavoro, di fronte ad una situazione potenzialmente paralizzante, considerati gli scarsi numeri a disposizione, e la condizione di minorità.
Di fronte alla spirale di polemiche, il "sì" alla Costituzione non può più dirsi scontato. Spetta a chi ci ha attaccato dimostrare buon senso, riporre l'arma dell'insulto e mostrarsi disponibile alle nostre richieste, onde addivenire ad un punto di mediazione.
In particolare, sarà bene che l'Assemblea possa riunirsi ancora non già per rimettere in discussione la Costituzione, ma per migliorare ed emendare ancora la Legge Elettorale ed i Regolamenti, con lo scopo di impedire ricorsi potenzialmente devastati, e quindi chiarire la lettera e lo spirito della norma.
In sintesi, chiedo a questo Congresso una opinione in merito a tali vicende, e una indicazione netta sul voto finale, vincolante per i rappresentanti in Assemblea. Se da un lato il "no" rischia di condurre alla bocciatura del testo, il "sì" senza condizioni rischia di lasciare campo libero a forze ostili (le stesse che ci hanno pesantemente denigrato). Inoltre, bisogna ammetterlo, non siamo determinanti, e non siamo tenuti a collaborare oltre se la nostra collaborazione non è la benvenuta.
Ma credo sia il caso di rimettere la palla al Congresso.
Grazie per l'attenzione.