Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito L'Europa di Gianfranco Miglio

    L'Europa delle Città

    G. Miglio: L'EUROPA DELLE CITTA' : GIORGIO PARTECIPATIVO

    Declineranno, una dopo l’altra, tutte le grandi strutture istituzionali che hanno caratterizzato, nel corso dei secoli, il nostro paesaggio politico. Ad esempio il Parlamento su base nazionale, non solo strutturalmente incapace di produrre decisioni, ma ormai continuamente scavalcato, sulle questioni politicamente ed economicamente più importanti da organismi che agiscono al di fuori della struttura parlamentare. Con parlamenti e le loro mischie interne verrà meno la classe dei parlamentari, queste figure ottocentesche, un po’ noiose e arroganti, che abbiamo sempre immaginato, obbedendo a una certa oleografia, come i protagonisti assoluti e necessari di ogni politica. I grandi partiti di massa, dal canto loro, sono già un ricordo, sostituiti oramai da aggregazioni di interessi nelle quali non conta più l’ideologia, ma il carisma dei capi e l’uso scientifico della propaganda. Cambiando i partiti, cambia anche il meccanismo della rappresentanza. Così come è destinato mutare il significato sin qui attribuito alla Costituzione. La politica ha oggi assunto una dimensione pienamente mondana e secolare: come può dunque concepirsi un atto politico, come appunto la Costituzione, avvolto da un’aura quasi sacrale e religiosa, giudicato intoccabile, un sistema chiuso di norme che una volta posto è destinato a vincolare la vita di tutte le generazioni a venire? In realtà, ogni generazione dovrebbe poter scrivere la propria Costituzione, fissare autonomamente le regole della convivenza politica secondo le proprie esigenze e necessità.

    Io sostengo il Federalismo come soluzione e via d’uscita al declino irreversibile dello Stato nazionale. Ma se debbo dire qual è il mio vero modello politico di riferimento, il novum che mi piacerebbe vedere realizzato, si tratta di un modello che definisco “anseatico”, che ricalca quello delle città commerciali libere che l’Europa ha conosciuto prima che ovunque nel continente si imponesse la struttura statuale moderna, con i suoi eserciti e la sua burocrazia. Infatti la più genuina tradizione federalista è stata quella dei secoli XII-XVII, delle città mercantili libere, sopraffatte dall’avvento violento dello Stato moderno. Anche Otto von Gierke non è però andato al fondo della struttura contrattuale anseatica delle città commerciali libere.

    In questa fase nelle città non c’erano persone di grande rilievo politico, né parlamenti, ma solo una gestione degli affari quotidiani negoziata continuamente e un Governo frammentato. In Europa oggi esistono grandi aree metropolitane coese Randstad Holland( a struttura polinucleare, con sei milioni di abitanti fra Amsterdam, Rotterdam, L’Aja e Utrecht), grandi centri urbani – Milano, Lione, Parigi, Monaco, Londra, Francoforte che sono a tutti gli effetti vere e proprie megalopoli, aree di riferimento dal punto di vista degli scambi economici, dello sviluppo demografico, dell’innovazione tecnologica e dei rapporti politici.

    Vere e proprie comunità politiche sempre più quasi-indipendenti de facto, talvolta in stretta relazione (e magari in competizione) le une con le altre e sempre meno in sintonia con i rispettivi Stati nazionali, che vivono anzi come una limitazione.

    L’Europa ha già conosciuto qualcosa di simile, all’epoca del Sacro Romano Impero, che era una struttura “internazionale” pluralistica che non produceva sovranità, nella quale le città godevano di una grande indipendenza, pur potendo disporre di un’autorità superiore alla quale rivolgersi per risolvere le proprie controversie[/B]. Mi è molto piaciuto, debbo dire, il richiamo del ministro tedesco Fischer alla struttura del Sacro Romano Impero come modello per l’Europa del futuro: un richiamo che non a caso non è stato invece gradito dai custodi del modello dello Stato giacobino e livellatore, Chirac in testa. La realtà è che la storia dello Stato moderno ha diffuso un’idea limitata e parziale delle innumerevoli possibilità di organizzazione della convivenza internazionale. Costituzionalisti, studiosi di Diritto pubblico e giuristi internazionalisti però non se ne rendono conto, se non confusamente, a causa della concezione ossessiva della sovranità nella quale sono cresciuti. Fra cinquant’anni una nuova combinazione di elementi politici e privatistici darà luogo a strutture di tipo neofederale quasi ovunque.

    Gianfranco Miglio

  2. #2
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    Predefinito Riferimento: L'Europa di Gianfranco Miglio

    Grazie caro Bèrghem, avevo cercato nella valigia dei ricordi quest'articolo ,mi sembrava ci fosse qualcosa sull'europa da parte del Prof. poi non l'ho trovata e avevo sopraseduto . Grazie di nuovo.

  3. #3
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    Predefinito Rif: L'Europa di Gianfranco Miglio

    Ciao a tutti
    io faccio parte della redazione di questa rivista che rimando qui sotto, i Quaderni Veneti di coscienza etnica.

    Edizioni Quaderni Veneti di Coscienza Etnica (quaderniveneti)

    Volevo sapere se qualcuno di voi può darmi indicazione rispetto alla proposta che ho sentito fare al buon vecchio miglio in TV intorno al 92, credo: era la cosidetta Proporzionale etnica, ovvero una proposta che prevedeva l'assegnazione dei posti pubblici legati alla regione di appartenenza. Avevo sentito che avevano avanzato la proposta quelli della Lega, formulata da lui, però dopo non se ne fece nulla (come al solito), perchè i legaioli han cambiato strategie. Esiste depositata sta proposta da qualche parte?

  4. #4
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito Rif: L'Europa di Gianfranco Miglio

    Citazione Originariamente Scritto da nostran Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti
    io faccio parte della redazione di questa rivista che rimando qui sotto, i Quaderni Veneti di coscienza etnica.

    Edizioni Quaderni Veneti di Coscienza Etnica (quaderniveneti)

    Volevo sapere se qualcuno di voi può darmi indicazione rispetto alla proposta che ho sentito fare al buon vecchio miglio in TV intorno al 92, credo: era la cosidetta Proporzionale etnica, ovvero una proposta che prevedeva l'assegnazione dei posti pubblici legati alla regione di appartenenza. Avevo sentito che avevano avanzato la proposta quelli della Lega, formulata da lui, però dopo non se ne fece nulla (come al solito), perchè i legaioli han cambiato strategie. Esiste depositata sta proposta da qualche parte?
    Ti riferisci a questo?

    ARTICOLO DEL 1° NOVEMBRE 1992 (ma i numeri quelli restano)

    La Lega Nord propone un riequilibrio regionale del personale della pubblica amministrazione

    http://archiviostorico.corriere.it/1992/no...211017569.shtml

    MILANO - Adesso la Lega Nord pensa a un riequilibrio regionale nel personale della pubblica amministrazione. Secondo i senatori Gianfranco Miglio e Francesco Speroni, i grandi burocrati di Stato, dai direttori generali dei ministeri ai funzionari dei pubblici uffici in tutte le zone d' Italia, sarebbero nella stragrande maggioranza meridionali. E tutto questo porterebbe, a parere dei due senatori leghisti, a un fenomeno con molti lati negativi, soprattutto quando i funzionari statali vanno a vivere e a lavorare in una regione che non conoscono: "Scarsa conoscenza della realta' territoriale . dicono Miglio e Speroni ., un periodo iniziale di varia durata destinato all' ambientamento e generalmente privo di efficace produttivita' , situazioni di conflittualita' di vario grado fra il personale statale e le autorita' locali site nella sede di servizio".

    Miglio e Speroni hanno quindi pensato di presentare un disegno di legge costituzionale per integrare l' articolo 97 della Costituzione con tre commi finali. Il primo del seguente tenore: "Per il conferimento delle piu' alte cariche statali, dovra' adottarsi un criterio che veda, in un rapporto adeguato, tali cariche assegnate a dirigenti provenienti da tutte le Regioni dello Stato". Il secondo: "I dirigenti locali dei pubblici uffici devono, di norma, provenire dalla Regione in cui ha sede l' ufficio cui sono preposti". Il terzo: "La legge determina le modalita' di attuazione dei principi stabiliti nei commi precedenti". Insomma, la Lega vuole che tra i grandi commis dello Stato ci sia anche chi parli con inflessione lombarda e veneta, in modo adeguato. E poi che i dirigenti locali (provveditorati, sovraintendenza, imposte, per fare qualche esempio) siano originari della regione in cui lavorano.

    Da una ricerca del professor Sabino Cassese, per lungo tempo direttore della Scuola superiore della pubblica Amministrazione, si rileva che, sul totale degli allievi che hanno frequentato tra il 1963 e il 1979 la Scuola superiore per poter accedere alla qualifica di dirigenti, il 61 per cento proveniva dal Sud, il 31 per cento dal Centro, il 7 per cento dal Nord e l' 1 per cento era nato all' estero. Tra gli allievi del Sud, inoltre, il 13 per cento risultava nato e residente a Napoli e fra quelli del Centro il 22 per cento era originario di Roma. Insomma, Roma e Napoli avrebbero una spiccata propensione a occupare i posti riservati alla grande burocrazia statale. Sempre citando lo studio di Sabino Cassese, Miglio e Speroni danno altre statistiche: "Per quanto riguarda le piu' alte cariche dello Stato, su un campione di 400 direttivi, le percentuali risultavano ancora piu' marcate: 75 per cento per il Sud, 22 per cento per il Centro e 3 per cento per il Nord".

    Tutto questo provocherebbe il cosiddetto fenomeno di displacement (spiazzamento), che serve, a volte, a spiegare conflitti e tensioni interni alla pubblica Amministrazione. Il professor Cassese, al termine della sua ricerca, faceva questo commento: "Anche se non vi sono le stesse distanze territoriali, ambientali, ecologiche e culturali si ripete quasi all' inverso l'esperienza del funzionario dell' amministrazione reale inglese che andava ad amministrare l'India".

    Miglio e Speroni propongono allora di introdurre l' elemento della territorialita' nel criterio di selezione degli incarichi. Ci sono gia' norme specifiche nella provincia autonoma di Bolzano. Miglio e Speroni fanno anche l' esempio della costituzione tedesca, l' articolo 36: "Nelle piu' alte cariche federali devono trovarsi, in un rapporto adeguato, funzionari di tutti i Laender".
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

  5. #5
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    Predefinito Rif: L'Europa di Gianfranco Miglio

    Credo di si!! Grazie berghem!

  6. #6
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    Predefinito Rif: L'Europa di Gianfranco Miglio

    Quarte giornate dei Diritti linguistici: quest'anno si discute dell'insegnamento delle lingue locali


    Quarte giornate dei Diritti linguistici20-23 maggio 2010 - Teramo - Giulianova - Villa Badessa

    Quarte Giornate dei Diritti Linguistici
    L'insegnamento delle lingue locali: istituzioni, metodi, ideologie

    ----
    Eventi organizzati dall'Associazione LEM-Italia, in collaborazione con
    Associazione Culturale Villa Badessa
    Dipartimento di Teorie e Politiche dello Sviluppo Sociale dell'Università di Teramo
    Con il patrocinio del Ministero dell'Interno e il sostegno del Consiglio d'Europa





    Giovedì 20 maggio

    Ore 9 - Sala delle lauree - Facoltà di Giurisprudenza

    9:00 - 10:00 Registrazione dei partecipanti
    10:00 - 10:45 Saluto delle Autorità e Apertura del Convegno

    Rita Tranquilli Leali
    Rettore dell'Università di Teramo

    Alexey Kozhemyakov
    Direttore del Segretariato della Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie, Consiglio d'Europa, Strasburgo

    Ahmed Boukous
    Rettore dell'Institut Royal de Culture Amazighe, Rabat

    Henri Giordan
    Direttore del portale LEM (Lingue d'Europa e del Mediterraneo)

    Joseph G. Turi
    Presidente dell'Académie Internationale de Droit Linguistique, Montréal

    Ajsela Spahija, Laura Xhaxhiu
    Albanian Forum for the Alliance of Civilizations, Tirana

    Tullio Telmon
    Presidente della Società di Linguistica Italiana

    Valter Catarra
    Presidente della Provincia di Teramo

    Maurizio Brucchi
    Sindaco di Teramo

    Francesco Mastromauro
    Sindaco di Giulianova

    Alberto Secamiglio
    Sindaco di Rosciano

    Michele Capasso
    Presidente della Fondazione Mediterraneo, Napoli

    Gianluca Sadun Bordoni
    Direttore della rete universitaria euromediterranea Medadrion

    Francesco Benigno
    Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università di Teramo

    Floriana Cursi
    Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Università di Teramo

    Paolo Savarese
    Delegato del Rettore alla formazione continua, Università di Teramo

    Everardo Minardi
    Direttore del Dipartimento di Teorie e Politiche dello Sviluppo Sociale, Università di Teramo

    Romano Orrù
    Direttore del Dipartimento di studi giuridici comparati, Università di Teramo

    Bernardo Cardinale
    Coordinatore del Dottorato di ricerca in Analisi delle Politiche di Promozione del Territorio

    Giancarlo Ranalli
    Presidente Associazione Culturale Villa Badessa

    Introduce: Giovanni Agresti, Presidente dell'Associazione LEM-Italia


    10:45 - 11.15 Conferenza d'apertura 1
    Alexey KOZHEMYAKOV, Direttore del Segretariato della
    Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (Consiglio d'Europa), Strasburgo

    11:15 - 11:45 Conferenza d'apertura 2
    Henri GIORDAN, Direttore del Progetto LEM
    Langues régionales ou minoritaires : une stratégie de la reconnaissance

    11:45 - 12:15 Dibattito

    12:15 - 120 Pausa

    120 - 130 1ª Sessione, Idéologies
    Presidente di Seduta: Henri Giordan
    Jean Léo LÉONARD, Université de Paris III
    Ecole en langue minoritaire et contre-histoire

    Marco TAMBURELLI, UCL, London
    From diglossia to bilingualism: maintaining Italy's linguistic heritage

    130 - 14:45 Rinfresco

    14:45 - 16:45 2ª Sessione, Entre Orient et Occident
    Presidente di Seduta: Alexey Kozhemyakov

    Gvantsa TCHANTURIA & Tsiuri AKHVLEDIANI,
    Université d'Etat de Tbilissi
    Le multilinguisme en Géorgie

    Massimo RIPANI, Disvastigo, Lingue e Cultura
    I ciuvasci fra oriente e occidente

    Vartan OZINIAN, ProEducatio, Parigi
    La langue arménienne occidentale entre désirs et réalité

    Anna BERLIŃSKA, Università di Bialystok
    Normalisation de la langue polonaise et les parlers locaux

    Stevka SMITRAN, Università di Teramo
    Civiltà balcanica e il mito di fondazione

    16:45 - 17:00 Pausa

    17:00 - 180 3ª Sessione, La langue occitane
    Presidente di Seduta: Jean Léo Léonard

    Marie-Jeanne VERNY, ETOILL, Université Paul Valéry Montpellier
    L'enseignement de l'occitan en 2009 - état des lieux

    Yan LESPOUX, ETOILL, Université Paul Valéry Montpellier
    Occitan : l'enseignement bilingue pour sauver la langue ?

    Corinne LHERITIER, Ecole bilingue Calandreta
    Enseignement bilingue en immersion : choix pédagogiques
    Venerdì 21 maggio
    Torna all'inizio

    Ore 9 - Sala delle lauree - Facoltà di Giurisprudenza

    9:00 - 90 Registrazione dei partecipanti

    90 - 100 Conferenza 3
    Ahmed BOUKOUS, Recteur de l'Institut Royal de Culture Amazighe, Rabat
    Problématique des droits culturels et linguistiques : cas de l'amazighe (berbère) en Afrique du Nord

    100 - 110 4ª Sessione, La langue berbère
    Presidente di Seduta: Ahmed Boukous

    Aïcha BOUHJAR, Institut Royal de Culture Amazighe
    Pour un aménagement linguistique de l'amazighe respectueux de la diversité géolectale

    Gaouaou MANAA, Université de Batna, Algérie
    La construction d'une identité retrouvée : langue, écriture et culture dans le domaine berbère

    110 - 11:45 Pausa

    11:45 - 13:15 5ª Sessione, Enseignement et territoire
    Presidente di Seduta: Joseph G. Turi

    Sandra LUCIETTO, Università di Bolzano
    Un progetto per lo sviluppo del plurilinguismo individuale in un'area multilingue: il caso di S. Giacomo di Laives (BZ)

    Sabrina RASOM, Liceo Scientifico di Pozza di Fassa
    Contenuti e formalità: l'insegnamento del ladino

    Gwendal CHEVALIER, Université Jean Moulin, Lyon3
    Langues parlées de la région du Lazio (Province de Rome): enquêtes dialectologique et sociolinguistique

    Olimpia RASOM, Università di Bolzano
    CLIL: a chance for promoting minority languages?

    13:15 - 140 Rinfresco

    140 - 15:15
    Conferenza 4
    Joseph G. TURI, AIDL, Montréal
    Objectifs et activités de l'Académie Internationale de Droit Linguistique

    15:15 - 17:00 6ª Sessione, Enseignement et territoire
    Presidente di Seduta: Michele De Gioia

    Fernand DE VARENNES, Murdoch University, Perth
    L'avenir de l'enseignement des langues locales : les obstacles juridiques et idéologiques

    Ksenija DJORDJEVIĆ, Université de Montpellier III
    Enseignement des langues locales et territoire : le serbe en Roumanie et le roumain en Serbie

    Eugène GHERARDI & Pascal OTTAVI, Université de Corse, Corte
    Comprendre et accompagner le développement de l'enseignement bilingue en Corse

    Prisque BARBIER, Université de Montpellier III, Montpellier
    Quelle pédagogie pour l'enseignement des langues locales à Saint Martin ?

    17:00 - 17:15 Pausa

    17:15-18:00 Sessione speciale
    Presidente di seduta: Giovanni Agresti

    Michele CAPASSO, Henri GIORDAN, Alexey KOZHEMYAKOV
    Presentazione delle prospettive di sviluppo del portale Lingue d'Europa e del Mediterraneo (LEM) come progetto prioritario
    della Fondazione Mediterraneo

    190 Aperitivo (Hotel Europa, Giulianova)

    20:15 Festival delle letterature minoritarie: spettacolo "Villa Badessa. Arte del Viaggio, Arte dell'Incontro", Teatro Kursaal,
    Giulianova Lido

    210 Cena sociale (Hotel Europa, Giulianova)
    Sabato 22 maggio
    Torna all'inizio

    Ore 8.45 Rosciano (PE) - Villa Badessa (PE)

    8:45 Partenza in pullman dei convegnisti dall'Hotel Europa di Giulianova

    100 Arrivo a Rosciano. Sistemazione nelle strutture residenziali
    Visita del progetto pilota di Borgo San Benedetto a Villa Oliveti

    12:00 Ricevimento in Comune: incontro con le autorità locali

    12:45-14:00 Rinfresco

    14:00 - 14:45
    Conferenza 5, Sala Polifunzionale del Comune di Rosciano

    Tullio TELMON, Università di Torino
    Intercomprensione. Una ricerca di ambito romanzo

    14:45 - 160
    7ª Sessione,
    Sala Polifunzionale del Comune di Rosciano
    Expériences didactiques
    Presidente di Seduta: Tullio Telmon

    Thérèse CARON, Traductrice, Québec
    L'apprentissage précoce de l'anglais dès le primaire: compte rendu d'expériences et de projets

    Stefania CAVAGNOLI, Università degli Studi di Macerata
    Fare scuola con e in tre lingue: un'esperienza bolzanina

    Pausa

    Michel MERMET, Université de Haute Bretagne, Rennes 2
    Elaboration du lexique précoce en breton chez l'élève bilingue

    Elisabeth WIPPEL, Università Federico II, Napoli
    Le Scuole Randaccio: riflessioni sull'insegnamento della Lingua e Cultura Sarda

    160
    Visita della Chiesa di San Nicola a Rosciano. Partenza per Villa Badessa

    170
    Arrivo a Villa Badessa. Visita del paese, del Museo etnografico e delle installazioni / esposizioni del 2° Festival delle letterature minoritarie d'Europa e del Mediterraneo

    20:45
    Proiezione in piazza del documentario
    Il rito greco-bizantino nella chiesa cattolica di Villa Badessa realizzato da Domenico Di Virgilio

    21:15
    Cena sociale (Agriturismo Fior di Pesco)
    Durante la cena esibizione del gruppo musicale italoalbanese "Adria"
    Domenica 23 maggio
    Torna all'inizio

    Ore 9.00 - Villa Badessa (PE)

    9:00 - 110
    Chiesa di Villa Badessa: visita delle icone bizantine, a cura di Padre Mircea Coros. Funzione religiosa secondo il rito cattolico bizantino

    110 - 12:00
    Conferenza 6, Centro storico di Villa Badessa
    Ajsela SPAHIJA - Laura XHAXHIU, Albanian Forum for the Alliance of Civilization, Tirana
    Albanian emigration to Italy - challenges of integration

    12:00 - 13:00, Centro storico di Villa Badessa
    Sessione speciale
    Presidente di seduta: Giovanni AGRESTI

    Tavola rotonda sulla proposta di legge regionale sulle minoranze linguistiche d'Abruzzo

    13:00-130
    Francesco STOPPA, Centro di Antropologia Territoriale degli Abruzzi
    Tessere la memoria e le relazioni. Illustrazione del progetto di ricostituzione dell'abito tradizionale badessano

    Giovanni AGRESTI, Associazione LEM-Italia
    Chiusura del convegno e annuncio delle Quinte Giornate dei Diritti Linguistici

    130 - 150
    Pranzo tipico in piazza, a cura dell'Ass. Culturale Villa Badessa
    Durante il pranzo: canti e balli della tradizione abuzzese e arbëresh

    Pomeriggio
    Visita della Cantina Speranza di Rosciano

    Tardo Pomeriggio
    Assemblea dell'associazione LEM-ITALIA

    19:00-200 Centro storico di Villa Badessa: Concerto degli "Adria"
    Federalismo e/è Identità

 

 

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