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Discussione: I nostri obiettivi

  1. #101
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Citazione Originariamente Scritto da Carla Visualizza Messaggio
    Permettimi, ma non sono d'accordo. Tu dici: le masse sono completamente inaffidabili. Ma quando un popolo è unito dagli stessi desideri, dagli stessi sogni, dalla stessa rabbia, il popolo ha una voce sola, e tutti insieme si può fare tanto.


    Tu dici: con la ribellione di una minoranza attiva si possono cambiare le cose. Ma mettiamola così: se una minoranza attiva si ribellasse, prendesse il posto della classe politica precedente e governasse, chi ci garantisce che quella minoranza attiva (che magari all'inizio aveva il proposito di tutelare gli operai, gli anziani, i disabili, i pensionati, e comunque le classi più deboli) in realtà, una volta al potere, non si comporti in modo totalmente diverso? Pensa ai politici di qualunque grado, di qualunque livello e di qualunque orientamento politico, di oggi. Tutti quanti, specie prima delle elezioni, promettono, promettono e promettono... ma alla fine fanno ben poco per cambiare il comune, la provincia, la regione o il Paese. Se c'è qualcosa di cui ho timore, è proprio una persona o un gruppo ristretto di persone che fanno il bello e il cattivo tempo come pare a loro, senza rispecchiare minimamente il volere della nazione.


    Tu dici: non credo che si possano cambiare le cose su larga scala utilizzando solo il momento elettorale. Hai ragione, i cambiamenti vanno fatti quotidianamente. Ogni giorno bisogna lanciare messaggi positivi alla gente, dar loro l'esempio. Basta poco: un sorriso, una profonda riflessione personale ad alta voce, la buona educazione, la solidarietà attiva (che non si limiti al fare l'elemosina), eccetera. Però, appunto perché il consenso al cambiamento deve essere largo, sono favorevole alla raccolta di quanto più possibili voti per scacciare via il governo, ormai svuotato in credibilità e reputazione.
    Certo che ti permetto!

    Hai notato che, forse involontariamente, hai espresso un concetto fondamentale, che io da tempo propugno? Tu scrivi: "le masse sono completamente inaffidabili. Ma quando un popolo è unito...".
    In grassetto ci sono due parole, che per me sono quasi antitetiche. Le MASSE sono inaffidabili, il POPOLO (cioè la parte consapevole e attiva delle Masse, magari organizzato e guidato da una minoranza attiva) è il soggetto rivoluzionario. Come stimolarlo? Con l'esempio e con la guida. Chi deve fornire al Popolo l'esempio e la guida? La minoranza attiva organizzata.
    Questo è quello che penso e propugno.

    Chi ci garantisce che questa minoranza attiva lavori meglio di quella attuale? Nessuno. L'alternativa, però, è tenersi lo status quo.
    Io invece credo che lo status quo sia da abolire, e che una minoranza attiva possa svolgere oggi ciò che le antiche oligarchie svolgevano a Sparta, nella Roma Repubblicana (che io preferisco di gran lunga all'Impero Romano)... via via fino alle strutture dei Soviet dei Lavoratori, alla Repubblica dei Consigli. Per non parlare delle società tradizionali tibetana, thailandese e cinese e giapponese.
    E' un rischio che voglio correre: rinverdire, contestualizzare e migliorare quegli antichi sistemi e valori, abolendo quelli attuali.

    Il consenso: come ho scritto, voto ai referendum e alle elezioni comunali. Il consenso è importante, anzi fondamentale. Come ottenere questo consenso?
    - Comprando voti;
    - Mettendo le proprie mignotte e i propri leccaculo nelle istituzioni;
    - sperperando denaro pubblico;
    - favorendo le multinazionali e le lobbies economiche e finanziarie (Il Sistema);
    - con l'esempio, con la battaglia quotidiana.

    Io vivo e lavoro a Roma. Beh, posso garantirti che hanno ottenuto più CasaPound e Action (così prendiamo entrambi gli schieramenti, e nisciuno s'offende) sul tema del diritto alla casa che i partiti "istituzionali".

  2. #102
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Ribadisco quanto già scritto: come si pongono attualmente PRC e PdCI sul tema dell'immigrazione.

    Vorrei anche sapere qual è la loro posizione sul consumo di droga, sullo spaccio e sul tema un po' pannelliano dell'anti-proibizionismo. A tal proposito ricordo un ottimo manifesto dei comunisti italiani, manifesto che invitava i lavoratori a rifiutare la cocaina (considerata, giustamente, "arma" dei padroni).

    Sulla 194: cosa si dovrebbe fare di più? Non è una legge già di per se sufficiente? Ma, permettetemelo, non sarebbe meglio cercare di prevenire l'aborto invece di trattare il tema con una certa leggerezza?

    Non sono cattolico ma esprimo le stesse perplessità di un marxista come Riccardo Lombardi (ecco come lo sputtanarono i radicali a tal proposito :: Radicali.it ::).

  3. #103
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Ribadisco quanto già scritto: come si pongono attualmente PRC e PdCI sul tema dell'immigrazione.

    Vorrei anche sapere qual è la loro posizione sul consumo di droga, sullo spaccio e sul tema un po' pannelliano dell'anti-proibizionismo. A tal proposito ricordo un ottimo manifesto dei comunisti italiani, manifesto che invitava i lavoratori a rifiutare la cocaina (considerata, giustamente, "arma" dei padroni).

    Sulla 194: cosa si dovrebbe fare di più? Non è una legge già di per se sufficiente? Ma, permettetemelo, non sarebbe meglio cercare di prevenire l'aborto invece di trattare il tema con una certa leggerezza?

    Non sono cattolico ma esprimo le stesse perplessità di un marxista come Riccardo Lombardi (ecco come lo sputtanarono i radicali a tal proposito :: Radicali.it ::).
    Esprimo la mia opinione in merito ai temi da te sopra elencati, sperando di conoscere anche le tue opinioni a riguardo e quelle di tutti gli altri utenti che ci stanno leggendo. Ci tengo a precisare che le mie idee sono genuine, nel senso che esse sono personali, non influenzate da opinioni altrui. In altre parole, scrivo ciò che penso.


    IMMIGRAZIONE - Iniziamo con un paio di dati. Sono 4.570.317 gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2011. Secondo la Commissione Ue, sarebbero 570.000 gli stranieri irregolari presenti in Italia; essi costituiscono l'1% della popolazione. Il resto degli immigrati, in teoria, dovrebbe essere regolare, ovvero dovrebbe aver ottenuto il permesso di soggiorno regolarmente. Le emigrazioni da un Paese all'altro sono dovuti a vari motivi: economici, lavorativi, politici, religiosi, per disastri naturali, eccetera. La legge Bossi-Fini del 2002 ha visto al suo interno l'inserimento, nel giugno scorso, di un decreto-legge per i rimpatri immediati. Secondo questo decreto-legge, è possibile trattenere gli extracomunitari nei centri di identificazione e di espulsione (CIE) fino a 18 mesi dal loro sbarco; il decreto-legge prevede inoltre il ripristino delle espulsioni dirette per i clandestini e l'introduzione dell'allontanamento coattivo (ovvero obbligatorio) anche per i cittadini comunitari. Ora, non sono d'accordo con alcuni punti di questo decreto-legge.

    Vi espongo in maniera schietta e sincera la mia opinione: io sono per l'accoglienza ad ogni costo. Prima si fanno sbarcare gli immigrati sulle coste italiane, li si rifocilla, li si fa riposare e poi si procede alla loro identificazione. Se dai dati ottenuti risulta che un immigrato è colpevole di alcuni reati, lo si deve tenere sott'occhio, ma non immediatamente cacciare via. Si deve tenere questo immigrato sospetto per un periodo di tempo tale da poter verificare se il suo atteggiamento si riveli pericoloso o meno per la comunità. Se il suo atteggiamento è pericoloso, lo si tiene dentro un centro di accoglienza in attesa del verdetto (espellerlo o riabilitarlo); se egli non è pericoloso, allora, dopo il periodo di prova, egli deve innanzitutto essere in possesso del permesso di soggiorno; solo dopo di ciò egli può andare alla ricerca di un lavoro, ed è comunque libero di inserirsi pacificamente nella comunità cittadina. Nel caso in cui l'immigrato identificato non abbia sulle spalle alcun reato, egli deve innanzitutto ottenere il permesso di soggiorno (presentando gli opportuni documenti); e poi può cercarsi un lavoro.

    Per quanto riguarda gli immigrati clandestini, bisogna fare in modo di verificare che quegli immigrati siano veramente clandestini, senza lasciare spazio al dubbio e all'odio razziale. Ovvero bisogna verificare se quell'immigrato abbia o meno i requisiti (documentazione, storia giudiziaria, situazione familiare, ecc.) per soggiornare in Italia. In caso positivo, quegli immigrati non saranno clandestini, bensì regolari, quindi accolti dal centro di accoglienza; in caso negativo, essi verranno espulsi.

    Gli immigrati sostituiscono i figli dei padroni nei lavori più duri: essi sono sovente impegnati nei lavori stagionali (vendemmia, raccolta delle olive, delle arance, ecc.), ma anche nelle fabbriche in qualità di operai, o nelle case di pensionati e anziani in qualità di badanti, o come domestici, o nelle attività commerciali (baristi, camerieri, ecc.). A mio avviso non c'è nessun conflitto tra lavoratori italiani e immigrati. Se il lavoro venisse offerto in base a princìpi meritocratici mediante concorsi pubblici aperti a tutti, verrebbero premiati coloro che si sono distinti dagli altri, indipendentemente dal colore della pelle, dall'etnia di origine, dal sesso, dalla religione.


    Fonti
    La popolazione straniera residente in Italia
    Stime sull'immigrazione clandestina
    Cause dell'immigrazione
    CARITAS/MIGRANTES - Dossier statistico sull'immigrazione 2010
    Permesso di soggiorno




    DROGA - Qui parto da una considerazione personale: chi fa uso di droghe è una persona da seguire costantemente e da curare dolcemente. Bisogna seguire queste persone accompagnandole in un percorso psicoterapeutico volto innanzitutto a troncare la loro dipendenza dalle droghe, e poi a reinserirle nella società. Sono contro le droghe, perché oltre ad arrecare danni alla salute psico-fisica, creano un vortice dal quale è difficile uscire se non con un'immane spesa di forza di volontà, di pazienza e di paura. Per non parlare delle difficoltà terapeutiche per riportare alla vita queste persone.

    Essendo contraria alle droghe, sono contraria anche al loro spaccio, per evitare il quale c'è bisogno di maggiori controlli in tutti i luoghi notoriamente "a rischio": zone periferiche delle città, zone malavitose, piazze frequentate da persone con storie di tossicodipendenza, locali notturni, la villa di Berlusconi, ecc. Quindi, più controlli e meno corruzione. Più controlli e meno gente che, in cambio di grosse somme di denaro, non segnalano la presenza dei traffici di droga alle autorità competenti. Ma qui entra in gioco la ricattabilità delle persone, ovvero un mero problema umano, un difetto di rettitudine che fa sì che il mondo vada a rotoli così come sta succedendo.

    Per quanto riguarda il tema dell'anti-proibizionismo: la legge italiana effettua una distinzione tra "sostanze psicotrope" e "sostanze stupefacenti". Sostanze utilizzate in medicina come antidepressivi, ansiolitici, sonniferi o stimolanti come caffeina e nicotina sono sostanze psicotrope, ma il termine stupefacente viene correttamente riservato a sostanze quali oppio, alcaloidi, anfetamine, cannabis, ecc. Dunque, favorevole alle prime ma non alle seconde.




    ABORTO - Sono favorevole alle linee principali della legge 194 del 1978 in materia di interruzione volontaria della gravidanza. Se avete voglia, vi esporrò le mie idee in materia di aborto più dettagliatamente.

  4. #104
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Anche le mie sono idee personali e non rispondo a quelle che sono le agende di nessun partito politico attualmente esistente.



    D'accordo sulle droghe e, in generale, sulle sostanze psicotrope. Abolirei la legge Fini-Giovanardi che, ingiustamente, paragona la Cannabis all'eroina. Tuttavia non sono a favore della legalizzazione dell'erba o di altre droghe.

    Sull'immigrazione la pensiamo diversamente. Da una parte rifiuto la xenofobia della Lega e di certa destra estrema. Dall'altra , però, non posso accettare un discorso in tutto e per tutto identico al tuo. Quando un immigrato viene identificato e viene riconosciuto colpevole di determinati reati, ebbene, deve essere espulso. Già ne abbiamo molti di delinquenti tra i nostri compatrioti. Altri soggetti di questa risma finirebbero per peggiorare la situazione nella quale versa il nostro paese (sopratutto nelle strade e tra la gente comune). Riguardo il lavoro: gli immigrati , spesso, vengono assunti come schiavi e pagati miseramente. Questo meccanismo, purtroppo, sta coinvolgendo anche molti italiani che , al di là di certe leggende diffuse dalla Caritas, oggi più di ieri sono disposti ad effettuare lavori poco remunerati e privi di tutele. Gli immigrati, arrivati a questo punto, dovranno decidere: o con gli industriali o con i lavoratori italiani. Non possiamo avere a che fare con galoppini dei padroni o con gente che effettua caporalato. Non perché "bianchi", "neri" o "gialli" ma perché, effettivamente, molti di loro si dimostrano , per necessità o meno, agenti del capitale e nemici delle conquiste dei lavoratori. Riguardo il diritto di cittadinanza penso di essere un po' distante dalle posizioni genericamente di "sinistra": un individuo, per far parte di una comunità, deve poter partecipare attivamente allo sviluppo di quella comunità, imparare quelle che sono le sue leggi e conoscere ciò che è necessario per viverci all'interno (penso alla lingua). 10 anni credo che siano sufficienti. Cinque un po' meno. Io, per concludere, spezzo una lancia SOLO in favore dell'immigrato che vuole lavorare onestamente e che vuole contribuire al benessere del nostro paese. In caso contrario, spiace dirlo, tanti saluti!

    Tema 194: non mi definisco cattolico ma andrei coi piedi di piombo nel parlare di interruzione volontaria della gravidanza. Credo che la 194 vada mantenuta ma, sinceramente, auspico un robusto e capillare lavoro di prevenzione. Abbassare i prezzi dei contraccettivi è un primo passo, effettuare dei corsi mirati di educazione sessuale un altro importante traguardo (visto che oggi si svolgono tra risa e schiamazzi). Certo è che io cercherei di responsabilizzare sia uomini che donne di fronte a questo tema. Per semplificare il concetto: quando so che una madre, magari impossibilitata a mantenere un figlio, decide di affidare il proprio pargolo ad una famiglia adottiva...mi sento molto più sollevato che non in caso di aborto. Lo so, questa è una considerazione più emotiva che non "politica".
    Ultima modifica di LupoSciolto°; 02-10-11 alle 19:38

  5. #105
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Diciamo che nell'àmbito delle droghe la penso come te.


    Nell'àmbito dell'immigrazione la penso come ho scritto nel mio post precedente. Per l'esattezza, l'immigrato pregiudicato può stare in Italia, a patto che venga messo sotto osservazione per verificare se il suo atteggiamento dovesse essere mutato. Ovviamente, egli non deve sapere di essere sotto osservazione, altrimenti potrebbe comportarsi bene solo in quel periodo e poi diventare un killer. Sono d'accordo per il corso obbligatorio di italiano agli immigrati. Personalmente aggiungerei anche dei corsi di storia e di educazione civica. Altri corsi dovrebbero essere disponibili su richiesta (sempre se viene raggiunto il numero minimo di partecipanti per formare una classe). Per quanto riguarda il lavoro, penso che gli immigrati siano i primi a voler guadagnare di più. Questo non lo vogliono i padroni, che sovente trattano gli immigrati come "gente di serie B". Mettiti nei panni di un immigrato: accetti di lavorare per quei quattro soldi, ma che almeno ti permettono di vivere onestamente, o non ti attieni alle regole e vivi di delinquenze, furti, scippi, eccetera, mettendo a repentaglio la tua stessa permanenza nella città e nel Paese che ti ospitano? La scelta è tra queste due strade: onestà per quattro soldi o delinquenza col rischio di essere espulso.


    Infine, per quanto riguarda l'aborto, non credo che la religione c'entri molto. Conosco alcune amiche cattoliche che hanno abortito. Sono d'accordo quando parli della prevenzione, dell'abbassamento dei costi degli anticoncezionali, dell'aumento di corsi di educazione sessuale, ecc. Ma il mio parere conclusivo è uno solo: la donna deve sempre avere l'ultima parola.
    Ultima modifica di Carla; 02-10-11 alle 20:11 Motivo: correzione concettuale

  6. #106
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    Citazione Originariamente Scritto da Carla Visualizza Messaggio
    se foste parlamentari, quali punti conterrebbe il vostro programma?
    Premettendo che andrei in parlamento solo come delegato eletto democraticamente e destituibile in qualsiasi momento all’interno di un partito socialista (o comunista) senza leader e organizzato democraticamente, non proporrei nessun programma di riforme/governo, perché in nessun modo il capitalismo può operare a vantaggio della grande maggioranza della popolazione (classe lavoratrice), proporrei solamente l’abolizione del capitalismo (sistema sociale globale basato sulla proprietà privata e/o statale dei mezzi di produzione e sullo sfruttamento dei lavoratori) e la realizzazione del socialismo mondiale (sistema sociale globale basato sulla proprietà comune e sul controllo democratico dei mezzi per la produzione e la distribuzione della ricchezza da parte e nell’interesse della società nel complesso).
    Ciao
    Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
    Che cos'è il Socialismo

  7. #107
    Rossobruno cattivone
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    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    Premettendo che andrei in parlamento solo come delegato eletto democraticamente e destituibile in qualsiasi momento all’interno di un partito socialista (o comunista) senza leader e organizzato democraticamente, non proporrei nessun programma di riforme/governo, perché in nessun modo il capitalismo può operare a vantaggio della grande maggioranza della popolazione (classe lavoratrice), proporrei solamente l’abolizione del capitalismo (sistema sociale globale basato sulla proprietà privata e/o statale dei mezzi di produzione e sullo sfruttamento dei lavoratori) e la realizzazione del socialismo mondiale (sistema sociale globale basato sulla proprietà comune e sul controllo democratico dei mezzi per la produzione e la distribuzione della ricchezza da parte e nell’interesse della società nel complesso).
    Ciao
    Ma chi siete? Consiliaristi?

  8. #108
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Citazione Originariamente Scritto da Carla Visualizza Messaggio
    Infine, per quanto riguarda l'aborto, non credo che la religione c'entri molto. Conosco alcune amiche cattoliche che hanno abortito. Sono d'accordo quando parli della prevenzione, dell'abbassamento dei costi degli anticoncezionali, dell'aumento di corsi di educazione sessuale, ecc. Ma il mio parere conclusivo è uno solo: la donna deve sempre avere l'ultima parola.
    Principalmente la madre, questo è vero, ma anche il padre andrebbe interpellato. Poi, ovviamente, si tratta di pareri soggettivi che investono l'ambito etico-morale (e che forse andrebbero trattati in separata sede).

    Grazie comunque del contributo alla discussione.

  9. #109
    x il Socialismo Mondiale
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Ma chi siete? Consiliaristi?
    No, siamo impossibilisti (corrente socialista aglosassone). Diversamente dai consiliaristi noi siamo a favore dell'uso rivoluzionario del voto politico.
    Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
    Che cos'è il Socialismo

  10. #110
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Rif: I nostri obiettivi

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    No, siamo impossibilisti (corrente socialista aglosassone). Diversamente dai consiliaristi noi siamo a favore dell'uso rivoluzionario del voto politico.
    Non vi conoscevo, grazie della presentazione.

 

 
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